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Autore: Vianne1013    21/09/2011    1 recensioni
Innanzittutto dico che tutti i personaggi di CH non sono miei (magari lo fossero avrei creato il panico tra Ryo e Kaori!) e che ho scritto questa piccola shot generata da un viaggio in navetta (XD). Mi hanno ispirato le canzoni “Via” di Baglioni e “The Cask of Amontillado” di Alan Parson.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Nuovo personaggio, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Qualche anno dopo.
Era un bel pomeriggio accaldato, il sole era giunto quasi alla fine della sua giornata, Ryo e Kaori si erano concessi finalmente una giornata al mare cercando di riposarsi dai tanti incarichi di City Hunter.
Nel mentre che Kaori era impegnata a parlare con la commessa del ristorante, Ryo si allontanò dirigendosi verso il mare.
Era lo stesso mare, che vide lui e Kaori scambiarsi il primo bacio, che lo vide confuso parlare con una ragazza appena conosciuta, la quale lo aiutò a non perdere se stesso e la donna che amava.
Una volta raggiunta la spiaggia, notò una ragazza che giocava sulla riva, che una volta voltatasi lo vide e lo salutò.
Improvvisamente Ryo si rese conto…non era possibile…quella era:
“Maya!”
“Ciao!” disse lei sorridendo.
Era rimasta identica a quando l’aveva vista la prima volta ed era ancora in camicia da notte.
“Che ci fai qui? Sei di nuovo scappata?” le chiese Ryo.
“Non proprio.”
“E allora cosa?” le chiese ancora più incuriosito.
“Semplicemente che io non posso tornare indietro, neanche se lo volessi.”
Ryo la squadrò a fondo e poi alla fine le chiese: “E come mai?”
“Davvero non ci arrivi?” e detto questo sparì improvvisamente.
Ryo sgranò gli occhi e disse: “Ma che diavolo?”
“Sorpreso eh?” disse la ragazza apparsa nuovamente alle sue spalle.
“Ma chi sei?”
“Io sono Maya e ho rischiato di morire qui tanti anni fa.” Rispose con un sorriso malinconico. “Era una giornata come quella in cui ti ho incontrato, ero felice ed innamorata del mio ragazzo, ma ci successe una cosa come quella che è successa a te. Abbiamo litigato furiosamente e ci siamo detti cose orribili e io disperata sono scappata qui. Ho passato tutta la giornata qui al mare, poi al tramonto mentre camminavo sugli scogli, sono scivolata, ho battuto la testa e sono caduta in mare. Stavo quasi annegando quando mi hanno trovato e mi hanno portato all’ospedale.”
“Ma come? Cosa vuoi dire?”
Maya lo guardò e alla fine disse : “Sono rimasta in coma per giorni, poi in qualche modo la mia anima si è staccata dal mio corpo e sono arrivata qui. E’ stato così che ho scoperto che il mio ragazzo mi amava ancora e che nel tentativo di ritrovarmi, mi aveva vista cadere dentro l’acqua e aveva dato l’allarme.”
“E ora lui dov’è?”
“Ogni anno, quel giorno lui viene qui a guardare il mare, solo che non sa che anche io lo guardo con lui e assieme aspettiamo che sia il tramonto…..”si fermò per qualche minuto e poi riprese:” Forse se avessi aspettato, se avessi avuto il coraggio di affrontarlo ora staremmo insieme.”
Lo sguardo di Maya divenne cupo.
Ryo la guardò e alla fine le disse: “Ora capisco perché hai insistito tanto per sapere la storia e per farmi tornare da lei.”
“L’amore è un dono che non va sprecato. Quando si ha una persona  che si ama e si è ricambiati da essa è bene andare alla ricerca della felicità assieme e non incaponirsi su un qualcosa che non c’è.”
Ryo le sorrise e disse: “Devo ringraziarti tanto Maya, se non fosse stato per te avrei perso ogni cosa. Ti sono debitore!”
“No non mi devi nulla, è stato bello conoscerti ed è stato bello aiutarti e poi mi è stato espressamente chiesto….”
“Chiesto? Da chi?”
“E’ stato Hideyuki a chiedermi di occuparvi di voi due zucconi che eravate troppo testardi per capire, quindi non mi devi nulla.”
Ryo la guardò e sorrise.
“Beh io devo andare ora, il mio ragazzo è venuto a trovarmi in ospedale devo andare da lui. Ti saluto Ryo buona fortuna per tutto.” E detto questo con il sorriso sulle labbra sparì lasciando a Ryo una piuma bianca.
Ryo guardò la piuma, sorrise e stringendola tra le mani disse: “Buona fortuna a te piccola Maya spero che voi due siate molto felici un giorno.”
Improvvisamente avvertì dei passi dietro di lui, si voltò e vide sua moglie che teneva in braccio la loro bambina, l’aveva chiamata Maya perché l’avevano concepita il giorno in cui era tornato da lei e anche perché per lui era stata un miracolo come lo era stata quella strana ragazza incontrata sulla spiaggia.
“Ryo, tesoro con chi stavi parlando?” gli chiese Kaori incuriosita.
“Con nessuno cara, allora siete pronte per tornare a casa?” disse Ryo scherzando e dirigendosi verso la moglie e la figlia che risposero con entusiasmo.
Improvvisamente Kaori si accorse della piuma che Ryo teneva in mano e gli chiese: “Cos’è quella?”
“Un regalo che mi ricorda che niente è perduto e che si può sempre ricominciare.” Le disse sorridendo e una volta scambiatisi uno sguardo pieno di tenerezza, camminando si diressero verso la macchina, illuminati dagli intensi colori di uno splendido tramonto.
 
 
 
Fine.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito questa storia.... chiedo scusa per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare ma ho avuto dei problemi e per questo ho impiegato molto tempo ad aggiornare. un bacio a tutti e alla prossima ^_^.
   
 
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