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Autore: Marbella    21/09/2011    1 recensioni
"Sangue schizza sulle sue guance...le sue mani, non più inermi, sono grondanti...
Ora è lei a torreggiare sull'uomo steso a terra, una scomposta macchia scura sullo sfondo rubino del pavimento.
Ora è la bocca che ha torturato oscena ogni centimetro della sua pelle, ad essere spalancata in un ghigno di terrore"
Nella Francia del Re Sole la giovane Colette vive solamente per una cosa: la vendetta. Il destino però ha in serbo ben altro.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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Prologo

Buio, dolore, sangue...


Francia, Aquitania, boschi presso Bordeaux - notte tra il 15 e il 16 Aprile 1671


Acqua di colonia e sigaro... un lieve scricchiolare di assi di legno... e un'intensa zaffata di quell'odore dolciastro...

Umide labbra sulla fronte, una mano si insinua scostando le pesanti coperte. Fa freddo, è quasi inverno e l'avido gesto sembra svegliare la ragazzina. Pigra gira il capo ancora ad occhi chiusi e fa per riprendersi le coltri, ma il tocco ruvido della mano raggiunge la pelle delicata del braccio.

Gli occhi spalancati nell'oscurità si accorgono dell'intruso... rapida un'altra mano corre a tacitare le giovani labbra, con forza preme...soffoca.

"Zitta, sta zitta...tanto non verrà nessuno, questa è casa mia!"

Le coperte gettate sul pavimento lasciano ora indifese le tenere forme femminili, appena celate dalla camiciola di mussola. Rudemente l'uomo trattiene le gambe scalcianti, induginado sul ginocchio e risalendo sulla coscia tiepida e liscia.

La morbida stoffa viene strappata e il corpo massiccio dell'uomo prende il sopravvento bloccando, greve, il bacino della ragazza. Inutili si levano i palmi per schiaffeggiare, graffiare, scacciare.

"No, no, nooooooooooo"

Le urla irrompono, infine, suoni strozzati dalla paura, mentre i teneri seni vengono morsi e succhiati da una bocca impietosa.

Dolore infuocato penetra in lei, le membra squassate dalle spinte animali e dal pianto...

...sangue...

Sangue schizza sulle sue guance...le sue mani, non più inermi, sono grondanti...

Ora è lei a torreggiare sull'uomo steso a terra, una scomposta macchia scura sullo sfondo rubino del pavimento.

Ora è la bocca che ha tortuarato oscena ogni centimetro della sua pelle, ad essere spalancata in un ghigno di terrore.

...sangue...

Colette si svegliò annaspando, madida di sudore. La prima cosa che percepì fu nuovamente l'odore metallico del sangue che aveva addosso e sembrava impregnarle l'anima. Trattenne a stento un conato rigirandosi sul pagliericcio. Non era ancora l'alba, doveva aspettare.

I suoi occhi pallidi vagarono lungo le travi del capanno, quasi le importasse contare le ragnatele e le fessure del legno.

L'aveva riconosciuta, sì, ne era sicura: era morto sapendo che era stata una donna a batterlo in duello, che era stata lei... un sorriso crudele fiorì sulle sue labbra, per poi ripiegarsi e svanire rapido al sopraggiungere di un altro pensiero. Padre... Colette inspirò a fondo per calmarsi e frenare i singhiozzi che sentiva montarle nel petto. La pagheranno, la pagheranno tutti... giurò a se stessa, fingendo di non odiarsi e non provare solo schifo per quello che aveva fatto, fingendo di essere in grado di affrontare qualunque cosa, pur di ottenere la sua vendetta.



Angolo dell'autrice

Ciao a tutti, questo è il primo capitoletto della mia ff storica! Spero che vi incuriosisca, è un incipit in medias res, ma non troppo ...medias.

Beh, insomma, ditemi che ne pensate per favore *_*

a presto (SpErO)!

// P.S. Ho inserito una Nota storica alla fine del Capitolo 1 //

Bye bye

Marby

 

...Nel prossimo capitolo:

"Nel silenzio cupo della grande aula l'aggressore, chinatosi in ginocchio su di lui, gli prese la destra, se la portò al petto e sussurrò: Vi ricordate di me, ora? -

Il terrore brillò impietoso sul volto contratto del morente, mentre bruscamente ritraeva la mano biascicando: Putt... - ma la gola gli venne squarciata di netto."



  
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