L’OSCURO SPECCHIO
-Capitolo 5°-
Levò le iridi cerulee in alto, verso il cielo, che a quell'ora del
mattino aveva lo stesso identico colore... soffermò lo sguardo su un gruppo di
rondini nere che volevano verso sud, poi strinse la sua "trottola"
tra le mani e si costrinse a guardarla.... soprattutto
quel "giocattolo" le ricordava qualcosa, in modo particolare la lince
color del ghiaccio che era raffigurata nel centro.... Benchè
non avesse capito cosa significasse, sapeva che doveva essere
importante, lo sentiva nel profondo del cuore. Ricominciò a camminare per la
strada affollata, poi si fermò su una panchina per riprendere fiato... Da
quando era scappata dall'ospedale si sentiva molto affaticata, ma non voleva
tornare là dentro... non voleva rivedere quelle persone a lei sconosciute,
sentire le loro parole ingannatrici...E soprattutto, non voleva vedere il volto
amareggiato e sofferente di quel ragazzo con i capelli neri e gli occhi dorati,
che l'aveva baciata senza un preciso motivo....Sentiva
un'angoscia tremenda ricolmarle il cuore...un cuore vuoto...un cuore privo di
tutto...dei ricordi, dell'amore...di tutto. Strinse forte la trottola che
teneva in mano, e sentì un lieve scricchiolio provenire da quest'ultima...Restò
con lo sguardo fisso al cielo ancora per qualche minuto, finchè non venne richiamata da una voce esile e cupa, che chiamava il
nome che il giovane cinese dai capelli neri aveva detto appartenerle....-Tu,
che ti spacci per Eiko!!!-
Si voltò e vide una ragazzina sui sedici anni, con lunghi capelli
biondi, che la stava indicando con l'indice della mano
destra teso in avanti...
Eiko: Dici......dici a me....?
Roby: Si, dico a te......tu hai osato
profanare il nome di mia sorella morta!
Eiko: No...io....io non ho fatto
niente...! Sono loro che mi hanno chiamato così...!
Roby: Tu...tu menti......sei...sei tu che
ti sei voluta chiamare così!!!
Eiko: No...!
Roby: Allora, dimostramelo!!- estrasse furiosamente il suo bey
dalla tasca dei pantaloni e lo puntò contro la diciassettenne.....era
furibonda, voleva dare una bella lezione a quella ragazza sconosciuta che
voleva prendere il posto della SUA Eiko....no, non avrebbe permesso a
quell'estranea di rubare tutto ciò che la sua sorellona aveva abbandonato
morendo, non l'avrebbe assolutamente permesso....
MAI E POI MAI!
Roby: AVANTI, IMBROGLIONA!! COMBATTI, POI VEDREMO SE LA LINCE
BIANCA TI RICONOSCERA' COME SUA PADRONA!!! LEI HA
SCELTO EIKO, E SE SEI VERAMENTE TU, LEI INTERVERRA' IN TUO AIUTO!!!
Eiko: La...lince bianca...? - osservò il
bey che stringeva fra le mani ed allora capì di cosa la biondina stesse
parlando...sgranò gli occhi cerulei quando vide che quella strana creatura
riportata sul Bit del suo Bey
Blade, emanò un'abbagliante luce azzurrina...annuì, caricando la
trottokla sul dispositivo di lancio...: D'accordo, combatterò....
Sul volto di Roberta, si dipinse un
sadico ghigno, mentre le sue labbra si schiusero per lasciar partire il
countdown...
Roby: Tre, due, uno! Ponti? LANCIO!!!!
Le due trottole atterrarono contemporaneamente sul terreno di
gioco, ma, mentre quella di Eiko rimaneva ferma in un
angolo del campo, al contrario quello della biondina girava a velocità
impressionante per tutto il percorso, stuzzicando il bey avversario invitandolo
a reagire.
Roby: avanti, che aspetti??? Cosa c'è non
ti ricordi più come si usa un beyblade??? Vai Sachiel!!!!!!
Dalla trottola blu e argento della sedicenne si sprigionò una luce
accecante e da essa si liberò l'impoenente squalo
azzurro. Eiko rimase a guardarlo sbalordita, quello strano
animale apparso nel cielo dal nulla le ricordava qualcosa, ma non sapeva
cosa.... e questo la faceva stare ancora più male.
Eiko: io non.... - prima che potesse
terminare la frase, il suo beyblade fu sbalzato fuori dal campo da gioco,
rotolando ai suoi piedi per poi fermarsi del tutto.
Roby: fallo ripartire subito.... non mi
piace vincere in questo modo, voglio vederti combattere, mi hai capito???
Voglio vedere se la lince bianca accorrerà in tuo aiuto!
La giovane dai capelli palissandri riprese tra le mani il bey
azzurro e lo strinse nella mano destra... sentiva una strana forza scaturire da
quella piccola trottola e l'immagine che raffigurava sembrava volerle
comunicare qualcosa. Preparò il dispositivo di lancio e lo fece partire
all'attacco... qualunque cosa significasse quella
sensazione, doveva seguire il suo istinto e combattere.
Roby: Tre, due, uno!! Pronti? LANCIO!!!!
Le due trottole si adagiarono nuovamente al
suolo, riprendendo a correre affannosamente in circolo...nella mente della
diciassettenne, un solo pensiero era fisso...doveva vincere, a tutti i
costi. Non sapeva perchè quella grande voglia di
vittoria la stava assalendo eppure...eppure era un istinto irrefrenabile,
dall'importanza primaria, che in quel momento aveva anche sorpassato la voglia
di scoprire il suo passato....E non sapeva ne come, ne perchè, ma il suo
braccio destro si levò verso l'altro con la rispettiva mano chiusa a pugno, e
le labbra le si schiusero, lasciandone fuoriuscire un potente grido carico di
entusiasmo....: LINCE BIANCA!!!! VAI!!
E fu allora che il possente felino ruggì, uscendo dal bit del bey
ceruleo della ragazza....La sedicenne dai capelli
dorati, osservò incredula quella creatura, che era così bella e potente, così
lucente e splendida...-Come mai la Lince Bianca è accorsa in suo aiuto...?-
sussurrò tra se e se, mentre anche il suo squalo usciva dalla sua trottola blu
ed argentata...Fu così che quelle mistiche essenze, diedero vita ad una lotta
all'ultimo sangue, come fossero acerrime nemiche...eppure loro sapevano di non
esserlo, sapevano di essere alleate ed inseparabili, ma avrebbero fatto di
tutto per donare la vittoria ognuna alla propria padrona...Lampi, bufere di
ghiaccio, scintille....era questo lo scenario che aleggiava attorno il campo di
battaglia....e mentre i due oggetti tondeggianti continuavano affannosamente a
colpirsi, a danneggiarsi a vicenda, innumerevoli schegge di metallo schizzavano
ovunque, tempestando il suolo di minuscole pietre metaliche sparse in ogni
angolo....Ma poi, fu il bey blade della bionda a mettere fine alla battaglia,
poichè rallentò a vista d'occhio fino a fermarsi completamente....Lei, restò
allibita e perplessa nel vedere tale fatto...stette un momento impalata a
fissare la sua trottola che giaceva a terra immobile e danneggiata...non poteva
credere di aver perso...non contro sua sorella....sua sorella...? Aveva appena
pensato che colei che le stesse di fronte fosse sua
sorella...? Certo, si disse, altrimenti la Lince Bianca
non sarebbe mai accorsa in aiuto della diciassettenne....-Dunque tu...sei
davvero..-si bloccò, poichè era insicura delle parole che stava per
pronunciare....la sua voce era esile e tremolante, quasi intimorita dalla
figura che aveva innanzi a se....ma poi, dopo un lungo sospiro,
riprese...-...tu sei davvero...Eiko....la mia Eiko....-L'altra la fissò un
attimo perplessa...poi chiuse gli occhi e scosse lentamente il capo...-Io...io
non lo so....non so chi sono...forse, sono quella che dici che io sono...ma
forse....non lo sono affatto...voi tutti mi chiamate Eiko ma....ma io....io non
so chi sono.....- Mentre la giovane dai capelli palissandri pronunciava queste
parole, negli occhi cerulei della sedicenne si accese una luce di
comprensione... e nello stesso momento arrivò anche la disperazione... Era come
se con il fatto di rivedere la sorella, quella vera, un'ombra nera fosse
scivolata via dalla sua testa lasciandola finalmente libera, ma ora le aveva
ridato anche una buona parte dei ricordi dal momento in cui aveva sentito suo
padre che accettava di togliere la vita ad Eiko...
Roby: M-m...Mao.... - lo sussurrò appena,
mentre l'altra adolescente la guardava senza capire, ma le si avvicinò lo
stesso, premendole un fazzoletto sulla guancia - non ricordo bene chi sei, ma
sento che sei una persona speciale... e non so nemmeno chi sia questa Mao di
cui parli , ma sarà meglio che ti disinfetti questa ferita... - disse pulendole
la guancia destra dal sangue e dalle lacrime.
Roby: n-no...tu tu non capisci... io..devo
andare da Mao....
Roby: Ed
Hilary.....Hilary....
Eiko:
Hilary....? Non...capisco....
Roby: Devo andare...perdonami!!!
-L'abbracciò forte, stringendola a se con affetto....finalmente aveva ritrovato
se stessa, e sua sorella.....anche se lei, non ricordava nulla....Poi, dopo
qualche istante, scappò via accorrendo in direzione dell'ospedale....
La diciassettenne rimase a guardarla finchè non fu sparita dalla
sua vista, continuando a stringere tra le mani il suo beyblade... quello che
era appena successo le aveva provocato delle emozioni fortissime, prima quella
ragazza, il suo abbraccio, le sue lacrime, e poi quell'incontro...
la piccola trottola e l'imponente creatura che si era liberata da essa, tutto
questo era per lei una sorta di ricordo, solo che non riusciva a collocarlo in
un tempo ben preciso...
Nel mentre, la bionda continuava affannosamente a
correre...sentiva il respiro morirle in gola...non poteva credere a quello che
aveva fatto alle due ragazze! E neppure...ad aver insultato in quel modo il suo
migliore amico, Rei, che le era sempre stato di sostegno nei momenti
difficili...e lei...lei come aveva potuto trattarlo in quel modo.....? Come...?
Si disse che aveva la coscienza sporca, che avrebbe meritato una
pesante punizione per ciò che aveva fatto....e aveva
intenzione di farsi punire dalle due, nonappena esse si sarebbero riprese
completamente...
Giunse così all'entrata dell'ospedale...si fermò un momento a
prendere fiato piegandosi sulle ginocchia e, dopo qualche minuto di profondi
respiri, varcò la soglia del posto....ma appena
entrata, non vi trovò come al solito una dottoressa che, con quel suo sorriso
rassicurante guidava i visitatori alla camerata del paziente desiderato, bensì
Kei, che se ne stava impalato a fissare la sedicenne con sguardo truce...
Lei, restò un attimo ammutolita nel
vederlo lì, fermo, a guardarla....e quando si diresse verso di lui per
abbracciarlo, quest'ultimo si scansò, osservandola con le sopracciglia
inclinate sugli occhi cremisi...la giovane, levò totalemte le palpebre sulle
iridi cerulee, non riuscendo proprio a capire cosa avesse il russo...
Roby: Kei....?
Lo sguardo del giovane era freddo, ma nascondeva anche una rabbia
che era quasi palpabile e la sedicenne bionda se ne accorse
quasi subito, fecendo un passo all'indietro e chinando il capo, fissando il
pavimento di linoleum lucido. Era arrabbiato.... anzi,
era furioso e deluso per il suo comportamento e di certo non poteva
negarglielo, non dopo quello che lei aveva fatto...
Kei: mi hai deluso....Roby.....
Si voltò, e fece per andarsene...e lei, non fece nulla per
fermarlo ma si limitò solo ad asciugarsi una lacrima che ora le stava
percorrendo la guancia destra....poteva forse
negare...? Poteva forse rimediare o dirgli che non l'aveva fatto apposta...? No, non poteva farlo...al che, i singhiozzi presero a
scivolarle incessantemente dalle labbra rosate e Kei, che
stava immobile dando le spalle a Roberta e
tenendo fisso lo sguardo verso l'alto, si rimproverava senza sosta per quel suo
atteggiamento così freddo nei confronti della fidanzata...udì poi il pianto
lieve e delicato di quest'ultima rimbombare fra le pareti dell'ospedale....si
voltò verso di lei con gli occhi sgranati, fissandola silente...
Roby: Lo so...hai ragione...sono solo una vigliacca...- il capo
della ragazza era chino ed ora, l'unica cosa che ella
riusciva a scorgere, eran le mattonelle brillanti che formavano il pavimento..
Il diciassettenne russo strinse i pugni, faticando a reggere
quella scena, che gli straziava il cuore più di ogni
altra cosa... stavolta fu lui ad andarle incontro a passi lievi e veloci, ma al
tocco della sua mano sulla spalla destra, la biondina si ritirò di scatto,
asciugandosi sgli occhi arrossati e umidi di lacrime - devo.... devo andare da
Mao adesso.... - lo osservò per un attimo, poi si volse verso il corridoio e si
incamminò verso la stanza in cui la giovane cinese dormiva in un sonno
agitato.... Kei fece un passo avanti come se volesse seguirla, ma poi si fermò,
capendo benissimo che in quel momento l'unica cosa che poteva fare per lei era
lasciarla sola...
Era lì, di fronte alla porta della piccola stanza di
quell'ospedale e adesso non trovava il coraggio di aprirla....
non essere stupida, pensò socchiudendo gli occhi e facendo un respiro profondo,
come se volesse tenere più aria possibile nei polmoni prima di immergersi in
uno specchio d'acqua gelida... che era un po' quello che stava per fare. Bussò
una volta delicatamente sul legno solido della porta, ma non ebbe alcuna
risposta, così la spinse facendo forza su di essa ed
entrò nella camera immersa nella penombra... l'unica luce era quella che
filtrava tra le tende della finestra e illuminava a malapena i piedi del letto.
Riusciva comunque a scorgere una figura sdraiata
supina e la gola le si chiuse subito con un tappo di angoscia... quella non era
solo un semplice figura, quella era l'amica che aveva selvaggiamente picchiato
senza neanche rendersene conto.. - Mao... - chiamò, tenendo la schiena
appoggiata al muro, quasi con paura di avvicinarsi alla ragazza - sei sveglia?
La voce chiara e cristallina della ragazza la fece sussultare -
sono sveglia.... da almeno mezz'ora, immaginavo che
saresti tornata e volevo aspettarti.... - si tirò a sedere sul letto, facendosi
forza sulle braccia, nonostante il dolore che l'attanagliava allo stomaco, poi
battè una mano sul letto. La sedicenne bionda sgranò gli occhi a quella
mossa... possibile che Mao la stesse richiamando accanto a sè? Possibile che
non le gridasse di andarsene, di scomparire dalla sua vista, dopo quello che le aveva fatto? Era sicura che così sarebbe stato
tutto più semplice...
Mao: avanti, non rimanere lì immobile....
ti prego.... - nella sua voce non avvertiva rabbia e nemmeno quella
inclinazione di dolore e frustazione che aveva sentito al contrario in quella
di Kei... si avvicinò al letto tenendo il capo chino e si sedette su di esso
con titubanza, senza riuscire a guardare la diciassettenne negli occhi.
Roby: mao io.... io volevo solo... - la
gola le si chiuse di nuovo e dovette fare uno sforzo enorme per continuare -
volevo solo chiederti scusa, anche se non basterà... - la goccia che fece
traboccare il vaso, nel vero senso della parola, arrivò un istante più tardi,
quando la giovane dai capelli fucsia le accarezzò una guancia pallida, con una
mano dello stesso candore...
Mao: ehi.... lo so che non eri in te, ti
ho già perdonata.... - lo disse con una voce talmente sincera e dolce che la
biondina non potè fare a meno di scoppiare nuovamente in lacrime... senza
riuscire a trattenersi si piegò sull'amica, abbracciandola e appoggiando la
fronte alla sua spalla.
Mao: Su..su....non è niente- quel tono di
voce, pareva quasi materno...- Piuttosto, vai da Hilary....e non preoccuparti
per me....-La bionda annuì, e, dopo aver salutato l'amica, si diresse verso la
stanza della giapponesina...
Bussò timidamente alla porta con tre piccoli colpi menati su di essa, e, quando la voce della ragazzina dai capelli castani
sussurrò un soave "avanti", Roberta oltrepassò la soglia della
stanza, rimanendo ferma su di essa.....-P-posso entrare..?- domandò quasi
impercettibilmente...
Hilary sorrise, e poi, le annuì con sguardo dolce e
comprensivo...- Vieni avanti Roby...-
La sedicenne annuì, e si sedette al fianco della crunetta....- Hilary....io....mi dispiace....-
-Non fa niente...- la rassicurò l'altra, posandole una mano sulla
spalla...- So che eri impazzita per il dolore,
sai...?-
Roby: Ma...come.....come capite ciò che
ho passato.....sia tu, che Mao...?
Hilary scosse lentamente il capo sorridendo, lasciando che i
capelli castani le si scompigliassero
leggermente...-Non eri tu....quella ragazza che mi ha
picchiata....era....solo.....la tua immagine scura, che si rifletteva nel tuo
cuore come uno specchio....-
Roby: Uno....specchio...?
La giapponese osservò l'amica negli occhi per un solo istante, per
poi abbracciarla e passarle la mano sulla schiena in segno
d'incoraggiamento...- vedrai...Eiko si riprenderà presto.....
La biondina sorrise ricambiando l'abbraccio e quando la
giovane coetanea le parlò ancora, sentì una fitta al cuore alle sue parole -
un'altra cosa... - le sussurrò appena nell'orecchio - finalmente ho capito...
Kei non potrà mai amarmi e io non potrò più amare lui, non più.... - si
allontanò da lei, continuando a sorridere, ora finalmente serena.
La giovane dalle iridi cerulee ricambiò con calore il suo sorriso,
rimboccandole poi le lenzuola per permetterle di addormentarsi... - dormi un
po' ora.... - le sussurrò aprendo la porta della
stanza.
Le sorrise, e poi lasciò la camera.....
Percorse qualche metro di quel corridoio così silenzioso e vuoto,
così tremendamente tranquillo....il suo sguardo, era
ora fisso al suolo, ricolmo di dolore e rimorso...Certo, entrambe le amiche
l'avevano perdonata...avevano capito che quella che le aveva picchiate non era
lei....però....però non poteva fare a meno di rimproverarsi per quello che era
successo...era...era troppo grave quello che aveva fatto..
Ripensò un attimoa lle parole sommesse che le aveva
sussurrato Hilary e si morse un labbro con tanta violenza che lo fece
sanguinare, senza che nemmeno se ne rendesse conto... non poteva credere di
averla picchiata per quello.... di averla picchiata per...per Kei... Era da mesi
ormai che aveva capito i sentimenti della moretta verso il givoane russo, ma
era sempre riuscita a non farci caso, a tenere la mente occupata...mentre ora
il suo "specchi oscuro" come l'aveva chiamato lei, aveva deciso di
punirla... aveva una gran paura che potesse accadere di nuovo... stava ancora
camminando a capo chino, quando si scontrò con qualcuno, un'altra volta
Roby: ahio.... - disse massaggiandosi la
testa, poi alzando gli occhi notò che era andata a sbattere contro Kei, e non
era solo... al suo fianco c'era anche il brunetto cinese, che la guardava con
una punta di imbarazzo negli occhi dorati.
Roby: Rei..... - cominciò, ma poi si
interruppe, notando lo sguardo preoccupato del blader russo - Roby, non
riusciamo più a trovare tua sorella.... probabilmente è scappata, nemmeno le
infermiere l'hanno notata...
La giovane sussultò...già, l'aveva incontrata vicino alla fontana
nella piazza centrale....-So io dove trovarla...o per
lo meno, spero che sia ancora lì...- chinò il capo, al che Kei e Rei la osservarono
un tantino perplessi e preoccupati..
Rei: Lì dove...?
Roby: Alla....fontana della piazza
centrale.....ed è per merito suo, che sono guarita.....
Kei e Rei: Cos...?
Gli occhi della ragazza si illuminarono -
ci siamo sfidate a Bey... all'inizio pensavo che se non era lei veramente
allora il bit della lince azzurra non sarebbe mai venuta in suo aiuto,
invece..... avreste dovuto vederla... mi ha buttato fuori dal campo di gioco in
poco tempo... - i due ragazzi si guardarono per un attimo quasi allibiti - lo
so che è difficile da credere, ma io scommetto che si
è ricordata di come si usa un beyblade, ma soprattutto si è
ricordata di Linxium....
Rei:
Eiko.....-un ampio sorriso gli increspò le labbra-
.....forse ti ricorderai...di noi...e di me....
Il
blader russo osservò un attimo l'amico...sorrise felice, era
davvero contento per lui. Finalmente, anche lui poteva ritrovare quella
felicità perduta, ricominciare a vivere sereno...Ma non sapeva, che forse, si
stava sbagliando....
-
Roberta!!!! - la voce profonda alle loro spalle li fece leggermente
sussultare... la giovane dai lunghi capelli biondo miele guardò nella direzione
da cui proveniva quella voce e scartando i due blader si gettò fra le braccia
del padre.
Fijodor:
ti ho cercato d'appertutto... sai, mi hai fatto rpeoccupare... - le accarezzò i
capelli, poi la guardò serio in volto - spero che tu ti sia resa conto di
quello che hai fatto...
Roby:
è tutto a posto papà.... adesso va molto meglio..... -
le labbra le si incresparono in un sorriso sottile mentre si allontanava di
qualche passo da lui
Fijodor:
bene... - sorrise anche lui, poi si voltò per recarsi alla camera di Eiko - vado a trovare tua sorella, vedo come se la passa
là dentro... i dottori hanno detto che se va tutto bene potrà uscire già
domani... - fece qualche passo nel corridoio, ma la voce della figlia più
giovane lo richiamò
Roby:
Eiko... non è in camera sua.... è scappata
dall'ospedale un paio d'ore fa, io l'ho incontrata nella piazza della
fontana... è lì che stiamo andando.... - l'uomo non aprì bocca, semplicemente
ammutolito per il tono di voce della figlia e per lo scintillio nei suoi occhi
- la riportiamo a casa papà, non ti rpeoccupare... - gli sorrise e poi si voltò
verso i due giovani, uscendo con loro dall'edificio, lasciandolo solo nel
corridoio immerso nella luce del mattino...
Passò
qualche minuto da quando i tre
adolescenti lasciarono l'ospedale...ed avevano oramai raggiunto la
piazza principale...ma con profonda amarezza, notarono che la diciassettenne
non c'era...
Roby:
D-dov'è? - prese affannosamente a guardarsi intorno, in cerca della sorella....ricercò in ogni angolo, ma non c'era nessuno oltre a lei
ed ai due ragazzi....
Rei:
Sicura che è qui che vi siete scontrate?
Roby:
Sicurissima!! Guarda là!- indicò dei graffi sul suolo a pochi metri da lei, che
erano stati provocati dagli scontri dei due bey...
Kei:
uhm.... da qua potrebbe essersi allontanata in ogni
direzione, sarà un problema trovarla... - il giovane si diede un'occhiata
attorno, notando con dispiacere l'ombra di preoccupazione sul volto della sua
ragazza e dell'amico dai capelli corvini
Rei:
non è ancora in forma perfetta, non dovrebbe andare in giro da sola.... dobbiamo trovarla e anche in fretta...
Roby:
Hai ragione.....e se l'aggredissero un'altra
volta....?
Nella
mente del cinese, varie immagini si dipinsero cristalline...si ricordò di
quando Eiko, un anno fa, stava per essere violentata da due brutte
canaglie...sussultò, mentre un brivido gli percorse la
spina dorsale....-DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE TROVARLA!-
Il
russo e la sua compagna annuirono e subito, quest'ultima, prese in mano le
redini della situazione...- Dividiamoci e cerchiamola!!!
Rei, tu vai a destra verso il ristorante "Gold Tiger", Kei, tu invece
andrai a cercarla nei pressi dell'albergo dove abbiamo alloggiato l'anno
scorso, mentre io, andrò a cercarla vicino al bey blade stadium!!
Il
russo e la sua compagna annuirono e subito, quest'ultima, prese in mano le
redini della situazione...- Dividiamoci e cerchiamola!!!
Rei, tu vai verso il beyblade-stadio, Kei, tu invece andrai a cercarla nei
pressi dell'albergo dove abbiamo alloggiato l'anno scorso, mentre io, andrò a
cercarla vicino al ristorante Gold Tiger...
Rei:
Si!
Kei:
D'accordo.....
Roby:
Ok....diamoci da fare...
Diede
un veloce bacio sulle labbra a Kei, e si divise dal resto del
gruppo...Rei seguì l'esempio di Roberta (Urge specificare che Rei non
bacia Kei! Anche se la cosa non sarebbe affatto male....XD
NdEiko), dirigendosi rapidamente verso lo stadio...ed il ragazzo russo, rimasto
solo, imboccò la via più corta per arrivare all'albergo....
Il giovane blader cinese era praticamente
arrivato nei pressi del beyblade-stadio e ora si stava soffermando accanto ad
un albero, protetto dall'ombra della folta chioma verde.... era successo
proprio lì, un anno prima....lì la sua ragazza gli aveva chiesto per la prima
volta di fare l'amore con lui e aveva accettato, come se fosse la cosa che più
desiderava nella propria vita...ed era proprio così
Chiuse un attimo gli occhi posando una mano sulla ruvida corteggia della pianta, poi si voltò osservando l'imponente
struttura dello stadio...Se Eiko era lì dentro l'avrebbe trovata, a qualunque
costo.
Nel frattempo Kei era arrivato all'albergo in cui avevano
alloggiato le due ragazze per quei giorni speciali in cui le avevano conosciute
e appena entrato notò subito una figura famigliare... si trattava di Mark, uno
degli inservienti più giovani, non chè ex-dipendente
del signor Fijodor... Infatti il giovane, che ora aveva quasi ventun anni aveva
lasciato il precedente lavoro per rimanere all'albergo e il padre delle due
ragazze per icompensarlo dell'ottimo servizio svolto l'anno precedente gli
aveva fatto avere un posto di rpestigio nella conduzione dell'albergo.
Mark: Kei sei tu....è da un po' che non
venivi qui.... - osservò il giovane russo poi guardò alle sue spalle - come mai
tutto solo? Roberta non è venuta con te? Speravo di poterla salutare, magari
anche Eiko e Rei.... - si voltò solo un attimo,
facendo cenno ad un altro ragazzo vestito con un completo rosso di andare a
prendere le valige di una signora appena arrivata, poi tornò a rivolgersi al ragazzo
- allora, cosa posso fare per te?
Kei: veramente stavo cercando Eiko....
speravo di poterla trovare qui... tu non sai niente dell'incidente, vero?
Mark:
Quale incidente..?- sgranando incredulo gli
occhi...Lui, non era al corrente di cosa fu capitato alla giovane...
Kei:
Già....Bah, nulla...non preoccuparti...a presto!- lo
salutò con un veloce cenno della mano, uscendo dall'albergo..
Poi,
tornò sui suoi passi, rimuginando tra se e se...- accidenti, ma dove diavolo
sarà andata quella ragazina?!-
La
bionda sedicenne era già uscita dal ristorante con un
espressione rassegnata....nessuna delle persone che lì conoscevano
avevano visto Eiko... ormai sembrava volatizzata nel nulla. Poteva solamente
sperare che Kei oppure Rei l'avessero trovata - Sorellona, si può sapere dove
ti sei cacciata?... - pensò tra sè e sè, mentre
camminava lungo la strada che l'avrebbe riportata all'ospedale. Avrebbe passato
ancora qualche tempo con Mao e Hilary, aspettando notizie di Eiko
al cellulare...magari, pensò, sarebbe tornata spontaneamente là.....