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Autore: Here Today    29/09/2011    3 recensioni
Liberamente adattata, non corrisponde alla realtà, però spero che vi piaccia... Pomeriggio di rifessioni, chissà che qualcosa non possa cambiare. Forse per sempre.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cazzo, sono in ritardo. Bell'inizio, Paul. Davvero bello.
-McCartney, sei in ritardo.
-Lo so, Lennon.
Aspetta, mi ha chiamato McCartney. E io l'ho chiamato Lennon. L'ultima volta che è successo, è stata tre o quattro mesi fa.
-Di cosa dovevamo parlare?
-Della canzone.
-Fanculo. Tanto non possiamo continuare così. Voglio dire, all'inizio ci divertivamo, eravamo uniti... Eravamo i Beatles. Adesso siamo John, Paul, Ringo e George. Paul, tu sei come un fratello per me, ci sei sempre stato, tutti voi ci siete sempre stati, siete la mia famiglia. E prima di tirare troppo la corda, perchè, credimi, non voglio che si spezzi, io me ne vado.
Lennon mi aveva appena detto che mollava, se ne stava andando e io ero lì, imbabolato. No, cazzo, no. Non poteva andarsene e non per quel fottuttissimo Ed Sullivan, no. Per noi, per i Beatles. Lo rincorsi.
-Stronzo, fermati.
-Che vuoi, Mc?
-Non andartene. Per favore. Mi sono accorto anche io che le cose stanno andando male, molto male... Ma non devi mollare. Tu, per me, sei come un fratello, senza di te non sarei mai, mai arrivato dove sono adesso.
Poi mi ricordai della foto. Ce l'avevo in tasca, e la tirai fuori.
-Ecco, te la ricordi questa?
Vedo i suoi occhi diventare lucidi, mentre estrae dal portafoglio una foto simile, scattata subito dopo. Io che mi giro e gli sorrido, lui che ride. Sullo sfondo, Ringo e George, che ridono.
-Questi sono i Beatles.
-Johnny, non è finita.
-Mc, chiamami un'altra volta Johnny e giuro che ti faccio finire io, ma nonostante tu sia un gran coglione, ti voglio bene.
-Anche io, Johnny!
-Paulie!
Ci diamo una pacca in testa, poi ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
-Chiamiamo anche George e Ringo.
-Si. Io Ringo.
Alla prima cabina telefonica ci fermiamo e li chiamiamo.
-Ciao, Ringo.
-Hey, Paul. Cosa c'è?
-Vieni subito al Cavern.- Cercavo di usare la voce più seria che potevo...
-Perchè? Tu e John avete litigato di nuovo? Chissenefotte, passerà.
-Ringo, cazzo. E' una cosa seria.
-Quanto?- Era preoccupato, e John se la rideva.
-Tanto. Vieni, per favore.
-Mi vesto e arrivo. Non fate cazzate, voi due, che in fondo vi volete bene.- E attaccò.
Guardai John e lui mi disse
-Sai, Ringo ha ragione.
-Sì. Ok, adesso tocca a te, vai Johnn... Lennon!
-Gioca, gioca pure col fuoco...! Shh, ha risposto. George?
Fu più difficile convincerlo, ma alla fine John l'ha vinta. Ovviamente, anche George conclude con "non fate cazzate".
-John, adesso mi spieghi perchè qua si fidano così poco di noi!
-Forse perchè l'ultima volta mi hai quasi tirato il basso in testa!
-Ma io scherzavo!
-Lo so, Paulie!
-Smettila di chiamarmi Paulie!
E così ci incaminammo verso il Cavern, come due ragazzini che si conoscono da una vita.


Angolino di Penny
Eccomi, con il secondo capitolo... Dovrebbe esser stato l'ultimo, ma poi mi sono dilungata un po' troppo...
E ora, vai coi pomodori, che me li merito!
  
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