PIRATI DEI CARAIBI – SOLCANDO I MARI D’ANTARTIDE

CAPITOLO 2 – SALPIAMO, SIGNORI

Jack Sparrow si domandava spesso da che parte stesse. È vero, spesso odiava Hector Barbossa, quante dannate volte lo aveva lasciato da solo a morire? Eppure si era abituato alla sua presenza, e spesso, nei momenti di collaborazione, si sentiva molto vicino a lui, parlavano delle loro cose più profonde, che non rivelavano mai a nessuno, si potevano considerare amici. Ovviamente poi avrebbero sempre combattuto, ma col tempo il disprezzo tra di loro era andato a scemare. Forse si sarebbe addirittura giunti ad un’alleanza, ora che a Barbossa non interessava più la Perla.
Inoltre era preoccupato. Non sapeva perché, ma sentiva che Angelica si sarebbe fatta viva molto presto. Nonostante la amasse, non poteva negare il fatto che fosse spaventato a morte. Quella pazza avrebbe potuto ucciderlo in qualsiasi momento. E questo perché? Perché le aveva salvato la vita condannando il suo malvagio padre. E ora lei lo odiava con tutta se stessa.
“D’accordo, salpa pure.” Esordì Jack. “Io ti seguo con la Perla. Penso che tu conosca le coordinate, più o meno.”
“Certo che conosco le coordinate, che razza di pirata partirebbe senza una rotta?” Disse Barbossa seccato.
“Uno molto di fretta.” Rispose Jack.
Barbossa si congedò con un’occhiataccia e salì a bordo della Queen Anne’s Revenge.
Jack fece lo stesso pochi secondi dopo. Improvvisamente si fermò, ricordandosi una cosa.
“Hector, aspetta! Ho una sorpresa per te. Gibbs, portala qui! Guarda, è tutta tua. Una scimmia non morta!”
“Jack…”
Barbossa tornò indietro velocemente. La scimmietta gli si arrampicò sulla spalla. Lui la guardò e le fece una carezza sulla testa.
“Jack, tesoro di papà. Quanto mi sei mancata…” Poi, guardandosi intorno, cercò di darsi un contegno. “ Bè, grazie Sparrow.” E infine, sforzandosi di non sembrare debole, aggiunse. “Grazie davvero.”
Detto questo salì a bordo della sua nave.
Jack doveva ancora abituarsi alla vista di Hector zoppicante che faceva affidamento a una stampella. Lo aveva sempre considerato invincibile.
“Coraggio uomini! Pronti a salpare! Signor Cotton, sono immensamente felice di rivederla. Le affido il timone. Gibbs, assicurati che il carico sia ben legato. Salpiamo, signori!” E tra spruzzi d’acqua e vele spiegate la Perla Nera prese nuovamente il largo.

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La Queen Anne’s Revenge era silenziosa. I marinai erano abituati alle torture di Barbanera, e non intendevano abusare della “clemenza” del nuovo Capitano.
Barbossa guardava il mare pensieroso, la sua scimmietta ancora sulla spalla. Poteva davvero fidarsi di Jack Sparrow? Sperava davvero di si. Aveva bisogno di qualcuno di cui fidarsi, qualcuno con cui non fosse costretto a usare parole minacciose per farsi rispettare. Ed era spaventato. Non sapeva quando Angelica avrebbe potuto colpire.
Il gesto che Jack aveva fatto poco prima, restituendogli la scimmia, lo aveva sorpreso. Jack aveva sempre detestato l’animale. Eppure il suo non era un modo per liberarsene. Sapeva quanto Hector tenesse alla scimmia. Lo aveva fatto per lui, per fargli un piacere. E di questo gli era immensamente grato.
La nave procedeva veloce, più veloce anche della Perla. Barbossa adorava la sua nuova nave. Certo, non era la Perla, ma i suoi incredibili poteri la rendevano ancora più terribile.
Già immaginava il suo nome diventare leggenda, una volta che avesse ottenuto la gemma. Mesi di ricerche e sacrifici sarebbero sati presto ripagati. Ne era certo.
“Tacciate il pennone, mozzi! Vediamo di non perdere vento altrimenti mi arrabbio! Ahahaha!”
Non c’era dubbio: era nato per quello.

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“Capitano?” esordì Gibbs titubante. “Forse la ciurma, me compreso, vorrebbe avere informazioni più… esaurienti riguardo la rotta. Tanto per non viaggiare nel dubbio, capisce?”
“Esaurienti? Ebbene, signori, si dia il caso che io sia stato ingaggiato per svolgere un importante missione che ci condurrà dritti… in Antartide. Vi sembra abbastanza esauriente come risposta, Mastro Gibbs?”
“Si, Capitano. Certamente.”
“Bene. E ora, se volete scusarmi, ho una rotta a cui badare.”
“Capitano, mi è sembrato di aver capito che seguiamo la Queen Anne’s…”
“Sempre a origliare, tu! Forza, scattare! Da questa vele possiamo ottenere di meglio!”
“Certamente, Jack. È la nostra Perla!”
“Mia Perla! Tu Primo Ufficiale!” Rispose Jack indignato.
Gibbs sospirò e tornò al suo posto.
Jack guardò il mare azzurro, finalmente a bordo della Perla Nera.