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Autore: xenascully    19/09/2011    2 recensioni
Quando il loro intrepido Capo scompare, la squadra di Gibbs si impegna per trovarlo prima che il suo tempo giunga alla fine...
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Leon Vance guardò svogliatamente il canale delle news sulla televisione nel suo ufficio, mentre leggeva dei documenti. I suoi occhi si sollevarono per osservare l’ora mostrata in angolo sul suo computer. La giornata lavorativa stava giungendo al termine. Beh, per gli altri, comunque. Ma in quel momento, ebbe all’improvviso una sgradevole sensazione.

La sensazione fu presto accompagnata dallo squillo del suo telefono, che sorprendentemente lo fece sobbalzare, solo di poco, sulla sua poltrona. Sospirando, mise il televisore su 'muto' col telecomando, e afferrò il ricevitore. “Vance.” Rispose. La sua assistente lo avvisò che l’Agente Berk era in linea. “Me lo passi.” Attese il click. “Agente Berk, cosa posso fare per lei?” Chiese.

“Signore, è mia ferma convinzione che gli Agenti Gibbs, McGee e David possano essere in pericolo.” Disse nervosamente l’Agente.

“Su quali prove basa questa convinzione?” Vance strinse gli occhi.

“Come sa, si sono diretti a Clarksburg più o meno un’ora fa.” Gli disse. “Per seguire una traccia data dall’utilizzo della carta di credito del Tenente Michaels. Si è scoperto che è stato l’Ufficiale Smith ad usarla. Grazie alle informazioni scoperte dall’Agente DiNozzo, la squadra si è diretta verso lo chalet in possesso della famiglia Smith, a Clarksburg. La signorina Sciuto e il Dr. Mallard hanno trovato una cartella medica redatta dal medico della famiglia Smith, che indicava come l’Ufficiale potesse essere mentalmente instabile, Signore. Ricevuta l’informazione, abbiamo provato a chiamare l’Agente Gibbs. Ma nessuno sta rispondendo.”

“E lei crede che Smith tenga in ostaggio Trelawney e Michaels.” Suppose Vance.

“Sì, Signore.”

“Dove si trova in questo momento, Agente Berk?”

“Nella mia macchina, Signore, a metà strada per Calrksburg. L’ho chiamata nella speranza di ricevere un po’ di copertura.”

“Non sembra un’azione che lei compierebbe con così tanta noncuranza.” Vance sollevò un sopracciglio.

“Con tutto il dovuto rispetto, Direttore, la mia squadra potrebbe essere in pericolo. Non potevo starmene in disparte senza fare niente.”

“Non sarà più la sua squadra dopo oggi.” Ritorse Vance.

“No, Signore. Ma sono ancora la mia squadra in questo momento.”

“L’Agente DiNozzo è con lei?” Vi fu un eccessivo silenzio dall’altra parte della linea. “Lo prenderò come un sì. Lo sa che non è ancora pronto per prestare servizio attivamente sul campo.”

“Non c’era tempo per tornare in ufficio per lasciarlo lì.”

“Suppongo che questa sia stata una sua idea, allora; dirigersi a Clarksburg senza permesso?”

“No, Signore. Ho insistito-” Vi fu del rumore dall’altra parte della linea, poi un attimo di silenzio.

Poi la voce di Tony provenne dal ricevitore. “Non lascerò che Berkette, qui, si prenda la colpa, Direttore. Vuole prendere dei provvedimenti contro di me per questo, faccia pure. Ma non sprecherò quei cinque minuti che potrebbero benissimo salvare loro la vita, seguendo lo stupido protocollo.”

“Pensa che le loro vite siano in pericolo?”

“Penso che non sono disposto a starmene seduto e vedere se non lo sono.” Replicò lui. “Allora, stiamo a parlare della nota di rimprovero che si aggiungerà alle altre? O ci manderà la copertura che abbiamo chiesto?”

 Frustrato, ma sapendo di doverlo fare, Vance sospirò brevemente. “Le manderò una squadra, DiNozzo. E chiamerò il Dipartimento di Polizia locale per far sì che vi incontrino lì.”

“Già chiamati.” Gli disse Tony. “Ho detto loro di avvicinarsi con cautela; per vedere se Gibbs è già arrivato. Se arrivano lì di gran carriera, chi sa cosa potrebbe succedere? Sto aspettando che mi richiamino, ma non ho più sentito nulla né da loro né dalla squadra.”

“Sembra che abbia tutto sotto controllo.” Gli disse Vance. “Perché mi ha chiamato?”

“Non è stata una mia idea.” Poté sentire il sogghigno dall’altra parte della linea.

“Ovviamente.” Ritorse Vance. “Dubito che lei abbia pensato veramente che Berk potesse coprirla. Quindi, se è così preoccupato di infrangere il protocollo, perché lo sta infrangendo?”

Ci fu un attimo di silenzio. “Perché non sto andando là fuori in qualità di Agente, Direttore. Sto andando là in qualità di amico.”

                                                                                                                              11 00 11 00 11

“Scusa, Capo.” Disse McGee per la quinta volta in venti minuti. “Non c’è segnale quassù, quindi il GPS non riesce a dirci dove andare…”

“Così hai detto.” Sbuffò Ziva.

“Dovrebbe essere proprio qui davanti.” Disse loro McGee. “Almeno abbia trovato il sentiero giusto.”

“Solo perché è l’unico che ancora non abbiamo seguito.” Ritorse Gibbs.

In effetti, lo chalet in questione apparve innanzi a loro. Gibbs posteggiò la macchina, e tutti scesero. Dopo aver visto la macchina di Michaels, Gibbs fece loro segno di dividersi dirigendosi verso le diverse entrate, silenziosamente; furtivamente, così da non allertare i possibile occupanti.

Gibbs guardò come Ziva e McGee si separarono dirigendosi in direzioni diverse. Poi lui si spostò sul lato, dove trovò l’accesso al livello sotterraneo. Riponendo l’arma, si chinò per aprilo. All’interno, era buio, come da aspettarsi. Tirò fuori la sua torcia e la puntò all’interno del seminterrato. Ma prima di capire cosa stava guardando, sentì un calcio contro la schiena; la sensazione che chiunque glielo avesse tirato, fosse riuscito anche a portagli via la pistola. E all’improvviso crollò nell’oscurità, fino a che non sentì l’acuto dolore derivato dalla fine della caduta. Poi venne sopraffatto da un tipo di oscurità completamente differente…

                                                                                                                              11 00 11 00 11

A quanto pare la squadra è davvero nei guai...per lo meno lo è Gibbs! Alla prossima XD

  
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