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Autore: voiceOFsoul    25/09/2011    1 recensioni
“Volevo fossi tu” è liberamente ispirato ad una storia vera. Liberamente nel senso che non è realmente accaduto tutto ciò che leggerete.Seguirete Ram e Dario nella loro “never ending story”, la loro “storia infinita”, desiderata a quanto pare da sempre e da tutti. La storia è rapida, di corsa come è la vita vera.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vecchio MBK aveva deciso di scioperare quella mattina, non ne voleva proprio sentire di accendersi. Ram guardò l'orario sullo schermo colorato dello sportellino di un Motorola. "Cavolo! Sono già le 7.40...se non si accende immediatamente arriverò tardissimo a scuola! Chi ho a prima ora? Oggi è mercoledì perciò a prima ora...Oh no! C'è Fornarini! Quello mi sbatte fuori!" e continuò a spingere in fondo il pedale dell'accensione. Fornarini era proprio il professore più pignolo che conoscesse! Un borbottìo del motore la fece sperare. Abbassò la leva per l'aria, strinse il freno, spinse forte il suo piede sul pedale dell'accensione e accellerò leggermente. L'MBK si era finalmente deciso a partire! "Evviva...speriamo che..." Ram non aveva ancora finito il pensiero che il motorino, quasi fosse un bambino capriccioso che non vuole spostarsi da casa, si spense e con lui ogni speranza di arrivare puntuale.
- Cavolo, ma ce l'hai con me? Che t'ho fatto di male? Ti lavo tutte le settimane. Non ti abbandono mai. Sei arrabbiato ancora per quella storia del portone di Vale? Lo sai che non ti ci ho sbattuto apposta! E poi non è stato niente di grave! Oppure è per la caduta mentre andavamo in palestra? Ma lo sai che è stata colpa di quella maledetta pietra che quell'idiota aveva lasciato a centro di strada! -
- Con chi stai parlando? - La voce che rivelava la presenza di Ivana, la cugina che abitava vicino a lei, la fece sussultare.
- Con...con...con lui! - indicò con la mano il motorino - Oggi sta facendo i capricci, ma prima o poi parte! - sorrise e silenziosamente provò ancora ad accenderlo. Stavolta partì sul serio. Mentre dava la precedenza prima di immettersi nella strada per casa si accorse di qualcosa di strano che lampeggiava vicino all'indicatore della freccia inserita. "Ecco perchè non volevi partire! Hai sete!" Il livello del carburante era ai limiti della decenza! "Quanto ho nel portafoglio? Aspè...uno...tre...sette...perfetto! Adesso passo dal benzinaio altrimenti non arrivo neanche a scuola." Percorse in fretta la strada che portava al benzinaio di fiducia, quello proprio vicino al centro del paese. Sinceramente non le importava che fosse quello dove andava sempre...per il momento era il più vicino e questo bastava! Fermò il motorino e un signore che dimostrava molto più dei suoi quarant'anni si avvicinò.
- Ehi Ram...facciamo il pieno stamattina? -
- Fai il pieno...ma a sette euro ti fermi! -
- Ram...hai un motorino mica un camion! -
- Si, lo sò...ma è totalmente a secco e non vorrei che... -
- Va beh...ci penso io! -
- Grazie Gino! -
Mentre Gino iniziava il suo lavoro, un SH125 nero e tirato a lucido da poco si fermò dal lato opposto. "Cavoli quanto pagherei per avere un SH! E non è da buttare neanche il padrone!" Si ritrovò a fissare quel bel ragazzo biondo che sembrava averla ipnotizzata. "Cavoli se non è carino! L'ho visto già da qualche parte...beh qui al paese è facile conoscersi un po’ tutti, ma questo assomiglia a...cavoli è..." Trattenne un sobbalzo. Anche il biondino la guardava e cercava di capire dove avesse visto quei riccioli. Restarono così, senza dire una parola, a fissarsi.
- Finito! Penso che per un po’ ti dovrebbe bastare...dieci euro, prego! -
- Cavoli Gino t'avevo detto di fermarti a sette! Ho solo questi! -
Gino rise. - Scherzetto! Sette euro e sparisci! -
- Tieni spiritosone! -
Gino prese i soldi e aspettò che Ram mettesse in moto prima di andare a servire il biondino. - Quanto ti faccio? - Non ricevette risposta. Il biondino stava esaminando tutto ciò che poteva della ricciolina che stava per andare via. - Ehi ti svegli? Devo lavorare! -
- Cosa? - il biondino sembrò dargli retta, ma non distolse lo sguardo da quel viso...e da tutto il resto.
- Dario sveglia, che è già mattina! - Al sentire quel nome Ram, che ancora non si decideva ad andare via ebbe la conferma e si girò a guardare il nuovo volto da dare a Dario Simoni prima di ripartire. - Come fanno i tuoi a darti in mano un motorino se sei così di mattina? -
- Scusa Benza ero sovrappensiero! -
- Si sovrappensiero...lo so io a cosa vorresti star sopra in questo momento! E diciamo che non vorresti starci solo sopra... -
Dario rise perchè quello che aveva detto "Gino Benza" in effetti non era poi così sbagliato, ma prima di tutto voleva capire perchè quella figura gli era così familiare.

"Cavoli non è cambiato di una virgola!" Ram continuava a pensare a Dario mentre camminava verso scuola… "L'avrei riconosciuto dovunque! La faccia è uguale anche se ha cambiato taglio di capelli e forse è un pochino più alto! Diciamo che è venuto su bene!" ...mentre posteggiava il motorino... "Chissà se mi ha riconosciuto? Penso di no, altrimenti m'avrebbe detto qualcosa dopo tre anni minimo che non ci vediamo!" ...mentre era in classe... "Chi lo sa se ha cambiato anche carattere! Una cosa è sicura...ha cambiato motorino! Certo che passare da quel vecchissimo coso giallo fluorescente e catarifrangente che si vedeva anche al buio senza fari a un SH nero è un bel salto di qualità! Chissà se lo farò anch'io? Magari gli chiedo di farmi fare un giro un giorno di questi, ma quando? Ogni volta che organizziamo per vederci capita qualcosa! Boh...ne parleremo prima o poi. E' il PRIMA O POI che mi preoccupa in effetti. Il paese è piccolo ed incontro tutti quasi ogni giorno, ma Dario è quasi impossibile da trovare. Sicuramente abbiamo orari totalmente diversi, frequentiamo zone e persone totalmente estranee tra loro. Il caso ci ha sempre portati a stare lontani. Probabilmente è un segno del destino!"
- Centini. Ramona Centini. Ragazzi è presente Centini Ramona? -
- Si, fisicamente è presente! - Alex rispose alla supplente che era da poco entrata nella IV^L salvando Ram dall'assenza. Le diede una leggera gomitata. - Ma la testa dov'è? -
- Cosa? - Ram tornò alla realtà.
- Lascia stare... -
La giovane professoressa continuava il suo appello in quella classe che non aveva mai visto, scorrendo i nomi segnati da un'importante calligrafia con la sua stilografica nera e cercando i ragazzi chiamati da sopra le lenti dalla montatura rossa.
- Ram, si può sapere che hai oggi? -
- Stavo pensando a... -
- Diego o Dario? -
- Dario...oggi l'ho visto mentre facevo benzina. -
- COSA? -
- Ragazze non urlate! - la professoressa era al suo primo anno in quel commerciale e non si era ancora abituata al tono di voce dei ragazzi.
- Ci scusi... - fu Ram a rispondere. Continuò a parlare con Alex, ma mantenne un tono di voce molto più basso - Ero a fare benzina da Gino come al solito. -
- E chi è Gino? -
- Il benzinaio, forse? Comunque...non importa! Ero a fare benzina ed è arrivato lui. -
- Che t'ha detto? -
- Niente, non so neanche se m'ha riconosciuta. -
- Ma t'ha vista? -
- Certo che m'ha vista! Ci siamo fissati per tutto il tempo ma non abbiamo detto neanche mezza parola... -
- E perchè? -
- Perchè siamo stati zitti? -
- Perchè non gli hai detto qualcosa tu? Perchè non ti sei fatta riconoscere? -
- Forse perchè ero in ritardo già? -
- Cavolo! Arrivare in ritardo per una cosa del genere è accettabile! -
- E glielo spiegavi tu a Fornarini? -
- Quant'è che non lo vedevi? -
- Minimo tre anni...forse anche quattro! -
- E...com'è diventato? -
- Diciamo che per essere un sedicenne è...accettabile! -
- Accettabile? Non mi fido dei tuoi "è accettabile"! -
- Allora lo vuoi detto chiaro? Mi piace troppo! Lo vuoi detto rozzo? E' un porco! -
- Ora va meglio...anche se a me il dubbio resta lo stesso! I tuoi gusti sono famosi per non essere rassicuranti! -
- No, no! Stavolta ti puoi fidare davvero! Altrimenti dovrebbe essere cieca come me tutta la mezza provincia che gli sbava dietro! -
- Speriamo bene! Ma ora glielo dici? -
- Cosa? Gli mando un messaggio con scritto: "quanta benzina gli hai messo nell'SH?" -
- SH? - Vale si intromise nella discussione al solo pronunciare il suo motorino preferito. - Chi ha l'SH? -
- Dario! -
- Dario chi? Quello delle medie? -
- Si... -
- Quando l'hai visto? -
- Stamattina... -
- E ch'è t'ha detto? -
- Niente! Non sò neanche se mi ha riconosciuto! Se mi stai per chiedere se m'ha visto la risposta è si perchè ci siamo fissati tutto il tempo e se mi vuoi chiedere perchè non gli ho parlato ti rispondo subito: perchè a prima ora avevamo Fornarini ed era tardissimo. E se mi stai per chiedere... -
- Veramente non ti stavo chiedendo niente! -
- Megio così! -
- Ma...com'è? -
- Non dicevi che non volevi fare domande? Se proprio lo vuoi sapere...s'è fatto troppo carino! Ma dopo tutto non mi sorprende...i presupposti c'erano tutti! -
- E adesso cosa vuoi fare? -
- Non lo immagini? - rispose Alex con uno sguardo fin troppo esplicitamente perverso.
- Immagino, immagino! - Vale, coi suoi gesti, fu molto più esplicita.
- Ma che state dicendo? - Ram cercò di zittire le proprie compagne, ma ebbe scarsi risultati.
- Dai ce l'hai sempre detto... - la memoria di Alex funzionava benissimo quando le conveniva.
- Ma siete pazze? L'ho visto solo per cinque secondi, non gli ho neanche parlato...e voi, immediatamente, a che andate a pensare? Non vi facevo così pervertite! -
- Dai! Stiamo scherzando! - Vale cercò di giustificare le loro affermazioni.
- Anche se...pensandoci bene... - Ram sembrava averci ripensato.
- E saremmo noi quelle perverse??? - Alex sembrava sconvolta dal cambiamento immediato.
- Dai! Scherzavo! - Ram scoppiò a ridere guardando le loro facce perplesse. - Non la capisco sta cosa! Voi potete scherzare e poi non apprezzate che qualcuno continui lo scherzo? - le guardò con il suo solito sorrisetto smorfioso.
- Secondo me lo pensi davvero... - Vale era convinta di ciò che diceva.
- Ti sembro il tipo? -
Tutt'e tre si guardarono in faccia, si scrutarono e poi parlarono all'unisono: - NOOOOOOO! -
Ram si alzò e silenziosamente si allontanò dalle amiche. Prese il posto di Lorenzo, vicino a Diego. Restò lì in silenzio a guardarlo mentre con la testa appoggiata allo zaino aveva chiuso gli occhi. "Diego..tu hai troppi pensieri per la testa! Non puoi continuare per tanto tempo ancora!" Diego aprì un occhio e la ritrovò così, immersa nei suoi pensieri, a guardarlo.
- Che c'è? Perchè mi guardi così? Ti serve qualcosa? Vuoi parlare un pò? -
- No, Diego. - gli passò la mano tra i capelli che il gel non toccava da tanto tempo. - Tranquillo! - fermò la mano e fece per andarsene, ma non potè.
Diego le afferrò il polso stringendolo con la giusta forza per non farla andare via, ma senza farle male. - Resta qui... -
- Forse allora sei tu che vuoi parlare un pò... -
- No...volevo solo chiederti se...ti va di continuare? -
- A fare cosa? - Ram non aveva afferrato il punto e lo guardava con lo sguardo perplesso.
Diego le sollevò di poco il polso e posò le dita chiare della ragazza tra i suoi capelli, per poi muoverle dolcemente. - Questo! Per favore continua! Mi stavo rilassando troppo! -
Ram non riuscì a trattenere un sorriso, ma tornò seria improvvisamente. - Te lo meriti? -
- Certo! - ma guardando lo sguardo di Ram così serio come non l'aveva visto mai iniziò a non esserne molto sicuro. - O almeno spero di si! -
- Non ne sono così convinta... -
Il sorriso che le sfuggì guardando quegli occhi che avevano preso la forma di quelli di un cucciolo di foca innocente e quasi impaurito, la tradì.
- Cavolo Ram! Stai scherzando? Non puoi farmi preoccupare così! -
- Dai Diego era solo uno scherzettino innocente! Se l'hai presa così male vuol dire che hai la coda di paglia...hai il carbone bruciato per caso? -
- No, giuro! Solo che eri così seria che mi hai fatto paura! -
- Zitto e dormi! -
Diego si appoggiò nuovamente sullo zaino e la guardò un’ultima volta prima di richiudere gli occhi. Ram iniziò a massaggiargli la cute con i polpastrelli. Ormai era un'esperta dei gusti di Diego in materia di rilassamento! Passarono così il resto dell'ora.
Uscita la supplente si affacciò alla porta della IV^L la figura rotondetta ma non troppo del prof Pischetti col suo sigaro spento in mano.
- Ragazzi è adesso l'assemblea d'istituto? - e dopo la risposta affermativa delle rappresentanti di classe aggiunse - Allora andate in Auditorium. Mi raccomando non fate troppo casino! -
I ragazzi della IV^L si sistemarono molto lentamente, ma non altrettanto silenziosamente per recarsi all'assemblea d'istituto. Ram cercò a quel punto di svegliare Diego: operazione che si dimostrò più difficile del previsto. Dopo un pò di lamenti e qualche smorfia, il ragazzo aprì finalmente gli occhi. Si avviarono lenti sulla scia dei loro compagni che già salivano le scale. Il cellulare di Ram vibrò, ma non gli diede retta finchè non presero posto sulle fredde scalinate di marmo che componevano l'Auditorium.

- Ti dico che ne sono sicuro! -
- Ma come fai ad esserne così certo? -
Durante un'ora buca, Dario, attraversando i corridoi di un antico palazzo che adesso era uno dei licei scientifici più fraquentati della città, era andato a parlare di ciò che era successo la mattina con Kekko che adesso cercava di ricostruire un quadro logico della situazione dai pensieri farfugliati in ordine sparso dal cugino.
- Pensi che non sappia riconoscere Ram? Ramona Centini? -
- Non dubito di questo! Alle medie eri cotto...insopportabile! -
- Kekko sei un co... -
- EEEEEH...a Ram non piacciono i ragazzi che parlano volgare ricordatelo! -
- Un’idiota! Ma come faccio ad essere imparentato con un demente di queste proporzioni? -
- Allora lo ammetti! -
- Cosa? -
- Che in quanto a "proporzioni" ti batto? -
Diego guardò un attimo perplesso la faccia soddisfatta del cugino. - Certo! La diminuzione del tuo quoziente intellettivo è direttamente proporzionale all'aumento della tua età! -
- Va beh, fai sempre così! Non riesci ad accettare la realtà! Non sai ammettere che io ti batto...come non sai ammettere che in fondo Ram non ti è mai uscita di testa! E comunque c'è un solo modo per scoprire se era lei davvero... - si avvicinò lentamente all'orecchio di Dario proprio come farebbe uno 007 in missione segreta - ...il modo è... - improvvisamente alzò al massimo delle sue capacità il volume della sua voce - ...CHIEDERGLIELO! -
- Ahi idiota! M'hai mandato in frantumi il timpano! -
- No cugino! L'idiota qui sei tu! Hai il suo numero? Prendi il cellulare e manda un messaggio... dille che l'hai riconosciuta e che...sei di nuovo single!-
- Questo lo sa già... -
- COSA? Vi siete sentiti e non hai detto niente al tuo cuginetto preferito? -
- Vedi che ci sentiamo spesso anche se non ci siamo più visti dalle medie... -
- Ora tu vai in classe...le mandi questo stramaledetto messaggio e prendete accordi per vedervi...riscatta la scintilla...e poi un incendio a letto! -
Dario salutò il cugino idiota e tornò lentamente in classe. "Kekko non capisce un emerito C*!"

"Ma si può sapere perchè queste scalinate le dovevano fare proprio di marmo? Siamo quasi a fine Maggio ma si muore comunque di freddo seduti qui sopra!" Ram era appallottolata tra Alex e Vale. Intorno a loro i ragazzi del commerciale affollavano rumorosamente il resto dei freddi scalini. Clara, una dei rappresentanti dell'istituto, cercava di richiamare l'attenzione urlando dentro un microfono, ottenendo ben pochi risultati. Dopo poco gli animi si calmarono e l'assemblea potè cominciare. Solo a quel punto Ram si ricordò di leggere il messaggio arrivato. "Nuovo Messaggio da: DARIO". 'Stamattina eri da Gino?'
'...allora m'hai riconosciuto! Pensavo ti fossi scordato la mia faccia dopo tutto questo tempo!'
'Sei cambiata tantissimo!'
'Tu invece sei sempre lo stesso...'
'Che fai adesso?'
'Siamo in assemblea d'istituto'
'Io ho tedesco...'
'BLEAH! Senza offesa ma ho sempre odiato il tedesco!'
'Non ti permetto di offendere l'amore della mia vita!'
'Scusi mr secchione!'
'La secchiona sei tu ricordatelo...o forse i tuoi voti sono dovuti solo alla tua scuola?'
'Cosa vorresti insinuare?'
'...è risaputo che quella che frequenti tu è una scuola prettamente per nullafacenti e che i voti vengono acquistati facilmente se non addirittura regalati...'
'...non meriti neanche una risposta!'
'Dai non ti sei mica offesa!!!! Parliamo di altro...quando ci vediamo?'
'E perchè dovremmo vederci? Non te lo meriti!'
'No? Sicura?'
'...abbastanza!'
'io invece speravo di si...perchè mi piaci un botto!'
- Ehi Ram sbloccati! - la voce di Alex la riportò su quel freddo sedile - Sei ferma a fissare quel telefono da minimo dieci minuti! Che è successo? -
- Non so cosa rispondere! - e girò lo schermo verso la compagna.
- Oh C*! -
- Mi hai tolto le parole di bocca! Che gli dico? -
- La verità sarebbe una buona soluzione! -
- La verità? Ci provo! -
'In fondo anche a me piacerebbe rivederti...diciamo che come prima volta dopo quattro anni...un bell'8 e 1/2 non te lo toglie nessuno!'
'Ma questa dei voti è una fissazione allora!...Comunque la cosa non mi dispiace affatto...e allora?'
'Dario lo sai com'è la situazione! Già è iniziata la preparazione del saggio perciò ho libero solo il primo pomeriggio...'
'Il pomeriggio è impossibile! Facciamo quando finisci l'allenamento...'
'Ma è tardissimo!'
'per me non ci sono problemi!'
'Per me si! Tu hai l'SH e io un cinquantino di sette anni che dopo un certo orario entra in sciopero e non si muove più! Non ho come uscire!'
'...e allora niente!'
'Mi stai minacciando?'
'Si...'
- Vedi! Non è cambiato di una virgola! Orgoglioso e prepotente come sempre! Le cose devono essere fatte come dice lui altrimenti non fa niente! - Ram si accorse troppo tardi di star ragionando ad alta voce.
- Dario? - Vale aveva intuito tutto. - Avete già litigato? Questo è un record! -
- No! Questa è una maledizione! -
'...allora cercherò di sopravvivere!'
   
 
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