«Dai muoviti Katie» disse Taylor guardandomi dal vialetto.
«Sono qui Tay, sono qui! Inizia a suonare...» mi sistemai i capelli guardandomi riflessa nel finestrino della macchina e poi mi misi meglio la borsa sulla spalla. Guardai poi verso la mia amica che mi aspettava impaziente.
Casa Jonas, era ormai una seconda casa per entrambe, anzi, forse nonostante tutto ero io quella che ci passava più tempo tra le due. Mi piaceva andare lì al pomeriggio e sdraiarmi in giardino, al sole, a leggere. Mi sembrava quasi di essere a Parigi ad andare da loro, bé, il sole non era esattamente lo stesso, però... Era quello che avevo sempre fatto con Lucas. Mi precipitavo a casa appena finiti i compiti e anche se lui aveva da fare mi mettevo lì con qualcosa, solo la sua presenza intorno a me mi faceva stare bene. Certo i Jonas per me non erano assolutamente ancora come Lucas, però mi facevano stare bene.
Nicholas e Taylor ormai stavano insieme da un po', passavano moltissimo tempo insieme e quando si dovevano trovare, anche se poi uscivano, io accompagnavo Tay e poi rimanevo a casa Jonas finché non tornavano. Mi piaceva stare da loro anche se lei non c'era.
Joseph, dopo il mio “salvataggio” non perdeva più occasione per stare con me, ma non c'era assolutamente niente tra di noi. Eravamo amici e facevamo tutto quello che fanno gli amici, guardavamo film, studiavamo insieme e ridevamo, sapeva sempre come farmi ridere.
Quando poi Kevin tornava dal lavoro lo aiutavo a cucinare, per tutti e a fare tutti i lavori in casa, che prima faceva praticamente sempre da sola. Diceva che ero il suo piccolo angelo, non ero obbligata a fare tutto quello che facevo, eppure mi piaceva. Lo facevo volentieri. E poi chiacchieravamo, chiacchieravamo e chiacchieravamo ancora. Non c'è mai stata una volta in cui lui non mi sia stata a sentire e mi avesse dato un consiglio.
Poi c'era Frankie, il fratellino più piccolo. In un primo momento era molto distaccato. Non poteva vedermi, diceva che a lui non stavano mai simpatiche “amiche di Joe”, ma quando ha visto che ero amica anche di Taylor, che a quanto pareva conosceva già da un bel po', tutto era cambiata. Ora era felice quando mi vedeva entrare a casa, o lo andavo a prendere a scuola perché i suoi fratelli erano impegnati. Forse mi vedeva un po' come una piccola mamma.
Insomma, in poco tempo ero riuscita a conoscere tutti e quattro i fratelli Jonas abbastanza bene, forse come nessuno da quelle parti era mai riuscito.
Taylor poi era felice. Tanto felice quanto non l'avevo mai vista da quando la conoscevo. Quella relazione era un bene per lei, sorrideva sempre, aveva imparato a fregarsene del giudizio degli altri. E lo stesso valeva per Nick. Non cercava più di estraniarsi dal mondo, ripugnando tutto e tutti, e questo rendeva le cose più semplici anche ai suoi fratelli.
Taylor mi chiamò di nuovo, «si può sapere cos'hai oggi? Hai continuamente la testa tra le nuvole Adams!»
«Arrivo, arrivo...» la raggiungo velocemente. Suonammo e Joseph ci aprì la porta.
«Buongiorno signorine» sorrise e lasciò ad entrambe un bacio sulla guancia, «Nicholas è di sopra» il viso di Taylor si illuminò e ad entrambi scappò una risata guardandola.
«Arrivo subito...» andò velocemente su per le scale e scossi la testa.
«Tu che fai oggi pomeriggio biondina?» mi sorrise.
«Non saprei... tu cosa proponi?»
«So che vorresti passare ogni momento della tua vita con me, ma mi dispiace, oggi pomeriggio ti abbandono... ho promesso ai ragazzi che andavo a fare una partita con loro...» mi lasciò un bacio in fronte.
«Sai... mi dispiace deluderti Joseph, ma io ero qua per Kevin» risi.
«Oh bé, questo cambia tutto. È al lavoro, finisce il turno tra un'oretta...»
«Lo raggiungo allora» sorrisi, «ci vediamo stasera?» mi guardò annuendo.
«Passo a prendere un film e ce lo guardiamo dopo cena, che ne dici?»
«Yes» gli diedi un bacio sulla guancia, «noi passiamo a prendere Frankie a scuola. Ci vediamo dopo!» andai alle scale e urlai, «ciao piccioncini, ci vediamo dopo!» e uscii.