CAPITOLO 10°
Il piccolo gruppetto formato da Daisuke, Leonor, Lucas ed Eric era fermo davanti ad una casa. Nessuna pretesa, una normale abitazione di una famiglia media, circondata da un giardinetto. Lo sguardo di Daisuke fu attratto da un particolare colorato che svettava a destra dell’ingresso: una piccola altalena rossa, blu e gialla.
Due i motivi del
suo stupore: a quei tempi i bambini non giocavano più con attrezzi simili… Era
l’età dei computer, dove le bambole e i peluche parlavano e si muovevano, dove
le corse con le macchinine si facevano solo con degli speciali occhiali che
ricreavano l’atmosfera realistica della gara. Perfino gli studenti non avevano
più i libri nella cartella, ma uno speciale computer portatile che conteneva il
sapere di più di 5 libri per ogni materia.
Il secondo
motivo : non li usava certo Taichi quelli… Aveva dei figli?
- Io ho suonato
signor Daisuke…-
L’uomo si
risvegliò dai suoi pensieri.
- Oh, sì, hai
fatto bene Eric..-
Guardò
l’orologio. Erano appena le sei… In teoria una famiglia a quell’ora della
domenica è in casa.
La porta
d’ingresso si aprì e comparve una signora sui 35 anni, con un fisico atletico,
vestita sportiva, capelli castani raccolti in una coda veloce.
- Salve…
Cercate…?-
I tre ragazzi
però erano concentrati su una piccola figurina spuntata ai piedi della signora…
Una testa castana dai capelli tutti
disordinati!
- Ehm… Lei è la
signora Yagami?-
Ma lei non li
ascoltava… Il bambino ai suoi piedi aveva cominciato a chiamarla, e lei si era
dovuta chinare per prenderlo in braccio…
- Scusate, non
ho sentito!-
E fece un
sorriso in segno di scusa.
- Stavamo
cercando il signor Taichi Yagami…-
Daisuke era
fermo a guardare il bambino. Incredibile… Era la versione ridotta di Taichi!
- Ve lo chiamo
subito!-
La figura scomparve
dietro alla porta. Si sentì la sua voce in lontananza chiamare il marito, e in
fine sbucare dalla porta un uomo dai capelli castani, la faccia simpatica e
l’aria sportiva, in jeans scuri e polo azzurra, con maglioncino sopra. Anche
lui aveva le mani impegnate… Una bambina della stessa età del bimbo di prima (
circa un anno ) era attaccata al suo collo…
‘ Dio mio! La
sosia di Hikari!’
Daisuke sbiancò.
- Mi cercav…-
L’uomo lasciò la
frase a metà. La vista di Daisuke lo aveva bloccato.
Reika e Kyoko giravano
ormai da più di mezz’ora per il centro del quartiere di Odaiba… Pazientemente
la prima stava ad ascoltare le lamentele della seconda, che ancora non aveva
finito di dirle tutti motivi per cui non sopportava di essere divisa da Koji.
- Kyoko che ne dici
se andiamo a prenderci un gelato?-
La ragazza mora
si fermò.
- Umh…-
Reika sapeva che
i gelati, insieme a Koji, erano il punto debole della ragazzina.
- Guarda,
svoltato l’angolo c’è un bar in cui li fanno artigianalmente! Hanno i gusti più
strani, come il the verde, e sono veramente ottimi!-
Kyoko aveva
un’espressione eloquentissima! Cercava di rimanere corrucciata, per non cedere
alla tentazione, ma allo stesso tempo sudava per resistere al richiamo
fortissimo che i gelati le mandavano…
- Su… Offro io!-
Eccola!
- Va bene… Basta
che dopo torniamo subito in piazza! Magari Koji è già arrivato e mi sta
aspettando!-
Reika dubitava
molto che fosse accaduto, ma annuì sorridente, e la spinse verso il bar.
- Salve signor
Yagami….-
Eric voleva
farsi notare subito. L’aveva appena conosciuto, ma subito desiderava
accaparrarsi la sua simpatia. Però Taichi non aveva un’espressione molto
allegra…
- Come mai ti
ritrovo a casa mia?-
Eric era stato
completamente ignorato. E che tono freddo…
- Taichi… Stiamo
ricomponendo il gruppo-
L’uomo rimase
spiazzato.
- Signor Yagami…
Noi ragazzi non stiamo accompagnando il signor Motomiya per caso. Se è disposto
ad ascoltarci, vorremmo raccontarvi cosa sta accadendo nel mondo digitale-
Eric si voltò a
rivolgere uno sguardo sprezzante a Leonor. Taichi era il SUO predecessore. Lei
non aveva diritto di mettersi in mostra davanti a lui. Lucas gli rispose al
posto della ragazza con uno sguardo deciso a mettere a freno quella sua voglia
di lite.
- Finalmente vi
siete decisi… Ma sono curioso di sentire la motivazione. Visto che l’amicizia
che ci legava non è stata sufficiente per riunirci…-
‘ Ahia… Questo
tono non promette nulla di buono…’
- Taichi… Ognuno
aveva i suoi buoni motivi per rifiutare il tuo invito…-
- Ma ne aveva
anche per accettare…-
Si erano appena
rivisti e già stavano cominciando a litigare…
‘ E no, non è
questo il piede giusto per ricominciare…’
E Leonor pensò
velocemente a qualcosa per placare gli animi turbolenti dei due.
- Signor Yagami!
Sua figlia è veramente carina! E che espressione dolce…-
La ragazza si
avvicinò all’uomo, che la guardava sorpreso, e con un dito sfiorò la manina
della bimba. Questa si girò e studiò la sconosciuta, che le sorrise dolcemente.
La prese in simpatia, e sorrise per dimostrarglielo. Il padre la guardò con
affetto immenso. Si vedeva che era la cosa più importante che aveva al mondo… E
questo gesto di affetto da parte di Leonor lo conquistò.
- Come si chiama
signore?-
- Hikari…-
Silenzio. Leonor
fece finta di niente.
- Hikari…
Significa Luce vero? Bellissima scelta… ha veramente un’espressione radiosa!-
Taichi sorrise
con una dolcezza infinita. E Leonor pensò di aver avuto l’idea giusta… Ma
quando si voltò a guardare gli altri la situazione non era delle migliori.
Daisuke fissava
la bambina impietrito… La somiglianza con l’amica morta, e anche il nome che il
padre le aveva dato, non lo avevano affatto rallegrato. Il vuoto che Hikari gli
aveva lasciato doveva essere stato molto grande…
Eric invece le
lanciò uno sguardo a dir poco assassino. Non voleva che si immischiasse nei
suoi affari… Lui doveva far colpo su Taichi, non lei! Lei aveva già Sora, aveva
fatto gli occhi dolci a Yamato e Daisuke… Lui doveva essere il futuro leader,
non lei!
Lucas bisbigliò
qualcosa all’orecchio di Eric.
“ Se vuoi far
colpo su Taichi devi darti una mossa!”
Odiava ricevere
degli ordini. Soprattutto da un ragazzo che si credeva chissà chi solo perché
aveva un anno in più di lui.
- Non ce bisogno
che tu me lo sottolinei… So cavarmela anche da solo!-
‘ Ma come è
permaloso…’ pensò Lucas ignorandolo.
Eric si avviò
verso Taichi e incrociò Leonor, che stava tornando indietro per risvegliare
Daisuke, e si sforzò di ignorarla per vendetta. La ragazza neanche ci fece
caso.
- Posso parlare
con lei signor Taichi?-
L’uomo alzò lo
sguardo da sua figlia, che rideva felice nell’abbraccio del padre.
- La prego… -
Altro che
sguardo supplichevole, quella frase detta da Eric sembrava più un ordine.
Taichi rimase un po’ indignato da quel tono, ma forse era necessario che
ascoltasse la storia… Non sapeva ancora perché quei ragazzi volevano parlare
con lui, e che cosa centrassero con Digiworld.
- Ti ascolterò
ragazzino… Però andiamo da un’altra parte… Non voglio che i miei figli e mia
moglie ascoltino queste cose…-
Eric annuì
soddisfatto. Daisuke però si fece da parte.
- Vi aspetterò
qui…-
La sua presenza
poteva essere un intralcio, visto come era stato accolto da Taichi…
- Anche io
rimango qui..-
Lucas aveva
capito che per Eric non era giornata in quel momento. Se fosse andato con lui
avrebbe violato ‘il suo territorio’… Si perché Eric si stava proprio
comportando come un gatto che marca il suo territorio, pronto a soffiare a
chiunque osasse avvicinarsi.
Leonor invece
non aveva ancora colto i sentimenti di Eric.
- Io…-
- Tu resti qui
con me…-
La ragazza si
voltò spiazzata verso il suo amico biondo.
- Ma lo sai che
Eric è privo di tatto! Ci vuole qualcuno che faccia da mediatore!-
- Non ti
preoccupare… Eric ce la farà anche da solo-
Così Taichi
avvertì sua moglie che aveva un’urgenza sul lavoro e doveva correre sul posto…
Una cosa veloce, fra mezz’ora sarebbe tornato a casa.
- Che lavoro fa
signor Yagami?-
- Il poliziotto
ragazzo…-
Wow. Un lavoro
degno del digiprescelto del coraggio… Mettere in repentaglio la propria vita
per proteggere la sua città. Eric decise che anche lui avrebbe mirato a quel
genere di lavoro.
- allora… Ti
ascolto. Però se non so se sarò disposto a seguirti…-
- Lo farà dopo
che avrà ascoltato la mia storia…-
Ed Eric cominciò
a narrare dall’inizio tutta la loro storia.
- Basta!!!!!
Voglio tornare in piazza!!! E’ da un’ora che giriamo, avrò il diritto di
rendermi utile pure io!-
Non era proprio
il vero motivo, ma si era stancata di farsi portare in giro da Reika come se
fosse la sua baby-sitter.
E anche Reika si
era stancata di portare in giro una gnolona come Kyoko.
- Hai vinto tu
per sfinimento! Telefono a Sosuke per sentire a che punto sono… Così possiamo
cominciare a cercare la tua corrispondente..-
Il viso di Kyoko
si illuminò di un enorme sorriso ruffiano..
-
Pronto
Sosuke…-
-
Ciao sono
Reika… Noi stiamo tornando… Tutto bene con Koushiro?-
-
Non molto
bene, ma è disposto ad aiutarci… siamo al bar vicino alla piazza…-
-
Quello con
l’insegna viola?-
-
Si…-
-
Ok a dopo-
- Chi era
Sosuke?-
Stavano ancora
parlando delle condizioni di Digiworld, e aveva intuito che stavano parlando di
lui…
- Un’altra
digiprescelta… Stanno venendo qua… Dobbiamo aiutarle a rintracciare la tua
amica della sincerità…-
Mimi? Dovevano
cercare Mimi?
- Ehi, non mi
avevi chiesto niente…-
- Però è
un’emergenza e so che tu ci puoi aiutare. So che il tuo è un telegiornale
serio, ma abbiamo bisogno del nome di un tuo dipendente…-
Koushiro
continuava a non capire. Cosa c’entrava Mimi col suo telegiornale? Quel ragazzo
lo obbligava a fare cose senza spiegargli niente! Lo faceva impazzire…
- Se non mi
spieghi cosa succede io come faccio a d aiutarti?!-
Sosuke tirò un
respiro profondo per accumulare tutta la pazienza che aveva in corpo.
- Allora… La tua
amica vive in America e non possiamo raggiungerla, fra massimo due giorni
dobbiamo tornare a Digiworld… Dobbiamo attirarla qui. Essendo la moglie di un
pezzo grosso, tu le proporrai un’intervista, così lei sarà obbligata a
presentarsi qui entro domani… Tutto chiaro?-
Che mente che
aveva quel ragazzo… Per di più se Mimi non era cambiata da quando si
frequentavano, un’intervista non se la lascerebbe di certo scappare…
- Bel piano,
devo ammetterlo… Userò il nome di un dipendente, perché se usassi il mio lei
potrebbe rifiutare… Si può fare ragazzo…-
Sosuke sorrise…
Adorava sentirsi il più sveglio… Soprattutto sentirsi più sveglio di un adulto
considerato un genio…
L’uomo cominciò
a battere le dita della mano sul ripiano del tavolo… Era abbastanza nervoso…
Avrebbe rivisto
presto Mimi.
- La situazione
è più grave di quel che credevo…-
Taichi aveva ascoltato attentamente il discorso, senza interrompere… e in quel momento nella sua testa si affollavano migliaia di pensieri.
Agumon rinchiuso
dentro un pietra senza sapere niente… Il sacrificio vano di sua sorella… Il
prossimo incontro con i suoi ex migliori amici… Digiworld da salvare…
Troppe, troppe
cose!
- Non c’è tempo
da perdere… Quel mondo ha bisogno di noi…-
Eric sorrise.
Sì, era questa la reazione che voleva.
- Però non ho
nessuna intenzione di rivedere gli altri… Agirò da solo-
Pessimo
continuo.
- Eh, no signor Yagami… Lei deve rivedere gli altri!-
L’uomo lanciò
uno sguardo glaciale al ragazzino di fianco a lui.
- Eric… Portami a Digiworld. Ora-
Il ragazzo lo
guardò paralizzato... Non voleva
deluderlo, ma neanche disobbedire ai suoi doveri… Cosa avrebbe dovuto fare?
- I-io…-
Doveva trovare
il coraggio di dirgli di no. Doveva farlo assolutamente…
- Non ha senso
andare a Digiworld da solo! Lei non potrebbe fare niente! Ci vuole
assolutamente la sua collaborazione con gli altri! Lei ha lo stesso potere che
ho io solo di sistemare le cose, cioè quasi niente!-
Taichi lo fisso
serio.
- Ti sbagli… Io
conoscevo mia sorella meglio di chiunque altro. Saprei esattamente dove cercare
la sua digipietra… Io… gli altri non hanno capito cosa rappresentava la sua
mancanza per me, perché ora dovrebbero capire qualcosa di quello che era
stata?! Loro non conoscono la mia famiglia, non hanno patito le sofferenze che
ho patito io… L’avranno già dimenticata, così come hanno dimenticato me! Sono
io l’unico che può aiutare il mondo digitale!-
Quanta rabbia
repressa in quelle parole.. Taichi non lo aveva mai ammesso, ma era stato
ferito gravemente dai suoi ex compagni. Aveva dovuto sopportare la mancanza
della sua adorata sorellina… I sensi di colpa per non averla protetta… Aveva
dovuto convincere suo padre a vivere normalmente, per portare avanti la
famiglia, lui ancora non poteva farlo… Aveva sopportato la furia di sua madre,
che lo riteneva colpevole della morte di Hikari… A soli vent’anni aveva
affrontato il mondo da solo, poiché i suoi migliori amici lo avevano
abbandonato… Era successo per colpa loro, era tutta colpa loro se la sua vita
era stata un inferno. Perché ora si sarebbe dovuto riunire a loro?
Tutti questi
sentimenti li fece uscire in un solo discorso pieno di rabbi che spaventò Eric.
- Signore… La morte di sua sorella ha
distrutto tutti… lei non sa che fatica abbiamo fatto per ricomporre una minima
parte del gruppo che eravate stati… Sono convinto che se lei tentasse di
parlare con loro, esprimendo tutta questa rabbia, le spiegheranno tutto… In
questo giorno di ritorno al passato ho capito che quello che è stato non si può
cambiare, ormai è andato… ma il futuro è lì per riscattare le persone. Dia loro
una nuova possibilità… Tutti sono disposti a mettere in gioco quello che hanno
di buono per salvare il mondo digitale… E lei era il loro leader, li ha guidati
in mille avversità… Un leader si deve fidare del gruppo che comanda… E
soprattutto il suo gruppo non può fare a meno di lei.. Lei ha detto che nessuno conosceva Hikari
meglio di lei stesso… Bene… per questo deve indirizzare gli altri sulla via
giusta da seguire… Io sono convinto che lei ce la può fare… Deve sapere che lei
è per me una guida… E so per certo che lo è anche per gli altri!-
Taichi rimase
colpito. Quel ragazzino sembrava immaturo e superficiale… Ma in fondo gli aveva
fatto un discorso che lo aveva quasi convinto.
Eric stesso era
rimasto confuso davanti a ciò che aveva detto. Erano uscite da lui quelle
parole? Non sapeva di avere delle doti da oratore…
- Va bene…
Torniamo dagli altri…-
Camminarono per
qualche metro per tornare davanti alla casa di Taichi, dove nel frattempo era
comparsa una limousine.
- E’ arrivato
Yamato…-
Yamato è già
qui?
-
Good Morning, miss…-
-
Good morning mister... Can I help you?-
-
I’d want talk to miss Tachikawa, please. I’m a famouse
japanise journaliste, I’d want organise an interview for principal japanese
channel...-
-
One moment please...-
-
What’s your name?-
-
Keisuke
Mamoru –
Le due ragazze
ascoltavano ammirate il signor Izumi che parlava fluidamente inglese ( chissà
se avrò scritto tutto giusto… N.d.A.), e che stava fissando un appuntamento con
Mimi…
L’uomo chiuse la
chiamata con un sorriso.
- Ragazze la
signora Tachikawa sarà nel mio ufficio domani alle due!-
- Grande
signore!-
Kyoko non seppe
trattenere l’entusiasmo e saltò in braccio al giornalista che preso alla
sprovvista arrossì. Non era ancora abituato agli slanci di affetto della
ragazzina…
- Tsk…
Ridicolo…-
L’unico commento
di Sosuke che chiuse il suo portatile e si alzò.
- Torno in
piazza… Magari gli altri staranno arrivando…-
Reika lo guardò
sorpresa.
- Da quando ti
importa degli altri?-
Sosuke la fissò.
- Da adesso… e
non sono affari tuoi…-
Girò la testa
per non far vedere che si trovava in imbarazzo. Reika sorrise… Sosuke stava
cominciando finalmente a cambiare atteggiamento…
Koushiro era
contento. Il suo discorso stava dando i suoi frutti…
Si alzarono
tutti per raggiungere gli altri.
COSA PASSA PER LA MENTE DELL’AUTRICE?
Finalmente è tornato EFP!! Grazie Erika per l’impegno che ci metti sempre per far andare tutto liscio!!!!!!! E col sito arriva anche il mio nuovo chap… Sperando che vi soddisfi… Anche se infondo non è successo niente di spettacolare… MA sapete, tutti questi compiti in classe mi hanno paralizzato un po’ il cervello!! Questo ponte mi sta risvegliando la vena creativa… Speriamo di saperla utilizzare bene!! E ora, dopo queste stupidaggini… Passiamo alle vostre recensioni che sono un sacco!!!
Memole: grazie della costanza e dei complimenti! E’ dura seguirmi con questi salti di ispirazione che mi vengono nel mezzo… Ti aspetto nel prossimo!!
Francesca Akira: Dio mio, che recensione lunga!!! Beh, ho tante cose a cui rispondere… No, praticamente nessuno fa lo stesso lavoro assegnatogli dagli autori originali.. Puoi vedere che Tai fa il poliziotto!! Ne ho scelto degli altri perché ce li vedevo meglio!! Beh sì, buona parte della storia è occupata dalla ricerca… Ma non troppa! In fondo siamo al decimo capitolo… Ma è passato solo un giorno da quando sono arrivati sulla terra!! Ci sarà anche l’allarme tempo… Però ci sono molte cose da raccontare in mezzo quindi… Sembra che sia passato tanto tempo, ma in realtà non è così!
Miya: si è vero… Però se non continui a scriverle come faccio a leggerle??? ^-^
Memi: beh, cosa dire… Quanti complimenti!!! Ma credo di averti già abbastanza ringraziato via email … ^-^°°° Sono troppo contenta che ti sia piaciuta, sai che ti ammiro un sacco!!! Ed ecco il nuovo capitolo che aspettavi con impazienza… Mi dispiace il ritardo ma ho avuto problemi con il sito ( non mi faceva fare il login…) Spero di non averti deluso!!! Aspetto la recensione!
Topomouse: beh come puoi vedere, fra Koushiro e Sosuke si è creato qualcosa… Che non so ben definire neanche io! E’ un rapporto odio et amo, per dirla in latino!! Eh sì, Takeru è messo malissimo… Ma speriamo che il piccolo Koji riesca a risolvere qualcosa!! Aspetto le tue fic se ti viene qualche ispirazione!!!
Hikari-Kanna: Takeru non si vede in questo chap… Forse lo
inserirò nel prossimo… Mah!! Dipende che mi ispira di più nel momento in cui mi
piazzerò davanti al computer!! Grazie per le recensioni, e ho visto che
finalmente hai proseguito Amore e Psiche!!!! ^-^ Me very happy!!!
Miyu-Chan: beh, grazie... Comunque non so se si è capito, ma Yamato è uno dei miei preferiti… E vedendolo così bello da giovane… Non poteva che migliorare con l’età!! ^_-
Io ho finito anche per oggi!!!
Vediamo, con le vacanze che arrivano… Spero di poter aggiornare presto!!!!!!!!!!!!!!
Bye
bye my friends!
Sora89