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Autore: JessyBree    19/09/2011    5 recensioni
E se una nuova generazione di Malandrini arrivasse ad Hogwarts? E se James Sirius Potter ereditasse dall’amatissimo nonno la capacità di innamorarsi di una sola ed unica ragazza e di renderle la vita un casino totale? E se un nuovo trio di amici inseparabili camminasse per i corridoi della scuola? E se la dolce Rose Weasley cominciasse a provare qualcosa per il suo affascinante migliore amico, nient'altro che Scorpius Malfoy? E se Lily Potter cominci a provare lo stesso sentimento della cugina per lo stesso ragazzo? E se il giovane Albus si trovasse in una situazione da mediatore, mentre tutto ciò che vorrebbe in realtà è un po’ di pace nell’ora di Pozioni e sognare ad occhi aperti la Cercatrice di Corvonero, per cui ha una cotta tremenda? E se le graziose Lucy e Molly diventassero l’orgoglio di George Weasley, e l’allampanato Hugo Weasley la disperazione di Ron Weasley e la gioia di suo fratello Percy? E se Dominique Weasley non fosse esattamente la ragazza che tutti si aspettano?
Beh…io mi sono fatta tutte queste domande…ora non resta che leggere per sapere la risposta! ;) Quasi un secolo di generazione si mischia l’una con l’altra, vecchi e nuovi protagonisti e un sacco di guai!"
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hugo Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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“Come sto?” chiese Albus, mentre insieme a Scorpius salivano le scale che li portava fuori dal dormitorio di Serpeverde.

“Stai benissimo, te l’ho già detto un sacco di volte! E se non la pianti di chiedermelo ti strangolo nel sonno!”rispose Scorpius alzando gli occhi al cielo.

“Ma come sei violento! Non sarà che sei un po’nervoso per questo ballo Scorp?” ribattè Albus, sghignazzando.

“No, quella parte la lascio a te!”

Albus si ricordò che tra qualche secondo avrebbe incontrato Lana nella sala d’ingresso, e lo stomaco gli si contorse al pensiero.
Ci aveva messo non so quanto tempo per invitarla e quando lei aveva detto si, lui stesso era il primo ad esserne ancora sorpreso.

“Mi dici con ci vai tu?” chiese Albus per l’ennesima volta, mentre si fermavano in prossimità della scala di marmo, ma non aspettò la risposta perché fu interrotto dall’arrivo di Lana.

“Ciao ragazzi!” esclamò Lana, sorridendo radiosa ad Albus, che la guardava incantato: indossava un abito grigio perla, in stile kimono giapponese e tra i capelli corvini che le cadevano ribelle fin sotto alle spalle spuntavano petali di giglio bianchi.

“Sei…sei bellissima!” balbettò Albus e Lana rise “Anche tu!”, ammise poi arrossendo.

Albus era vestito da vampiro, e la cera bianca che aveva messo sul viso risaltava ancora di più gli occhi verdi e i capelli nerissimi.

Scorpius invece, era vestito da pirata sexy, e al suo passaggio parecchie ragazze si lasciarono scappare sospiri di desiderio.

In quel momento, proprio accanto a loro comparvero i Malandrini.
La famiglia Potter Weasley si era accordata di aspettarsi ai piedi della scalinata per fare poi il loro grande ingresso trionfale in Sala Grande.

L’idea era stata ovviamente dei Malandrini e nessuno dei cugini aveva potuto ribellarsi.

“Albus e Scorpius! Bravi, avete rispettato l’appuntamento!” esclamò subito Fred, vestito da cowboy, accompagnato da Elana, che sorrideva timidamente da sopra il suo vestito da fata.

“Chi manca all’appello?” sggiunse James, vestito da principe e facendo attirare parecchi sguardi ammaliati da parte delle ragazze. Al suo fianco, Olivia attirava di per sé parecchie occhiate maschili, tanto era bella fasciata nel suo vestito da angelo.

“Beh praticamente tutti!” rispose Fred.

“Non è vero, fratello, io sono qui!” esclamò la voce di Roxanne Weasley, spuntata tra di loro dal nulla, vestita da gitana e con un tamburello tra le mani; era accompagnata da Michael Cross, un ragazzo del sesto anno di Tassorosso che Fred guardava come se fosse uno scarafaggio parecchio grosso.

“Occhio a quello che fai!” sussurrò al poveretto, mentre Roxenne non guardava, facendolo sbiancare ancor più del suo vestito da fantasma.

“Frankuccio mioooo!” esclamò la voce di Ludvine da sopra le scale, e in un secondo la ragazza si catapultò tra le braccia di Frank, che mostrò la decenza di sentirsi un minimo imbarazzato, prima di perdersi nei baci della sua fidanzata.

“Guardateli…si poteva scegliere un costume più sdolcinato di questo?” sbottò Fred alzando gli occhi al cielo, indicando i due ragazzi vestiti entrambi da gatti.

“Frank non dovevi vestirti da scoiattolo?” aggiunse James, strizzando gli occhi all’amico che lo fulminò con lo sguardo.

“Perché micino mio? Cosa c’entra lo scoiattolo?” chiese subito Ludvine.

“Nulla, amore…James scherza!” si affrettò a rispondere il povero ragazzo.

“Ahahahah…James non scherza affatto!” continuò James, iniziando a sghignazzare.

Mentre rideva, il suo sguardo si posò sulla ragazza che stava scendendo le scale in quel momento e subito il suo stomaco fece quattro capriole all’indietro.

La ragazza che scendeva le scale era vestita con un elegante abito bianco da principessa, che le cadeva a pennello sulla sua figura slanciata. I capelli biondi erano acconciati in eleganti riccioli sulla testa.
Sorrideva e guardandola James non riuscì a trattenere un sorriso anche lui.

Però poi questo gli morì sulle labbra quando capì che quello di Maya non era rivolto a lui.
Guardandosi indietro, James vide quello smidollato di Eric Logan tendere la mano a Maya, che gli sorrise.

Maya fece un gesto alle sue amiche e entrò nella sala comune, senza guardare James in faccia.
“Jamie….dobbiamo aspettare ancora qualcuno?” gli giuse all’orecchio la voce di Olivia, apparsa al suo fianco come se avesse fiutato quello che passava per la testa a James.

“Si!” le rispose James, vagamente stordito “Mancano ancora mia sorella, Rose e le gemelle! E Dominique!” aggiunse, notando l’occhiata di Lorcan, impaziente nel suo vestito da elfo, con tanto di orecchie a punta.

Ma la sua impazienza non lo tormentò ancora a lungo, perché in quel momento Dominique apparve da sulla scala e tutti gli sguardi, maschili e non, si puntarono su di lei.
James dovette ammettere che aveva fatto un cambiamento radicale. L’aria spaurita e malinconica che aveva sempre accompagnato quella sua cugina tanto strana, era come sparita e James non riusciva a capacitarsi del fatto che quella ragazza così assurdamente bella vestita da folletto dei boschi fosse proprio Dominique.

Dominique fece un enorme sorriso a Lorcan, che ricambiò, fissandola con aria da innamorato pazzo.

Dietro Dominique, come se aleggiassero nella sua scia, scesero le scale Lucy e Molly, vestite con dell’eccentriche parrucche una verde e una azzurra e l’assortimento di abiti più colorato che avessero mai visto. I loro accompagnatori le aspettavano dentro così Lucy e Molly si fermarono solo un secondo a salutare con la mano il resto della famiglia.

“Un momento!” intervenne Albus “E Lily dov’è?”

Anche  a James sembrava parecchio strano il fatto che sua sorella non fosse con le gemelle, ma non era poi così sopreso visto lo strano comportamento di Lily in quelle ultime settimane…

“Ha detto che scendeva prima di noi perché doveva fare una cosa…sarà già in Sala!” rispose Lucy alzando le spalle, e James non potè fare a meno di notare la nota infastidita nella voce della cugina.
A quanto pareva, Lily non era cambiata solo per lui….

“Va beh, se Lily è già dentro, allora manca solo Rose!” esclamò Fred, dispensando larghi sorrisi ad Elana.

“Ehi Hagrid!” esclamò la voce di Roxenne “Gran bel costume!”

Tutti si voltarono a guardare Hagrid, vestito con la sua solita giacca di pelo marrone che lo faceva assomigliare ad un albero con i peli. Dietro di lui stava Louis, che non era accompagnato da nessuna ragazza: quelli dal terzo anno in giù non erano tenuti ad avere un accompagnatore.

In quel momento, mentre tutti erano presi da Hagrid, Lana sgranò gli occhi ed esclamò: “Ehi…ma è bellissima!”

A quelle parole, tutti si voltarono.
Rose stava scendendo la scalinata con l’abito azzurro di Hermione e con la maschera elegantemente posata sugli occhi, risaltandole ancora di più il colore.
Scese i gradini sorridendo e guardando fisso davanti a lei.

Tutti la guardavano stupefatti: quella era Rose? La stessa Rose Weasley Prefetto Perfetto? La Rose che portava sempre il peso di decine di libri sulle spalle, ora aveva un’andamento perfetto, le spalle dritte e il fisico aggraziato.

Quando tutti riuscirono a togliere lo sguardo da lei, cercavano di capire chi sarebbe stato l’accompagnatore di Rose….
E Scorpius fece un passo verso di lei, percorrendo la distanza che li separava e tendendole la mano.

Tutti erano allibiti.

Rose Weasley andava al ballo con Scorpius Malfoy.

*
Albus era il più stupito di tutti.
Mai aveva pensato…
Non gli era venuto in mente che…

Guardò i suoi due migliori amici, che sembravano essere nati per stare insieme.
Scorpius riusciva a stento a trattenere la sua gioia e anche Rose appariva radiosa più che mai.

Per quell’istante, i due ragazzi non si curarono degli sguardi sbalorditi di tutti i cugini, più che mai dei Malandrini.
James era semplicemente allibito.

Va bene permettere a Scorpius di far parte della famiglia come amico di Albus….ma addirittura come ragazzo di Rose!!! Perché era questo che alla fine i due ragazzi volevano provare: uscire allo scoperto, e quale occasione migliore del ballo di Halloween?

Superato lo shok, finalmente tutti poterono entrare nella Sala Grande, che era addobbata in maniera smagliante.
Al posto dei soliti tavoli delle Case, c’erano tavoli rotondi sparsi per tutta la Sala, tutti occupati da ragazzi di case diverse.

I malandrini occuparono un tavolo, insieme alle loro accompagnatrici.
Albus e Lana, Scorpius e Rose, Roxenne e Michael e Louis si sedettero nell’altro.

James si guardava intorno, alla ricerca di Maya.
“Cosa stai guardando, Jamie?” chiese subito Olivia, puntando gli occhi da cerbiatto su di lui.

“Nulla!” si affrettò a rispondere, sorridendole.

Olivia era talmente bella da far voltare parecchi sguardi maschili ogniqualvolta che si alzava dal tavolo per raggiungere le amiche, ma James non sembrava farci poi così caso.

Guardava Maya, che stava chiacchierando divertita con lo smidollato.

James si sporse verso Ludvine “Chi è il tizio con Maya?”

“E’ Eric Logan. Uno degli ammiratori di Maya!” rispose Ludvine con semplicità.

“Non mi piace!” esclamò subito James, lanciandogli occhiate assassine solo perché stava parlando con Maya.

“Che strano, non ne sono affatto sorpresa!” ribattè Ludvine, ridacchiando.

“Perché ha scelto di andare con lui? Chi lo conosce quello? Che ne sappiamo che non è un viscido allunga mani!” James sembrava un fiume di proteste in piena.

Ludvine alzò gli occhi al cielo, prima di rispondere.
“Se solo tu non avessi fatto lo scemo, questo non sarebbe successo!”

“Che vuoi dire?” chiese subito James, ma Ludvine non potè rispondere perché in quel momento la McGranitt si era alzata dal tavolo degli insegnanti e chiedeva il silenzio.

“Buon Halloween a tutti! So che per molti di voi questo ballo è solo un occasione per fare baldoria e approfittare per fare nuove conoscenze molto…diciamo…estroverse!” tutti risero della frecciatina della McGranitt, che li squadrava severa ma sorridente da sotto gli occhiali “In realtà vorrei ricordare a tutti il perché siamo qui stasera, e cioè ricordare attraverso l’amicizia tra diverse Case, il Torneo Tremaghi che fino alla sua tragica conclusione, aveva fatto in modo di rafforzare e mettere a contatto maghi stranieri e far fare loro amicizia. Da parecchi anni ad oggi, abbiamo deciso di estendere questo scopo più internamente nella nostra scuola, incoraggiando amicizia e buoni rapporti tra studenti di case diverse. Dato che ho detto semplicemente amicizia (altre risate), spero che nessuno di voi si comporti in modo….indegno e azzardatamene frivolo!” Altra occhiata severa “Ed ora possiamo gustarci il nostro incredibile banchetto prima di aprire le danze! Buona serata a tutti!”

Quando si risedette, sui tavoli apparvero dei Menù rilegati in pelle.

Tutti guardarono la McGranitt, che prese il suo menù e scandì rivolto ad esso quello che desiderava mangiare e subito quello apparve nel suo piatto.
Gli studenti si affrettarono ad imitarla.

Fecero una cena assolutamente deliziosa.

Olivia continuava a dire che tutto quel cibo non avrebbe fatto altro che ledere alla sua linea, ma nessuno sembrava ascoltarla poi molto.

Ludvine e Frank mangiavano l’uno dalla forchetta dell’altro, risultando parecchio imbarazzanti cosa che fece chiedere a James, Fred e Lorcan come accidenti avevano fatto a permettere a Frank di essere un Malandrino.

Fred, sebbene fosse sempre il più rude e scavezzacollo del gruppo, in quel momento però aveva occhi solo per Elana, che ancora arrossiva ogni volta che Fred la guardava: si poteva essere più timidi?

Lorcan chiacchierava con Dominique. Sembravano tutti e due così presi l’uno dell’altra da non guardare nemmeno cosa stavano mangiando. Il cambiamento di Dominique aveva scombussolato anche James…forse era quello il segnale perché anche lui cambiasse la sua situazione?

Quando il banchetto finì tutti si precipitarono nella pista a scatenarsi. Mano a mano che la serata procedeva la musica diventava più scatenata. Il povero professor Vitius veniva portato da una parte all’altra in balia dei ragazzi iperscatenati.
James aveva ballato un po’ con Olivia, ma in realtà non ne aveva molta voglia. E così Olivia aveva raggiunto le sue amiche e ora erano li che si scatenavano in gruppo, sotto gli occhi dei ragazzi. Ma questo a James non importava.

Cercò con lo sguardo Maya, ma non la vide. Perlustrò tutta la Sala, cercandola ma di lei nessun segno di vita. Finì per raggiungere il tavolo dov’era seduta e non la trovò nemmeno li.
Immediatamente andò nel panico.

Corse da Ludvine, cercando di staccarla con forza da Frank.

“Dov’è Maya?” urlò, per farsi sentire sopra la musica a palla.

“Non ne ho idea!” rispose Ludvine “Perché?”

“Io l’ho vista che usciva con Eric e…ehi James!” strillò Arielle, apparsa vicino a loro in quel momento ma James non rimase nemmeno ad ascoltare quello che diceva.

Si catapultò in giardino, dove l’aria fredda lo colpì allo stomaco. Si strinse nel suo stupido vestito da principe e cominciò a cercare Maya con lo sguardo.

Dopo parecchi tesi minuti la trovò appoggiata alla porta di una serra, con Eric che le stava a meno di un centimetro...

A James venne il sangue al cervello. Non capì più nulla, voleva solo ridurre Eric a brandelli e bruciarne ogni pezzo nel fuoco.
Si avvicinò a loro giusto quando Eric si protese verso Maya per baciarla, anche se pareva che lei non ne fosse particolarmente contenta.

“Ehi!” esclamò James, per farsi notare nel buio.

Eric e Maya si guardarono intorno.
“Cosa vuoi, Potter?” esclamò Maya, cercando di risultare fredda ma la nota di sollievo nella sua voce era ben udibile da James.

“Toglile le mani di dosso, mollusco!”

Eric guardava James spaurito. Nessuno sano di cervello avrebbe mai fatto cagnara con James Potter e decisamente non gli pareva il caso iniziare in quel momento.

“Calmo, amico. Io e la mia ragazza stavamo solo parlando!” l’esclamazione di Eric voleva essere tranquillizzante per James, ma in realtà contribuì di più a peggiorare la situazione.

“Ho detto di toglierle le mani di dosse!” ripetè James con un tono che non ammetteva repliche.

Eric fece per ubbidire, ma Maya lo trattenne accanto a sé.
“Perché ti devi sempre mettere in mezzo nelle cose che non ti riguardano, Potter!” esclamò, arrabbiata.

James la guardò “Non vorrai mica baciare questo qui!”

("Ehi" protestò Eric)

“Anche se volessi non sono affari tuoi!”

“Invece si che lo sono!”

“Piantala di rompere le scatole e torna da dove sei venuto!” ribattè Maya, afferrando Eric per il colletto e piazzandoselo di fronte.

“No, non me ne vado!” disse James, testardo “Spostati Logan!”

Eric si allontanò da Maya.
“Eric non devi fare quello che ti dice questo pallone gonfiato!” sbraitò Maya, riafferrandolo con forza.

“Eric te lo dico per l’ultima volta, vai via di qui!” esclamò James afferrando Eric per un polso e cominciando a tirare.

“Eric resta qui!” disse Maya, tirandolo per il polso opposto.

“Vai!”

“Resta!”

“Vai”

“Resta!”

“Ho detto vai!”

“Ho detto resta!”

“BASTA!”

Eric Logan, bianco come un cadavere per gli sballottamenti da una parte e dall’altra, guardò prima da Maya a James.

“Finite la vostra discussione senza tentare di slogarmi i legamenti! Io me ne vado!” sbottò e se la filò dalla scena veloce com un fulmine.

Maya e James rimasero in silenzio a guardarlo per qualche secondo.
“Però…corre come se avesse uno schiopodo alle calcagna!” notò James, gratticchiandosi la testa.

“Già, l’abbiamo fatto scappare in preda al panico!” ammise Maya, sospirando.

“Potremmo aprire un agenzia di minacce!” propose James.

“Di sicuro faremmo un sacco di galeoni!” approvò Maya.

Si guardarono di nuovo.
“Dov’è Olivia? Dopo che mi hai rovinato il post serata, mi sento in dovere di farlo anche io con te!” disse Maya, sistemandosi i riccioli che le erano caduta dall’acconciatura dietro le orecchie.

“Penso di averla già rovinata da solo!” ammise James, sospirando “Quella ragazza mi avrà mandato un sacco di accidenti!”

“L’avrei fatto anche io, se avessi avuto un accompagnatore idiota come te!” disse subito Maya, cominciando a giocherellare con la catenella che aveva al collo.

“Se avessi avuto me come accompagnatore, a quest’ora non saremmo qui a discutere!” ribattè James, sempre con la risposta pronta.

“Ah no? E cosa staremmo facendo, allora?” lo stuzzicò Maya, guardandolo per la prima volta negli occhi.

James si ritrovò a fissare i suoi occhi e nemmeno si accorse di aver accorciato le distanze che gli separavano. Maya non si tirò indietro e rimase a guardarlo.

“Questo!” sussurrò, ad un centimetro dalla sua bocca. E poi la baciò.

Per un istante credette che Maya stesse per prenderlo a pugni. Ma lei gli afferrò la testa, tirandolo il più stretto possibile a lei, mentre continuavano nel loro bacio mozzafiato.

Nessuno dei due ragionava più. Erano completamente in balia degli istinti.

Per James era l’oblio puro. Sentì una fiammata di desiderio travolgergli ogni cellula del corpo, e si rese conto che non avrebbe mai potuto smettere di baciarla, se non voleva sentire quel dolore quasi fisico. Come diavolo aveva fatto a resistere per tutti questi anni?
Ogni attimo, ogni momento, ogni istante passato con lei, l’aveva portato a quel momento, con Maya stretta tra le sue braccia, ardente di una passione che non si sarebbe mai aspettato da lei.

Quando si staccarono, dopo quelle che a James parvero ore o secondi, si fissarono per qualche secondo.

“Ti odio!” esclamò Maya, con lo sguardo duro e ardente. James la baciò di nuovo.

“Tutto questo non è mai successo!” le sussurrò tra le labbra.

“Mai…lo negherò all’infinito!” gemette lei, mentre James le mordicchiava il collo morbido.

“Assolutamente!”

“Smettila di parlare!”

“Hai pienamente ragione!”

Finirono a terra, l’uno tra le braccia dell’altra, al buio del giardino e con solo la luna pallida e piena come spettatrice.
 
*
“Quindi state insieme?”

Albus guardò da Rose a Scorpius.
“Si!” ammisero, all’unisono.

“Questo cambierà le cose?”

“No!” rispose Rose.

“Perché dovrebbe farlo?” chiese Scorpius.

“Boh, che ne so!” Albus si strinse nelle spalle “Tutto questo mi sembra assurdo! Voi due…che state insieme. Fidanzati. Innamorati.”

“Un aggettivo basta a descriverci!” ridacchiò Rose.

Quella sera sarebbe stata l’inizio di una nuova vita per lei. Una nuova vita insieme al ragazzo di cui era perdutamente innamorata da una vita.

Albus ne approfittò dello sguardo che si lanciarono i due piccioncini per defilarsi e lasciarli soli.
Tornò da Lana, che lo aspettava in cima alla scalinata di marmo.

“Lo sapevo che si sarebbero decisi a venire allo scoperto!” esclamò Lana, sorridendo in direzione di Rose e Scorpius.

“Già!” ammise Albus “Anche se mi sembra strano….”

“Ti passerà, vedrai!” esclamò Lana, ora rivolgendo il suo sorriso a lui.

Si guardarono per un istante.

“Che ne dici se…”

“Si!” rispose Lana.

E senza più dire una parola, entrambi risero e presero a correre verso il corridoio del terzo piano…nessuno dei due intenzionato ad andare a dormire….

*

Rose e Scorpius optarono per una passeggiata all’aperto.
Mano nella mano, camminarono in silenzio per un po’, finchè non arrivarono alla sponda del lago.

Si sedettero l’uno accanto all’altra.
“Volevo dire che…”
“Stavo pensando…”

Iniziarono a parlare nello stesso istante e scoppiarono a ridere.

“Vai” fece Scorpius “Prima tu!”

“No, prima tu!”

Scorpius le spostò una ciocca di capelli rosso fiamma dagli occhi.
La contemplò come se fosse il tesoro più bello e prezioso della sua collezione.

“Ti ho sempre desiderata con ogni cellula del mio corpo. Sempre. Fin dalla prima volta che mi hai sorriso. Ho cercato di capire se quello che provavo per te non era solo semplice amicizia e affetto…e mi ci è voluto un po’ per ammetterlo con me stesso. Ma io ti amo, Rose Weasley, e tutte le difficoltà del mondo, tutto ciò che vorrà impedirmi di stare con te, io lo affronterò e lo sconfiggerò. Perché adesso che ti ho finalmente solo mia, non voglio più lasciarti andare!”

Aveva detto quelle parole con voce seria, profonda, sentita.
Rose percepiva la verità di quelle parole in ogni sillaba da lui pronunciata.
E tutte le sue paure svanirono.
Di colpo.
Solo lui e lei.
Si baciarono e continuarono all’infinito, senza nemmeno accorgersi dei vestiti che scivolavano via dai loro corpi intrecciati…
 
*
 
Lorcan aprì la porta del suo dormitorio, seguito da Dominique.
“Sicuro che gli altri non torneranno?” chiese subito, ancora ferma sulla soglia della stanza.

“No!” la rassicurò Lorcan, prendendola per mano “Fred e Frank dormono con le ragazze, stanotte…e James sono sicuro che non tornerà prima di domani mattina!”

Era strano.
Fino a qualche tempo prima quelle parole avrebbero provocato a Dominique un dolore al petto e la nausea, e ora invece a stento se ne accorse...
Lorcan la condusse per mano fino al suo letto, dove si sdraiarono sotto le coperte, vicini.

Lorcan cominciò ad accarezzarle i capelli, scendendo poi sulla sua fronte, tracciando la linea dei suoi occhi e dei suoi zigomi, fino a posare delicatamente le dita sulla sua bocca socchiusa.
Dominique sospirò di gioia.

Desiderava che quel momento non finisse mai.

Lorcan cominciò ad accarezzarle ogni parte del corpo, fino a che i loro respiri non divennero affannatti e fino a che la voglia l’uno dell’altra non li soprafasse.

*
La notte d’amore più incredibile di tutte. Per tutti.
O quasi.


 
 
 
Ciaooo a tutteee!!! Con un giorno di ritardo sono arrivata a postare il capitolo del ballo. Questa è una prima parte, in cui l’amore vince su ogni cosa e in cui i miei protagonisti hanno finalmente ciò che vogliono…
La seconda parte sarà però un po’ più tragica…
Non tutti i personaggi avranno un lieto fine (questo non significa che la storia finisce perché ho ancora parecchie cose da raccontare prima del “the end” 
Quindi per ora vi lascio questo e vi aspetto per il prossimo capitolo in cui (purtroppo) tutte queste belle storie d’amore saranno soggette ad incrinature….
Accidenti sono proprio cattiva! Ma non c’è altro modo per farvi capire a voi adorate lettrici la soluzione ai misteri e agli enigmi che ho piantato nella mia storia!!!
A prestooo e grazie mille a tutte di cuore per seguire questo Guazzabuglio di storia!!!! J ciaoooo
Jessy
  
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