Serie TV > Teen Angels
Segui la storia  |       
Autore: Flaqui    19/09/2011    5 recensioni
Mery ha sempre voluto vivere in una favola, come quelle che amava tanto leggere da piccola, ma quando la sua favola personale si trasformerà in un gioco pericoloso che coinvolgerà tutte le persone a cui tiene, inizierà a rimpiangere la sua normalità.
Una nuova generazione di angeli dovrà fare i conti con il passato e risolvere la missione che i loro genitori non sono riusciti a compiere.
"Perchè il passato, prima o poi, ritorna. E ti chiede di pagare i conti che hai lasciato in sospeso..."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'I'm just right here...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4
Come passare la giornata peggiore della tua vita ad ammirare reggiseni di pizzo verde..
(Sono allergico alla polvere dannazione!)

 

(Nico)

Vi capita mai di pensare che peggio di così non si può andare? Che ormai, avendo toccato il fondo, non si può che risalire?
Bhe, io si. Sono un dannato ottimista, tendo sempre a vedere, o almeno a cercare di vedere il lato positivo delle cose. Perciò quando una dannatissima Valeria mi ha ordinato di aiutare il suo dannatissimo figlioletto, nonché mio dannatissimo migliore amico, a sistemare la sua dannatissima soffitta, io ho pensato “dannazione, quanto potrà essere brutto?”
Ma quando mai ho avuto ragione?

***
 
La giornata più brutta della mia vita.
Carico di una trentina circa di scatoloni e libri, tutti rigorosamente impolverati, spaginati e/o semidistrutti, stretto nella maglietta color azzurro fosforescente di Gas, con un grosso livido sul braccio, tiro un calcio al vecchio baule che mi blocca il passaggio.
Il risultato? Altri libri e scatoloni cadano dal loro precario equilibrio bloccandomi completamente in quel remoto angolino della soffitta.
Un po’ mi sorprende che ci sia tutto questo casino. Non dico per Zia Vale, che è il disordine fatto persona, ma più che altro per il fatto che suo marito e suo figlio non abbiano già catalogato, magari in quelle bustine di plastica, muniti di guanti al silicone come quelli dei R.I.S. ogni elemento che “adorna” questa stanza.
Gas e Zio Rama sono sue maniaci dell’ordine, fissati del pulito, o come vuoi chiamarli...
-Nico ti dai una mossa?- chiede Gas, appena tornato dal piano di sotto, dove sta depositando tutti gli scatoloni. Scuoto la testa, sbuffando profondamente e cerco di farmi strada.
Click.
Alzo spaventato il piede e mi accorgo di aver calpestato una vecchia macchina da scrivere, quelle che usavano le dattilografe tipo un sacco di anni fa.
-Stai attento!- urla Gas –È la vecchia macchina da scrivere di mia madre! Ci tiene tantissimo!-
-E allora perché l’ha mollata qui?- chiedo calciandola via con delicatezza. Scarico la scatole al mio amico e vado a prendere il prossimo carico.
La scatola che mi carico sulle spalle è mezza strappata, con il cartone che pende tutto da un lato, e il contenuto che straborda. Se questa fosse una giornata normale non me ne importerebbe un fico secco di cosa contiene ma qualcosa di appuntito mi punge sul braccio. Porto la scatola davanti a me, e la apro con circospezione.
Nella penombra della soffitta non riesco a vedere bene, mi limito perciò ad infilare la mano nella scatola, e a cercare a tentoni l’oggetto contundente.
Avvertii un dolore penetrante all’anulare sinistro e la ritrassi coperta di sangue.
-Ma che…?-
Trasporto la scatola giù, in camera di Gas, chiudendo la porta della soffitta dietro di me.
-Basta per oggi- rispondo alla faccia interrogativa del mio amico –Guarda un po’ qui-
 
Procediamo con cautela.
Ci inginocchiamo di nuovo accanto alla scatola, la più grande fra tutte quelle che abbiamo trasportato fino ad ora, mentre Gas apre la finestra per fare più luce. Infilo, con attenzione questa volta, la mano nella scatola, frugando nel fondo, e dopo aver recuperato una vecchia spilla, “Vota Gero come rappresentante di istituto”, parecchi giornali, un album rosso, e parecchi fogli sparsi, finalmente scopro l’oggetto tagliente che mi ha ferito.
È un frammento lungo cinque centimetri appartenente ad uno specchio. Lo passo a Gas, che lo ammira con attenzione, portandolo verso la luce.
Una altra ispezione rivela che il resto dello specchio è solo vetro polverizzato, attaccato allo strato più profondo di “detriti” come sabbia scintillante.
-È davvero bizzarro, non credi?- mi chiede Gas ancora tutto preso dallo specchio.
Tiro fuori un vecchio lettore Mp3, un porta Cd a forma di gatto, un quadernetto azzurro, una collanina con il ciondolo del simbolo della pace, alcune bandane colorate, un paio… di mutande? Color rosso acceso con una scritta in bianco, ormai illeggibile sul dietro, dei guantoni da boxe, alcune riviste di moda, un cappellino a tinte mimetiche, dei guanti di plastica arancioni, di quelli che si usano per fare le pulizie e un plettro da chitarra. Poi c’è un'altra scatola dove trovo un diapason, una candela perfettamente intera, una bussola, una boccetta di cristallo che doveva contenere un profumo, una spada di legno, una cornice vuota, una collana, un disco da vienile, di quelli che si usavano una cinquantina di anni fa; e poi ancora un calamaio e una penna d’oca, un dado, un boomerang, due ferri da calza e un medaglione.
-Ma cosa..?- chiedo perplesso tirando fuori l’ultimo oggetto che mi sarei aspettato di vedere.
-Gas, Gas, guarda!- esclamo alzando in aria un reggiseno di pizzo color verde mela*.
-È un reggiseno?- esclama lui, lasciando per un secondo il frammento di specchio che sta ancora osservando.
-Forse è di tua madre- ipotizzo –O magari Zio Rama ha avuto una scappatella!-
Il cazzotto che ricevo, lo ammetto è giustificato, e meritato. Sogghignando all’idea del mio timido, dolce e sensibile zietto coinvolto in una relazione extraconiugale, mi riavvento la sua scatola.
Lo ammetto il suo contenuto è del tutto inutile, scontato e assolutamente banale, anzi sembra quasi tutta spazzatura, ma mi incanta. Non posso fare a meno di continuare a scavare.
Apro il raccoglitore rosso, partendo dalla fine, dove sono per lo più attaccati disegni, alcuni li riconosco, sono quelli che abbiamo fatto io e Gas da piccoli.
Sono due quelli che mi colpiscono.
Il primo rappresenta due bambini su delle altalene, che si tengono per mano. Non me lo ricordo. Probabilmente l’ha disegnato Gas.
È abbastanza ben fatto, ovviamente per gli standard di un bambino di sette anni. In fondo a destra c’è scribacchiato qualcosa che non riesco a decifrare.
Il secondo è il semplice disegno di un triangolo. Quello che è più colpisce è la precisione delle linee, che sembrano quasi essere state fatte con il righello. Sono perfette.
Vado indietro con le pagine dell’album, fino ad incontrare un ritaglio di giornale che mi colpisce.
È datato al giorno 22 Marzo 2016.
 
L’Angelo Rosso è tornato?
 
Dopo la lunga scomparsa dalla scena del crimine, una tanto attesa figura è tornata a mostrarsi in pubblico. L’Angelo Rosso è tornato!
Dopo la sua ultima apparizione datata all’anno 2008, il famoso supereroe all’apice del successo, sembrava sparito nel nulla, perso nell’oblio delle sue gesta, o magari rinchiuso nelle sue ferme convinzioni e nei suoi meditabondi segreti.
Ebbene oggi, 22 Marzo 2016, io Elle Woods, posso affermare di aver visto, con questi miei stessi occhi, il ritorno glorioso dell’Angelo.
Egli è intervenuto in favore di alcuni ragazzini, che passeggiando lungo il viale Pinemar, sono incappati in un gruppo di simpatizzanti di Cielo Aperto, la nota organizzazione ambientalistica che tende a utilizzare metodi violenti e ortodossi, quasi attacchi terroristici. Tutto, ovviamente in nome dell’ambiente.
La situazione era degenerata in una vera e propria guerra fra i ribelli e i poveri passanti, interrotta bruscamente dall’intervento dell’Angelo.
Ora rimane solo una domanda.
È lo stesso Angelo che un tempo era stato un così fido collaboratore della legge?
Lo stile e i metodi di approccio sembrano gli stessi, così come sembra immutato il volere dell’Angelo di conservare la sua privacy e la sua identità segreta.
Così come è arrivato se ne andato, in silenzio, lasciando dietro di sé solo un paio di mutande rosse con il suo logo scritto sul retro, ma sempre lavorando per il bene comune e per proteggere la giustizia.”
 
Mi lascio scappare un fischio mentre guardo la foto che occupa metà pagina del giornale, che ritrae il famoso paladino.
Per un attimo fisso estasiato il profilo dell’uomo che inconsciamente sta già diventando il mio mito. Un eroe, vestito di pelle e jeans, con un incredibile bravura nel combattimento, che lascia dietro di lui una scia di mutande rosse.
Un idea mi fulmina.
Queste allora, mi dico mentre afferro gli slip rossi trovati nella scatola, sono le mutande dell’Angelo Rosso! Per la prima volta in vita mia desidero fermamente essere qualcun altro.
Voglio essere un Angelo Rosso anche io. Voglio avere carattere e combattere contro quelli di Cielo Aperto.
Con Cielo Aperto non si scherza. Questo lo sa anche un tonto. Sono pericolosi.
-Gas sono arrivate le ragazze!- la voce di Valeria ci risveglia da quella specie di trance temporanea.
Il mio amico si alza andando ad aprire alla porta.
Mi infilo il ritaglio di giornale e le mutande in tasca.
Per il momento questa cosa dell’Angelo Rosso la voglio tenere per me.
Quasi fosse un segreto di famiglia.

 
*Per capire questa strana presenza del reggiseno bisognerebbe vedere la terza serie. Allora quando i ragazzi vanno nel futuro, Tacho riprende i panni dell’Angelo Rosso, e mentre scappa dai giornalisti, lascia cadere per terra un paio di mutande rosse, un regalo di un suo fan. Alla sua seconda apparizione, vede una ragazza bellissima, vestita da supereroina, chiamata “Caperucita Verde” cioè Cappuccetto Verde. Lei lo aiuta a salvare la gente e al momento di scappare, lascia cadere il suo reggiseno di pizzo verde. Così ogni volta che l’Angelo e Caperucita salvano qualcuno lasciano lei il reggiseno, lui le mutande.
 

Ecco Mery:

Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Angels / Vai alla pagina dell'autore: Flaqui