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Autore: _ItsNora    30/09/2011    0 recensioni
Questa è la mia seconda FF con protagonisti i The Wanted, la band inglese che sta spopolando :)
Parla di una ragazza(me) che parte a Venezia per l'estate solo per studiare, ma poi accadrà qualcosa che le cambierà la vita!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
 
-Senti se divento gialla fammi il favore di dire al gondoliere o come si chiama se mi porta a terra- dissi quasi in preda al panico
-se vuoi andiamo da un altra parte- rispose nathan
-no, non voglio fare la cagasotto, ormai ho detto si-
Salimmo sulla prima gondola e il gondoliere ci fece fare un giro per la città....è vero che Venezia è una delle citta più romantiche, era stupenda, nonostante la mia paura delle barche piccole riuscivo a godermi il panorama, nathan un po' meno, ogni tanto mi guardava preuccupato che mi sentissi male o cosa.
-nathan, sto bene, strano ma sto bene-
-sicura?-
-mhm- dissi
-chiamami nath se ti va, o nate, nathan è lungo- disse e mi sorrise, cavolo co'mè bello ,pensai
-ok,nath- sorrisi altrettanto
fino alla fine del giro nath mi teneva abbracciata a se perchè non se l'era bevuta che stavo bene, e sinceramente era vero,cercavo di mantenere la calma.
Finito il giro ci sedemmo in un caffè molto carino a piazza S. Marco e ordinammo da bere tutti e due.
https://www.msu.edu/user/amcconne/images/s...arco-night.jpeg
-sembrerò sfacciato, ma sei veramente molto bella-
-grazie, tu anche sei carino- risposi imbrazzata
-solo?-
-ma, per ora si, ti vesti bene, non so quante volte te l'ho detto stasera-
-troppe- rise -parlami di te-
-che vuo sapere?-
-qualsiasi cosa, io ti ascolto-
-vediamo...credo ti ho detto tutto stamattina, canto quando capita, amo londra e sono figlia di chef-
-sarai mica la figlia di ramsay?- disse e ridacchiò
-ahahahah, no ma quasi, cracco dice nulla?-
-no. mi spiace-
-si sta facendo facendo strada nel mondo culinario, ha gia due stelle michlene-
-wow, e tu non cucini?-
-mi piace cucinare, ma non voglio che diventi il mio lavoro-
-e cosa vorresti fare?-
-viaggiare per il mondo e avere una linea d'abiti con la mia amica-
-ambiziosa..-
-si, dopo il diploma partirò per Londra con Anna la mia amica e faremo un corso di stile e moda, ma per aprire un negozio ce ne vorrà un po'-
-credo di si, ma se è questo che vuoi ce la farai-
-lo spero...parlami tu di te-
-che vuoi sapere?-
-da dove vieni, che fai il inghilterra, che ne so-
-Abito a Manchester, ma sono di Gloucester,canto, AMO cantare, e spero diventi il mio lavoro-
-bello, canti da solo-
-si e no, ogni tanto il mio vicino di casa, Max canta con me, ci piace scrivere canzoni-
-che bella cosa, mi farai sentire qualcosa?-
-certo- disse e mi sorrise -vorrei fare una cosa ma mi trattengo-
-o.o cioè?-
-no niente-
-nath, ormai hai iniziato...-
-ok, volevo darti un bacio- disse tutto rosso
-bè si credo che sia presto, magari al ventesimo appuntamento ne possiamo riparlare- risposi sdramatizzando, vedendo che era tutto rosso. Nath non rispose -ehi nath è tutto ok-
-certo- era ancora rosso
-va bè ok, se la metti così-
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-va meglio ora?- dissi
-mica stavo male-
-almeno hai ottenuto quello che volevi-
-bè si...grazie, però non lo volevi-
-questo non lo saprai mai-...l'ho fatto solo per farlo sentire meglio, lo avrei baciato, forse alla fine dell'appuntamento.
 
Erano quasi le 1 di notte e decidemmo di andare via,tornammo a casa a piedi, nath decise di accompagnarmi fino a casa, lungo la strada trovammo un irish pub, dovevamo assolutamente andarci, così mi richiese di uscire la sera dopo...pochi metri dopo il pub c'era un tizio per terra che dormiva, mi spaventai un attimo poi lo guardai bene e lo riconobbi, era il tizio che fa il corso di inglese con me!
http://assets.umusic.co.uk/island/thewante...om-on-Floor.jpg
-guardalo!- disse nath preuccupato
-fa lezione con me, tom parker si chiama!-
-è messo male-
-ehy...ehy...Tom!- dissi
-esci dalla mia camera- mi rispose il ragazzo
-è totalemte ubriaco!- risposi ma scoppiai a ridere alla sua risposta -non sei in camera tua coglione sei in un vialetto!-
-ma sto comodo lasciami stare!-
-che palle che sei,nora mi dai una mano a tirarlo su-
-che vuoi fare?- domandai più preuccupata di prima
-portiamolo da me-
-sicuro?-
-non possiamo lasciarlo qui-
-hai ragione-
-tom ora io e il mio amico nath ti portiamo via da qui, che tu lo voglia o no!- dissi
-ma i miei amici!?-
-senti qui non c'è nessuno, ti hanno lasciato qui solo!- dissi
-che razza di amici lascia l'amico sbronzo a terra!?- esclamò nath un po' schifato
-i mieiiiii!- rispose tom e scoppiò a piangere
-oddio! non ho mai visto uno messo così male!- dissi cercando si stare seria ma mi veniva da ridere.
Lo portammo a casa nath e si buttò a dormire sul divano, nath trovò un secchio sgabuzzino e lo mise vicino a tom nel caso si sentisse male per la sbronza, io ero andata a prendere un'asprina dalla cassetta delle medicine come mi ha detto nath e la diedi a tom. Dopo alcuni minuti iniziava a capire che succedeva e mi sollevai
-non è il mio appartamento!- disse tom tirandosi su ma la testa ancora gli girava e crollò di nuovo sul divano
-no è il mio- rispose nath
-ah ok, sono ubriaco marco lo so, mi spiace, non riesco nemmeno a ricordarmi la strada di casa- disse
-resta qui, il divano è libero-
-ti ringrazio..ehm..-
-mi chiamo nathan, ma ringrazia lei-
-grazie amico...e grazie..-
-nora, mi chiamo nora-
-ok,grazie eleonora-
-si va bè- dissi stizzita, odiavo essere chiamata elonora, il mio nome è Nora, solo Nora, non è un diminutivo, ma Tom era ubriaco quindi lasciai andare.
-grazie di nuovo ragazzo di ele...-
-nora- corressi
-si quello li!- disse tom
-lui non è il mio ragazzo- dissi seria e nath se la rideva come un bambino
Nath mi preparò una tazza di thè caldo, faceva 40° gradi ma adoravo il thè caldo, anche lui, stano... feci un po' compagnia a nath mentre tom era crollato e dormiva come un ghiro
-Grazie per aver accompagnato tom qui con me-
-di nulla. perchè lo hai fatto?-
-Mi faceva brutto vederlo li, mi ha spaventato sinceramente-
-perchè?-
-Un paio di anna fa una ragazza è andata in come etilico avendo bevuto troppo e gli amici l'hanno lasciata al parcheggio del locale da sola, ne ho sentito parlare a scuola e la cosa mi ha fatto a dir poco schifo, mi è venuta in mente lei vedendo tom così- rispose nath
-cavolo, che razza di gente che c'è in giro!-
-già, ma pure loro che si ubriacano sono scemi- disse
-anche- risposi -è meglio che vado ora-
-NO!, non ti lascio andare a casa da sola-
-ci metto 20 minuti a piedi non mi succederà nulla!-
-insisto!-
-e dove dormo? nel divano con tom?- dissi sarcastica
-dormi nel mio letto io mi metto sul tappeto se vuoi-
-hai un letto singolo scusa?-
-perchè?-
-che ne so mi hai detto 'dormo sul tappeto'-
-ah, no no, ho il matrimoniale, ma non voglio darti fastidio-
-non peso 200 chili, c'entriamo tutti e due sul letto- dissi
-ok-
-mi devi prestare qualcosa però. non posso dormire con questi-
-ok, maglia e pantaloncini vanno bene-
-si grazie- risposi
In pochi minuti indossai quello che nath mi aveva passato e controllai se tom stava bene, dormiva beatamente così andai in camera di nath e mi infilai nel letto...
http://controlissblinds.co.uk/wordpress/wp...Wood-Blinds.jpg
Nath mi raggiunse poco dopo, si mise nel letto ma non dormiva, io ci provavo ma non avevo sonno anche io...poco dopo mi abbracciò da dietro
-dormi?- mi sussurò piano all'orecchio
-non ho sonno-risposi
-nemmeno io-
-che facciamo?-
-quello che vuoi-
-non lo so- risposi, c'era tensione tra i due, ma io manteni la calma e mi staccai nath di dosso e gli presi la semplicemente la mano
-parliamo, prima o poi dormiremo, abbiamo scuola domani-
-ok, sei dura da conquistare- disse
-no sono una che non crolla al primo appuntamento-
-mica volevo...-
-nooooo- dissi e lui era più rosso di prima al caffè
-ma sei così timido?-
-un po'-
-facciamo cosi, mi abbracci così forse scarichi la tensione e ti passa l'imbarazzo ok?- proposi e lui accettò in silenzio...Passamo il resto della notte abbracciati fino a quando non ci addormentammo, era una sensazione bella,mi sentivo protetta, anche se lui è un anno più piccolo di me.
La mattina dopo mi svegliai, sola nel letto, non avevo proprio voglia di andare a scuola.
   
 
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