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Autore: Alice Cullen Elis    28/09/2011    1 recensioni
La distαnza è solo un test per vedere quanto l'amore puo' viaggiare.
Dopo che Edward lascia Bella, lei decide di andare a trovare un suo caro zio...
"Dal primo capitolo"
" Conosco esattamente il loro odore lo già incontrato" disse sorridendo, si concentrò con lo sguardo perso nel vuoto
" Sono esattamente qua " è indico un punto molto preciso del suo mappamondo d'epoca...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon, Eclipse
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Lα distαnzα è solo un test.



La distαnza è solo un test per vedere
quanto l'amore puo' viaggiare.

 



4. I Cullen 

 

 

POV BELLA

E mi addormentai...


Mi sveglia sulle note dei Simple Plan
 "you feel like you've been pushed around to be on the edge of breaking down"  sì, sò cosa 

significa sentrsi come se il nulla ti schiaciasse, ma non permettergli di cancellarti del tutto, no perché altrimenti per 

Renèe, Phil, e sopratutto Charlie se avrei permesso che quel niente mi annullasse lo avrei ferito, quindi combattevo, 

ogni giorno, ogni ora, ogni secondo che passava, lo passavo a combattere contro il nulla; Mi alzai quando la canzone fù 

giunta al termine con le parole 
"welcome to my life welcome to my life", no, non avrei mai augurato nessuno a vivere un 

periodo come questo, neanche fosse la persona più sgradevole al mondo, nessuno meritava tanto di così doloroso, mi 

infilai sotto la doccia
ascoltando una altra canzone Incacellabile di Laura pausini che condivido pienamente "Tu non 

lasciarmi mai perché oramai sarai incancellabile"
 , esatto tu sarei per sempre incacellabile con un tatatuaggio sull'anima 

perché il mio cuore adesso io non c'è l'ho, finita la doccia andai in camera e scelsi accuratamente i vestiti, se dovevo 

andare dai Cullen meglio fare una bella figura,alla 
fine scelsi un vestito cortissimo Blu e delle scarpe anche esse blu, mi 

truccai velocemente e scesi le scale attentamente visto i miei tacchi vertiginosi, arrivata in
 cucina Demetri fece un

fischio di approvazione


<< Wow, Bella, devi stare attenta a come ti vesti, potresti far morire qualche vampiro! >> a quelle parole arrosì 

pesantemente, mangiai lentamente mentre anche oggi Demetri era a caccia, diceva che era più 

semplice resistere al sangue umano se si nutre tutti i giorni, presi la cioccolata e la versai sulle fritelle, finito di 

mangiare pulì tutto a mano, nonostante ci fosse anche la lavastoviglie; finito tutto mi guardai di 

nuovo allo specchio e mi lavai i denti, quando ebbi finito aspettai Demetri che non tardò molto ad arrivare, usciti da 

quell'enorme casa lo seguii fino nel garage era enorme guardai verso la Ferrari ma dietro di me lampeggio un altra 

macchina


<< Credevo che prendessimo la Ferrari >>


<< Oggi no >> disse sfoderando uno dei suoi sorrisi 


mi girai e vidi una bellissima Lamborghini nera 

<
< Ha bè, non male! >> dissi ridendo

salimmmo in macchina è Demetri sfrecciò lungo le strada di Parigi, mentr Demetri guidava pensai se Edward non se ne 

fosse mai andato magari ci sarebbo potuti sposare, non volevo qualcosa di colmplicato soltanto noi due, sarebbe stato

fantastico, ma ormai Edward magari avrà già visitato Tanya o magari Victoria magari l'ha pagata perché mi eliminasse

sossì il capo, cercando di scaccaire quei pensieri Edward non lo avrebbe mai fatto, no, non era da lui.

Guardai il panorama finchè Demetri parcheggiò feci per scendere ma Demetri mi trattenne per un braccio, restai sull'auto

e lo gurdai, solo allora capì, aveva lo sguardo perso significava che stava cercando l'odore dei pensieri dei Cullen, 

dopo qualche secondo mise dinuovo in moto e ricominciò a sfrecciare, girò a destra poi a sinistra e poi dinuovo a destra,

ci ritrovammo in una strada molto larga da una parte passava il tram, mentra dall'altra le automobili, parcheggiammo 

vicino a un negozio di fiori sopra il qule c'era una largha scritta "ROSA", probabilmente il nome del negozio, vicino c'era
 
un entrata grigia, con un cancello bellissimo con inciso una C, la C dei Cullen, feci un sospiro e scesi dall'automobile


camminai verso quel meraviglioso cancello, e mi chiesi se forse dovevo andarmene se lui era andato via è perché non mi

voleva più per fortuna Demetri mi fece dimenticare quei pensieri con una pacca sulla schiena

<< Bella >> disse 

annuì, mi voltai verso il citono indecisa se suonare ho no, sapevo che dovevo fare tutto in un attimo, altrimenti Alice mi 

avrebbe vista, suonai il campanello e in attimo il cancello si aprì, strano il primo che suona il citofono lo fanno entrare?

Decisi di non pensarci troppo e camminai verso la porta d'ingresso, per fortuna non era niente che mi potessa far 

ricordare il sogno, la villa era chiara, con un ampio giardino, quando arrivai alla porta d'entrata, Carlise mi venne ad 


aprire, era... sorpreso di vedermi, strano Alice mi avrebbe dovuto vedere che arrivavo a Parigi, a quell'espressione 

arrosì

<< Ciao >> balbettai in preda all'imbarazzo, io er stata la ragione per cui loro si erano trasferiti

<< Ciao, Bella? Ma..ma sei davvero tu? >> disse molto confuso 

<< Sì, sì Carlise >> senza pensarci due volte lo abbracciai, ma mi allontanai prima ancora di aver messo attorno al suo 


collo l'altro braccio

<< Entra pure >> spostandosi di lato per farmi entrare, lo ringrazia con un timido sorriso;

mi fece strada verso il salone, cercai la mano di Demetri che me la porse, la strinsi forte sapendo che non gli avrei fatto 

male, Demetri si avvicino a me fino ad arrivarmi di fianco


<< Esme, Alice, Edward, Rosalie, Emmett, Jasper >> li chiamò tutti come se fossero lì in stanza ma sono sicura che lo 

sentirono, in un attimo tutti i Cullen erano riuniti nel grande salone, tutti tranne uno, Edward

<< Edward, per favore scendi, è importante! >> ribadì Carlise << Molto importante, più di quanto credi >> aggiunse 

guardandomi preuccopato.


Sentitmmo chiaramente lo sfruscio d'aria, prodotto dallo slancio di Edward, quando si affacciò dalle scale, lo vidi, era 

come un angelo sceso dal cielo, i miei ricordi non gli rendevano giustizia, in quel secondo Edward arriciò il naso, da dove

ero io non poteva vedermi ma io sì, sgranò gli occhi 


<< Non è possibile, Alice, Esme, Rosalie, perché continuate? >> disse arrabbiato

<< Edward scendi >> la voce alterata di Esme, lo fece scendere subito

<< Bella? >> chiese balbettando << Non è possibile, non puoi essere tu, no, tu non puoi, tu... >>

<< Shh... >> risposi semplicemente, Demetri mi strinse con più forza e mi accorsi che una lacrima era scesa

<< Perché! Alice! Perché non mi hai detto niente, o l'hai invitata tu! >> disse sbraitando

<< Io non ho visto niente, e da quando che vi siete lasciati che io non ho visto più niente di lei, niente, sai quanto è 

straziante, e no non lo invitata io! >> disse alterata Alice, che fece ammutolire Edward

<< Perché mi fai questo? >> mi chiese guardandomi con quei occhi color oro liquido

<< Perché ti amo >> cercai di dire, ma le lacrime erano capiose lungo il mio viso, Alice mi abbracciò in un attimo 

fulminando con lo sguardo Edward che restava immobile difronte a noi.


Ciao!
Lo sò che mi volete morta ma avevo dei problemi con il tempo.Spero che il cap vi piaccia, per farmi perdonare vi dò un anticipazione dell prossimo



" << [...] , lo sai che non possiamo siamo, incompatibili >> mi disse gelido

<< Questo lo dici tu >> dissi cercando di non piangere

<< No, questa è... >> per fotuna Alice lo bloccco

<< Questa è una cavolata ecco cos'è!! >> Sbraitò Alice, che continuava ad accarezzami. "



-Alice Cullen Elis -




 

  
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