Mentre tutti gli altri ragazzini erano sì snelli, ma floridi e pimpanti, lui era proprio sciupato, con i capelli a spazzola che gli 'spazzolavano' letteralmente la fronte e la divisa, troppo larga, che cascava a terra e che trascinava come lo strascico di un vestito elegante.
"Remus Lupin!"
Il ragazzo si avviò a passi lenti ma costanti verso di me e, con un'espressione cupa un po' agghiacciante, mi mise in testa.
"Ooooh...molto bene, Remus...sei dotato di notevole intelligenza, è fondamentale per un buon mago"
"Grazie" mi rispose con una voce stanca e sofferente che mi inquietò.
"Corvonero sarebbe una collocazione appropriata, ma forse quella più giusta è Grifondoro.Ora che ho espresso il mio personale giudizio comunque lascio a te la parola"
"Per me va bene" sibilò "Grifondoro" aggiunse subito dopo con un sorrisetto stentato, che immagino fosse un'esausta imitazione del mio di incoraggiamento.
"Allora...GRIFONDORO!"
Notai con piacere che venne accolto molto entusiasticamente dai suoi nuovi compagni di Casa, che lo abbracciarono e lo applaudirono a lungo.
Non era un'impresa facile scoprire che era un Lupo Mannaro; parlandogli, e soprattutto dopo quella conversazione, non lo avrei mai detto se ciò non mi fosse stato riferito.Grifondoro era comunque la collocazione ideale per uno spirito bonario e allo stesso tempo determinato come il suo.Poteva apparire debole in certe circostanze, ma in realtà possedeva uno spirito impulsivo a tratti anche pericoloso.Ovviamente cercava di mantenersi benevolente a causa della sua, per rendere la questione più leggera di quello che è realmente, 'doppia identità', anche se in realtà non è mai stato così tranquillo come dava a vedere.
Non sto mettendo in dubbio il fatto che fosse una brava persona; sto solo suggerendo di non 'enfatizzare' una sua ipotetica santità.