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Autore: Dharma    29/09/2011    3 recensioni
" Salire sul palco e fare casino. Urlare nel microfono fino a sentirsi
bruciare la gola, suonare chitarre e basso tanto da non percepire
più le proprie dita, battere il ritmo con la batteria
così violentemente da far vibrare ogni singola fibra del
corpo. Salire sul palco e fare casino, sfogando tutta la frustrazione e
la paura represse nei loro cuori  di giovani artisti 
emergenti."
Dopo il primo concerto insieme, i My Chemical Romance decidono di
festeggiare, ma qualcosa va storto...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Della serie " a volte ritornano", finalmente mi faccio viva con una delle innumerevoli storie che ho collezionato in questi lunghi mesi di inoperosità su EFP. Premettendo che sono anni che non scrivo in questo fandom e che non ho assolutamente idea di come mi sia venuta in mente questa " cosa", vi auguro una buona lettura, sperando che riusciate ad arrivare alla fine ( è corta, potete ancora farcela senza dover firmare una liberatoria ^^)
I My Chem non mi appartengono, perché se fosse così non sarei qui a scrivere fantasie su di loro potendomeli godere dal vivo, e non scrivo a scopro di lucro, sarebbe un controsenso u.u

You say we are young and we don't care

- Gee...-
Calma. Doveva mantenere la calma.
- Gee...-
Doveva.

- Gee?-
Com'è che erano giunti a quella situazione che sfiorava i limiti dell'assurdo? Ah, sì...

Salire sul palco e fare casino. Urlare nel microfono fino a sentirsi bruciare la gola, suonare chitarre e basso tanto da non percepire più le proprie dita, battere il ritmo con la batteria così violentemente da far vibrare ogni singola fibra del corpo. Salire sul palco e fare casino, sfogando tutta la frustrazione e la paura represse nei loro cuori  di giovani artisti  emergenti. Bob era da poco entrato ufficialmente nella band, ed ora i My Chemical Romance erano pronti a mostrarsi al mondo intero con uno stile completamente nuovo. Quel lontano giorno, loro cinque avevano portato a termine con successo, la prima data del loro primo tour insieme.
- Siamo dei fottuti fenomeni!- esclamò vivacemente Frank, senza curarsi della gola che raschiava fastidiosamente. Con una bottiglia di rum stretta in una mano si accasciò sulla fresca sabbia di quella spiaggia in cui avevano deciso di festeggiare la riuscita del concerto, bevendo ed osservando le stelle.
- Puoi dirlo forte, Frank.- rise Ray, anche lui, come il resto della band, sdraiato in riva al mare con una bottiglia di birra.
- SIAMO DEI FOTTUTI FENOMENI!- gridò Frank con tutto il fiato che gli restava, alzandosi con un balzo e correndo a piedi nudi sul bagnasciuga.
Gerard alzò pigramente la testa, domandando al chitarrista più giovane - Non ti sembra di aver alzato troppo il gomito?-
Frank si voltò nella sua direzione, rispondendo piccato - Da che pulpito, non sono l'unico che sta bevendo!-
- Guarda che qui abbiamo solo birre.- fece notare Mikey, scatenando l'ilarità dei compagni e il disappunto di Frank, che in quel momento ebbe un forte giramento di testa e si schiantò di faccia sul bagnasciuga, infradiciandosi da capo a piedi.
- La festa è finita.- sospirò rassegnato Gerard, alzandosi e ripulendosi distrattamente i pantaloni dai fini granelli di sabbia. Gli altri fecero lo stesso e Bob si avvicinò al chitarrista ancora sdraiato scompostamente a terra, sollevandolo di peso e trasportandolo sulle spalle. Dal canto suo, Frank tentò debolmente di ribellarsi, ma infine si abbandonò sconfitto contro la schiena robusta del batterista e, insieme, il gruppo si diresse al tour bus posteggiato poco lontano, con appresso la soddisfazione e la stanchezza dello show e la sbronza del loro giovane chitarrista ritmico.

Ecco, come ci erano arrivati a quel punto.
- GEE!-
Battendo violentemente le mani sul tavolino del bus a cui si era comodamente sistemato per disegnare, Gerard si alzò con gesto irritato, dirigendosi  nell'angolo in cui erano ammassate le cuccette per dormire.
- Dio, Frank, dammi tregua!- sbottò in direzione del ragazzo più giovane, sdraiato sotto pesanti coperte, i capelli spettinati, la fronte imperlata di sudore e gli occhi lucidi.
- Ma io sto male, Gee!-
Il vocalist represse un'imprecazione tra i denti, sentendo nominare per l'ennesima volta il proprio nome da quel tono tanto lamentoso, e ribatté con sarcasmo pungente - Se non fosse così non saremmo obbligati ad annullare la seconda, e sottolineo s-e-c-o-n-d-a, data del tour. Tra poco gli altri dovrebbero tornare con qualche medicina, perciò datti una calmata e smetti di assillarmi.-
L'amico gli scoccò l'occhiata più dura di cui fosse capace in quel momento, esordendo con un teatrale "  Vaffanculo, razza di stronzo insensibile!" e nascondendo la testa sotto le coperte.
Gerard sospirò esasperato e fece per tornare alla propria, comoda postazione, quando quell'ormai noto lamento lo richiamò indietro.
- Gee, ho freddo...- detto ciò, Frank si aspettò di ricevere uno schiaffo in piena faccia che, tuttavia, non arrivò. Al contrario, il vocalist si avvicinò alla cuccetta, scostò le coperte e, dopo aver osservato per pochi istanti quelle due pozze verdi lucide e dilatate per la febbre, si sistemò accando al chitarrista.
- ... Che cazzo stai facendo?-
Gerard ghignò, la testa sorretta dal braccio che teneva piegato sul cuscino - Approfitto della situazione per obbligarti a servizi sessuali.-
Frank si sistemò contro il petto dell'amico, esordendo teatralmente - Stuprami pure, in questo momento sarebbe il minore dei miei problemi.-
- Non fare il melodrammatico. - sbadigliò il cantante, ostentando indifferenza.
- Melodrammatico? Non mi sento più la gola, mi fa male ogni parte del corpo, ho freddo e vogliamo parlare del mio fottuto mal di testa? Sto morendo, Gee...-
Gerard gli tappò la bocca con una mano e posò le labbra sulla fronte bollente del compagno - Stai zitto. - gli sussurrò ad un orecchio, spostando poi la mano per portarla al braccio destro del chitarrista e tracciandone distrattamente i contorni dei primi tatuaggi che ricoprivano quella morbida pelle.
Dopo alcuni minuti, la voce impastata dal sonno di Frank ruppe il silenzio - Gee, sei caldo.-
Il più giovane si addormentò accoccolato al petto dell'amico, che in breve lo raggiunse nel mondo dei sogni.
Quando i compagni fecero ritorno li trovarono così, abbracciati, ma nessuno si sentì di interrompere quel momento per indagare sull'accaduto.
Miracolosamente, Frank si riprese quasi del tutto in tempo per il secondo show. Solo una volta sentì la testa girargli terribilmente, ma bastò che Gerard, accortosene, gli si avvicinasse cantando energicamente le parole di  " Give 'em hell" perchè venisse contagiato da tanto trasporto trovando la forza di concludere l'esibizione al meglio.
E non a caso, mentre i loro sguardi si erano incontrati, le labbra di Gerard avevano pronunciato " ... If you were here I'd never have a fear, so go on live your life, but I miss you more than I did yesterday..."

"...You're beautiful..."

  
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