Riflessi oscuri
Jane [Riflesso]
“Jane, mia cara, per favore.”
Lo sguardo di Jane incontra il volto distorto dalla paura di un
neonato. In un attimo la paura diventa disperazione cieca e le sue
membra sono colpite da un incendio; il dolore lo costringe a chiudere
gli occhi, a urlare parole senza significato. Il dolore è così
forte che la vittima non trova neanche, dentro se stessa, il modo per
implorare pietà. Il fuoco divampa e le urla deliziano le orecchie di
Jane, ma non abbastanza.
Non è mai abbastanza.
Quando Aro la guarda, Jane non potrebbe desiderare
altro. La sua
adorazione può diventare sciocca, il suo viso può trasformarsi in
quello di una bambina che cerca attenzione e approvazione – amore –
ma non importa.
Quando Aro la guarda, i suoi occhi si trasformano in uno specchio di
fuoco e Jane incontra il proprio riflesso, finendo intrappolata in
una tortura senza fine.
Il sorriso di Aro riflette i suoi sentimenti e li rimanda indietro,
in una fiammata che non la incenerirà mai. Ma un giorno sarà
abbastanza forte e quello specchio andrà in frantumi. Un giorno
riuscirà a comprendere le parole che esplodono nella sua mente ogni
volta che la gelosia, l'odio, il disprezzo e l'amore la costringono a
contorcersi, senza chiedere pietà.
“Jane, mia cara...”
Mai.
Il dolore non è mai abbastanza.
Note: Ed ecco Jane. Ho sempre pensato che quel suo
essere
sadica nascondesse anche qualche “frammento” di masochismo. Se ti
piace far soffrire la gente, ti “piace” anche soffrire. Oppure
non puoi farne a meno. E' come mettere l'uno di fronte all'altro due
specchi. E' un processo che non finisce mai, neanche dentro se
stesso. Uscirne... be', non penso che lei ci riuscirà.
Grazie per aver letto e a chi commenterà <3
Alexiel.