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Autore: Ysis Donahue    20/09/2011    2 recensioni
Un nemico è, nell'opinione comune, una persona che ci è avversa perchè ogni cosa, in lui, è contraria a quello che siamo noi. Ma, quando due menti non sono poi così dissimili e l'inimicizia è dettata da fattori pre esistenti, non sembra un po' forzato parlare di odio necessario? A T T E N Z I O N E : Alcuni dettagli, anche cruciali, differiscono dai romanzi, ma nel re editing inserirò tutte le note e le spiegazioni del caso.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
Capitoli:
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(Jasper) Quando sono sicuro di aver seminato i mannari, rallento e poso Edward sull’erba.
 Lui mi osserva senza dire nulla, facendomi infuriare. Quando la pianterà di fare il piccolo eroe tragico?
“Se Rosalie non fosse stata così dannatamente impicciona sarei già morto e voi non avreste più problemi!” Mi rimbecca, con tono cattivo. Poi sospira.
“Scusami Jasper, e grazie. Non ce l’avrei mai fatta senza di te. Ora posso anche finire quello che ho iniziato.”
Lo guardo a bocca spalancata, domandandomi se non sia effettivamente diventato completamente pazzo, ma ancora una volta mi interrompe intrufolandosi tra i miei pensieri.
“Sono sanissimo, almeno mentalmente. É semplicemente una cosa che devo fare, lo sai meglio di me. Ti ho mostrato quello che ho quasi fatto a Jessica, no? Non appena Ateara lo verrà a sapere scatenerà la guerra. E se ciò dovesse avvenire, i Volturi interverrebbero subito. In tal caso Forks e la Riserva sarebbero spacciate, e non me la sento di avere anche questo peso sulle spalle. Quindi preferisco giocare d’anticipo. Se mi consegno ai lupi, ottengo la vostra salvezza. Mi sembra un buon compromesso.” “Perché devi essere così pessimista? Non sono forse il solo a sapere?”
“No, non più. Prima l’ho detto anche a Jacob.”
“Pensi che ti potrebbe tradire?”
“No, Jacob è assolutamente onesto e puro. Non ne sarebbe mai capace. Ma in questo caso non si tratta solo di essere leali. Per i lupi è quasi impossibile mantenere un segreto, le menti di tutti sono collegate. E anche se so che Jacob, in quanto Capobranco, è perfettamente in grado di chiudere la sua, ciò non basta a tranquillizzarmi. Tanto per cominciare si, è vero che lui non andrebbe mai a spifferare quello che ha visto ad Ateara, ma non è da escludere che i suoi scagnozzi non abbiano percepito qualcosa già oggi, mentre correvano verso di noi. Né io né lui stavamo molto attenti a ciò che ci circondava, del resto. Inoltre è praticamente certo che Jacob penserà parecchio a ciò che gli ho mostrato oggi, sarebbe irrealista immaginare il contrario. Basta che in quel momento ci sia qualche altro lupo in giro e tutto salta fuori. E poi Ateara potrebbe sempre costringerlo…”
“Parli di un ricatto? Jacob mi sembra abbastanza…”
“No, non pensavo a quello. Avevo in mente la Suggestione dell’Alfa…”
“In che senso? Non è prerogativa del Capobranco?”
“Si, ma a quanto ho capito le gerarchie sono un po’ complicate tra i lupi, ora come ora. In teoria Jacob sarebbe, in quanto Black, capo designato. Ma anni fa, quando era al comando, suo padre fu coinvolto in un tremendo incidente che lo costrinse a cedere il suo ruolo ad Harrison Ateara, che come abbiamo visto continua ad esercitare la sua influenza ed è tutt’ora in grado di usare la Suggestione, anche su Jacob visto che è un Anziano.”
“E perché mai dovrebbe volerlo fare?”
“Forza, Jasper, non fare il finto tonto! Chi meglio di te ha avuto un chiaro assaggio delle emozioni che animano quel pazzo scatenato? É un despota, con idee vagamente naziste che implicano lo sterminare tutti i vampiri, a prescindere. E in più detesta Jacob e cerca continuamente di screditarlo, perché lui è una seria minaccia per i suoi progetti! Oggi, non appena Jacob rimetterà piede nella Riserva, Ateara gli piomberà addosso e comincerà a bersagliarlo di domande su come e perché oggi pomeriggio abbia incontrato dei vampiri. E non è assolutamente detto che lo lascerà libero di rispondere!”
Sospiro. Edward ha ragione, la guerra è inevitabile. Ma non accetterò che vada come vuole lui.
Della sua vita privata può fare quello che vuole, ma io non permetterò che un altro membro della mia famiglia mi sia portato via davanti agli occhi. Studierò la situazione e farò i miei piani. Poi informerò gli altri e lavoreremo nell’ombra. Edward non si immolerà, fosse l’ultima cosa che faccio.

(Jacob) Il viaggio fino alla Riserva è andato liscio come l’olio, superando di gran lunga le mie funeste aspettative, e il merito è tutto di Leah.
 Se non ci fosse stata lei avrei rovinato tutto, comportandomi come il grosso scemo che probabilmente sono.
Oggi pomeriggio, sebbene sapessi perfettamente in che razza di situazione ci stavamo andando a cacciare, non riuscivo a non pensare ad Edward, al suo bacio e soprattutto a quelle spaventose visioni. Rivivevo il suo lento suicidio e le sue torture disumane, ne provavo orrore, eppure non riuscivo a smettere di ricordarle. Qualcosa mi sfiorava il cuore ogni volta che vedevo i suoi denti azzannare la carne putrefatta delle braccia, qualcosa che non era né furia né gioia e che volevo assolutamente comprendere.
Se fossi stato da solo, mi sarei fatto beccare come un pivellino e ora Ateara starebbe scoppiando di gioia.
Ma Leah mi è venuta incontro anche stavolta.
Anche se l’ho fatta soffrire, anche se ancora non le ho detto una sola parola di scusa. Passando sopra ad ogni cosa ha chiuso gli occhi, ha azzerato la distanza tra di noi poggiando la sua fronte sulla mia, ed è entrata nella mia mente. Mi ha distolto dolcemente dai ricordi di Edward e mi ha guidato verso un posto diverso. Un luogo tiepido e luminoso, profumato di primavera, di fiori e frutti. Due bambini corrono giù per il leggero declivio di una collinetta, ridendo e schiamazzando. Stanno giocando ai cowboy, o forse agli esploratori, e il loro obbiettivo è, evidentemente, raggiungere la tovaglia apparecchiata per un pic nic che si trova a valle. Uno dei due ragazzini accelera improvvisamente e stacca nettamente l’altro, poi si gira a deriderlo. E, nei capelli corti e sbarazzini e nelle “finestrelle” nel sorriso, riconosco una piccola Leah, di circa sei o sette anni. Allora capisco dove mi trovo e mi volto di scatto. Lontano dalla tovaglia quanto basta per avere un po’ di pace, mio padre e mia madre siedono sotto un albero, assieme. Lei legge uno dei suoi romanzi inglesi, lui intaglia qualcosa nel legno. Alzano gli occhi al rumore dei nostri schiamazzi, vedono che tutto procede per il verso giusto e si sorridono, complici. Billy le mostra la figurina intagliata nel legno e, mentre mia mamma la osserva ammirata, le ruba un bacio.
Leah mi cinge la vita e appoggia il capo alla mia spalla. Ha gli occhi lucidi.
“Questo è il mio posto felice. Se sono triste, se non mi sento del tutto a posto, se sono malata, mi prendo due minuti per me stessa e torno qua. In questo posto e in questo tempo sono stata felice, e sono stata amata. É un punto fisso che mi aiuta a vivere meglio il presente, e a guardare con speranza al futuro, non importa quanto sia funesto. Qui sono stata felice, e potrò sicuramente esserlo ancora tante volte, in futuro. Prenditi anche tu i tuoi due minuti, Jackie. Liberati del peso di questi tre mesi, della rabbia, del dolore. Poi avrai tutto il tempo che desideri per sistemare ed appianare le cose. Ma adesso, è necessario che tu sia il mio Capobranco, perché senza di te questa volta siamo davvero perduti. Non possiamo avere un Capo che non sia tu.”
Grazie al suo aiuto ho ripreso il controllo appena in tempo e, quando i nostri fratelli e i lupi sono arrivati, ero il solito Jacob di sempre.
Ovviamente ci sono state domande sui vampiri, ma nulla che esulasse dall’ordinario, e sono stato in grado di rispondere con sufficiente candore.
Dopodiché la nostra marcia è ripresa e, come ho già detto, il viaggio è andato piuttosto bene.
Almeno sinora.
Mancano poche decine di metri all’entrata vera e propria della Riserva e improvvisamente io e Leah li sentiamo. Ateara ha costretto tutti i lupi a risvegliarsi, anche quelli incompleti, e li ha fatti schierare in piazza. Lui, in forma ferina, è al centro e ci aspetta.
Ecco perché era tutto così tranquillo, la trappola ci stava già aspettando.
Ma in fondo va bene anche così, Era durata anche troppo. Tranquillizzo Leah con un colpetto di coda e poi entro nella Riserva a testa alta, fissando il vecchio negli occhi.

(Ateara) Ed ecco che il principe finalmente arriva, come sempre scortato da quella dannata femmina rompiballe.
Fa il presuntuoso e lo spaccone come al solito, dimostrando di non aver capito nulla della situazione.
Per certi versi è anche un bene, meno capisce e meno durerà questa pagliacciata, ma ogni tanto sarebbe una ventata d’aria fresca potersi scontrare con qualcuno che abbia un po’ di sale in zucca.
Anche se dubito fortemente che un Black possa dare tali soddisfazioni.
“Beh, che si dice?”
Nonostante il tono spavaldo e noncurante i suoi muscoli sono tesi e la mascella rigida. Me ne rallegro, evidentemente qualcosa capisce, e sente che la situazione è seria. Inoltre ho la precisa sensazione che mi stia tentando di nascondere qualcosa, e sbugiardarlo davanti a tutti sarà davvero un piacere.
“Questo lo vorrei chiedere io a te, Mastro Black. Sparisci senza un valido motivo per mesi e mesi, ti fai recuperare da una tua recluta in condizioni pietose, passi altro tempo barricato in casa e poi, improvvisamente, fuggi nuovamente nel bosco, senza dire una sola parola ai tuoi fratelli! É così che adempi al tuo ruolo? É così che credi di incarnare lo spirito nobile di un Alfa, di un Capobranco che ha il dovere di proteggere i suoi Fratelli e la sua Terra? Abbandonando il tuo ruolo e la tua gente, lasciando tutto nelle mani di un vecchio come me?”
“Non fare la commedia, qui sanno tutti benissimo cosa sei realmente in grado di fare. E se non lo sanno è solo perché tu glielo impedisci opprimendoli. Come Capobranco, il mio dovere è controllare che l’accordo tra vampiri e lupi venga rispettato, e proteggere i miei fratelli. So benissimo quali solo le responsabilità e i doveri che mi legano a loro. E se io non li opprimo e non li forzo con la Suggestione, è perché voglio che siano liberi di poter scegliere sotto che guida mettersi. Negli scontri con i vampiri, vittoria o sconfitta hanno esattamente le stesse percentuali; se mai mi dovessi trovare in una simile situazione, non vorrei mai viverla col rimorso di avere costretto amici e fratelli a morire!”
Ma guarda, la butta sul sentimentale e prova persino ad accusarmi!
E guarda con che espressione beata e felice tutti questi mocciosi senza nerbo e queste ragazzine esaltate si bevono certe scempiaggini!
“Oh, ma certo. É comodo, vero, nascondersi dietro belle frasi ad effetto e vecchi accordi stipulati secoli fa! Ma si da il caso che tu non abbia ancora capito che il Patto non è uno strumento ideato per permetterti di ignorare quelli che, volente o no, sono tuoi precisi doveri! Se solo tu fossi un vero capo, lo vedresti come un incentivo ad essere ancora più prudenti, non come un pretesto per bighellonare qua e là come una pecora! In fin dei conti, si tratta sempre di una concessione che permette ai vampiri di vivere in mezzo alle loro naturali prede e fonti di nutrimento, gli umani! Come puoi ignorare tutti i rischi e i pericoli che questo comporta? Come ti puoi fidare di esseri come loro e lasciarli liberi di scorrazzare per la città? Non capisci che è solo questione di tempo prima che questa situazione di stallo precipiti nel baratro? Basta un solo incidente, anche il più banale: una spruzzatina di sangue e ci troviamo a dover fronteggiare un esercito di sette folli assassini, capaci di mutare in demoni le loro vittime! Possibile che tu non te ne voglia rendere conto? E possibile anche che tra tutti i tuoi sottoposti non ce ne sia uno in grado di aprire gli occhi? Tu sei inadatto a comandare, Black, e se i lupi della Riserva continueranno a guardare a te come un capo, finiremo ben presto sterminati!”
“Sei tu ad essere cieco e folle, vecchio! Tu e le tue ridicole paure! Sai meglio di me che i Cullen non si nutrono di sangue umano: è solo per questo che mio nonno ha stretto il Patto con loro e non li ha scacciati già un secolo fa!”
“ Se c’era un folle quello era Ephraim, e tu hai ereditato la stessa pericolosa degenerazione! Cosa vuoi che sia una parola per mostri come loro? Che valore puoi attribuire al giuramento di un essere che è maledetto dalla luce e vive nelle tenebre e nella corruzione?” Sento un diffuso brusio di sottofondo e mi rendo conto che il mio discorso sta finalmente entrando in testa a quegli zucconi. Era anche ora.
Parimenti sento che Jacob comincia a cedere.
Ho finalmente scoperto un tasto sensibile, e devo saperne di più prima che lui abbia il tempo di capire il suo errore e correre ai ripari.
Calo l’asso.
“Come possiamo fidarci di te, Jacob Black, che ti comporti come se fossi amico e paladino dei vampiri e li incontri pure in gran segreto? Credi forse che a qualcuno, qui, sia sfuggito il fatto che tu e quella femmina scostumata puzzate di vampiro? Ecco perché siate scappati nel bosco, per incontrarli! E non provate a farci credere che è stato tutto un caso: mi sembra abbastanza evidente il fatto che non abbiate dato battaglia, nelle condizioni pietose in cui vi trovate persino dei Cullen pappamolla vi avrebbero ucciso senza difficoltà! Quindi, cosa è successo a quella bella riunione di cervelli? Avete preso un tea e intrecciato delicate collane di margherite?”
Il bamboccio e la sua degna compare hanno il buon gusto di tacere e limitarsi a gonfiare un po’ il pelo, ma gli altri lupi no.
Sono indignati dal comportamento del loro capo e, grazie anche a una mia piccola spintarella, si stanno finalmente rendendo conto di quanto sia pericoloso.
“E quindi, Jacob Black, amico dei vampiri e traditore dei lupi, perché tu e quei nemici vi siete riuniti? Di cosa avete parlato? Del tempo che passa e della crisi economica? O vi siete forse riuniti per discutere di qualcosa di serio? Non so, magari una revisione del Patto. Forse una di quelle grosse sanguisughe ha avuto un raptus improvviso o uno scatto di rabbia e…  puff! Ha azzannato il primo umano che ha trovato!”
Ovviamente sto bluffando, Black non sarebbe mai capace di tradire, ma in questo momento non è l’aderenza alla realtà che mi interessa.
Tutti i lupi della Riserva, infatti, hanno cominciato a ringhiare, credendo senza indugio alla mie parole. Black è totalmente screditato.
Mi fulmina con uno sguardo di fuoco e si guarda intorno, spaesato. É arrivato il momento dell’ultima mossa.
“ Naturalmente potrei sempre sbagliare. Quindi sii gentile, Jacob Black, dissipa i nostri dubbi. Mostra a tutti noi quello che è successo oggi pomeriggio.”

(Jacob) Maledetto vecchio, mi ha proprio fottuto.
Sono in trappola: non posso rifiutarmi di mostrare  ciò che è successo oggi, ma se lo facessi sarebbe davvero la fine.
Guardo Ateara, che si gode tutto tronfio la vittoria e non immagina neppure lontanamente di avermi rovinato la vita, e l’unica cosa che sento montarmi dentro è la furia.
Sarà per questo che il lupo si rifà vivo per la prima volta dopo la mia fuga, e mi suggerisce un piano per cercare di salvare il salvabile.
Posso mostrare loro, senza preavviso, solo la parte dei ricordi di Edward e Jessica. É talmente orribile da scuotere le loro menti e rendermi più facile liberarle dal controllo di Ateara, che probabilmente sarà comunque talmente soddisfatto da perdere molto del controllo che esercita. A quel punto dovrò essere io, con la mia Suggestione, a trascinare i lupi dalla mia parte.
É il piano perfetto, ed è anche l’unico possibile, quindi non ho alternative.
Prendo un respiro profondo, sfioro con la coda quella di Leah e sacrifico Jacob Black per una causa superiore, tradendo allo stesso tempo il ragazzo che amo e la fiducia dei miei amici pur di salvare Forks e la Riserva.

Salve a tutti!  Non ho parole per scusarmi del ritardo, davvero! Sono tremendamente disorganizzata, ho preparato due esami titanici, il mio computer ha sperimentato le gioie dell'allagamento e questo capitolo ha subito più interventi e correzioni di Heidi Montag. Me tapina. Spero comunque che vi sia piaciuto (Anche se so che Paffy prima o poi vorrà la mia testa su un piatto) e grazie per la pazienza! Un bacio, Ysis
PS, grazie anche per il feed che avete dato al MM18.02 <3!
   
 
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