Azkaban

Fa freddo, molto freddo. Hagrid è scosso da un brivido, mentre giace rannicchiato in un angolo della sua cella. Pensieri orribili si affacciano alla sua mente. Ombre scure galleggiano attorno a lui e ghiacciano il vuoto circostante. La luce della luna filtra attraverso le sbarre della piccola finestra e illumina il volto sciupato del mezzogigante. Tutto ciò per lui è come rivivere un incubo, dal quale pensava di essersi ormai svegliato.
Hagrid chiude gli occhi: come in un sogno gli appare la sua capanna ai margini della foresta e il suo amato Thor che lo accoglie scodinzolando. Le ombre si allontanano, il ghiaccio si scioglie, un nuovo sentimento si fa strada nel suo cuore: speranza.


Angolo autrice: come avrete capito in questo capitolo ho cercato di descrivere le emozioni di Hagrid mentre era rinchiuso ad Azkaban (secondo libro). Devo dire che ho fatto un po’ fatica, perché volevo cercare di rendere la sensazione di avere dei Dissennatori attorno e in più la frustrazione di Hagrid di essere innocente, ma di non essere creduto…Boh! Ditemi voi! :)