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Autore: Sunny    08/03/2004    28 recensioni
Prequel della saga di BAWM. La risposta alle domande delle alre storie: come si sono innamorati tutti? Com'è che sono cambiati così tanto dai tempi della scuola? Perchè ricordano questo periodo come il più difficile della loro vita? Leggere per scoprire...
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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BEING A WAR MAGE – CAPITOLO ZERO

BEING A WAR MAGE – CAPITOLO ZERO

 

 

 

CAPITOLO 17: METTERE IN PRATICA LA TEORIA

 

 

Damn, I hate the way you know me and
Damn, you kill me when you hold me
Like I'm your world, like this won't hurt
Like a favourite curse hittin' every nerve
Damn I'm fightin' and I'm losin' and
Damn you, you're pullin' and
I'm pushin', I'm wrestlin' with you
I toss and twist till finally I give in

Damn…

                                                           Damn, LeAnn Rimes

 

 

***************

 

 

Harry, Ginny, Ron e Hermione entrarono nella sala centrale dell’Ufficio per la Distribuzione dei Certificati Magici ridendo come dei pazzi, bagnati fradici per via del diluvio che si stava abbattendo su Hogsmeade. Stavano ridendo davvero di gusto, e le risate si moltiplicarono quando Ron quasi demolì la porta a vetri scivolando su una pozzanghera d’acqua, attirando anche l’attenzione di tutti i presenti.

 

Hermione fu la prima a riprendersi e a tornare sobria, schiarendosi la gola. Forse le sue risate erano meno sincere di quelle degli altri, perché il suo cuore in subbuglio non le stava facendo passare un periodo facile ultimamente. Dopo la notte dell’attacco di Andropovic lei e Ron non avevano scambiato una sola parola su quello che era successo fra loro…non una. Hermione avrebbe tanto voluto parlare con lui, capire…ma aveva così tanta paura di scatenare una reazione sbagliata che distruggesse di nuovo tutto fra loro che decise di tenere la bocca chiusa e accontentarsi. E il senso di colpa nei confronti di Adam non era affatto d’aiuto.

 

Harry fischiò vedendo la fila immensa che c’era agli sportelli. “Porca miseria…tutti qua per lo stesso motivo? E’ indecente, ci metteremo una vita!”

 

“Ma perché, voi come l’avete preso il certificato di Libera e Maggiore Età l’anno scorso?” fece Ginny.

 

Ron fece un sorrisetto odioso. “Faceva parte del pacchetto regalo dell’iscrizione all’addestramento.”

 

Ginny alzò gli occhi al cielo. “E’ solo una mia impressione o siete davvero insopportabili?”

 

Hermione ridacchiò. “Un po’ è vero.”

 

Ron guardò di nuovo la lunga fila per lo sportello dove si dovevano dirigere loro e sbuffò. “Stiamo scherzando, qua ci passeremo tutta la mattina!”

 

“Beh, non vedo grosse alternative.” Replicò rassegnata Hermione.

 

“Forse possiamo fare qualcosa.” Ron afferrò Harry per un braccio, gli scoprì la fronte e la indicò. “Ehi gente, il mio amico qui ha una certa fretta, vogliamo lasciargli il posto visto che è pure famoso?” Harry lo spinse indietro con una manata, contagiato da Hermione e Ginny che scoppiarono a ridere. Alcune signore li guardarono sconvolte. “Ehi, ho detto che è famoso, mica che ha la lebbra!” fu la risposta di Ron. Harry, ridendo, lo tirò di nuovo in fila.

 

“Hai visto che facce…” riuscì a dire Ginny prima di scoppiare di nuovo a ridere.

 

“Altra soluzione.” Disse ancora Ron. “Qualcuno resta a tenerci il posto mentre noi andiamo a farci un panino.”

 

“Bella idea, ma chi è che dovrebbe restare per noi?” gli chiese Harry.

 

Ron si guardò intorno. “…mmh…ecco, quello là.” ‘Quello là’ era un ometto magrolino in giacca e cravatta che stava facendo la fila per un altro sportello. “Ehi amico! Psst! Oh!” Harry e Ginny si piegarono in due dalle risate. Ron non ottenne l’attenzione dell’uomo, di conseguenza fu costretto a fischiare per farlo finalmente girare – in realtà si voltarono altri tre potenziali ‘amici’ oltre a lui.

 

“D-dici a me?” chiese insicuro quello.

 

“Ce lo faresti un favore?” disse allegramente Ron. “Potresti tenerci il…”

 

“Non gli dia retta, è mentalmente instabile.” Hermione spinse indietro Ron, senza per questo smettere di sorridere.

 

“Ehi! Io non sono mentalmente instabile!” protestò Ron.

 

“Noo.” Rise Harry.

 

“Solo mentalmente svitato.” Anche Ginny ridacchiò.

 

Ron fece una smorfia. “Senti chi parla, poi.”

 

Hermione si guardò un attimo attorno e nascose il viso fra le mani. “Stiamo facendo la figura dei ragazzacci.”

 

“Capirai.” Disse Harry. “Facciamo i soldatini in alta uniforme tutta la settimana, almeno oggi che è sabato voglio sentirmi un criminale onesto e felice.” Ginny rise.

 

“Ooh, basta.” Disse Hermione. “Facciamo le persone serie.” Un secondo dopo scoppiò a ridere e spinse via Ron, che le stava facendo il solletico sulla pancia. “Piantala!”

 

“Che c’è? Io sto facendo la persona seria, quando sono serio ti faccio ridere. Giusto, Harry?”

 

“Assolutamente.” Harry fece un sorrisetto perfido. “Anzi…la faccio anch’io la persona seria.”

 

Tempo due secondi Ron e Harry presero a tormentare a colpi di solletico la povera Hermione, che non riusciva quasi a reggersi in piedi per le troppe risate. Ginny, ridendo a sua volta, cercò di tirare via Ron per darle un po’ di respiro…ma tutta la loro allegria si dissipò al volo quando si sentì un assordante rumore di esplosione.

 

Prevedibilmente si sentirono “Cos’è stato” e “Aiuto” in abbondanza, mentre il panico faceva il suo ingresso nel salone gremito di gente. E tutti cominciarono a scappare in qualsiasi direzione possibile quando videro un’ombra nera avventarsi sul palazzo.

 

Ron afferrò Ginny per un braccio e assieme a Harry e Hermione corse a perdifiato sul retro del grande atrio, uscendo rapidamente da una porta di fortuna e finendo in un vicoletto riservato al raccoglimento dei rifiuti.

 

Ginny si abbandonò di spalle al muro, ansimante, e chiuse gli occhi mentre la pioggia le faceva aderire completamente i vestiti addosso. “Dio mio…” sussurrò.

 

“Riesci a vedere quanti sono?” chiese Ron a Hermione, che si era appiattita a terra per vedere quello che succedeva dentro attraverso i condotti dell’aria.

 

“…sei…” Hermione vide le ombre nere colpire con incantesimi casuali la gente in fuga, e minacciare gli altri perché restassero contro il muro. “…no…direi otto.”

 

“Che facciamo?” chiese Ginny con la voce che le tremava.

 

Hermione si frugò una tasca e ne tirò fuori una pietra bianca che avvicinò alla bocca, e Ginny si sentì più rassicurata quando la sentì contattare il quartier generale dei War Mage. Quello che invece la fece impallidire fu vedere Harry, Ron e la stessa Hermione che stringendo un talismano si ritrovarono con le uniformi e i cinturoni addosso.

 

“No, un momento…che volete fare?” fece allarmata.

 

Ron le appoggiò le mani sulle spalle. “Ginny, resta qui e non ti muovere per nessun motivo al mondo. Qualsiasi cosa succeda resta qui, mi hai capito?”

 

Ginny si aggrappò a un suo braccio. “Aspetta, che volete fare? Entrare là dentro voi soli?”

 

“Dobbiamo farlo per forza.” Disse tesa Hermione. “C’è anche un altro attacco in corso, ci hanno dato l’ordine di cercare di prendere tempo finchè non possono arrivare i rinforzi.”

 

“Tre contro otto?!” replicò incredula Ginny.

 

“Ho un piano.” Disse Harry, il cui viso era una maschera di concentrazione. “Li prenderemo alle spalle e sfrutteremo l’elemento sorpresa. Ce la possiamo fare.”

 

“Non è prudente.” Ribattè animosamente Ginny. “Voglio venire con voi, almeno saremo in quattro.”

 

Ron fece un passo avanti. “Tu resti qui, anche se ti devo pietrificare per fermarti!” ruggì.

 

Ginny avanzò senza paura, lasciando al suo fiero temperamento focoso caratteristico dei geni Weasley il compito di rispondere. “Provaci, vediamo se ne sei capace!”

 

“Gin!” Harry le appoggiò una mano sul braccio, costringendola ad arretrare e a calmarsi. La guardò negli occhi. “Resta qui al sicuro, ti prego. Sapendoti al sicuro ci muoveremo più liberamente. Per favore.”

 

Ginny si morse un labbro e abbassò gli occhi, ma alla fine annuì. “State attenti.” Sussurrò piano, guardando a terra.

 

“Contaci.” Ron le arruffò amorevolmente i capelli e un attimo dopo lui, Harry e Hermione sparirono di corsa lungo il vicoletto.

 

 

 

Il mangiamorte coi capelli corvini rise mentre con la bacchetta faceva sbattere contro il soffitto e poi contro il pavimento una coppia di maghi che avevano provato a fermarli. “Vediamo se fate tanto gli sbruffoni, mezzosangue puzzolenti!”

 

Un altro afferrò per la gola uno degli impiegati che stava dietro il bancone. “E tu che fai lì? Presuntuoso, non ti unisci alla festa?” lo tirò in avanti bruscamente, trascinandolo sul bancone e buttandolo a terra.

 

Un terzo incappucciato scorse un uomo che tentava di prendere la sua bacchetta. “Eh no! Avada Kedavra!” il cadavere dell’uomo ricadde a terra a pochi centimetri da una signora, che strillò più forte delle donne che già urlavano.

 

“Sta’ zitta, vecchia gallina!” la donna fu uccisa senza esitazione da uno degli assalitori.

 

Un mangiamorte coi capelli biondi rise forte. “Allora, chi è il prossimo, eh?” disse a gran voce.

 

Dal pavimento si levò una nuvola di fumo denso e grigio che fu segnalato agli assalitori solo dai gemiti e dai colpi di tosse dei poveri ostaggi, ma i mangiamorte non ebbero il tempo per agire: la nuvola di fumo invase tutta la stanzona.

 

“Che cazzo sta succedendo?!” urlò uno di loro, cercando di scostare un po’ di fumo con le mani.

 

“Adesso te lo dico.”

 

L’uomo ebbe a malapena il tempo di vedere un ciuffo di capelli rossi prima di sentire una lama squarciargli l’addome.

 

“Dove diavolo sei?! Fatti avanti!!” urlò allarmato un altro mangiamorte mentre sfoderava la bacchetta, ma non vedendo non potè fermare lo schiantesimo che lo lasciò a terra privo di sensi.

 

“Ora basta!” il mangiamorte che aveva fatto più vittime sollevò in aria la bacchetta. “Aere Reparo!” una zaffata d’aria spazzò via la tremenda coltre di fumo…

 

…per rivelare proprio davanti a lui un ragazzo coi capelli neri e gli occhi verdi e un odioso sorrisetto sulle labbra. “Come va?” si sentì chiedere mezzo secondo prima di ritrovarsi il petto squarciato da una pugnalata.

 

Hermione evitò un calcio che aveva cercato di darle il mangiamorte a lei più vicino, e fu solo grazie a tutti quei mesi passati a potenziare la sua agilità che riuscì a schivare l’incantesimo che le passò a un centimetro dalla spalla. Ne evitò ancora un altro, poi finalmente riuscì a urlare il suo Petrificus Totalus, centrando il suo obbiettivo.

 

Ron con un calcio disarmò il mangiamorte coi capelli neri, e quello replicò con un pugno che lo fece arretrare di qualche passo. L’uomo si voltò per recuperare la sua bacchetta, ma un calcio lo fece barcollare e un attimo dopo si sentì voltare e udì distintamente il suo nemico urlare “Impedimenta!” prima di sentire un vento travolgente sbatterlo contro il muro. Ron non si ritenne soddisfatto; caricò a tutta forza una scrivania fino a sbatterla con violenza contro l’addome del mangiamorte; l’uomo spalancò la bocca, da cui uscì un rivolo di sangue, mentre nell’aria si sentiva un sonoro crack – le ossa delle sue gambe che andavano in frantumi. Ron non si soffermò a vederlo mentre abbandonava la parte superiore del corpo sulla scrivania; si voltò di scatto e lanciò il suo pugnale con forza, fermando un mangiamorte che stava correndo verso Hermione.

 

Harry piombò alle spalle di un incappucciato che stava cercando molto ‘coraggiosamente’ di darsela a gambe e urlò “Expelliarmus!” disarmandolo in un secondo. L’uomo si voltò e rimase senza fiato per la pugnalata mortale che ricevette. Harry però fu buttato di violenza a terra dalla spallata particolarmente violenta di un corpulento mangiamorte; gli rispose con un calcio ben piantato fra le gambe, guadagnando il tempo per alzarsi e pietrificarlo.

 

Ron fece roteare la sciabola che aveva in mano e si scansò dalla fronte un ciuffo di capelli umidi di sudore, sollevando bruscamente una mano per zittire il vocio degli ostaggi, che non vedendo più mangiamorte non vedevano l’ora di tirare un sospiro di sollievo.

 

“Cosa c’è?” chiese un uomo.

 

“Ne manca uno.” Fece piano Harry, guardandosi attorno come un falco.

 

Passò qualche interminabile secondo in cui i tre giovanissimi War Mage continuarono a guardarsi attentamente intorno mentre i civili cercavano di restare più immobili che mai, intimoriti e sconvolti.

 

“State cercando me?”

 

Harry, Ron e Hermione si voltarono di scatto. Harry essendo il più vicino alla porta fece un passo avanti, ma si bloccò quando vide che l’ultimo mangiamorte aveva preso in ostaggio Ginny, e le teneva un pugnale puntato alla gola.

 

“Vi suggerisco di mettere giù le armi.” Sibilò.

 

Ron fece due passi avanti, furibondo. “Lasciala stare o ti faccio a pezzi!!”

 

Il mangiamorte avvicinò ancora di più il pugnale alla gola di Ginny, che tremava come una foglia e stava facendo del suo meglio per non piangere. “Buttate tutte le armi, o questa ragazzina farà una brutta fine!”

 

Harry, Ron e Hermione furono costretti ad obbedire, e lasciarono cadere a terra i loro cinturoni con le bacchette.

 

“Bene.” Fece l’uomo, facendo un passo indietro con la sua prigioniera.

 

“Adesso lasciala andare.” Ruggì Harry.

 

L’uomo fece un sinistro sorriso. “Oh, non credo proprio. Lei ora viene con me, e voi ve ne restate buoni buoni qui.”

 

Ron serrò forte i pugni. “Bastardo, giuro che se ti metto le mani addosso nemmeno i tuoi vecchi potranno riconoscerti!!”

 

Il mangiamorte rise. “Addio, bastardini.” Ma proprio quando fece per indietreggiare ancora, l’uomo spalancò gli occhi e la sua mano iniziò a tremare. “Ma che diavolo…cosa mi sta succedendo?!” Ginny trattenne il fiato vedendo che il braccio tremante dell’uomo si stava abbassando contro la sua volontà.

 

Ron si voltò verso Harry: aveva gli occhi socchiusi e stava muovendo leggermente le dita di una mano quasi come se stesse suonando un pianoforte invisibile. Ron fece un sorrisetto. Magia senza bacchetta… Harry, sei un genio!

 

In pochi secondi all’uomo cadde il pugnale, quindi il braccio gli finì penzoloni lungo il corpo; Ginny ne approfittò per correre fra le braccia di Harry, che era il più vicino a lei. Hermione raccolse la sua bacchetta e la puntò contro il nemico urlando “Petrificus Totalus”, ma quello si nascose dietro una colonna nello stesso istante in cui anche Ron scattò verso di lui. Ma il mangiamorte fece una cosa inaspettata: si sfilò la bacchetta dalla manica e la puntò in direzione di Ginny, urlando “Everto!”

 

Ginny si sentì il fiato mozzo in gola, incapace di urlare il suo terrore quando vide arrivare a tutta velocità la luce gialla…ma inaspettatamente finì a terra. Harry si prese in pieno il colpo al posto suo, facendo un volo tremendo e sbattendo di schiena contro una colonna, e restando immobile a terra. Ginny urlò e si chiuse gli occhi, rialzandosi un secondo dopo e correndo da lui. Gli si inginocchiò accanto e lo prese fra le braccia, inorridendo quando si ritrovò macchiata di sangue la mano che gli aveva messo dietro la nuca. “…oddio…Harry…” mormorò con voce strozzata.

 

Hermione le fu accanto in un attimo, e subito gli tastò il collo. “E’ vivo.” Disse subito, tirando un sospiro di sollievo. Ginny in lacrime strinse Harry ancora di più, baciandogli la fronte e le labbra pallide. Hermione le appoggiò una mano sulla spalla, ma si voltò immediatamente sentendo un rumore forte ed improvviso.

 

Ron era una furia. Aveva afferrato l’uomo per la veste e l’aveva sbattuto prima contro la colonna e poi contro il muro così violentemente da fargli vedere le stelle. “E così voi non vi fermate mai, eh?!?” tuonò, schiacciandogli la gola con un braccio. “Prima mia sorella! Poi il mio migliore amico! Sporco figlio di puttana, quando avrò finito con te non ci sarà più niente da seppellire, te l’assicuro!!!”

 

Sotto gli occhi inorriditi degli ostaggi, Ron afferrò l’uomo per la gola e lo colpì allo stomaco con un pugno così forte che gli fece sollevare i piedi da terra; non contento gli spaccò il naso con una ginocchiata in faccia e lo buttò a terra, prendendolo a calci.

 

L’uomo riuscì a buttare fuori un disperato “Mi arrendo!” tra un colpo e l’altro.

 

Ron lo prese per i capelli e lo tirò su. “Spiacente, stronzo, non attacca con me!” gli diede altri due pugni in faccia e lo sbattè contro il muro, tenendolo fermo per la gola ed estraendo il pugnale. “Addio, lurido pezzo di merda!”

 

“No!!” Hermione lo fermò mettendosi in mezzo.

 

“Sei impazzita??” urlò Ron. “Levati di mezzo!!”

 

“Non farlo, Ron!” Hermione a dispetto di tutto cercò di mantenere un atteggiamento calmo. “Non puoi.”

 

“Non posso?! Dimmi, perché non posso?!”

 

“Non sarebbe giusto.”

 

Ron strinse le dita attorno al pugnale. “Questo bastardo ha minacciato mia sorella. E ha fatto del male a Harry. Non merita di vivere.” Sibilò.

 

“Lo so.” Replicò piano Hermione. “Provo anch’io il tuo stesso desiderio di vendetta, ma se ti facessi giustizia da solo diventeresti come lui.”

 

“Vorresti lasciarlo andare?!” ruggì rabbioso Ron.

 

“Voglio sbatterlo ad Azkaban per il resto dei suoi giorni.”

 

“Non è sufficiente!” urlò lui. “Non lo vedi che razza di canaglie sono, fanno male agli altri per il puro gusto di vederli soffrire!! Una dannata reclusione non basterà a mettere fine a questa guerra!”

 

“Ron, si è arreso.”

 

“E che cosa cazzo vuoi che me ne importi?!”

 

Hermione gli appoggiò una mano sul braccio armato. “Una volta mi hai detto che avevi paura di non riuscire più a vedere la differenza fra un soldato e un assassino. E’ questa, Ron. Un soldato consegna alla giustizia un criminale. Un assassino lo elimina a sangue freddo. Io non credo assolutamente che tu sia un assassino.”

 

Ron scosse la testa. “Che ne sai tu…”

 

“Lo so e basta.” Hermione gli accarezzò il braccio. “In questi mesi ti ho visto lottare per essere una persona migliore, e ho visto coi miei occhi che ce l’hai fatta.”

 

Ron si voltò un attimo a guardare la sorella: Ginny lo stava fissando coi suoi grandi occhi castani spauriti mentre teneva amorevolmente stretto a sé Harry. Quindi guardò di nuovo Hermione: aveva gli occhi colmi di fiducia e dolcezza. Ron tirò un sospiro e la scansò, puntando la bacchetta contro l’uomo sanguinante e distrutto, che trattenne rumorosamente il respiro.

 

“Petrificus Totalus.”

 

Hermione sorrise largamente e gli gettò le braccia al collo, stringendolo forte a sé e accarezzandogli la nuca e le spalle. “Sono così orgogliosa di te.” mormorò, baciandogli il collo.

 

Ron chiuse gli occhi e l’abbracciò fortissimo, nascondendo il viso fra i suoi capelli. L’aveva salvato. Hermione l’aveva salvato da se stesso. Ora si, ora si sentiva veramente bene. La tigre assetata di sangue dentro di lui aveva ritirato gli artigli una volta per tutte. Sono un soldato, non un assassino. Ron sorrise. Il suo primo sorriso da War Mage.

 

 

***************

 

 

Harry aprì gli occhi lentamente e dopo un iniziale ammasso di macchie riuscì a mettere a fuoco le immagini: capì di essere nell’infermeria della War Mage Team. Ma quello che gli portò il sorriso fu vedere Ginny, che era seduta su una sedia accanto al suo letto e gli stava tenendo la mano. Quando si rese conto che si era svegliato, lei gli fece un gran sorriso.

 

“Ciao.” Sussurrò.

 

Harry sorrise. “…stai bene?” aveva ancora la voce rauca e l’aria un po’ stanca.

 

Lei annuì e gli accarezzò il viso. “Grazie a te. Mi hai salvato la vita…di nuovo.”

 

Lui sorrise. “La cosa migliore che potessi fare.”

 

Ginny si chinò su di lui con un sorriso e lo baciò, appoggiando la fronte contro la sua bendata. “…tu non puoi neanche immaginare che paura ho avuto quando ti ho visto lì a terra…”

 

“Che è successo dopo?”

 

“Ron ha spedito quel tizio ad Azkaban.” Ginny sorrise. “A rate.”

 

Harry sorrise, ma poi fece una smorfia e si toccò una tempia. “Ohi ohi…non dirmelo, mi sono aperto la testa in due.”

 

“Vedessi come hai ridotto quella colonna contro cui hai sbattuto.”

 

Harry fece un sorrisone. “Io spaccherei tutte le colonne del mondo per te, lo sai?”

 

Ginny ridacchiò e scosse la testa. “Perché questa mi sembra la cosa più romantica che mi abbiano mai detto?”

 

“Forse perché lo è?”

 

Ginny smise lentamente di sorridere e passò qualche secondo ad accarezzargli i capelli e il viso, quindi si fece seria. “Non spaventarmi più così. Ti prego.”

 

Harry voltò il viso e le baciò la mano. “Credi che per me sia stato facile vederti con quella lama puntata addosso? Sarei morto prima che quello stronzo ti avesse anche solo sfiorato.”

 

Ginny si accoccolò contro la sua spalla. “Come facciamo? Voglio dire…come facciamo ad andare avanti in tutto questo…tutto questo casino?”

 

Harry le circondò le spalle con un braccio. “Viviamo. Viviamo e basta. In fondo…siamo insieme.”

 

“Si.” Ginny gli baciò la fronte. “Insieme.”

 

“E io ti amo.”

 

“Anch’io…ti amo così tanto che inevitabilmente finisco per soffrire più di quanto vorrei.”

 

Harry annuì, sospirando e guardando in basso. “Non è facile stare insieme a me, lo so…non so cosa posso fare…se fossi meno egoista ti lascerei andare, ma non…”

 

“Sarebbe fiato sprecato, Harry.” Lei gli baciò leggermente una guancia. “Ormai ci siamo troppo dentro per mollare…io non riesco più a immaginare la mia vita senza di te. E se questo significa che ogni tanto devo venire a recuperarti in ospedale, allora…va bene, lo accetterò purchè non esageri.”

 

Harry la guardò. “Dici davvero?”

 

Ginny fece una smorfia. “Ok, non lo accetterò…ma cercherò di farlo. Rischiare la pelle quotidianamente fa parte di te, e io ti amo così come sei…quindi amo anche il tuo lato eroico, anche se ogni tanto mi dà sui nervi non poco.”

 

Harry fece un piccolo sorriso e la strinse a sé. “Vale la pena finire in ospedale con la testa spaccata come un melone se posso sentirti dire cose del genere.”

 

Ginny rise. “Si, beh…non ci fare l’abitudine, Harry Potter.”

 

 

***************

 

 

Ron arrivò di corsa sotto il portone di villa Granger, riparandosi dalla pioggia torrenziale che si era abbattuta su Londra fin dalle prime ore del mattino. Si fece un incantesimo per asciugarsi i vestiti prima di bussare alla porta; sapeva quanto ci teneva all’ordine e all’igiene la signora Granger, le sarebbe venuto un infarto se l’avesse visto entrare tutto bagnato in casa sua. Strano però che nessuno aprisse la porta.

 

Alla fine Ron si stancò di aspettare, e mormorando “Alhomora” entrò da sé. La casa era al buio, e lui accese subito la luce. “Signora Granger? Hermione?” nessuna risposta. Continuò a cercarle anche in cucina, e vicino al frigorifero vide un foglietto appallottolato a terra. Lo prese per leggerlo.

 

Tesoro, noi siamo al circolo a festeggiare il compleanno

di Thomas Guillmore, un collega di papà. Raggiungici almeno per cena,

per favore! Ti ho lasciato io il vestito adatto sul letto.

Pettinati bene e fatti una doccia, ti prego…

                                                                       Mamma

 

Ron riappallottolò il foglietto e lo buttò a terra senza grazia. Immaginava la frustrazione di Hermione: dopo una giornata come quella che avevano passato lei sicuramente avrebbe avuto voglia di stare un po’ con suo padre e sua madre. E invece…Ron sospirò. I genitori di Hermione erano bravissime persone, ma avevano il difetto di vivere una vita eccessivamente mondana e di non esserci mai quando la figlia aveva bisogno di loro.

 

Andò dritto in camera da letto per verificare se Hermione era andata o meno alla festa, ma come aveva previsto il vestito era ancora adagiato sul letto. Si guardò un po’ in giro e vide che la finestra era socchiusa. Fece per andare a chiuderla, ma sentì un piccolo colpo di tosse proveniente dall’esterno e si accigliò, aprendo del tutto la finestra e uscendo sul terrazzo.

 

Hermione era lì sotto la pioggia, seduta a terra con Virgo – l’orsacchiotto che lui le aveva regalato – stretto al petto. Guardava fisso a terra con gli occhi lucidi e aveva le guance molto rosse, ma non sembrava accorgersi della pioggia che l’aveva inzuppata fino alle ossa.

 

“Si può sapere che stai combinando?!” Ron le si inginocchiò davanti.

 

Hermione sbattè gli occhi. “Che ci fai tu qui?” chiese piano.

 

Ron le sentì la fronte con una mano. Scottava, come era prevedibile. “Guarda cos’hai fatto, razza di sconsiderata…con questa febbre te ne stai in mezzo a questa tempesta?” sbuffando scosse la testa. “Da quant’è che stai qua fuori?”

 

Hermione si accoccolò col viso nel suo orsacchiotto. “Oggi pomeriggio.”

 

Ron spalancò gli occhi. “Ma vuoi beccarti una polmonite?!” lei non gli rispose. “Che è successo?” le chiese più piano, ma ancora nessuna risposta. “Ok, vieni qua.” Alla fine le passò un braccio sotto le ginocchia e uno dietro la schiena e la prese in braccio, portandola dentro e mettendola seduta su una sedia. Le asciugò i vestiti con lo stesso incantesimo con cui si era asciugato i suoi prima, poi le sentì di nuovo la fronte con la mano. E per tutto il tempo lei rimase zitta e buona, stringendo il suo orsacchiotto.

 

“Mettiti addosso qualcosa di pesante e poi scendi giù.” Le disse lui. “Io vado a preparare qualcosa di caldo.”

 

Hermione annuì. Ron la lasciò nella sua stanza e scese al piano di sotto, andando in cucina e cercando tutti gli attrezzi necessari per far bollire un po’ di latte. Le aveva letto negli occhi una strana tristezza…e lei non doveva essere triste. Mai. Non lo meritava. No, doveva sorridere ed essere serena…perché quel sorriso gli riscaldava l’animo e gli rallegrava la vita ogni giorno di più.

 

Non passò molto prima che Hermione lo raggiungesse; si era messa un pigiamone azzurro di felpa, continuava a stringere il suo pelouche bianco e si trascinava dietro una copertina pesante. Ron si sforzò di non cedere all’istinto di prenderla fra le braccia e coccolarla fino a farle spuntare di nuovo il sorriso sulle labbra. Era talmente tenera e dolce che riusciva perfino a risvegliare in lui quel bisogno di coccole che cercava sempre di soffocare.

 

“Come ti senti?” le chiese, mentre riempiva una tazza col latte caldo che aveva preparato e l’appoggiava sul tavolo.

 

Hermione tossì e si trascinò sullo sgabello vicino al tavolo. “Ho freddo. E mal di testa.”

 

Ron le sedette accanto. “Vuoi dirmi cos’è successo? Tu non sei il tipo che passa le ore a buscarsi malanni sotto la pioggia, qualcosa è successo.”

 

Hermione sorseggiò per qualche istante il suo latte caldo. “Mia madre non mi vuole bene.”

 

Ron inarcò le sopracciglia. “Di tutte le cazzate che potevi sparare fuori, questa è la più grossa.”

 

Lei scosse la testa. “E’ vero. E non è una questione di affetto.”

 

Lui si accigliò. “Non ti capisco.”

 

Lei sospirò. “Mamma non ha mai realmente mandato giù la mia scelta di entrare nei War Mage. Ogni volta che torno a casa dall’addestramento lei fa finta di non vedermi finchè non vesto di nuovo i panni della figlia obbediente.” Disse piano.

 

Ron sbattè gli occhi un paio di volte. “Tieni anche conto di come si sente lei a saperti sempre in pericolo. Non è facile, e poi tua madre è sempre stata molto protettiva nei tuoi confronti.”

 

“Non è solo questo.” Hermione appoggiò la testa sul tavolo. Se la sentiva pesante. “Mia madre aveva altri progetti per me, mi voleva avvocato o dottore…da quando ero piccola si vantava sempre con tutti perché ero brava a scuola, e avrebbe voluto vantarsi anche ora di avere una figlia che aveva intrapreso una carriera di successo…magari anche fidanzata con uno dei figli dei suoi stupidissimi amici… invece io le ho tolto questa possibilità. E sono sicura che lei ce l’ha con me per questo.”

 

Ron sospirò e annuì. “Capisco quello che intendi. Però…”

 

“Non ci sono però, Ron. Io ho tradito le aspettative di mia madre, punto e basta.”

 

“Ok, aveva altri progetti per te. Ma io conosco tua mamma, e so che ti stima molto. Si preoccupa per te, ma sa che sei in gamba.”

 

Hermione tossì. “E’ inutile che cerchi di farmi sentire meglio, io continuo a sentirmi una stronza.”

 

Ron le accarezzò il viso col dorso della mano. “No, magari sarai una rompipalle, ma una stronza decisamente no.”

 

Lei sospirò. “Si, invece. E per colpa mia stanno soffrendo un sacco di persone…anche Adam. Sono una grande stronza. E lui non mi merita.”

 

“Su questo sono d’accordo con te.” lei gli lanciò un’occhiataccia. “Beh? Io la penso così.” Ron si rabbuiò. Cosa c’entrava ora quell’idiota?

 

Hermione fece una smorfia e si alzò, trascinandosi fino al divano e buttandocisi sopra con un’aria sconfortata. “…nessuno mi capisce…” piagnucolò.

 

Ron si alzò e prese la coperta. “Va bene, scusa…dai, spiegami qual è il problema col tuo ragazzo.” Le disse, mentre la copriva per non farle prendere altro freddo. Gli dava un fastidio bestiale parlare di quell’inetto che neanche si rendeva conto della fortuna che aveva, ma voleva aiutarla a qualunque costo.

 

Hermione starnutì e tirò su col naso, stringendo forte il suo orsacchiotto. “…io non sono giusta con lui… è sempre così comprensivo con me, quando ho bisogno di aiuto lui me l’offre sempre anche se a modo suo…mi rispetta… e io invece lo tengo sempre a distanza come una stupida…come se volessi fare a meno di lui…”

 

“Beh, forse tu vuoi fare a meno di lui.”

 

“…ma no…no che non voglio…non credo…”

 

Ron scosse la testa e si alzò in piedi. “Ok, senti...io ci ho provato, voglio aiutarti a sentirti un po’ meglio, ma è evidente che o non lo so fare o non è serata…tu sei in piena crisi, avresti bisogno di Ginny o Harry o che so io, mi dispiace di non saperci fare in queste situazioni, ma…” s’interruppe quando si sentì prendere la mano in quelle più piccole e più fredde di lei.

 

“Resta.” Gli sussurrò Hermione, guardandolo con gli occhi grandi e lucidi. “Almeno tu non mi lasciare… rimani con me, per favore…nessuno rimane mai con me…”

 

Ron si rese conto che anche volendo non sarebbe mai riuscito a dirle di no. Sotto sotto aveva capito qual’era il suo problema: non si sentiva amata. Se solo avesse potuto dirle quanto questo non era vero… “Sei proprio una scema, lo sai?” le disse con un piccolo sorriso mentre le sedeva accanto. Le passò un braccio attorno alle spalle mentre lei si accoccolava con la fronte bollente contro il suo collo e gli stendeva un braccio sull’addome, schiacciando fra i loro due corpi l’orsacchiotto bianco. Ron sorrise. “Non riesci proprio a metterlo via questo pupazzo, eh?”

 

Lei rispose con la voce molto assonnata. “…no…mi piace perché ha il tuo odore…io amo il tuo odore…”

 

Ron si accorse che stava trattenendo il fiato. Si passò una mano fra i capelli mentre nella stanza si sentivano solo il rumore della pioggia contro le finestre e il respiro lievemente affannoso di Hermione. Si schiarì la gola. “…ti senti…ehm…m-meglio?” Controllo, Weasley!

 

“…mmh…” lei si strinse ancora di più addosso. “…sto così bene…sto sempre bene…se ci sei tu a proteggermi…”

 

Lui chiuse forte gli occhi e lasciò uscire l’aria dai polmoni. Non poteva trattenersi, non fino a questo punto. “Io sto molto più che bene con te…sto così bene che…Dio, se solo potessi…se tu me ne lasciassi la possibilità farei qualunque cosa per renderti felice insieme a me…”

 

IDIOTA!!!! Imbecille colossale!!! Guarda, guarda cos’hai combinato!! Hai rovinato tutto, ora ti sei giocato la tua migliore amica e la donna che ami in un colpo solo!! Coglione!! Guarda, è talmente inorridita che non parla più!

 

Ron aprì gli occhi che stava stringendo forte uno alla volta, e azzardò uno sguardo a Hermione: …dormiva profondamente. Lui tirò un sospiro enorme e rimase immobile per calmare i battiti furiosi del suo cuore. Era talmente bello stare così, con lei fra le braccia e con quel senso di intimità che non aveva mai provato con nessuno al mondo…

 

Le coprì le spalle con la coperta e le baciò la fronte, poi chiuse gli occhi e reclinò la testa contro la spalliera del divano. Aveva avuto una fortuna così sfacciata ad aver parlato mentre lei dormiva…ma allora perché si sentiva così deluso?

 

Dannatissima fase tre!

 

 

*************************

 

 

Scusate tutti per il ritardo! Ma è stato necessario: non si può mettere on-line un chap senza averlo prima passato al proprio beta (visto che casini mi ha combinato l’altra volta Word, che mi ha cambiato tre quarti di parole e io nemmeno me ne sono accorta?), così questa volta abbiamo fatto un po’ i salti mortali per far avere a Sara Lee il nuovo chap…doppio grazie a Sarocchia, che non solo me l’ha beta-letto, ma lo ha anche postato e ha pure corretto il precedente… ^3^

 

Detto questo…bimbi belli! Non vorrei illudere nessuno…ma forse questa settimana è la volta buona che ci ridanno questo maledetto telefono!!! E si, perché ci hanno dato già il numero e ci hanno assicurato che si tratta solo di attivarlo ormai. Sisisisisisisisisisisisisiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!! XD …ricomponiamoci… questa volta ho fatto la furbastra: mi sono fatta stampare non solo tutti gli aggiornamenti delle storie che sto seguendo qui sul sito (e ora vi recensisco tutti qui!) ma anche le mie recensioncine…così posso rispondervi per benino come faccio sempre! Chiedo scusa a quelli che hanno recensito solo negli ultimi giorni…io ho le rec di qualche giorno fa, chi non ringrazio stavolta lo ringrazio la prossima. Quindi:

 

Audrey: sono contenta che ti piaccia! Adam…mmh…direi che è molto amato il giovane! ^^

Danae: anche a me Ron e Bill piacciono tantissimo! Quella chiacchieratina frullava nella mia testa già da un po’…ma in quel chap stava meglio che negli altri. Perdono per averti fatto aspettare!

Kiara: Kiarussa! Mi mancano le nostre letteruzze…soprattutto mi manca ricevere quelle perle che mi mandavi tu! XD Si, anch’io adoro Ron…che, si era capito? ^^ Prego, tesoruccio…è stato un piacere per me scrivere per te…e sono mille volte felice perché la one-shot ti è piaciuta! A me è piaciuto molto scriverla =) un bacio enorme gigantesco

Eli: prima di tutto…sono riuscita a leggere il tuo aggiornamento! Eli, dolcezza, tu lo sai già cosa penso della tua storia, ma io ho una gran voglia di ripetertelo: sei fantastica! Crei un’atmosfera così…così intensa e magica che è sempre una gioia immensa leggere quello che scrivi…e poi già lo sai, io sono innamorata del modo in cui caratterizzi i personaggi (*…cough…ogni riferimento a Sirius, Remus, James & co. è puramente casuale…cough…*) e Lily è sempre più dolce, adorabile col suo piccolino!…ma io mi dispero perché gli eventi stanno correndo sempre di più ;_; …e corro a rileggermi la storia tutta d’accapo perché l’adoro e non voglio che finisca!!! *.* …cara…mi sa che se io vengo dall’Olimpo tu sei dell’Empireo… =) E…si, anche a me un paio di partite a bowling con Ron non dispiacerebbero per niente…^_- un super kiss mega

Giuggy: matita magica, come te la passi? =) Mi mancano tantissimo le tue fanart…proprio l’altra sera Nenè si disperava perché nella stanza nuova c’è più spazio e c’è mezzo muro da riempire… non siamo più riuscite a visualizzare un tubo, perché la magnifica connessione dell’ufficio di papà non fa vedere le immagini…-_- siamo in crisi d’astinenza da fanart! ;_; Sono felice che la one-shot per il tuo comply sia stata di tuo gradimento…e sono ancora più che felice che l’altro chap ti sia piaciuto così tanto! =) Tvtttttttb

Milla: allora tu mi capisci! Oh, anche noi abbiamo avuto dei momenti in cui avremmo fatto fare un volo dalla finestra a tutti i telefoni che abbiamo in casa…scollegati, che allegria… =_= sorry per l’attesa, cause di forza maggiore! Quanti altri chap? Vai a leggere alla fine dei thanks…kiss kiss!

Avana Kedavra: grazie mille =) si, anche a me Harry e Ginny piacciono molto…non lo so, ma dopo aver letto il quinto libro ho rafforzato le mie convinzioni che sarebbero una bella coppia insieme. E Ron e Hermione…beh, loro poi… =D sapessi quanto mi manca la mia bella connessioncina serale e tutti voi amici! ;_;

Ary: si, alla fine ce l’ho fatta a postare anche questo chap! Meglio tardi che mai =) mi fa piacere che anche il precedente ti sia piaciuto! =)

Vega: amore mio! Chissà se sei ancora in Inghilterra mentre ti scrivo…mi manchi molto! Lo sai che mi sono riletta i tuoi chaps? E sono ansiosa di leggere altro, quando finalmente sarò di nuovo dei vostri…come sempre il tuo parere è importantissimo per me, e saperlo così positivo mi riempie di gioia! Ti voglio un mondo di bene, appena mi ridanno la linea ti manderò subito una bella mail! =)

Blackmoonygirl: onore e gloria a Harry e Ginny, e ai problemi di tutti i giorni ^_- Eh si, porca telecom… -_-

Hermy15: invece purtroppo vi ho fatti aspettare lo stesso! Sorry! Però stavolta il chap è bello pulito e senza errori di battitura…meglio, no? =)

Vale86: ma cerrrto che la storia di Vale sarà anche un po’ tua! E io spero di vedere presto un’altra delle tue bellissime fanart…mi piacciono tantissimo! Eh eh…in effetti anch’io al posto di Hermione non sarei stata così comprensiva… (…censuriamo le parolacce volanti ^^) un bacio grandissimo

Alexis: maystro!!!! Che danno, sono fuori esercizio… -_- mi sa che quando torno dovremo fare una bella ripassata, perché il mio spagnolo/marocchino si è arrugginito ancora di più ^_-

Lara: tesoro adorato, come ti capisco!! Io ho i brividi al pensiero che dopo che mi avranno mandato la linea dovrò richiedere di nuovo l’adsl…forse per maggio la vedrò, che dici? ^^ Magari posso alleviare un po’ le tue pene: hai presente il tuo affezionatissimo Adam? E se…ti dicessi che il suo tempo sta per scadere? =D kisses

Lizzie: esatto, Hermione è stata ben ricompensata =D Mi fa piacere di averti fatto fare questa indigestione! ^_-

Vale: amica!!! Anche tu mi manchi così tanto…se tu mi fai la statuetta io posso farti un telegatto? ^^ Anch’io adoro i fratelli Weasley, tutti quanti…e mi sto divertendo da pazzi a scrivere la tua one-shot! Ho dovuto dare la precedenza a questo chap, perciò praticamente ho scritto solo una bozza… ma presto avrai il tuo regaluzzo! Non ti dispiace, vero, se un pezzettino lo dedichiamo pure a Vale86? Ti voglio un bene grande grandissimo! =)

Angele87: ooh, finalmente sono riuscita a leggere tutti i tuoi bei chaps nuovi…e finalmente posso recensirti!! Complimenti, mia cara: sto seguendo la tua storia con molto interesse, e sappi che mi hai ufficialmente intrigata! Stai migliorando di chap in chap, ti sento più spigliata e più sicura…e questo è molto, molto positivo per la storia. In pratica, vai avanti così che vai forte! (…sei riuscita a crearmi il problema della scelta fra Ron e Draco…per la miseria…*.*) …eh eh…ora che mi ci fai pensare la coscia di Hermione poteva benissimo passare per quella di uno spiedo, poverina ^^

Kim: dolcezza!!! Quante cose che ho da dirti…intanto, sono felicissima che il tuo regalo ti sia piaciuto…ci tenevo moltissimo che riuscisse bene! Poi…mi sono riletta tre volte l’ultimo chap che hai pubblicato…*sospirone* …quanto amo quei ragazzi…dì, mi fai adottare dagli Hyden? No, aspetta…se mi adottano non mi posso più mettere con Any, no…no, no…non si può, peccato ^^ la tua storia si sta facendo sempre più bellissima, così dolce e intensa e scattante allo stesso tempo… mi sento così emozionata all’idea di un matrimonio in vista, io adoro i matrimoni! Fosse poi tra Sirius e Allys…finalmente, poverini! Sono così belli e innamorati…dai, ragazzi, faccio il tufo per voi! *v* …devo solo chiederti una cosuccia…secondo te è da malati il fatto che sono in SbavModeOn per Any…e anche per il suo papà? XD *…cattiva Sunny che fa questi pensieri…* ^_- tvttttttttb, aggiorna in frettissima!

Giulietta89: scusami tantissimo, è un periodo molto incasinato con le connessioni questo! Rimedio subito: grazie mille per le rec, e spero davvero di sentirti ancora! Certo che scriverò ancora qualche altra one-shot su Dan &co…ci scappa sempre!

Marilia: tesoro, grazie mille! Beh, magari i miracoli non sono ancora alla mia portata, ma vedremo un po’ che si può fare ^_- Presto Adam farà il suo passo falso, non preoccuparti…un bacio e in bocca al lupo con la tua storia! Appena ci riesco la leggerò!

Ale: ehi, che bello! Sono contenta che anche tu mi stai recensendo…adoro le recensioni! (…e anche questo non si era capito…^^)  Ti ringrazio per i complimenti, anch’io sono molto affezionata alle nuove generazioni di Potter e Weasley…chi lo sa, magari perché loro li ho creati proprio io e perciò mi piace farli vivere le loro esperienze…sai, anche mia sorella come te ha un debole per Simon! =)

Mony: amica!! Che bello sapere che anche tu condividi il mio odio per questi problemi di linea… siamo un po’ avvilite io e mia sorella qui… =_= Sono felice di sapere che il chap precedente ti è piaciuto…wow, è un bellissimo complimento quello che mi hai fatto! Ti piacciono i baci come li descrivo io? =) ...sono lusingata…Povero Strek, sotto esame, eh? Anche la Nenè ne ha dato uno proprio qualche giorno fa…ha preso il suo solito disgustoso 30 e ora va in giro tutta felice per casa, con mamma e papà che non perdono occasione per fare tiratelle a me… -_- Un bacio grande quanto un pianeta! =)

Eva: per me è un onore e un piacere rispondere a tutte le mie recensioni…e sono contentissima di poterlo fare stavolta! Grazie per i complimenti, e…si, Ron e Hermione sono belli proprio perché sono intensi! Piacciono moltissimissimo anche a me! =) kiss kiss

 

 

Aah, è sempre così bello scrivere qualcosa e trovare così tante meravigliose recensioni…ve l’ho detto recentemente che vi voglio un mondo di bene, ragazzi? Beh, ve lo ripeto! Anche perché… sto cercando disperatamente di darvi una notizia e non so se vi farà molto piacere…ehm…sapete che il prossimo chap è il penultimo?

 

…siete ancora con me? Mi odiate? Mi volete bene lo stesso? Ehi! Penultimo vuol dire che ne mancano ancora due! Il fatto è che ormai è già successo quasi tutto quello che doveva succedere, è rimasta solo un’ultima situazione da risolvere e poi…in definitiva è giusto così, perché combaciano i tempi e tutto il resto, visto che io avevo programmato che BAWM 0 finisse qualche mese prima dell’inizio di BAWM 1…e adesso ci siamo quasi, accipicchia…e la cosa mi dispiace non poco, perché ormai sono così affezionata a questa saga che sarà un bel casino per me metterci la parola fine. Però bisogna pure farlo, perché anche le cose belle devono finire o finiscono per stufare, no? E comunque io mi dispererò lo stesso quando scriverò l’ultimo chap! ;_;

 

Detto questo…anche per stavolta è tutto, ci rivedremo il prima possibile col prossimo chap “Confidenze Scomode”. Me la lasciate la solita bella recensioncina, vero? ^_- Kisses kisses

 

Sunny

  
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