7. Capitolo
-Neville
stai tranquillo non succede niente, dissi esasperata.
Il mio ex
compagno di casa, ora professore di erbologia, si stava rivelando un
po’ troppo
appiccicoso per i miei gusti e non sapevo più come
comportarmi. Ginny me ne
aveva parlato, ricordo ancora quello che mi scrisse non più
tardi di una
settimana fa…
-Hermy
credo che a Neville tu interessi
ancora, forse non te ne sei mai resa conto, ma era innamorato di te dal
primo
anno.
Sbuffai,
volevo bene a Neville ma per lui non avrei mai provato qualcosa di
diverso che
della sincera amicizia.
-Mione,
disse distogliendomi dai mie pensieri, volevo chiederti se ti va questo
fine settimana
di uscire con noi a prendere qualcosa alla testa di porco? Ci farebbe
piacere. Mi
farebbe piacere, concluse, mentre un sorriso gli illuminava lo sguardo.
Annui cercando
di guardare nel punto in cui Draco era sparito. Anche questa volta non
ero riuscita
a parlare con lui. Sola, dovevo rimanere sola con lui per parlargli.
Solo così,
avrei capito il suo comportamento nei mie confronti, solo cosi poteva
spiegarmi
tutto.
Quella
scuola aveva troppi occhi, troppe
orecchie e Draco non avrebbe mai parlato con tutti li intenti a
scavargli l’anima,
a leggergli la mente a guardargli il marchio che aveva nel braccio.
Solamente a
me avrebbe spiegato il perché del suo strano comportamento.
Solo
con me sarebbe stato nuovamente Draco e
non Malfoy, il mangiamorte.
***
Erano passati
due giorni da quando la preside ci aveva affidato il nuovo incarico, il
club di
duello, che cretinata. Dovevo rifiutare invece mi ero fatto incantare
da quella
vecchia strega e dal profumo di Hermione.
Ogni volta
che sentivo quel profumo la mia mente, non riusciva a pensare, smetteva
completamente di connettere. Pensavo solo a lei, ai suoi occhi, il suo
corpo,
la sua pelle sul mio.
Sogni, solo
inutili sogni. Irrealizzabili.
Cazzo Draco.
Smettila. Mi sciacquai la faccia con un getto di acqua gelata.
Lessi nuovamente
la piccola pergamena che mi era stata recapitata di buon mattino da un
gufo:
h.10.00 alla
testa di Porco.
Ci manchi amico
e vogliamo sapere come stai.
Blaise
Presi il mio
mantello e uscii diretto al villaggio, sperando di non incontrare
nessuno oltre
ai miei vecchi amici d’infanzia ma sbagliavo, oramai lo
facevo di continuo e
quasi quasi mi ero abituato alla cosa.
***
-Scusate il
ritardo, dissi entrando alla testa di porco. Mentre mi toglievo il
mantello
dalle spalle.
L’autunno
stava facendo spazio all’inverno e
fuori s’incominciava a sentire l’odore di neve. Io
amavo la neve.
Avanzai
lentamente verso il tavolo in cui
tutti i miei amici erano seduti. Quando giunsi, li guardai uno a uno.
Neville era
super sorridente, avevo accettato il suo invito e nonostante non fosse
un vero
appuntamento come sperava, ero lì con lui e molti altri, per
fortuna. Accanto al
professore di erbologia stava Luna, erano mesi che non la vedevo da
quando era
partita con il marito in cerca di animali speciali, fantastici. Era
diventata
una naturalista e delle ricerche strampalate del padre ne aveva fatto
una
professione ed era felice, ma lei lo era sempre.
Cormac McLaggen invece
importunava Calì, il solito
porco pensai, prima di salutare la mia ex compagna di scuola, ora
stilista
affermata da quando aveva realizzato l’abito da sposa di
Ginny, la mia migliore
amica.
-Calì,
ci
sei anche tu? Chiesi. Come stai?
-bene
professoressa
Granger, disse prendendomi in giro. Prima di scoppiare a ridere.
Mi sedetti al
suo fianco, guardando ogni tanto le mosse da polipo di Cormac, se ci
fosse stata,
un’altra al posto di Calì l’avrei preso
per i fondelli. Ma non volevo offendere
la mia amica. Quel viscido ci provava con tutte. Assurdo.
La porta del
locale si aprì altre volte e ogni tanto Neville, la guardava
in attesa del
messia. Messia che arrivo solo dopo una buona mezz’ora.
-scusate il
ritardo, disse Harry Potter notevolmente in imbarazzo, non abbiamo
trovato
nessuno che tenesse la piccola Lily.
Mi alzai di
scatto per correre incontro alla mia amica rossa. Ginny era
notevolmente stanca
si vedeva dal viso, ma sorrideva. Lei aveva tutto quello che
desiderava. Aveva Harry
l’unico uomo che aveva mai amato, aveva i suoi bimbi tre
pesti bellissime e
aveva l’affetto della sua famiglia, la sua bellissima,
immensa e rumorosa
famiglia. Invidiavo Ginny per questo. Un’invidia buona lei lo
meritava tutto
quell’amore.
-accomodatevi,
disse Neville facendo spazio ai coniugi Potter mentre io tenevo tra le
braccia
la mia bella figlioccia.
-allora
ragazzi, come va al castello, disse finalmente Harry rompendo
l’atmosfera fatta
di sorrisi e sguardi indagatori, soprattutto quelli che Luna e Ginny
lanciavano
a me e Calì.
-bene Harry,
ora che c’è Mione, sembra veramente il paradiso,
arrossi violentemente alle parole
di Neville non sapevo cosa il mio ex compagno di casa intendesse con
quelle
parole ma Harry mi guardò meravigliato.
Proprio quando
dalla porta del locale non entrarono tre persone e il mio cuore esplose.
Ad aprire la
fila c’era il medimago Blaise Zabini alto, moro con gli occhi
azzurri, quasi
tutte le donne del locale lo stavano guardando e lui presuntuoso ed
egocentrico
come Narciso si faceva ammirare. Ricordai in quell’istante
che aveva
addirittura un fan club al san mungo, il deficiente. Lo vidi sorridere,
anzi, ghignare
per essere precisi era sempre il solito sepeverde spocchioso,
l’unico a cui
davo ancora sui nervi, cosa reciproca del resto.
Al suo
fianco Teo Nott, era alto e bello come il suo ex compagno di casa, ma
era certamente
simpatico al contrario di Blaise ed era il fidanzato di una mia amica,
oddio un’amica
di Draco, che avevo imparato ad apprezzare.
Pansy
Parkinson non era più l’oca giuliva che
frequentava Hogwarts non più tardi di cinque anni fa, era
diventata un
legismago molto famoso a Londra. Non mi trattenni e salutai con la mano
verso Teo,
cosi tutti si girarono verso la porta proprio mentre i due sepeverde si
spostarono e dietro di loro comparve lui.
L’ex
principe delle serpi.
Il
nuovo insegnante di difese contro le arti
oscure.
Lui,
l’uomo che mi evitava da settimane.
Lo guardai
ammirata, aveva i capelli mossi sul viso come piacevano a me, senza gel.
I pantaloni
neri aderivano alle cosce muscolose, fasciandole.
La camicia,
anch’essa nera, aveva i primi due bottoni aperti che
mostravano o facevano
immaginare il suo petto senza la minima traccia di un pelo.
Infilata
nei pantaloni c’era la cintura nera
con la doppia G, la riconobbi subito quella cintura, era opera di uno
stilista
babbano che mi piaceva moltissimo tanto che quello fu il mio regalo di
Natale.
Quando
finalmente i suoi occhi incrociarono i miei, sentii i brividi
percorrermi la
schiena. Che mi stava succedendo, perché i suoi occhi, il
suo corpo, mi faceva
quell’effetto.
Era Draco.
Cavolo
era Draco, perché non lo vedevo più
come Draco la mia ancora di salvezza, il mio sostegno per andare
avanti, la
spalla su cui piangere. Perché?
Quando Teo
arrivo al tavolo in cui eravamo seduti feci un balzo, impercettibile a
tutti
tranne che a Ginny. Non mi levava gli occhi di dosso, stavo pregando
per la
prima volta nella mia vita in un Dio in cui non credevo, pregavo
perché la mia
amica non leggesse i miei pensieri. I miei sconci pensieri.
-oh è
una
riunione Grifondoro disse Teo, guardandoci con un super sorriso.
Ricambiato da
quasi tutti. Tutti, tranne Neville e Cormac.
-si, Nott
questa è una riunione tra amici disse Neville. Aveva
cambiato tono, l’aveva
cambiato proprio ora per rispondere al sepeverde.
-scusa
Paciock, non volevo disturbare. Teo era in imbarazzo e non era il solo.
Erano cambiate
tante cose in quegli anni, molti di noi erano diventati amici ma
Neville non
aveva mai dimenticato, come avrebbe potuto. I suoi genitori erano
diventati
pazzi dopo le torture che una donna completamente dissennata aveva
inflitto a
loro. La donna che aveva torturato anche me, la stessa che aveva
torturato
anche loro, ma molti non lo sapevano. Molti non lo sapevano che Bella
Black era
una pazza e non faceva differenza tra amici o nemici, lei torturava
perché gli
piaceva farlo.
Aveva
torturato il nipote, era stata sua l’idea
di marchiarlo, era venuta a lei quell’insana idea. Tutto per
punire Lucius e
Narcissa.
Avevano
fallito e Draco avrebbe pagato.
Draco era
una vittima non un carnefice, nessuno l’aveva capito e ancora
erano pochi
quelli che provavano a farlo.
-Non
disturbi affatto Teo, a parlare fu Ginny. La guardai un attimo mentre
aggiunse
tre sedie al nostro tavolo. E continuò –Zabini,
sono tutte troppo piccole per
te, facendo ridere sia Harry sia Teo, siediti con noi. Qua pare ci
siano ancora
delle giovani donne che non hai ancora conosciuto.
Concluse Ginny
guardando Calì e Cormac.
Era
evidente che l’ex portiere dei grifondoro
non fosse per niente simpatico alla rossa, ma a chi stava simpatico il
professore d’incantesimi.
Teo e Blaise
si sedettero subito, mentre lui era ancora in piedi con il viso
contratto. Aveva
paura a stare con noi. Per fortuna che Luna decise di rompere il
silenzio.
-Malfoy, non
ti avevo riconosciuto. Disse l’ex corvonero. Ho saputo che
sei diventato
insegnante, la McGranitt deve essere impazzita, sorrideva Luna e lo
prendeva in
giro bonariamente come al solito.
-effettivamente,
disse a denti stretti Cormac McLaggen.
Ma
Luna non ci fece caso e continuò.
-pensa che
quando sei sparito…
Fai
che non lo dica, ti prego, fai che non lo
dica. Pensai…
-c’è
stata
una che ti ha cercato addirittura in Brasile. Stava ridendo. Sai ti ci
vedo
proprio alla ricerca dei Nargilli. Quello si che sarebbe uno scoop. E
con fare
teatrale annuncio un fantomatico annuncio sul giornale:
“
Draco Malfoy
si ritira dalle scene e sceglie una vita calma e tranquilla, immerso
nella
natura”.
Concluse
Luna mentre tutti ridevano tranne io,
Draco e Neville.
….l’ha
detto…
non c’erano speranze di sopravvivenza quella mattina.
Abbassai lo sguardo
decisamente in imbarazzo, per fortuna Luna non disse che quella ragazza
che lo
cercava in Brasile ero io, ma l’avevano capito tutti. Forse
Neville e Cormac no,
ma se il tipo di argomenti non cambiavano, l’avrebbero capito
anche loro.
In mio
soccorso giunsero le parole del bambino che è sopravvissuto.
Se non ci fosse Harry
Potter…
-comunque amico
si saluta. Harry afferrò Draco per un braccio e lo
strattono, era il loro
abbraccio e quando vidi sul viso dell’ex, sepeverde un timido
sorriso, mi
rilassai anche io. Era tornato il nostro Draco, almeno in quel momento
lo
riconobbi come tale.
Anche se due
persone vicino a me non avevano nulla di rilassato.
Neville
era allibito dal comportamento di
Harry con Draco. Sì, non aveva letto i giornali negli ultimi
cinque anni, il
buon Neville. Era l’unico che non sapeva
dell’amicizia tra i due ex nemici. Assurdo.
Mentre Cormac era schifato dal condividere un tavolo con i sepeverde.
Ma non mi
curai di loro e cominciai a parlare, dovevo parlare con lui. Lo
desideravo. Desideravo
stargli affianco.
-Dra, dissi
attirando lo sguardo di tutti su di me, la vuoi tenere Lily. Mi guardo
nuovamente negli occhi, m’imposi di non arrossire per quello
sguardo di fuoco e
dopo il suo consenso le passai la nostra figlioccia. Non prima di
sfiorare la
sua mano. Un altro brivido mi percorse la schiena.
Volevo Draco,
lo desideravo.
La sua
lontananza
mi aveva fatto male.
Per me era
una necessita vivergli affianco, avere il suo consenso, il suo appoggio.
Si, era solo
quello, pensai tra me e me. Lo speravo. Perché se fosse
stato altro, avrei
rischiato di perderlo per sempre. Ed ora che era lì seduto
tra Harry e Luna che
giocava con Lily, che rispondeva in modo garbato a Neville. Non potevo
permettermi di perderlo. Sarei sprofondata nell’abisso senza
Draco.
SPAZIO AUTRICE.
BUONA SERA RAGAZZE/I
ENNESSIMO CAPITOLO, DI QUESTA STORIA, CHE NON SO SE PIACE O NO. VEDO CHE IN MOLTI LA LEGGETE MA I COMENTI SONO POCHI POCHI. DITEMI SE FA SCHIFO COSI ALMENO MI METTO IL CUORE IN PACE.
Ora veniamo al capitolo.
non è successo molto o forse si, Hermy sta cominciando a vedere draco in un altra veste ed ha paura di perderlo, cosa strana visto che lui sta scappando da lei perche non riesce a stargli vicino come amico. quindi lui ha paura di stargli vicino come amico perche vuole di piu e lei vuole stargli vicino come amica perche ha paura che se si lancia in qualcosa lo perde. bella cosa no.
immaginate cosa succede quando incominciano le lezioni del club dei duellanti.
KISS.
P.S.
RECENSITE