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Autore: Kirby    05/06/2006    8 recensioni
Cosa succede ad un'organizzatrice di matrimoni se s'innamora? E se lui è già fidanzato ed addirittura prossimo al matrimonio? Leggete per scoprirlo... Visti gli esiti positivi della collaborazione precedente... Kirby e Strega_Mogana (alias Luana ed Elena) ci riprovano... A voi i commenti! Buona lettura..
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Muoviti con quel mazzo di fiori

- Muoviti con quel mazzo di fiori! Non vorrei doverti spiegare per l’ennesima volta la differenza tra lilium e gigli!- inveì una ragazza bionda con grossi occhiali da sole a specchio vestita con un elegante tailleur nero ed un auricolare all’orecchio destro, fissando che tutto fosse perfetto. Il ragazzo, sconvolto dal tono autoritario della ragazza, arrossì ed affrettò il passo, cercando di evitare ulteriori rimproveri.

- Non credi di esagerare un pochino? - domandò la ragazza dai capelli castani acconciati in un’alta coda – Un mese fa non sapevi neppure la differenza tra una margherita ed un geranio ed ora sai qual è un giglio e qual è un lilium?- domandò incredula.

- Basta studiare Mako-chan… Leggi questo e capirai moltissime cose – illustrò la bionda continuando a sovrintendere tutto e tutti.

- E’ strana da un mese a questa parte…- rifletté ad alta voce un’altra ragazza che affiancava quella che aveva parlato qualche istante prima - magari è preda di un virus…- mormorò soprappensiero.

- Il virus ce l’ha lei nella testa…- borbottò l’altra osservando con scetticismo ora l’amica ora il libro che si intitolava “ I misteri del verde giardino”.

- Allora Minako… come sta procedendo l’organizzazione di questo matrimonio? - domandò Yumi facendo il suo ingresso nell’ampio gazebo che occupava tre quarti del giardino.

- Ho tutto sotto controllo Yumi… Usagi sta provando per la milionesima volta il vestito da sposa ed é in preda ad una crisi respiratoria prematrimoniale e Mamoru sta camminando nervosamente nel suo appartamento. -  riferì preparata la ragazza, togliendosi gli occhiali da sole ed osservando la sua capa.

- Devo ammetterlo Minako, non avrei mai creduto che in poco più di un mese arrivassi a creare tanto… - ammise Yumi suo malgrado guardandosi attorno interessata.

- Ho avuto un’ottima insegnate… - rivelò lei sorridendo visibilmente più rilassata.

 

Già, ma vediamo un po’ cos’è accaduto quaranta giorni prima…

Wedding Project - Ufficio di Yumi Onizuka.

- Non credo sia il caso Minako… Cerca di ragionare! - sbottò la donna, accendendo l’ennesima sigaretta della giornata, era già stata una mattinata pesante e, anche se erano solo le undici di mattina, non avrebbe più voluto avere discussioni ma non aveva fatto i conti con una Minako agguerrita e pronta a tutto pur di avere il posto lasciato libero da Usagi.

- Avanti Yumi… sarà proprio come l’altra volta: dammi fiducia e non ti deluderò! - cercò di convincerla Minako, poco propensa a lasciarsi scoraggiare dalle parole della donna.

- L’ultima volta che ti ho lasciato organizzare un matrimonio é esplosa la torta nuziale davanti agli sposi... e ancora non ho capito come sia potuto succedere! 

- Ero inesperta e troppo agitata. - si difese l’altra - Ragiona Yumi: a te manca un’organizzatrice, dopotutto Usagi è diventata la tua socia, quindi dammi un’opportunità! - ripeté con trasporto – Ora sono più preparata, più matura e più conscia di quello che tu ti aspetti da me.

- Un conto è diventare assistente, un altro è diventare organizzatrice dall’oggi al domani! - tuonò ancora, sperando d’infrangere i castelli in aria della ragazza.

- Mettimi alla prova: ti chiedo solo questo. Se non dovessi rispettare gli standard di quest’azienda potrai licenziarmi in tronco. - finì respirando profondamente sapendo che si stava giocando tutto con quell’unica opportunità.

- E sia… Ma non aspettarti aiuti da parte mia… Trovati un matrimonio… ed organizzalo. - gli disse laconica, consultando alcuni documenti che erano sulla scrivania, ritenendo conclusa quella conversazione.

- Grazie Yumi! - gridò felice la ragazza balzando in piedi soddisfatta.

- Non pensare di occuparti di uno di questi matrimoni…- borbottò la donna osservandola con occhi ferini ed indicando i fogli sparsi sul suo tavolo.

- D’accordo… - disse tranquilla la bionda uscendo dall’ufficio della fondatrice della società.

- Non troverà mai un matrimonio in così breve tempo…- la derise l’altra appena la porta fu chiusa alle sue spalle.

- Yumi? Usagi ha finalmente fissato la data! – urlò eccitata Kasumi entrando nell’ufficio della donna senza nemmeno bussare.

- Non mi pare di aver detto Avanti. – sbottò l’altra colpendo irritata la scrivania.

- Scusa… - mormorò arrossendo la nuova venuta uscendo repentinamente dall’ufficio.

Un leggero bussare alla porta le fece pulsare una vena sulla fronte.

- Avanti! Kasumi possibile che tu debba essere così idiota?! - gridò prim’ancora che la porta si fosse aperta.

- Bel modo di dare il buongiorno alla tua nuova socia… - esordì Usagi entrando in quel mentre e sedendosi sulla sedia che solo poco tempo prima aveva occupato Minako.

- Scusa ma è stata una mattinata difficile… Prima ho discusso con Minako che vuole prendere il tuo posto… poi Kasumi che fa le sue entrate come se fossi una sua cara amica!- rispose seccata.

- Per quanto riguarda Minako in parte è colpa mia… - iniziò Usagi ridacchiando divertita di fronte all’espressione basita della donna - ieri notte siamo state alzate fino alle quattro per discuterne insieme. Io credo che dovresti darle un’opportunità. – concluse decisa.

- Già concessa, anche se non ritengo abbia maturato sufficiente esperienza. - brontolò Yumi.

- Oh ancora con quella storia della torta? Non é stata colpa sua... e, poi, se non ricordo male, tu mi hai raccontato che il tuo primo matrimonio é stato un disastro.

- Non farmi pentire d’averti fatto socia. – cercò di minacciarla Yumi spegnendo la sigaretta nel portacenere pieno.

- Vorrei affidarle l’organizzazione del mio matrimonio, se sei d’accordo – suggerì Usagi.

- Fammi indovinare: ne avete parlato ieri notte fino alle quattro? - rispose automaticamente Yumi, osservando la ragazza che ridacchiava divertita.

- Più o meno…- rispose la ragazza bionda.

- Ora capisco perché non era minimamente preoccupata: mi avete fregato! Ma io me ne lavo le mani. Fatti vostri… e se il tuo matrimonio non sarà indimenticabile… sempre fatti vostri! – tuonò lei incrociando le braccia sul petto.

- Va bene Yumi… - mormorò alzandosi in piedi pronta ad uscire.

- Ehi...- la bloccò Yumi – sei sicura che non scappi anche con te?

- Tranquilla... non prenderà taxi per il prossimo mese! 

- Il tuo ufficio non va più bene… - cambiò discorso l’altra - Chiedi a Tsubasa e Tetsu di darti una mano a spostare le tue cose nell’ufficio accanto al mio… - borbottò senza guardarla.

- Mi mancherà il mio ufficio… - ammise a malincuore la ragazza, fermandosi sulla soglia.

- Dove lavorerebbe Minako altrimenti? – le fece notare l’altra.

- Stai per caso ammettendo che Minako potrebbe avere successo? – chiese Usagi voltandosi di scatto incredula.

- Può essere, dopotutto ti ha seguita come un’ombra per anni… Qualcosa deve aver pur imparato, ma guai a te se le dai qualche aiuto: dev’essere in grado di cavarsela da sola! – ribatté perentoria.

- Promesso – concesse a malincuore uscendo.

 

Alcuni giorni dopo, all’hotel Sheraton

- Usagi e Mamoru si sposano… - annunciò il ragazzo osservando il biglietto che la sorella gli aveva dato il giorno precedente.

Era sdraiato mollemente a letto, mentre la ragazza al suo fianco giocava sul suo torace.

- Sono stata una stupida… Dovevo confessargli che ci stavamo vedendo… - mormorò lei mogia.

- Neppure loro sono stati completamente sinceri con te - le fece notare lui.

- Non credo che sia il caso di farmi vedere in giro con te… - disse con voce debole, in realtà avrebbe voluto uscire allo scoperto ma non le sembrava il caso di farlo proprio il giorno del matrimonio di Mamoru.

- Ti vergogni di me per caso? - s’informò lui sollevandole gentilmente il mento ed incatenando i loro sguardi.

- Lo sai che non mi vergogno di te! - ribatté decisa, guardandolo con occhi colmi d’amore.

Era stata una sciocca, si era illusa di aver conosciuto il grande amore, ma fortunatamente Mamoru aveva compreso che il loro non era vero amore ed aveva troncato la loro storia prima che fosse troppo tardi.

All’inizio non era stato facile accettare il suo rifiuto, molte notti le aveva trascorse sveglia sperando che il giovane si ricredesse, invece lui non era mai tornato sui suoi passi.

E allora aveva preso il cellulare e aveva chiamato il primo numero che le era venuto in mano nella borsetta. Dopo quella sera aveva capito cosa avesse frenato Mamoru e l’enorme errore che stavano commettendo.

- Sono meravigliosi insieme… si completano a vicenda… - mormorò Rei arrossendo.

- Vorresti dire che noi non siamo meravigliosi insieme? Che non ci completiamo a vicenda?- domandò lui sornione.

- Per carità… Hai innescato nel mio cuore un turbinio di sensazioni mai provate prima d’ora. - ammise lei felice.

- Fortuna che mi hai lasciato il tuo numero di cellulare appena finita la cena… - fece allusivo stringendosela al petto.

Aveva già avvisato Minako: lui ci sarebbe stato al matrimonio di Usagi, dopotutto se quei due si sposavano… parte del merito era anche sua. Ma avrebbe portato la sua fidanzata, sempre se lei avesse accettato.

 

Una settimana prima della cerimonia.

- Minako? La sarta ha portato il mio vestito? – chiese Usagi osservando la sua ex assistente con occhi assassini.

- Calmati… Respira profondamente… Sì, è nella tua stanza. Ami e Makoto hanno i loro vestiti da damigella, i tuoi genitori hanno i loro abiti e Mamoru lo riceverà tra… - disse osservando ora l’orologio ora il cellulare. Lo squillò la fece sorridere - Ora… Tutto in perfetto orario - rispose giuliva.

- Non so come hai fatto Minako, non immaginavo che tu mi avessi studiato così da vicino in tutti questi anni! – ammise la futura sposa osservando l’amica.

- Non ti ho mai persa d’occhio, ti ho osservata, sbirciata, studiata, analizzata, pedinata e vivisezionata… - rincarò la neo organizzatrice con un sorriso trionfante in viso.

- Mi spaventi, fortuna che sei una delle mie più care amiche – ribatté.

- Minako cara… - tubò la signora Tsukino avvicinandosi alla ragazza sorpassando sua figlia con una spallata.

- Sì signora Tsukino? - chiese con voce professionale, tanto che la donna ebbe una piccola incertezza iniziale.

- Pensavo che potremmo mettere una fontana al centro del giardino dal quale sgorga champagne e… - propose immaginandosi l’effetto.

Usagi inorridì, chiudendo gli occhi alla sola idea paventata dalla sua genitrice.

- Signora Tsukino? – la interruppe dolcemente, mentre la donna la osservava stupita da quell’interruzione – Io sono pagata per pensare… e comunque la sua idea non è fattibile. Ha provato il vestito? No? Le suggerisco di farlo, non vorrà rischiare che la madre della sposa non sia perfetta? – le consigliò serafica, sorridendo appena la donna le lasciò sole.

- Come hai fatto?! – chiese Usagi osservando la donna allontanarsi tranquilla.

- Ci vuole polso e soprattutto bisogna farle vedere chi comanda… In questo caso io… - annuì soddisfatta.

- Lo terrò presente… Hanno confermato tutti? – s’informò ricordando gl’invitati.

- Zia Clara non potrà intervenire: Elbert, il gatto grigio se non ricordo male, ha i reumatismi, mentre Dagobert, il gatto tigrato, non sopporta i viaggi. Per il resto vengono tutti, Seya incluso. Con accompagnatrice… - rispose dopo aver consultato la sua cartellina.

- Davvero Minako: eri bravissima a fare l’assistente, ma sei altrettanto brava a fare l’organizzatrice di matrimoni. – le confessò la ragazza.

- Adoro questo lavoro e poi… conosco benissimo i due soci… - ribatté ammiccante, mentre la sua capa le sorrideva.

- Casa Tsukino è addobbata a festa… - esordì Mamoru abbracciando la sua fidanzata.

- Non dovevi essere al lavoro? – chiese Minako osservando la sua agenda e poco dopo il ragazzo.

- Scusa se ho chiesto un giorno di permesso per vedere a che punto erano i preparativi per il mio matrimonio…- ribatté il giovane fingendosi offeso.

- Minako? Da quando in qua sei così apprensiva con i futuri sposi? – indagò Usagi scrutando la sua amica.

- Faccio solo il mio lavoro… - rispose pronta osservando alcuni elettricisti lavorare – Ehi! Quei cavi vanno messi dall’altra parte! Li sai leggere i disegni?! – tuonò allontanandosi verso tre ragazzi che impallidirono appena la ragazza entrò nel loro campo visivo.

- Sembra stia venendo bene… - mormorò il giovane baciandole il collo.

- Sembra… Mi riservo il giudizio per il dopo cerimonia… - rispose lei accoccolandosi meglio tra le forti braccia di lui, un’ultima occhiata a Minako che minacciava un elettricista e sospirò – Ho creato un mostro...

 

Il giorno del matrimonio

Minako aveva controllato tutto per la terza volta, tutti gli invitati erano arrivati e gustavano i manicaretti del pre-rinfresco, facendo numerosi complimenti al ristorante che lo aveva organizzato.

L’auto arrivò in perfetto orario e dopo aver controllato l’orologio, per l’ennesima volta, poté ammirare Usagi uscire dalla porta di casa meravigliosa nel suo abito bianco, con il velo che le ricadeva morbidamente sul davanti.

L’autista aprì la portiera ed Usagi ed il signor Tsukino entrarono nell’abitacolo.

Una semplice occhiata dell’organizzatrice bastò a placare le manie di protagonismo della madre della sposa.

La chiesa, perfettamente addobbata con rose rosse e gigli bianchi, era semplicemente perfetta. Appena entrata vide lo sposo davanti all’altare.

Rassicurata dette il suo ok all’autista che arrivò poco dopo, facendo scendere la sposa.

Appena il paggetto fece il suo ingresso risuonarono nell’aria le note dell’inno nuziale.

La sposa fece il suo ingresso e tutti rimasero incantati di fronte a tanta bellezza.

Mamoru le sorrise, incapace di staccarle gli occhi di dosso. Non riusciva ancora a crederci che quello stesso giorno avrebbe infine coronato il suo sogno d’amore, con la ragazza che più di ogni altro gli aveva sconvolto la vita.

Minako osservò soddisfatta il suo lavoro: tutto era perfetto, frutto di parecchie prove e di numerose riunioni avuti con tutto il personale.

Vide Yumi avvicinarsi annuendo e sorridendole: capì d’averla spuntata per l’ennesima volta.

 

La cerimonia era da poco conclusa ed il rinfresco vero e proprio era iniziato da qualche minuto quando Minako vide suo fratello e la sua accompagnatrice.

- Cosa cavolo ci fai tu qui con lei?! – sbottò accennando a Rei.

- Sapevo che non era il caso che venissi… - mormorò la ragazza dai capelli corvini.

- Cosa? No, non intendevo dire questo, solo non con lui! – tuonò irritata.

- Cos’ho io di diverso? – chiese Seya non comprendendo le motivazioni di sua sorella.

- Tu vai con qualsiasi cosa respiri! Presenti esclusi s’intende…- sibilò contro di lui.

- Con te non sono mai venuto… - ribatté allusivo.

- Non sei divertente! - ringhiò lei.

- Minako? Potresti cercare di andare d’accordo con tuo fratello? Almeno il giorno del mio matrimonio? – domandò Usagi osservando l’amica con intenzione.

- Ciao Rei – disse la sposa riconoscendo l’accompagnatrice del ragazzo.

- Ciao Usagi… Congratulazioni, vi auguro tantissima felicità – disse con sincerità la ragazza.

- Venite a sedervi, Mamoru sarà contentissimo di vedervi – rispose la sposa accompagnando i suoi ospiti a sedere.

- Lei é la tua nemica!- le sussurrò all’orecchio Minako.

- No, lei é la ragazza di tuo fratello! E poi io lo sapevo che sarebbe venuta.

- Cosa?

- Mi ha chiamato qualche giorno fa.... ci siamo viste e abbiamo parlato a lungo. Rei é felice con Seiya... lasciali in pace.

- Sarà...- mormorò l’altra poco convinta – ma non mi piace che mi nascondi le cose. Io sono la tua organizzatrice.

- No,- fece decisa la sposa sfilandole l’auricolare dall’orecchio e prendendo il suo blocco per gli appunti – ora sei solo la mia amica Minako, ti prego rilassati e goditi il pomeriggio. Te lo meriti sei stata brava, tutto é perfetto e tutto andrà bene.

Il pranzo iniziò e tutti vi fecero onore apprezzando i piatti semplici ma gustosi proposti.

Mamoru guardava i suoi ospiti con un sorriso radioso, sapeva che aveva fatto la scelta giusta, sapeva che con Usagi al suo fianco la vita sarebbe stata imprevista ma ricca d’amore e gli andava bene così.

- Li hai visti quei due?- fece dolcemente alla moglie indicando Seiya e Rei – Rei non sorrideva mai in questo modo con me... forse solo i primi mesi.

- E’ normale sorridere in quel modo quando stai con la persona che ami. – gli rispose Usagi prendendogli una mano – Visto? Tutti felici e contenti... Rei sta bene, Minako ha il suo lavoro e mia madre ha assistito al matrimonio della figlia.

- Hai dimenticato la cosa più importante. – le sussurrò Mamoru avvicinandosi alla giovane moglie – Noi due abbiamo superato tutti gli ostacoli che ci hanno messo davanti, appuntamenti, cene imbarazzanti, litigate e fidanzamenti lampo ed ora: siamo insieme.

Usagi sorrise eliminando la piccola distanza che la divideva dalle labbra del marito per un dolce bacio.

Minako osservò il fratello che parlava dolcemente con la ragazza al suo fianco.

Con passo felpato si avvicinò al tavolo dei due, che era lo stesso di Yumi e, dopo averli abbracciati, e osservando di sottecchi la sua capa esordì:

 - Spero che, quando fisserete la data delle nozze vi rivolgerete alla Wedding Projec: con me non correresti alcun pericolo, perché Seiya è mio fratellone adorato e lo conosco troppo bene… - concluse sorniona.

- Ci penseremo… - dissero in coro i due ragazzi arrossendo mentre osservavano il taglio della torta fatto dai due novelli sposi.

- Come dico sempre… affidateci le vostre preoccupazioni e noi le trasformeremo in gioie… - citò Minako con convinzione, mentre Yumi inorridiva, pentendosi d’aver già offerto il posto a quella pazza scatenata.

 

FINE

 

 

Ringraziamenti di Elena & Luana:

Ringraziamo tutte voi che avete letto e commentato: ci siamo divertite a scrivere questa storia inspirata (come avete notato ^__^) al film con Jennifer Lopez (che, tra l’altro il film é ispirato ad un libro che si intitola proprio Prima o poi mi sposo).

La storia é arrivata alla fine, inevitabilmente e con nostro sommo dispiacere, ma da buone romantiche come siamo noi, il lieto fine dev’essere per forza melenso e ricco di romanticismo. Speriamo che questa fanfiction vi tenga compagnia anche in futuro, quando non avrete nulla da leggere e vorrete divertirvi un po’!

Grazie ancora ai vostri commenti che ci hanno spinto costantemente a fare di meglio!

E un ringraziamento particolare va alla mia sorellona che si becca tutti i miei sproloqui mentali, che studia le mie pazze idee e mi aiuta a metterle in atto! Lei mi aiuta sempre.. e mi sostiene... grazie Luana sei unica!

Sorellina? Non farmi arrossire, il merito è tutto tuo, Elena, che riesci sempre a trovare trame stuzzicanti, dalle quali non posso non farmi coinvolgere ed appassionare, tanto che me le sogno perfino di notte!! Impossibile non creare qualcosa di unico ^___^ proprio come te!! E posso assicurarti che il sostegno è reciproco, in ogni situazione!!

Un bacio ed un abbraccio forte a tutte voi, sperando di incontrarvi presto con un’altra nostra nuova storia.

Elena & Luana.

  
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