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Autore: LaMusaIspiratrice    19/09/2011    1 recensioni
Elena e Marco,due fratellasti.Due ragazzi diversi dagli altri.Fragili e insicuri,ma abbastanza forti per cercare di superare insieme i loro problemi.Ci riusciranno?
L'amore può davvero essere più forte della pressione di essere perfetti??
Cliccate su questa storia per saperlo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed era cominciata un’altra domenica.Tutte noi eravamo disposte sui gradini della grande chiesa e indossavamo una divisa verde formata da una giacca e una gonnellina a quadri.
La suora ci fece un cenno e noi cominciammo a cantare l’ave maria a cappella.
Tutte le coppie felici cominciarono ad entrare nella grande entrata della cattedrale.Da lontano ci indicavano e parlottavano tra loro.Ci guardavano…eravamo tutte uguali a parte i colori dei capelli,ma io ero diversa da tutte loro.Avevo i capelli color rame,la pelle olivastra con un accenno di lentiggini sul naso e gli occhi verdi.Il mio corpo era abbastanza gracile ma avevo i fianchi larghi e le gambe troppo grasse.C’era un dislivello tra la parte superiore e quella inferiore.Ah non vi ho detto il mio nome.Mi chiamo Elena…come la donna greca che aveva portato allo scoppio della Guerra di Troia scappando con Paride.Nello stesso modo io con la mia nascita avevo portato la rovina nella vita di mia madre.Infatti subito dopo avermi concepita mi portò in questo orfanotrofio.”Le suore della Sanità” di Bologna.Da quel giorno erano passati sedici anni.Ed io ero sempre stata lì.Non avevo molte amicizie…le suore avrebbero voluto che fossi più cattolica…invece a stento dicevo qualche preghierina…le mie amiche non sopportavano la mia aria triste e avevano scambiato la mia timidezza con aria di superiorità.
 
Improvvisamente nella grande chiesa entrò una piccola famigliola composta da un marito,un uomo baffuto dall’aria simpatica;una donna alta e dall’aria molto puntigliosa e precisa e un ragazzo della mia età che mi fissava.
Perché una coppia che ha già un figlio dovrebbe desiderarne un altro?
Perché dovrebbe desiderare me?
L’ave maria era finito e noi in fila ci ritirammo nelle nostre stanze.Una alla volta in fila ordinata ci allontanammo.
-Dai un po’ di allegria Elena…sarà la volta buona…-mi disse la mia amica Silvia,la ragazza delle pulizie
Le feci un sorriso forzato.Da sedici anni era sempre la stessa storia…ma mai nessuno la aveva adottata.
Entrai nella mia stanza e mi stesi sul letto.Cominciai a pensare…tutte le altre ragazze cercavano di immaginare la propria madre…ma io no…che senso aveva…immaginare l’impossibile…??La cosa importante era capire chi sarebbe stata la sua nuova famiglia.
-Elena-
La madre superiora gridò il suo nome e bussò alla porta.
Io mi alzai veloce dal letto e aprii la porta.
-Madre superiora…-
-Elena…prepara i bagagli…-
-Perché mi cacciate via?-
-No…sei stata adottata…dalla famiglia di Ferrara,la famiglia Mini…passeranno a prenderti domani.-
Wow non mi sembrava proprio vero!Non riuscii a rispondere nulla e dissi solo:-Grazie!-
La madre superiora mi guardò e senza dire nulla se ne andò.
Stavo un’emozione che non provavo da tanto tempo…era felicità per caso?
Misi tutte le mie cose in valigia e poi andai a trascorrere il pomeriggio con le mie compagne nella mensa e nella sala comune.Intanto era scesa la sera ed era arrivato il momento di tornare nella mia stanza.Per strada incontrai Silvia che stava lavando il pavimento di legno.
-Silvia…io volevo salutarti….-
-No…non dirmelo…ti hanno adottata…?-
-Si…-
-Hai visto che dovevi continuare a sperare??-
-Hai ragione!Ma mi dispiace…noi dovremo separarci…-
-Sta tranquilla…noi ci rivedremo…perché tu verrai a trovarmi…vero?-
-Ma certo-
Silvia mi abbracciò e mi strinse forte a sé.
-Andrà tutto bene…la tua vita sta per cambiare…-
I miei occhi si fecero lucidi e mi tirai su il naso.
Silvia mi guardò e mi sorrise.
-Ti adoreranno…-disse
Lei era sempre stata così positiva.
Io le sorrisi.
Entrai nella mia stanza con le gambe tremanti.Stavo per abbandonare quella che per anni era stato il mio tormento e la mia ancora di salvezza.
E ora cosa mi aspettava?Una nuova scuola,una nuova casa,una nuova famiglia.
Avevo sempre odiato le novità. Ripensai alle parole di Silvia…dovevo essere più positiva!!
Tutto sarebbe stato migliore…Addio Suore della Sanità…Addio Bologna…Ferrara sto arrivando!
 
Ehilà!!Sono nuova di questa categoria…seguendo l’esempio della mia amica(Remedios La bella) ho deciso di scrivere anche io la prima fanfic drammatica!
Spero vi piaccia…per il momento vado ancora sul vago…poi più avanti comincerete a capirci qualcosa!

  
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