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Autore: Alekiamo    28/09/2011    4 recensioni
E' un titolo originale,ammettetelo.
Wtf? per tanti motivi.
-Perchè ne ho iniziato un'altra,quando ne ho troppe in giro.
-Perchè sono riuscita ad entrare in questa categoria da me amata.
-Perchè è ciò che pensa la protagonista vedendo Percy. (Dopo avergli dato del pazzo,chiaro.)
“Allora forse è tuo padre. Come si chiama lui?”
Ma cos’è mio padre? Non comprendo. Sono in balia di un pazzo psicopatico,adesso ne sono certa. Stupida io che gli do pure confidenza a questo.
“Non l’ho mai conosciuto.” mormoro,volgendo lo sguardo altrove.
Batte un pugno sulla mano,adesso soddisfatto.
Pazzo psicopatico,non posso fare  a meno di pensare.
“Devi venire con me al Campo Mezzosangue da Chirone.”
Ma dove? Ma cosa? Ma cosa farnetica questo? Aiuto.
Un Campo? In pieno Settembre? E poi come si chiama questo,Chirone? Che nome è?!? E’ uno psicologo? Hanno deciso di tenermi sotto osservazione per poi mettermi alla prova e portarmi in un ospedale per studiarmi? 

Enjoy!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Ehi,Percy,non correre!” gli urlo dietro tutte le cavolo di imprecazioni che so (e non sono molto,a dirla tutta.),mentre questa sottospecie di essere maschile mi trascina attraverso la folla urlante formata dai ragazzi che stanno uscendo da scuola,euforici per un weekend di festa.
Loro.
Mentre io sarò chiusa in qualche parte,sperduta,legata ad una sedia mentre mi fanno strane iniezioni.
Perfetto.
Strano come in questa città,ma in America in generale,basti alzare una mano,più specificamente una mano con delle banconote in mano per far fermare davanti a te un taxi. Strano forte.
Saliamo,o meglio,lui sale e mi trascina di peso dentro e poi sussurra qualcosa all’orecchio del conducente,che si gira a guardarci come se fossimo impazziti. Lui che ci conosce sì e no da dieci secondi. Undici. Dodici.
Va bene,il concetto è chiaro.
Allora che devo dire io,che non so nemmeno la destinazione di questo viaggio? Incrocio le braccia sul petto e mi accoccolo sul sediolino,facendomi violenza per non aprire bocca. Aspetterò finchè non saremo abbastanza lontani per permettermi di dare sfogo a tutto a la voce e le imprecazioni che possiedo.
Il silenzio è teso,fatto apposta per essere tagliato a fette con un coltello. Sotto i miei occhi passa la città e poi l’autostrada. Giro un pochino gli occhi,per vedere se Percy è sempre al suo posto. E’ lì,attaccato al finestrino,perso nei suoi pensieri. Mi chiedo cosa ci sia nella sua testolina.
D’improvviso mi ritrovo a essere ballonzolata a destra e mi si riempiono gli occhi di lacrime. Mi sono morsa la lingua e adesso non so se essere più preoccupata del fatto che mi stanno portando in un posto in piena campagna o se la mia lingua mi fa un male bestia.
Opto per la seconda. Ci fermiamo e Percy mi fa segno di scendere dalla macchina. Obbedisco e lo vedo allungare i soldi al conducente che in un battibaleno fa retromarcia e scompare alla nostra vista. Che strana gente,dico io.  Non saluta nemmeno prima che la clientela entri nel girone della morte.
“Ehi,ti senti bene,Michelle?”
Secondo me sono un po’ pallida. Dico,più del solito,eh,perché mi sta guardando con una faccia terrorizzata. O forse,il fatto che sia stata in silenzio tutto questo tempo lo ha un po’ inquietato. Bene,aspettavo da tempo questa domanda.
“BENE? TI SEMBRA CHE STIA BENE?! MI PORTI DA UNA PARTE ALL’ALTRA DELLA CITTA’,NON FREGANDOTENE MINIMAMENTE DI COME IO MI SENTA,E NON MI DICI NEMMENO PER..”
“Corri.”
“..CHE’..Che cosa?”
Mi afferra per il braccio e lesto,incomincia a correre nell’erba alta,mentre faccio forza per girarmi.
Oh.
Brutta mossa,Michelle,questa non la dovevi fare.
Davanti a me ho delle donne. E va bene,fin qui niente di strano. Sono però molto brutte. E anche fin qui,dico,capita nella vita.
Ma queste,caspita,volano! Hanno ali enormi sulla schiena,aperte,che sono larghe quasi due metri, e due archi in mano,che stanno puntando minacciosamente verso..Oh.
Puntano proprio verso me.
Rimango un attimo a bocca aperta,non so se per la sorpresa di trovarmi due cose volanti non meglio identificate o la paura di essere presa in pieno da una delle frecce da loro scoccate.
Tendono l’arco.
Lo tirano.
E poi lo lasciano.
Oh,è stata una bella vita,non tanto spettacolare,non rimarrà nella storia,ma insomma,è stato un piacere conoscervi tutti.
Chiudo gli occhi ed aspetto di essere centrata in pieno.
Non succede nulla. M’azzardo a riaprirli e vedo Percy davanti a me,uno scudo enorme davanti (ma da dove li fa uscire,dico io?) che mi ripara. Sento il cuore pompare a tutta forza nel petto,il sangue fluire nelle vene,di nuovo. Ho la percezione del mio corpo adesso,e devo dire che non è una bella sensazione sapere che potevo finire come uno stuzzichino.
“SCAPPPAAAAAAAA.”
Non me lo faccio ripetere due volte,faccio dietro-front e mi avvio verso la direzione che stavamo prendendo prima,verso quel grande albero in fondo,con attorno un piccolo dra-..
UN DRAGO? Ma che cosa sta succedendo,per caso sogno?
Percy gli urla qualcosa,del genere “Pensaci tu.” e il drago spiega le enormi ali,preparandosi alla lotta.  Spicca il volo e ci passa rasente la testa,tanto che mi devo buttare giù e rotolare per due,tre metri. Quando mi rialzo sento il mondo intorno girarmi e devo tenermi la testa per riprendermi.
Sono già pronta a correre di nuovo,ma noto che una piccola folla adesso ci circonda. Ingoio rumorosamente e mi nascondo di scatto dietro le spalle di Percy,che al contrario di me e rilassato e sembra rendersi conto che è al sicuro.
“Altri problemi,amico? Che erano quelle,arpie?” un ragazzo riccioluto gli si fa incontro,mettendogli una mano sulla spalla. Prendo coraggio e mi sporgo un po’ per osservare la strana combriccola che ci circonda. Sono ragazzi e ragazze di tutte le età,che mi guardano come se fossi un’extraterrestre.
A me. Io,l’extraterrestre.
Bah.
“Già,arpie. Il confine non è più quello di una volta,oramai ci stiamo avvicinando a una nuova battaglia con Crono. In fondo,sapevamo che sarebbe successo di nuovo. – Percy si lascia cadere sul manto erboso e chiude gli occhi,prendendo un bel respiro.- Ecco,in questo momento mi servirebbe un bel sorso di ambrosia.” dice,senza scomporsi.
“Sì,e già che ci sono ti porto anche un cornetto,che dici?” La folla si apre per far lasciar passare una ragazza alta,bionda e dagli occhi grigi. Al solo sentire il suono della sua voce,Percy,animato da una forza misteriosa,si rialza a tempo di record. Penso sia il nuovo record mondiale,questo.
La ragazza si mette davanti a lui,le braccia incrociate,battendo ritmicamente il piede sulla terra,mentre la testa dai capelli neri si abbassa a guardare giù,arrossendo imbarazzata. Oh,direi che sono scaramuccie da fidanzati.
Non me la prendo più di tanto,avevo già l’impressione che Percy non fosse libero e questo non mi da affatto fastidio.
“Chi è questa ragazza?” chiede,indicandomi, al suo pseudo-fidanzato.
“Ehi,ho una voce,chiedilo a me!” mi ribello,assottigliando lo sguardo. Ci fronteggiamo e poi il ragazzo di prima scoppia a ridere a crepapelle,battendosi la mano sulla gamba pelosa.
Bene,penso che nella mitologia greca quello si chiami satiro.
Okay,dopo di questa ho visto tutto.
“AHAHA,non era così gelosa dai tempi di Afrodite!” continua a ripetere,mentre la ragazza lo fulmina con lo sguardo e lui si ricompone dignitosamente,non riuscendo a togliersi dal viso quell’espressione un po’ irriverente.
“Va bene,chi sei?”
“Mi chiamo Michelle.” rispondo fieramente. Soppessa un po’ le mie parole e poi si volta di nuovo verso Percy.
“Chi è questa ragazza?” domanda di nuovo.
Ma l’ho appena detto chi sono! Percy scuote la testa,contrito ed ansioso.
“Il padre non si sa.” mormora. Bene,adesso vogliono fare ricerche su mio padre,come se loro fossero normali.
“Oh dai,ragazzi,siate più gentili,non vedete che è sconvolta?” chiede una voce profonda dietro di me. Finalmente qualcuno che comprende.
Mi giro e la bocca si secca. Ritiro tutto ciò che ho detto sul fatto che non c’era cosa più strana di un satiro in giro per le campagne.
Davanti a me c’è un uomo con un busto da…uomo.. e la parte bassa da..cavallo.
“Suvvia,ragazza,va tutto bene?” mi chiede con un sorriso affabile.
Ed io non posso che fare un’unica cosa.
Alzo i pollici in segno di okay.
E poi svengo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*my space*
Eccomi tornata,LOL. Ecco,allora,il padre si conoscerà il prossimo capitolo,ma si sa,è scontato chi sia.
Per noi.
E loro come la prenderanno? Già m’immagino il signor D XD
E nulla,non m’aspettavo così tanto per un primo capitolo çWç Siete stupende. Vi aspetto,sempre :3
Alla prossima :3
I love you,
Ale.
Ps: mi potete trovare qui u.u http://www.facebook.com/#!/profile.php?id=100002582387631
  
  
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