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Autore: Smurfette    29/09/2011    1 recensioni
Gargamella è stanco di tutti i suoi numerosi fallimenti e un giorno giunge stremato nella sua misera dimora. Birba gli propone di rinnovare un suo vecchio piano, recitando una patetica commedia al fine di spezzare il legame di amicizia e fiducia creatosi tra i puffi e catturarli tutti. Ce la farà questa volta nel suo intento il povero(non tanto, a dirla tutta) Gargamella?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le sette in punto. La giornata era abbastanza fresca e un leggero venticello scuoteva le fronde degli alberi.
Stilista, seduta su una sedia, dondolava le gambe osservando i pochi metri che la separavano dal pavimento di legno.
Accanto a lei, Musicista lucidava la sua chitarra sfiorando di tanto in tanto le corde con il fazzoletto producendo lievi suoni.
Ai piedi della sedia Cheerleader era intenta a riscaldarsi, distendendo i muscoli atrofizzati dalla lunga dormita.
-E' quasi ora- proferì Stilista osservando le altre compagne che dormivano placidamente.
Passarono cinque minuti.
-Abbiamo aspettato abbastanza, non trovate?- chiese la puffa dai capelli color cielo sorridendo perfidamente.
-Va bene, cominciamo- fece spallucce la chitarrista, alzandosi in piedi e afferrando la propria chitarra.
Musicista cominciò a suonare lo strumento e fu inevitabile la risata di Stilista alla reazione delle compagne addormentate: tutte scattarono all'impiedi, guardandosi intorno spaesate.
Terminata la melodia, Cheerleader cominciò a volteggiare, a fare ruote e capriole incitando le compagne a prepararsi per la lunga giornata.
-Voi siete tutte matte- esclamò Fotografa stropicciando gli occhi con le mani. -Ma che ore sono?- chiese Solitaria, mentre sgranchinava le gambe.
-Sono le sette e un quarto, adesso- rispose Ballerina che stava controllando un orologio a cucù appeso nella stanza.
-Forza ragazze, dobbiamo sbrigarci- le richiamò Musicista.
Appena furono tutte in piedi, uscirono fuori dall'abitazione e videro Gargamella che discuteva con Birba.
-Buongiorno, Gargamella- salutò cordiale Sapientona, mentre ripuliva gli occhiali.
-Buongiorno a voi, puffette- ricambiò l'uomo -Siete pronte ad affrontare questa lunga giornata?-
-Più o meno- commentò Fioraria, ancora assonnata.
-Come abbiamo già detto- continuò Gargamella -Vi condurrò al centro del bosco poi proseguirete da sole: i puffi non debbono assolutamente vedermi, o scopriranno tutto-
-Ce la caveremo- sorrise Timidi che non vedeva l'ora di trovare un letto su cui riposarsi. Prima avrebbero incontrato i puffi, meglio e soprattutto di più avrebbe riposato.
Sospirò guardando Ballerina, agitata come lei.
Le altre puffette con il consenso di Gargamella avevano scelto loro due come "esche". La ragione? Erano le più dolci e carine. Che futile motivo. Idiota, lo avrebbe definito.
Lei non aveva nessuna intenzione di assecondarle, si sarebbe ritirata all'ultimo momento.
Osservò una seconda volta Ballerina. Ma che agitata. Era calma. Calmissima. Aveva un 'espressione molto rilassata rispetto alla sua. Già.
Tutte volevano rendere felice il povero Gargamella, e lei non era da meno ma la verità era che aveva troppo paura di inoltrarsi da sola nel bosco ad un certo punto del piano. Non per niente il suo secondo soprannome era "Paurosa" o peggio ancora "Fifona". Sperava veramente che la fortuna avesse pietà di lei, magari facendola stare in compagnia di Ballerina, tutto sarebbe stato molto più facile.


Grande Puffo osservava tutti i puffi svolgere i loro compiti quotidiani. Era incredibile come la serenità regnasse ogni giorno ed era sorprendente il modo con cui si accingevano a svolgere i soliti lavoretti senza mai stancarsi.
Mentre pensava a tutto questo vide improvvisamente Coraggioso correre senza freno, quasi rischiava di far cadere la torta a puffo Pasticciere.
-Ehi, Coraggioso! Dove vai così di fretta?- gli chiese Grande Puffo curioso.
-Oh!- il puffo scozzese si fermò di botto alzando una lieve polverina -Good morning, Grande Puffo! Sto andando al bosco: io, Tontolone, Quattrocchi, Forzuto e Brontolone dobbiamo raccogliere del materiale per Inventore. Vorrei restare a parlare con te, ma adesso devo proprio scappare. Ci vediamo dopo!!!-
E così come era venuto, svanì.
Grande Puffo si grattò il capo, confuso. Alla fine decise di dare un mano e girò il villaggio in cerca di qualcuno da aiutare.


-Siamo arrivati- esclamò Gargamella sorridendo -Il nostro cammino insieme è terminato. Vi ringrazio ancora per quello che fate per me, spero di rivedervi il più presto possibile-
-Non preoccuparti Gargamella- lo rassicurò Sapientona -Non dovrai aspettare molto-
Le puffette annuirono e quando l'uomo si allontanò decisero di proseguire e sostare più avanti.
Camminarono per un po', finchè Solitaria non intimò alle compagne di prestare attenzione e ascoltare i suoni.
Tutte ammutolirono all'istante.
In effetti, si sentivano delle voci in lontananza.
-Sbrighiamoci ragazze- le incitò Fioraia indicando un grosso salice affianco a loro -Arrampichiamoci così possiamo tenere sott'occhio la situazione-
Le compagne acconsentirono e in meno di un minuto tutte raggiunsero la cima dell'albero.


-Sono arrivato!- Coraggioso sventolò la mano, catturando l'attenzione dei compagni.
-Io odio aspettare!- si lamentò come al solito Brontolone che fissava crucciato il compagno.
-Ho avuto un piccolo contrattempo- si giustificò.
-Sì, sistemarti il kilt- Forzuto roteò gli occhi al cielo, sospirando.
-Va bene ragazzi, basta. Vogliamo iniziare la ricerca?- Tontolone pose fine a quello che poteva essere l'inizio di una lunga discussione.
-Sì, senza dubbio- intervenne Quattrocchi -Ma prima ascoltatemi, Inventore ha dato precise istruzioni su quale di tipo di legna prendere e il luogo dove raccoglierla e mi sento in dovere di presentar...-
-Smettila, Quattrocchi- lo minacciò Forzuto -Sappiamo benissimo cosa dobbiamo o non dobbiamo prendere, lo facciamo sempre. Non ci servono le tue stupide lezioni- sbuffò seccato dall'evidente egocentrismo del puffo occhialuto. -Aspetta Forzuto, potrebbe esserci d'aiuto- commentò Tontolone.
-Facciamo una cosa- propose Coraggioso già stanco dei loro battibecchi -Ci divideremo. Io vado da quella parte- disse indicando un sentiero. Sembrava un percorso pericoloso, ma in realtà bastava solo far attenzione ai ragni giganti che si trovavano sui rami: di solito i puffi vi trovavano legna di qualità ottima e resistente.
-Va bene- acconsentì Quattrocchi -Io e Tontolone andremo a destra allora-
-Brontolone ed io andremo al centro- aggiunse Forzuto rallegrato dall'idea di non dover sopportare Quattrocchi per almeno due ore.
Si salutarono e ognuno prese la propria strada.


-Se ci facevano attendere un altro po'- commentò Fioraria -Avrei di sicuro lanciato loro qualcosa- aggiunse guardandosi intorno in cerca di un possibile oggetto che fosse stato adatto a quell'azione.
-La colpa è stata tutta di quel puffo che è arrivato in ritardo- sbuffò Fotografa.
-Si chiama Coraggioso- puntualizzò Stilista che aveva già memorizzato tutti i nomi ed elaborato un piano.
Le puffette scesero dall'albero e si disposero in un cerchio per poi passare subito all'azione.
-Molto bene, ragazze. Meglio di così non poteva capitarci- prese parola Stilista -Faremo così. Timidi, vai nella direzione dov'è andato Coraggioso. Sei la perfetta donzella da salvare-
Timidi voleva ribattere, ma la puffa bionda la interruppe immediatamente.
-Non preoccuparti- la rassicurò -Verrò io ad assicurarmi che vada tutte bene. Qualcuno dovrà pur stuzzicare i ragni. Musicista, tu verrai con me ad aiutarmi.-
La puffa castana già sapeva quale sarebbe stato il suo compito e annuì, Timidi fece lo stesso rincuorata dal fatto che con lei ci sarebbero state le sue due compagne. A debita distanza, ma ci sarebbe state.
-Invece Ballerina andrà dove sono andati Forzuto e Brontolone insieme a Cheerleader-
-Fioraia e Fotografa resteranno qui e si accerteranno che tutto proceda secondo i tempi prestabiliti-
-E voi- osservò Solitaria e Sapientona richiamandole con un cenno della testa -Andrete ovviamente dove sono andati Tontolone e Quattrocchi-
Prese una pausa, poi continuò.
-Conoscete il piano: vi siete perse e cercando me e Musicista vi siete disperse tutte. Io e Musicista dopo averci assicurato che Timidi sarà in compagnia di Coraggioso, raggiungeremo Fioraia e Fotografa e andremo al villaggio raccontando che non vi troviamo e siamo delle straniere. A questo punto arriverete voi e beh...abbiamo concluso per questa giornata-
Stilista sorrise soddisfatta, sembrava che tutto quello che avesse detto fosse già avvenuto.
Non persero tempo e si divisero: Stilista, Musicista e Timidi nel percorso ombrato, Ballerina e Cheerleader al centro, Sapientona e Solitaria a destra.


-Siete proprio sicure che i ragni non ci uccideranno?- chiese titubante ed impaurita Timidi, osservando le numerose ragnatele che tracciavano un reticolato complesso sulle chiome verdi degli alberi.
-Avanti, Timidi- la incoraggiò Musicista -Basta trovare Coraggioso e abbiamo terminato. Ehi...eccolo lì-
La puffa indicò un omino blu che trasportava un bel ramo sulla spalla poco più avanti.
Le tre puffette corsero in mezzo ai cespugli e lo sorpassarono, poi Timidi uscì allo scoperto.
Aspettò un po'. Ecco, tra poco avrebbe svolto il suo compito.
Si guardò intorno, un po' annoiata. All'improvviso, un ticchettio fastidioso la risvegliò dai suoi pensieri.
Timidi si voltò, terrorizzata. Si aspettava qualcosa di orribile, sì, ma la realtà che le si parava improvvisamente davanti agli occhi le fece realizzare ciò a cui andava veramente incontro.
L'urlo le scappò da bocca spontaneo.
Un grosso, gigantesco ragno marrone e peloso si trovava a due passi da lei e la guardava minaccioso.
Timidi vide le compagne allontanarsi, segno che qualcuno stava per arrivare.
Quanto ci impiegava, quel maledetto puffo ad arrivare?
Timidi strinse i denti, sudando freddo.
Il ragno cominciò a muovere le sue magre zampette verso la puffa, che reagì d'istinto. Al diavolo il piano, al diavolo tutto. Quella bestiaccia voleva sicuramente papparsela in un solo boccone e lei non aveva nessuna intenzione di accontentarlo.
Timidi corse nella direzione opposta al ragno senza guardare avanti ma solo misurando la distanza che acquistava durante la corsa dal nemico.
Accadde quel che accadde.
Improvvisamente sbattè contro qualcosa e cadde all'indietro.
Adesso il ragno l'avrebbe sicuramente raggiunta e lei non sarebbe più esistita.
Si mise seduta sull'erba aprendo lentamente gli occhi lucidi prossimi al pianto, osservando la cosa, o meglio colui con il quale aveva avuto il brusco impatto.
Eccolo, quel maledetto puffo. Stava in piedi davanti a lei osservandola incuriosito e a tratti meravigliato.
-Sei tu che hai urlato?- chiese.
Timidi sbiancò. Si era completamente dimenticata del pericolo che stava correndo.
-Oh sì- cominciò a tremare -C'è un orribile ragno più avanti- disse indicando un grosso cespuglio -Ha tentato di mangiarmi-
Coraggioso storse la bocca e cominciò a ridere di gusto.
Timidi restò allibita dalla sua reazione e arrossì, sia per la vergogna che per la rabbia.
-B-beh...c-cosa c'è di tanto d-divertente?- chiese offesa.
-I ragni non sono carnivori- tentò di darsi contegno il puffo -Anzi, sono anche molto amichevoli. Ti sarai impressionata...come ti chiami?- le chiese.
-T-Timidi- ripose, poi aggiunse -O P-Paurosa, se preferisci-
Coraggioso la fissò ancora una volta.
-Non c'è un soprannome che riassumi entrambi?- rise ancora.
Timidi voleva solamente sparire, aveva fatto la figura dell'imbranata. Cominciò a torturarsi le dita delle mani, rossa dalla vergogna.
Il puffo capì il suo imbarazzo e tentò di rompere il ghiaccio.
-Non ti ho mai vista da queste parti, Timidi. Cosa ci facevi da sola?- le chiese.
-Ero con le mie compagne, veniamo da un paese molto lontano- spiegò, notando l'espressione incredula del puffo alla parola "compagne" -All'improvviso abbiamo perso di vista due nostre amiche, così ci siamo divise per cercarle ma...- disse indicando il posto che la circondava -Niente di niente-
-Quindi non sapete dove cercarle. Vi state dirigendo in qualche posto preciso?- tentò di estrapolarle più informazioni possibili.
-A dire il vero no- prese una pausa -Vivevo con le mie compagne in una casetta, ma sono arrivati gli umani e siamo state costrette ad andarcene- spiegò recitando il copione preparato la sera prima.
Coraggioso invitò la puffetta a seguirlo nel villaggio assicurandole che avrebbero cercato con l'aiuto dei suoi amici anche le altre puffette.


-E questo è dunque- concluse il suo esaustivo discorso Quattrocchi.
Tontolone aveva ascoltato tutto come al solito, anche se non aveva capito un bel niente.
-Sono andate sicuramente a destra- una voce squillante interruppe Quattrocchi che voleva introdurre un nuovo e noioso discorso.
-Quattrocchi, hai sentito anche tu?- domandò Tontolone.
-Certo che ho sentito. Sembrava una voce femminile, ma non era quella di Puffetta-
Solitaria e Sapientona camminarono in avanti, fingendo di non essere al corrente della loro presenza.
Pochi secondi e a due a due si trovarono l'uno di fronte all'altro.
A Quattrocchi s'illuminarono gli occhi alla vista di Solitaria che squadrava da capo a piedi i due puffi.
-?- Tontolone rimase interdetto. Oltre Puffetta, non aveva mai visto altre puffette.
-Salve- ruppe il ghiaccio Sapientona che non vedeva l'ora di giungere al villaggio -Mi chiamo Sapientona-
-Solitaria- la puffetta dai capelli viola rispose cercando di avere un tono più o meno cordiale.
-Quattrocchi e Tontolone- rispose il primo rubando le parole dalla bocca del compagno maldestro -Se mi permettete- continuò -Vorrei chiedervi da dove venite. Oltre al nostro villaggio, non conosciamo altri "abitanti" nei dintorni-
-In effetti veniamo da un paese molto lontano, ma ci siamo dovute spostare a causa delle nuove costruzioni degli uomini- sbuffò Sapientona sembrando di essere il più convincente possibile -E durante il viaggio, proprio in questa radura, abbiamo perso le nostre compagne. Non sappiamo proprio come orientarci-
-Vi aiutami noi- sorrise loro Tontolone -Venite al nostro villaggio: vi ospiteremo e vi aiuteremo a trovare le vostre amiche-


-Uffa- sbuffò Cheerleader -Ma quanto ci mettono?-
-Non lo chiedere a me, si vede che è una loro brutta abitudine- ribattè Ballerina.
-Io odio cercare la legna- una voce infastidita giunse alle orecchie attente e sveglie delle puffette.
Le due compagne si scambiarono uno sguardo d'intesa. Pochi minuti e se li sarebbero trovati davanti.
Ballerina si arrampicò su un albero molto alto, mentre Cheerleader si piazzò sotto di lei.
I passi e le voci si fecero più chiare.
-Ballerina, scendi! Ti aiuto io!-
-Non ci penso proprio!-
Nello stesso istante in cui pronunciarono quelle parole sbucarono dai cespugli i due puffi che rimasero allibiti come i loro compagni alla vista di quelle nuove puffette.
-Non fare la fifona! Se tu fossi scesa prima con me, adesso non dovevamo arrivare a questo punto!-
-Non è questo il problema- continuò Ballerina -Se io ti seguissi, mi spiaccicherei al suolo-
-Vuoi dire che non ti fidi di me?- si finse offesa Cheerleader.
-Ehm...scusate- interruppe il discorso Forzuto, pavoneggiandosi.
Cheerleader sorrise e si voltò verso il nuovo interlocutore.
-Posso esservi di aiuto?-
-Oh sì- rispose Cheerleader congiungendo le mani che trattenevano i suoi inseparabili ponpon -La mia amica non riesce a scendere, puoi aiutarmi? Probabilmente ha ragione lei, non riuscirei ad reggerla-
-Non c'è problema- Forzuto salì sull'albero e senza troppi complimenti sorrise spavaldo a Ballerina prendendola in braccio e scendendo giù, posandola delicatamente a terra.
-Ci voleva così tanto?- la rimproverò Cheerleader.
Ballerina ignorò la compagna.
-Grazie, ehm...?-
-Forzuto, mi chiamo Forzuto-
-E io sono Brontolone- si aggiunse il puffo che fino era rimasto ad osservare la scena.
-Io sono Ballerina- sorrise la puffa dai boccoli rosa.
-E io Cheerleader-
Le puffette raccontarono la storia che avevano programmato con le altre e come previsto furono invitate al villaggio dei Puffi.


Le nove puffette si ritrovarono al villaggio e non persero tempo a raccontare la loro storia a Grande Puffo che le accolse calorosamente e decise di ospitarle nella casetta di Puffetta per quella notte.
I puffi erano contenti del loro arrivo, ma Puffetta lo era ancora di più.
Non aveva mai avuto delle amiche e trovarsene nove all'improvviso non poteva non aumentare la sua sorpresa e meraviglia.
Per quella sera le puffette avevano deciso di riposarsi e Puffetta si organizzò per preparare una grande cena.
-Sapete- cominciò a parlare la puffa emozionata dalla nuova compagnia -Non ho mai avuto amiche femmine: come avete potuto notare in questo villaggio sono tutti maschi- affermò un po' contrariata -Hanno un cuore d'oro e sono molto gentili, però per me è inevitabile pensare a come sarebbe la mia vita con una compagna con cui parlare di nuova cose-
-Beh, posso immaginare- commentò Cheerleader -Però non l'ho mai provato. Insomma, la mia situazione è l'esatto contrario- rise.
-Eh già- sospirò Puffetta -Penso che la cosa migliore sia vivere sia con amici che con amiche, così non ci si annoierebbe mai-
La cena fu letteralmente divorata dalle ragazze che parlarono del più e del meno con Puffetta stringendo immediatamente amicizia.
Stilista si alzò e chiese di potersi allontare un attimo.
Si diresse verso il bagno e chiuse la porta a chiave, poi aprì il medaglione.
Gargamella rispose alla chiamata immediatamente.
-Allora, com'è andata?- chiese l'uomo che aveva un tono preoccupato.
-Meravigliosamente, Gargamella. Eccetto per Timidi, ma si può rimediare, non è nulla di grave. Siamo già nelle grazie di Puffetta e anche gli altri puffi sembrano felici del nostro arrivo-
-Mi raccomando- l'ammonì Gargamella -Dai tempo al tempo. Più riuscirete a conquistarli, meglio sarà-
-Puoi contarci-
Stilista chiuse il medaglione e si diresse nella stanza dove si erano riunite tutte, si sedette sul letto e ricominciò a parlare con Puffetta, informandosi sull'organizzazione e le abitudini dei puffi.
Era già a metà dell'opera.





Heilà!^.^ Volevo postare questo capitolo prima, ma ho dovuto studiare moltissimo oggi. Penso che ci saranno vari errori di battitura e anche nella forma e nell'esposizione del testo, ma l'ho scritto tutto di fila senza correggere nulla...se volessi farlo, dovrei impiegarci almeno un'ora e non posso: debbo andare a dormire tra poco, domani mi spetta un'altra noiosa giornata di scuola T.T
Spero che il capitolo sia piaciuto, magari se domani ho tempo oltre a scrivere il terzo correggerò questo.
Adesso mi tocca proprio andare. Grazie mille a Nordlys per aver recensito <3
A presto! Buona navigazione. ^_^
  
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