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Autore: Danielle V    27/09/2011    2 recensioni
1 settembre 1969.
C'erano facce felici e sorridenti, altre serene e tranquille, alcune angosciate, altre fredde e inespressive.
La sua, non la dimenticherò mai. Sguardo fermo,serio..impenetrabile.Mentre con la mano stringeva quella della sua compagna, anch'essa con la stessa espressione e lo stesso carisma.
Per me invece era un'angoscia ogni momento.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Heartache every moment. 
  14 -  Kiss our fears goodbye (*)




*






Il giorno seguente lo passai a maledirmi. Di quanto fossi stata stupida a mandargli una lettera, e di quanto fossi stupida solo a pensare che si sarebbe presentato.
Soprattutto mi sentì sfacciata nel farlo poco dopo che la sua fidanzata mi avesse parlato. Ma in fin dei conti era un chiarimento.Puro e semplice. Avrei affrontato Lucius a quattrocchi così da sistemare tutto e poter vivere la mia vita in pace, cercando di levarmelo dalla testa.
 
Le lezioni entrarono da un orecchio ed uscirono dall’altro.Le mie amiche sembravano preoccupate per la mia agitazione evidente, ma non disse loro niente, lo avrei fatto a cose compiute.
A pranzo invece ,Remus, si venne a sedere vicino a me sotto lo sguardo torvo dei professori, nel tavolo dei corvonero. Anche lui abbastanza preoccupato.
 “Che succede? Sembri un tantino agitata” mi disse ,appoggiando leggermente la sua mano sulla mia spalle.
 “Niente,Remus, davvero.” Non volevo dirgli della lettera.Non ero certa ci fosse rimasto male, ma è sempre meglio non rischiare.
 “ Niente,  non sembra… puoi dirmelo. So che non hai detto nulla alle tue amiche.Sai,Hilary era preoccupata per te ,lo stava dicendo a Sirius stamattina ed ho sentito.Tenersi tutto dentro non fa bene.” Sorrise.

Maledetto . Mi sentivo così in colpa, e lui continuava ad essere gentile. Perché non mi insultava ? Perché!? Chiusi gli occhi ed ispirai.
“ Ho mandato un gufo a Lucius dicendogli di vederci stasera, per parlare.” Finì la frase con un grosso sospiro.
“ Ah”
Mi girai per guardare ,come l’avesse presa, e lo trovai con lo sguardo perso nel vuoto a riflettere probabilmente.
“Oh, dannazione! Sapevo che non avrei dovuto dirtelo.” Commentai dispiaciuta dandomi della stupida ed imbecille,a bassa voce.
“No…no no no. Tranquilla. Pensavo soltanto.” Allungò un sorriso che non sembrò per niente naturale.
 “Appunto.” Tornai a guardare il piatto davanti a me, con una tristezza e un’agitazione che mai avevo avuto fino ad allora. Ma che diavolo stavo combinando?
Chiusi gli occhi e strinsi fortemente le palpebre per impedire alle lacrime di uscire. Sentì la mano di Remus scendere lungo il braccio , incontrare la mia mano e stringerla.
”Tranquilla Dan. E’ tutto ok , davvero. Non-” si schiarì leggermente la voce “non devi sentirti in colpa. Piuttosto fatti forza per stasera, e chiarisci con lui una volta per tutte. Digli apertamente i tuoi sentimenti, perché a tenerli dentro non serviranno mai a nulla. Io lo ho fatto con te no? Guarda come sto bene ora!” Aprì gli occhi e lo guardai. Un sorriso calmo e splendidamente vero ,mi si piazzò davanti. Non potei fare a meno che sorridergli di rimando, più calma e sollevata.
Lasciò la presa dalla mia mano, ed improvvisamente quel distacco creò in me un vuoto all’altezza dello stomaco.Lo guardai alzarsi , avvicinarsi al mio viso e lasciarmi un bacio sulla fronte.Poi, con lo stesso sorriso se ne andò.
Non servivano parole, nel momento in cui aprì gli occhi lui aveva capito di esserci riuscito.Di avermi consolato , di avermi fatto sentire bene.
Dissi tra me e me ,una volta che se ne fu andato , che probabilmente ero un’idiota a non essermi innamorata di un ragazzo così,ma all’amor non si comanda , no?
 
Era sera, ed ero al terzo piano.
La cena con Lumacorno era andata bene, come sempre. C’era stata soltanto una pecca. Lucius Malfoy non si era presentato.
Nell’istante in cui non lo vidi seduto nella sua solita sedia, tutti i buoni propositi, tutta la sicurezza e la calma che mi aveva infondato ,Remus, svanì. Se non era alla cena , per quale motivo sarebbe venuto poi dopo al punto di ritrovo?
Le gambe non reggevano il peso del corpo, ci misi qualche minuto prima di arrivare a destinazione. Addirittura dovetti sedermi a terra per non rischiare di cadere come una pera cotta.
Passarono cinque minuti e capì che non sarebbe venuto. Decisi che sarei rimasta lì altri cinque , e poi non so come , sarei tornata in dormitorio a deprimermi tra le lenzuola del mio soffice letto a baldacchino.
Quanto anche altri quattro minuti volarono via  un mix di emozioni si fece strada dentro di me. Delusione, tristezza, frustrazione si impossessarono anima e corpo. Tenatai di alzarmi, ma a stento riuscivo a non tremare nemmeno con le braccia. In quel momento sarei voluta scomparire dalla faccia del globo.

“Dove credi di andare? Mi dai un appuntamento e poi appena arrivo cerchi di svignartela?Cosa ci fai lì per terra poi…” una voce arrogante mi travolse . Mi girai di scatto, sapevo ovviamente chi mi sarei trovato davanti, ma lo stupore era così tanto…
“Vuoi una mano?” ghignò divertito. Lo guardai , cosciente di aver occhi e bocca spalancati e con un gesto automatico feci cenno di si con il capo. Sorrise. Soddisfatto, probabilmente.
Me lo ritrovai davanti ,mentre con un gesto deciso mi prese una mano e mi tirò su ,facendo passare l’altra mano dietro la mia schiena. La distanza tra noi due era ormai pari a zero, e il respiro iniziava a morire dentro di me.
 “Oh! Ecco perché eri seduta a terra” ridacchiò divertito –questa volta ne ero sicura- , sentendomi tremare sotto le sue mani.
Lo spinsi via , buttandomi all’indietro e facendo aderire la mia schiena al muro “Ho freddo!” dissi, poco convincente. Ed infatti il sorriso sul suo volto si allargò.
“Certo…Allora, di cosa dovevi parlarmi?”
Lo guardai e per qualche secondo tutto ciò che avrei dovuto dirli si cancellò completamente dalla mi testa. Sbattei le palpebre più volte e la lucidità torno in me.
 “Ho parlato con Narcissa.O meglio, è stata lei a volermi parlare.” Sputai fuori, non sapendo bene perché inziai proprio con quel discorso.

Cambiò espressione, aprì leggermente la bocca dallo stupore.
“Narcissa…” tossì “  e perché mai avrebbe dovuto parlare con te?” cercò di nascondere il suo stupore ,sfoggiando un tono stizzito.
“ Un motivo, per esempio, è il mio diario. Me l’ha ridato…..” guardai in basso, improvvisamente a disagio.
“Anche io te l’avevo ridato, se non sbaglio” notai nella voce una punta di amarezza , ma tralasciai.
“Il fatto è che…Non lo so. Ti comporti in modo strano. Snobbi tutti, e lo hai fatto anche con me fino ad ora. Ti senti superiore, ti credi meglio degli altri , ma poi? Mi regali una collana e sembri quasi gentile nei miei confronti. Ormai è inutile che  io lo nasconda, se hai letto il diario, lo saprai già. Ma quello che voglio capire è se ti diverti tanto a fare il buono e il cattivo con me perché provo qualcosa per te, o lo fai perché sei davvero così.” Finì continuando a guardare un punto indefinito del pavimento.Tutto quel coraggio improvviso non so da dove spuntò ma , lo ringrazia. Finalmente mi sentivo un peso in meno. Mi sentivo leggera. Anche se mi avesse insultato o altro ,in quel momento non mi sarebbe importato.

Attesi una risposta per un tempo che ,a me, parve interminabile ,ma che in realtà fu soltanto qualche secondo.  Alzai lo sguardo , e vidi la sua espressione . Sembrava spaventato,agitato. Decisi che forse, non avrei concluso nulla quella sera anzi, non avrei concluso nulla mai. Sospirai, un po’ scocciata per non aver ricevuto una risposta. Lui nel frattempo era sempre in preda ad emozioni indescrivibili , guardava accigliato chissà cosa, oltre le mie spalle.
“Oh vabè. Lascia stare, Malfoy.” Feci per andarmene ma un braccio si piazzò proprio alla mia destra . Appoggiò le due mani al muro, così da non lasciarmi vie di fuga. Mi rigirai adirata, per fulminarlo con lo sguardo ,ma ciò che vidi mi fece cambiar idea.

Si stava mordicchiando il labbro inferiore, sospirando fortemente agitato. Lo sentì deglutire, in preda dall’agitazione.
Che cosa gli stesse accadendo, non ne avevo idea. Sapevo solo che non lo avevo mai visto così, in quello stato. Così dannatamente umano.
Staccò una mano e la portò alla mia gola. Il tocco freddo della sua mano contro il mio collo caldo e pulsante, per via dell’agitazione, mi fece rabbrividire. Circondò il mio collo con la sua mano, come se mi volesse soffocare, ma la sua stretta era tutt’altro che forte. Avvicinò il suo viso al mio, mentre il suo sguardo si concentrava sulle mie labbra.
Deglutì,come aveva fatto lui pochi minuti prima, completamente abbandonata in un’agitazione mai provata prima, che mi fece quasi sudare freddo. Tentai di dir qualcosa ma la gola secca,il poco respirò me lo impedirono. Sentì il suo respiro accarezzarmi le labbra .
 
Fece scorrere la mano un po’ più in su ,verso il viso, arrivò al mento e con il pollice accarezzò lentamente il mio labbro inferiore.
“M-Malfoy….” Tentai di dir qualcosa. Esattamente non sapevo cosa avrei voluto dirgli. La mia mente era buio totale. In Stand by .
Il suo volto si fece ancora più vicino. Fece sfiorare il suo naso sulla mia gola, inspirando il mio odore. Continuò fino a quando arrivò alla guancia sinistra del mio viso.
 
Fu un attimo. Non ebbi nemmeno il tempo di pensare o realizzare cosa stava accadendo.Mi trovai le sue labbra a sfiorare le mie.
“Chiamami Lucius..” soffiò sulla mia bocca, per poi far aderire completamente la sua alla mia.
Non risposi subito al bacio. Ero ancora troppo sconvolta, e le gambe avevano ricominciato a tremare.
La mano che prima si era impossessata del mio collo ora era affondata nei miei capelli dietro la nuca.
Mossi piano le labbra contro le sue,decisa ad approfondire il bacio. Spinse piano la mia testa contro la sua ,nello stesso momento in cui schiudemmo insieme le labbra ,lasciando libero spazio alla lingua.
Fu un bacio lento,ma allo stesso tempo passionale .Quando prendemmo il ritmo di quel bacio, il tremolio cessò.Mi trovai improvvisamente padrona di me stessa , affondando così la mia mano nei suoi lunghi capelli biondi, proprio come lui aveva fatto poco prima.
Mi trovai ad imitare quel gesto che portava il suo volto a unirsi ancora di più con il mio. Sentì il desiderio impadronirsi dei nostri corpi.Ma era un semplice desiderio di dimostrare all’altro quando ci piacesse.Nel mio caso, di quanto il mio cuore appartenesse a lui. Baciammo le nostre paure e dicemmo loro addio.(**)
 
Ci staccammo quando l’aria iniziò a mancare,rimanendo però a pochi millimetri di distanza. Tutti e due con il fiatone e le labbra gonfie ed arrossate.
Inspirai a pieni polmoni il suo odore e un leggero “Lucius..” uscì come un sussurrò dalle mia labbra.
 
Sorrise.
Mi sentì morire.
 





*








(*) Frase di "The kiss of dawn" degli HIM. Ascoltatela ♥
(**) La frase l'ho dovuta modifcare (tempi verbali) per necessità di cose. La traduzione esatta della frase-titolo sarebbe : Baciamo le nostre paure e diciamo loro addio





Note:


Vorrei dire qualcosa su questo capitolo, ma sono esaltata non so perchè.
Ovviamente non mi convince molto, ma stavolta lascio passare. LOL
Ringrazio chi ha commentato il capitolo scorso ( ♥ ) , chi ha messo la storia tra le preferite ovvero Sweet_Child_O_Mine (♥)
Ringrazio chi leggerà e recensirà questo capitolo.
Mi scuso per eventuali errori di varia natura. I'm sorry non me ne rendo conto D:
Alla prossima
-Sha;
   
 
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