Io…Ero
morto…
E
questa ragazza
poteva vedermi…
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Portai
una mano al
mio petto…
Non
lo ero…Io NON
potevo essere morto…
Ma lo shock sembrò aumentare quando al
posto del normale battito cardiaco io non sentì…Niente.
Non solo stavo scoprendo che ero una
sottospecie di spirito vagante, ma non sapevo la mia
identità, dove
vivevo e come io sia morto..
Oltretutto restava il fatto di quella
ragazza..
Già…Lei sembrò
ancora più
scioccata di me, come darle torto poi..
<Ehm…Tutto
bene?> Avrei
voluto dirle altro…Ma a stento riuscivo a stare in piedi per
l’ansia…
In fondo…Capitemi.…Ero
morto.
La ragazza mi fissò, il suo sguardo
pareva un misto tra il terrorizzato e lo sconvolto. Mi si
avvicinò,
posando una mano sulla mia spalla e, come prima, la sua mano
attraversò il mio corpo come se non esistesse. Entrambi ci
guardammo, sconcertati per questa scoperta…Ignari di quello
che ci
sarebbe capitato da quel giorno..
Sforzai un piccolo sorriso, forse per
sdrammatizzare la situazione…Non mi veniva in mente altro.
Inizialmente lei sembrò appoggiarmi
ma, pochi secondi dopo, tirò un urlo talmente forte che
l’avrebbero
sentita non solo tutti del palazzo, ma addirittura del vicinato. Mi
tappai le orecchie, anche se ero uno spirito, queste urla mi davano
sui nervi.
<Piantala!! Vuoi farti sentire
dal mondo intero?!> Le dissi nervoso.
<Sto impazzendo!!! Non
può
essere, tu NON Sei reale!!!Non lo sei!!> Si
portò le mani al
capo, come se volesse scacciare via i brutti pensieri. <Non
sei
reale…Non esistono i fantasmi…>
Cercai di calmarla il meglio che
potevo, ma inutilmente <Ascoltami,
calmati…Anche io sono
spaventato da questa cosa, ma ti assicuro che..>
<N_Non…Ti…Avvicinare
di un
solo passo!> Mi ringhiò.
Io mi bloccai, aspettando una sua
prossima mossa.
Lei si guardò attorno, per poi
voltarsi verso la porta, a quel punto capì…Voleva
scappare..
Avrebbe sicuramente chiamato la polizia
o i vicini…
Chissà se mi avrebbero visto, ma era
un rischio troppo grande e prematuro..
Insomma..Non occorreva coinvolgere
altre persone, soprattutto contando il fatto che non
l’avrebbero
creduta.
Dovevo
fermarla..
Nello stesso istante in cui lei si
gettò verso la porta, tentando di aprirla, inconsapevolmente
la
bloccai, con un semplice gesto della mano.
<Aspetta!!Non puoi
scappare!!>
Ma lei non mi ascoltò,
tentò di
aprire quella porta in tutti i modi possibili..Ma niente.
Mi resi conto solo dopo qualche istante
che ero stato io a bloccarla…Solo con un gesto..
Che
sia questo il
dono che mi è stato concesso?
<Perché non si vuole
aprire!?!Andiamo…Dannata port…>
<Non puoi perché sono
stato io a
chiuderla> Dissi, attirando la sua attenzione.
Finalmente
sembrò calmarsi un po’…Anche se restava
comunque in
guardia..<Ascoltami, non voglio farti del male..A dire
il vero,
non so neanche il perché sono qui>
<E allora cosa sei venuto a fare
al mio appartamento?> Mi disse freddamente <Perché
non
vai ad infestare case disabitate?!> Mi
urlò, per poi
ritornare a ragionare <Oh ma che
dico…> Scosse il capo
<Sto parlando da sola…Non è
possibile, tu sei solo il frutto
della mia immaginazione..>
<Ah sì?>
Le dissi <Allora
come mai ho bloccato la porta?>
<La serratura deve essersi
rotta…E’ normale..> Disse.
E fu così che provai, con un semplice
gesto con la mano destra, a riaprirla e in pochi istanti, quella
porta si spalancò nuovamente, per poi chiuderla, lasciando
sia me,
che la ragazza completamente di stucco.
<Okay…Q_questo
è strano…>
<Ti stupisci per una porta che si
apre e non per un fantasma al tuo appartamento?> Sorrisi
<Tu NON
Sei
un fantasma, i fantasmi non esistono…Non possono
esistere>
La
squadrai…
Diamine
quant’era
cocciuta questa ragazza…
Lo so che era difficile da credere..Ma
in fondo era la soluzione più plausibile, no?
Ad un tratto sentimmo bussare alla
porta, dopo aver controllato chi fosse, tirò un lungo
sospiro
arrendevole, per poi voltarsi verso di me completamente arrabbiata
<Senti..Fantasma, Immaginazione…O qualunque
altra cosa
spaventosamente raccapricciante tu possa essere, devi sparire da qui
immediatamente…>
<Che motivo
c’è? Sono morto
giusto?>
Lei non fece tempo a rispondermi che
aprì la porta, facendo entrare due ragazze,
d’apparenza
sembravano..Carine…
Anche se il loro modo di vestire era
alquanto inquietante, come si fa ad andare in giro vestite
completamente uguali e con la stessa capigliatura? Non ha logica..
Quella più alta iniziò a
parlare per
prima <Tu devi essere la nuova vicina!! Io mi chiamo
Katie!>
<Ed io sono Sadie! Noi due
abitiamo all’appartamento di fronte al tuo!>
<Abbiamo sentito delle urla
provenire da questa stanza..>
<Così abbiamo pensato:
“Oddio!!!Andiamo subito a controllare che non sia successo
nulla!”>
<E a quanto pare non
c’era
niente di cui preoccuparsi! Giusto Sadie?>
<Esattamente!!>
Rimasi a fissarle, completamente
spaesato…Ma quanto caspita parlano?!
Sadie porse alla ragazza una cesta con
dei fiori profumati, quest’ultima sembrò non
gradire molto il
gesto..
<E’ per augurarti buona
permanenza!!>
<Se vuoi qualche volta possiamo
sentirci, magari potremmo uscire assieme tutte e tre e formare un bel
terzetto!!>
<Sììì
sarebbe meraviglioso!Ma
ci pensi Katie?! Io, te e…e…>
<Gwen>
Disse freddamente
la ragazza. Le due sembrarono non badare al suo atteggiamento
distaccato.
<Gwen, giusto>
Annuì
Sadie <Certo però..Dovrai rinnovare un
po’ il tuo look se
vorrai uscire con noi>
<Giusto, ormai il dark
è così
fuori moda…> Si allontanarono verso la porta
<A presto Gwen!!>
Dissero
in coro.
<Aspettate!!!>
Le fermò,
mettendosi davanti a loro, Gwen le fece voltare verso di me e mi
indicò.
<Voi…Voi non vedete
niente?>
Le due si scambiarono un piccolo
sguardo, scuotendo debolmente il capo.
<Siete proprio SICURE di non
vedere qualcosa..o…qualcuno, di fronte a voi?>
<E chi dovremo vedere? Un
fantasma?> Rise Katie, l’amica le diede
corda <Certo
che sei proprio strana..> Detto questo se ne andarono
e Gwen
chiuse la porta, completamente sconvolta.
Io tirai un sospiro di sollievo,
finalmente se n’erano andate, mi erano bastati cinque minuti
e già
non le potevo più sopportare..
..Per
fortuna non
infestavo il loro di appartamento..
Alzai lo sguardo, voltandomi verso la
ragazza che, sembrava non potermi più soffrire..
<Allora…>
Inziai <E
così…Ti chiami Gwen…>
<Già, e sai
un’altra cosa?>
Si diresse verso l’attaccapanni e prese una giacca <Io
vado a prendermi un caffè bello caldo…>
<Ma..>
<E quando torno, vorrei non
vederti più! Siamo intesi?>
<Ma...Io devo..>
<S-P-A-R-I-S-C-I>
Mi
disse, con la sua solita aria fredda. Uscì di casa e si
allontanò..Da
me...
Perché
proprio lei
doveva capitarmi?
Ma d’altra parte sempre meglio che
quelle due gemelle non siamesi.
Tuttavia, milioni di domande mi
balzarono per la mente..
Solo
lei poteva
vedermi?
Perché
sono venuto
in questo appartamento?
Cosa
stavo cercando?
Mi osservai attorno, senza notare nulla
di particolare..Un normale appartamento di città, pieno di
fogli da
disegno, tempere, evidentemente era una ragazza che amava
l’arte..
Non c’erano quadri, tanto meno foto
di amici o famigliari…
Si poteva capire
benissimo che era una
persona completamente distaccata dal mondo..
Cosa aveva in comune una persona
del
genere con uno come me?
Dovevo
avere delle
risposte..
E
solo Gwen poteva aiutarmi..
Certo, non avrebbe voluto darmi una
mano, ma avrei insistito, non potevo andarmene senza aver scoperto
chi fossi, ed il motivo
della mia morte…
Uscì dall’edificio, cercando
di
capire dove potesse essere Gwen..
La città era immensa...Oltretutto era
piena di bar. Non mi restava altro che aspettare il suo ritorno a
casa..
Ma proprio in quel momento la vidi,
quasi non la riconobbi per le enormi cuffie alle orecchie, stava per
attraversare la strada, non era il momento migliore per fermarla..
Ma forse di farla accelerare..
Ad un tratto, ebbi come una strana
sensazione, quasi come un mal di stomaco,
no…Peggio…
Sentivo come se il mio cuore
si
fosse spento una seconda volta..
Un malessere apparso all’improvviso..
Non ne capivo il motivo..Ma sentivo
che Gwen non era al sicuro…
E solo io potevo aiutarla..
<GWEN!!!> Le
urlai,
cercando di attirare la sua attenzione ma niente, non mi ascoltava
per via della musica alle orecchie.
Stava attraversando la strada quando,
ad un tratto una macchina iniziò ad accelerare, fregandosene
del
rosso e...Dei pedoni..
Adesso capivo..Capivo il motivo di quel
malessere..
Era come se avessi sentito il dolore di
Gwen…Di quello che sarebbe accaduto se quella macchina
l'avrebbe colpita…
Gwen
era in pericolo…
E sarebbe morta se entro quei brevi secondi non avrei trovato un modo per salvarla..
E sarebbe morta se entro quei brevi secondi non avrei trovato un modo per salvarla..
ANGOLO
AUTRICE:
Allooooora...Per chi avesse indovinato la ragazza..Complimenti!*applaude*XD
Dite..E' troppo macabra come storia? E' la prima volta che ne scrivo una del genere...magari è troppo...Ehm..come dire...banale o senza senso xD
Per l'identità del fantasma bhè...ottime intuizioni...Si vedranno u.u
cercherò di inserire gran parte dei personaggi, alcuni sono personaggi chiave che appariranno più avanti °_°
Spero vi piaccia!
A presto!
Allooooora...Per chi avesse indovinato la ragazza..Complimenti!*applaude*XD
Dite..E' troppo macabra come storia? E' la prima volta che ne scrivo una del genere...magari è troppo...Ehm..come dire...banale o senza senso xD
Per l'identità del fantasma bhè...ottime intuizioni...Si vedranno u.u
cercherò di inserire gran parte dei personaggi, alcuni sono personaggi chiave che appariranno più avanti °_°
Spero vi piaccia!
A presto!