Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: micia95    24/09/2011    1 recensioni
Sono passati quattro anni e mezzo e Sakura e Shaoran non si sono né visti né sentiti né per telefono né per iscritto e ora lui è tornato. Come la prenderà Sakura? Come si chiariranno? E come la prenderanno i loro amici e Toyua?
Questa fanfiction parla del loro incontro e della loro nuova vita insieme, di tutte quelle piccole cose che fanno parte della vita di tutti i giorni.
Spero piaccia a tutti. ;)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Card Captor Sakura, la storia non è finita'
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Siccome ci ho messo un po' ad aggiornare la volta scorsa, ho deciso di inserire questo capitolo prima che trascorresse una settimana. Spero che vi faccia piacere...

Ok, ammetto che è un modo per scusarmi...

BUON NATALE!

Sakura si svegliò di soprassalto perché aveva fatto il solito incubo: Toyua e IeLang (la madre di Shaoran che Sakura ha incontrato nel primo film N.d.A.) che guardavano lei e il suo fidanzato con disprezzo dicendo “Cosa pensate di fare? Voi non sarete mai fidanzati! Noi non lo vogliamo e siamo noi a decidere!” poi ridevano con una risata cattiva, stile film horror. Tutti i loro amici e parenti poi li guardavano con sguardi schifati e dall’alta in basso. I due fidanzati intanto, cercavano di scappare da quegli sguardi accusatori. Poi Sakura si svegliava di soprassalto e più volte aveva ringraziato che il sogno non si spingesse più in là. Lo stato d’animo di Sakura è comprensibile se si pensa che di lì due giorni ci sarebbe stata una grande festa per Natale a casa Tomoyo, a questa festa erano stati invitati la famiglia di Sakura, quella di Shaoran, quella di Mei-Ling e svariati parenti che la madre di Tomoyo e quella di Sakura avevano in comune, tra cui il bisnonno (ok, può sembrare assurdo che non sia ancora morto, ma non poteva mancare a una ricorrenza del genere! N.d.A.). Ma la cosa che più spaventava Sakura, era che lei e Shaoran avevano deciso di annunciare pubblicamente il loro fidanzamento (Sakura si chiese più volte di chi fu quell’idea balzana! N.d.A.) e lei aveva il terrore che LeLang non fosse d’accordo con la scelta del figlio. Per questo motivo faceva sempre quel bizzarro sogno, nel quale si capiva tutta la preoccupazione di Sakura.

La ragazza guardò l’orologio: erano le otto; si costrinse ad alzarsi dal letto perché far mezz’ora doveva essere a casa di Tomoyo per aiutarla con i preparativi.

Arrivata a casa di Tomoyo vi trovò anche Shaoran e Mei-Ling. Lavorarono tutto il giorno, misero addobbi tra cui il vischio, prepararono bevande e pietanze che sarebbero serviti da rinfresco per il “cenone” di Natale. Per tutto il tempo Sakura fu agitata e impaziente, sentiva già il peso di ciò che sarebbe successo due giorni dopo.

Il giorno seguente arrivarono la famiglia di Shaoran e quella di Mei-Ling che si sistemarono nella casa dove già vivevano i due cugini. Inoltre arrivarono anche parenti lontani di Sakura che si sistemarono invece nella casa di Tomoyo.

Il giorno della vigilia di Natale i preparativi furono finiti e tutto fu messo a punto perciò non si festeggiò.

Il giorno di Natale invece ci fu una festa che durò tutto il giorno nella grande villa di Tomoyo. In questa giornata si ritrovarono parenti e si crearono nuovi legami di amicizia tra le due famiglie. Tra gli invitati c’erano anche gli amici dei nostri protagonisti e l’insegnate di matematica Kaho Mizuki.

 

Era ormai tarda sera e i due fidanzati non avevano ancora annunciato il loro fidanzamento, questo perché non sapevano come farlo anche se c’erano state avariate proposte: annunciarlo ufficialmente facendosi ascoltare da tutti, proposta bocciata sul nascere perché non stavano annunciando il loro matrimonio; oppure dare a tutti un bigliettino con su scritto la notizia; o ancora dirlo con “il gioco del telefono senza fili”; ma tutte le proposte furono bocciate per un motivo o per un altro e alla fine erano di nuovo punto a capo.

Ormai, appunto, era tarda sera e Sakura e Shaoran non avevano la minima idea di come risolvere il loro problema. Erano per caso sotto uno dei tanti vischi appesi per l’occasione della festa di Natale, quando si avvicinò loro Eriol e sussurrò a Shaoran in modo che sentisse solo lui “Perché non la baci? Siete sotto il vischio: nella tradizione occidentale, più precisamente nella mitologia scandinava, il vischio è la pianta sacra di Frigg, dea dell’amore: dopo che suo figlio Balder venne ucciso da una freccia di vischio, Frigg cominciò a piangere sul suo corpo, e mentre le sue lacrime si trasformavano nelle perle bianche del vischio, Balder tornò in vita; per la felicità, Frigg cominciò a baciare chiunque passasse sotto l’albero sul quale cresce il vischio (di solito pioppi, olmi e tigli), facendo sì che non potesse capitare mai nulla di male a tutti coloro che si fossero dati un bacio sotto un ramoscello di vischio. Perciò unisce l’utile al dilettevole, no?”

“Non stai raccontando un’altra delle tue storie?” gli chiese Shaoran dubbioso.

“Giuro” disse Eriol facendo una croce sul cuore e poi si allontanò da lui per andare da Tomoyo alla quale disse qualcosa che la fece ridere e poi tornare seria.

Intanto Shaoran stava valutando il consiglio di Eriol quando Sakura si voltò verso di lui. Lui le si avvicinò e abbracciandola le sussurrò ciò che gli aveva appenda detto Eriol. Quando lui finì di parlarle, lei si scostò sorridendo e annuendo; poi gli chiese “Non sei d’accordo?”

“Beh…ecco, insomma…davanti a tutti?” le rispose imbarazzato. A quella domanda Sakura storse il naso e lo guardò dicendo “Ti vergogni a baciarmi?” lui non rispose e abbassò lo sguardo. Allora più dolcemente Sakura aggiunse “Anch’io mi vergogno, ma io ti amo e tu ami me, qual è il problema? Basta fare finta che siamo in una stanza vuota e ci siamo solo noi due” Shaoran annuì sorridendo: grazie alle parole di Sakura aveva preso coraggio.

Avvicinarono i visi lentamente, sentendosi però lo sguardo di tutti addosso, prima di unire le labbra Sakura gli ricordò “Solo tu ed io…” non poté aggiungere altro perché le loro labbra si incontrarono (a dispetto della rabbia di Toyua N.d.A.). Però si scostarono quasi subito perché avevano avvertito una strana presenza, la stessa che due mesi prima aveva sentito Sakura e della quale non aveva fatto parola con nessuno.

Mentre tutti applaudivano e qualcuno gridava “Bravi!” o “Lo sapevo”, i due fidanzati raggiunsero Tomoyo, con una telecamera in mano, Mei-Ling che sorseggiava, sogghignando e guardandoli, una bibita ed Eriol tranquillo come sempre.

“Tomoyo, abbiamo bisogno di uscire senza che qualcuno ci veda uscire” esordì Sakura preoccupata e agitata continuando a scrutare fuori dalla finestra che stava alle spalle di Mei-Ling.

“D’accordo, ma a una condizione: dimmi perché” Tomoyo era stata, come al solito, non scortese ma risoluta e decisa. Sakura si torturò un po’ le mani prima di risponderle.

“Wow!” fu il commento entusiasta di Mei-Ling “Vado subito a prenderli Tomoyo! Menomale che li abbiamo finiti ieri!” detto questo sparì sulle scale sotto gli sguardi sconsolati di Sakura e Shaoran.

“Su, non fate quelle facce: sono sicura che vi piaceranno” cercò di tirarli su di morale Tomoyo.

Dieci minuti più tardi erano vestiti con i costumi che Tomoyo e Mei-Ling avevano cucito apposta per loro perché Tomoyo aveva intenzione di chiedere ai due ragazzi di fare un video in costume e con le carte.

“Non sono brutti! Anzi vi stanno benissimo!” disse loro Eriol tenendo la mano di Tomoyo e sorridendo. A quell’affermazione guadagnò gli sguardi furiosi dei due “modelli”.

“Non capisco proprio perché anche il cinesino ci debba aiutare!” sbottò in quel momento Kero-chan trasformato in Kerberos. Dopo la risposta di Sakura lui e Yue erano subito stati contattati.

“Primo: smettila, te l’ho detto un milione di volte; secondo: mi ha aiutata in passato e lo farà ancora; terzo: se non ti va bene così torna a casa, ma ricorda che abbiamo preparato una montagna di dolci ed ero pronta ad offrirteli!” disse Sakura guardando il leone alato con uno guardo omicida.

“Beh, scu…scusa, però ora li voglio i dolci!” tentennò Kerberos sotto lo sguardo assassino di Sakura.

I quattro, Sakura, Shaoran, Kerberos e Yue, cercarono la strana presenza per tutta la città, ma non ne trovarono la fonte né qualsiasi altro indizio; così decisero di tornare alla festa e di aspettare che la presenza si rivelasse.

Questo però non convinceva tanto i guardiani che erano piuttosto preoccupati, comunque non dissero niente e non esposero i loro dubbi per non far preoccupare inutilmente anche gli altri, sperarono solo che quella storia finesse presto.

 

 

Spero sia piaciuto. Ringrazio chi legge solamente e

Beijaflor

BelieveinMe

celiane4ever
fede97
Gabbe

GummyDoll
JennyChibiChan
lupacchiotta89
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