5. LA FORZA DELLE
DETERMINAZIONE
Shikamaru, Neji,
Hinata, Ino e Kiba giunsero immediatamente a palazzo e quello che si parò di
fronte a loro non fu affatto piacevole.
Shizune era per
terra immobile, i suoi occhi sempre spetti, sembrava un cadavere.
Immediatamente
Hinata ed Ino le prestarono soccorso.
-Shizune
riprenditi per favore! – Disse la Hyuga.
-Non reagisce… ha
gli occhi spenti… - Rispose Ino.
-Cosa possiamo
fare per lei? – Domandò Kiba.
-Non lo so… provo
a curarla…
-Metticela tutta
Ino…
-Farò del mio
meglio Shikamaru… ma non so se riuscirò a risvegliarla…
-Sembra in uno
stato di come apparente… - Pensò Neji.
-Che abbiano usato
qualche tecniche speciale su di lei?
-Niente di più
facile Kiba… - Rispose Nara.
-Sicuramente le
hanno a letto anche a lei la mente… anche noi eravamo nelle sue stesse
condizioni… - Replicò Hinata.
-Peccato che il
suo risveglio non sia ancora avvenuto, il che mi da molto da pensare…
-Sii più chiaro
Neji! – Affermò Kiba.
-Temo proprio che
abbia ricevuto un trattamento molto più invasivo… dobbiamo stare attenti, ogni
mossa potrebbe risultarle fatale…
-Dannazione,
questa non ci voleva… - Ringhiò l’Inuzuka.
-Vedrò di fare del
mio meglio, non preoccupatavi! – Affermò Ino.
-Ma dove è il
Quinto Hokage? – Chiese Hinata.
I ragazzi si
guardarono intorno e videro lo studio completamente distrutto, la scrivania
ribaltata, tutti i fogli ed i vari oggetti per terra, e per finire il vetro
completamente frantumato.
-Il vetro è tutto
rotto, probabilmente è scappato dalla finestra… - Pensò Neji.
-A meno che non si
sia scontrato con Tsunade-sama! – Si voltò Shikamaru.
-Niente di più
facile vista la desolazione di questa stanza… - Sospirò Hinata.
-Sento uno strano
odore… anche Akamaru ha percepito qualcosa!
-Di che si tratta
Kiba? – Chiese Shikamaru.
-E’ sangue…
-Che sia saltato
fuori della finestra con il Quinto Hokage? – Pensò Neji.
-Aspettate vedo
qualcosa dietro alla scrivania… - Indicò Kiba.
-Oddio che sia… -
Si mise le mani sulla bocca Hinata.
-Dannazione è
proprio lei… - Ringhiò Shikamaru.
-Ecco da dove
proveniva l’odore di sangue! E’ proprio Tsunade-sama! – Corse Kiba.
-Dobbiamo fare
subito qualcosa per lei, è gravemente ferita alla schiena… - Replicò Neji.
-Quinto Hokage ci
sente? – La chiamò Shikamaru.
-Ino abbiamo
bisogno di te, vieni subito! – Ringhiò Kiba.
-Vai pure, me ne
occuperò io di Shizune, tanto adesso le tue cure l’aiuteranno lentamente, hai
fatto tutto il possibile… - Sorrise Hinata.
-Lo spero davvero…
- Chiuse gli occhi Ino.
Neji e Kiba
continuavano a sorreggere la donna, ancora priva di sensi, fu a quel punto che
Ino intervenne e cercò di curarla.
-Per la schiena
non ci sono problemi, posso curarla subito… anche se poi avrà bisogno di una
medicazione…
-Non ci sono
problemi Ino, ce ne occuperemo noi… - Rispose Neji.
-Ma c’è un ma, non
è vero? – Sospirò Nara.
-Si… posso fare
come ho fatto per Shizune sperando che si riprenda il prima possibile, pare che
anche lei abbia ricevuto lo stesso trattamento, anche se ha sopportato molto
meglio…
-Tsunade-sama è
forte, non c’è da meravigliarsi… - Sorrise Kiba.
-Adesso basta
perdere tempo, fai il possibile Ino…
-E tu dove stai
andando Shikamaru? – Chiese Neji.
-A vedere se
riesco a trovare quei dannati… ho ancora un conto in sospeso con loro… -
Strinse i pugni.
-Stai calmo amico,
non farti prendere dalla rabbia… dobbiamo cercare di aiutare il Quinto Hokage e
Shizune! Lo hai detto tu stesso prima che seguirli è inutile! – Affermò Kiba.
-Ma dobbiamo fare
qualcosa e prendere in mano la situazione, almeno finchè Tsunade-sama non si
risveglia…
-Shikamaru ti
prego non fare mosse azzardate, non voglio che vi capiti più niente…
-Ino…
-Ino ha ragione… è
meglio se aspetti… dobbiamo aiutarle e poi preparare un piano, e soprattutto
raggiungere Naruto… - Rispose Neji.
-Sicuramente sarà
andato a cercarlo… - Si agitò Hinata.
-Ad ogni modo non
starò con le mani in mano…
-Shikamaru dove
stai andando? – Domandò Kiba.
-A controllare la
situazione fuori dal palazzo, non vorrei che avessero ulteriormente attaccato!
Non possiamo permettercelo!
-Allora verrò con
te…
-Non c’è bisogno Kiba,
meglio se resti con loro nel caso attaccassero…
-Non
attaccheranno, ormai quello che volevano lo hanno preso…
-Kiba ha ragione,
è meglio se viene con te, qui ci penserò io… - Rispose Neji.
-Anche io darò una
mano, quindi andate e siate prudenti… - Disse Hinata.
-Non vi
preoccupare, faremo del nostro meglio… - Fece un ghigno Kiba.
-Kiba…
-Si Hinata? Che
c’è?
-Stai attento… per
favore…
-Tranquilla, andrà
tutto bene!
-Shikamaru stai
attento anche tu per piacere…
-Non succederà
niente Ino, pensa a curare il Quinto Hokage… - Le rispose dandole le spalle.
-Si… farò tutto il
possibile…
Fu così che i due
ninja corsero fuori dal palazzo sperando di trovare ancora la donna
dell’Akatsuki nei paraggi, ma non sapevano che con lei c’era anche Pain.
Sakura era ancora
priva di sensi ed il suo aspetto era sempre più pallido, e soprattutto
tremante.
-Che abbia la
febbre? – Domandò Sai.
-Troppo scontato…
- Rispose Yamato.
-Beh sono cose che
possono capitare…
-Si sarebbe curata
immediatamente, non trovi? – Alzò lo sguardo Kakashi.
-Si, non ci avevo
pensato…
-Sakura-chan è
forte… non l’abbatte certo un po’ di febbre… - Fece un mezzo sorriso Naruto.
-Ed allora cosa le
può essere successo? – Pensò Yamato.
-Non lo so… ma la
faccenda mi preoccupa…
-Non dire così Kakashi…
- Strinse i pugni Naruto.
-Sembra che abbia
degli incubi… - Notò Sai.
-Degli incubi hai
detto?
A quelle parole
l’Hatake rimase immobile e fissò attentamente la rosa, poi le toccò la fronte e
chiuse gli occhi, come se stesse effettuando una tecnica particolare.
-Kakashi… - Lo
fissò Naruto.
-Penso di aver
capito… - Rispose Yamato.
-Cosa sta facendo
allora? – Si voltò Sai.
-Vuole essere
sicuro che nessuno sia entrato nella mente di Sakura…
-E chi dovrebbe
esserci entrato? – Pensò Sai.
Vuol dire che qualcuno
l’ha attaccato? – Ringhiò Naruto.
-Potrebbe essere
una valida ipotesi visto quello che le sta succedendo…
-Allora Kakashi? –
Chiese il biondo.
-Pare che qualcuno
abbia colpito la mente di Sakura…
-Lo sospettavo… -
Pensò Yamato.
-E chi sarebbe? Ci
sono dei nemici qui nei dintorni? – Domandò Naruto.
-Eppure non riesco
a percepire nessuno… - Girò lo sguardo Sai.
-No, qualcuno di
molto potente ed anche a debita distanza…
-Che sia sempre
l’Akatsuki?
-Stessa cosa che
ho pensato anche io Yamato… solo che mi domando cosa vogliono da lei, del resto
il loro bersaglio è Naruto…
-Probabilmente
vogliono attaccare i miei punti deboli, mi sembra comprensibile… - Abbassò la
testa il biondo.
-Che sia opera di
Sasuke? – Chiese Yamato.
-Potrebbe essere
più che plausibile, ma dubito fortemente che c’entri lui… questa tecnica è
dovuta solo ad una capacità innata e molto potente… una tecnica raffinata
oserei direi… - Spiegò Kakashi.
-Lo Sharingan può
fare certe cose, del resto è una capacità innata! Crea illusioni e ce lo hai
dimostrato nei combattimenti… - Rispose Naruto.
-Si, ma non può
fare certe cose… richiede una grande energia…
-Sasuke potrebbe
essere migliorato ulteriormente, specie dopo lo scontro con suo fratello
Itachi… - Replicò Yamato.
-No, sono sicuro
che non si tratti di lui! – Affermò con decisione Kakashi.
-E quindi chi
potrebbe essere? – Chiese Sai.
-Non saprei, ma
dobbiamo fare qualcosa… sta facendo molto male a Sakura… potrebbe non
sopportare tutto questo dolore…
-Sakura-chan
risvegliati per favore! Non lasciarti sopraffare! – Le strinse la mano Naruto.
Intanto nella
mente di Sakura qualcosa stava accadendo…
-Ma che diavolo succede? Non riesco a percepire niente… sento solo un forte dolore e freddo…
Sakura continuava a stringersi intorno a sé, non riuscendo a capire cosa le stesse capitando, quando ad un certo punto sentì una strana sensazione, riguardava la sua maestra, Tsunade.
-C-Cosa le è successo?
Improvvisamente riuscì perfettamente a vedere le condizioni della povera donna, sicuramente era stata attaccata.
Si alzò di scatto, anche se intorno a lei era tutto nero e sembrava in uno spazio indefinito, avvolto dall’oscurità.
-Avanti basta giocare vieni fuori! Sei tu il pericolo della quale il Quinto Hokage mi aveva parlato! Ho visto chiaramente cosa le hai fatto e sono sicura che è per mano tua… non è un’illusione questa… mi stai semplicemente manovrando per reperire informazioni, non è forse così?
-I miei complimenti… non ti facevo così intelligente e scaltra… conosci queste tecniche per caso?
-So tutto quello c’è da sapere su molte tecniche… sono una ninja anche io!
-Per di più medico, giusto?
-Se lo sai, perché me lo domandi?
-Che caratterino Sakura Haruno…
-Conosci anche il mio nome… chi sei?
-Sono un membro dell’Akatsuki…
-Non ne avevo dubbi… cosa vuoi da me?
-Sono interessato…
-Se cerchi un diversivo per Naruto ti stai sbagliando di grosso, sono la persona sbagliata…
-Non mentire ragazzina…
-E chi ti dice che sto mentendo? Leggimi nella mente… sempre se ci riesci…
-Non mi provocare!
A quel punto Sakura sentì tremare tutto intorno a sé, tanto che si sentì sopraffare, come se una forza di gravità di grande concentrazione la stessa trascinando per terra.
Si piegò in ginocchio, e dovette appoggiare le mani al vuoto, visto che intorno a lei c’era solo quello, ma non voleva piegarsi ulteriormente, tutto quello lo stava facendo per Naruto e Konoha.
-Sei in gamba, ma non abbastanza forte per sopportare la mia potenza…
-Hai ragione…
-Cosa?
-Ho detto che hai ragione… non sono particolarmente forte, se riesco a distruggere qualsiasi cosa è solo merito di Tsunade-sama… ma le mie potenzialità sono ridotte rispetto ad altri ninja, non per questo mi arrendo… sono determinata!
A fatica la rosa si alzò e rimase immobile concentrandosi, riuscendo a bloccare l’avanzamento della sua mente da parte di Pain, ma questo non era dovuto solo alla sua determinazione, ma anche dal fatto che il membro dell’Akatsuki stava esitando, curioso si capire fino in fondo questa kunoichi.
-Adesso fatti vedere! Non sopporto di parlare senza avere nessuno di fronte!
Per un attimo, nel momento in cui si girò di scatto vide il ragazzo comparire di fronte a lei, ma era un’immagine sfocata tanto che la rosa rimase sorpresa, perché su certi aspetti le ricordava Naruto, anche se il suo sguardo era spento e carico di odio.
-Quegli occhi… che dono hai?
-Non sono cose che ti riguardano…
-Cosa intendi fare adesso?
-Niente… ho fatto conoscenza con un ninja medico che potrebbe servirmi…
-Non verrò mai dalla vostra parte… io combatterò sempre al fianco di Naruto per il mio villaggio!
-Parole che possono farti onore, ma queste sono tutte stupidaggini…
-Questo lo dici tu, che ormai non credi più niente…
-Che ne sai di quel che credo?
-Basta sentire con che rabbia pronunci certe parole…
-Stai zitta ragazzina, non sai proprio niente di me! – Ringhiò Pain.
-Cosa vuoi fare adesso? Bloccarmi qui per sempre?
-Sarebbe inutile… mi servi per altro…
-Cosa?
-E presto lo vedrai… adesso capisco perché quella donna teneva tanto per la tua incolumità… ed anche di quella dell’Uzumaki…
-Tsunade-sama? Cosa c’entra lei?
Dicendo quelle parole la rosa ripensò a quello che la bionda le aveva detto prima di partire.
Forse il pericolo era dovuto a questo strano individuo?
-A presto Haruno Sakura… e ricorda che la prossima volta non sarò così clemente…
-Ehi fermati!
Il buio scomparì, come l’immagine del ragazzo e tutto tornò alla normalità.
Sakura non dovette più proteggere i suoi ricordi e le sue conoscenze, ormai quel potere era svanito dentro di lei, ma doveva risvegliarsi lentamente.
Rocklee era pronto per lo
scontro per Konan, infatti senza perdere tempo decise di attaccarla.
La donna rimase sorpresa
che non utilizzasse nessuna tecnica particolare, si stava specializzando solo
nell’arte del combattimento fisico.
-Sbaglio o non sei in
grado di usare nessuna tecnica ninja?
-Non sbagli affatto…
-Interessante…
-Usa pure quello che ti
pare, io non mi arrendo combatterò come ho sempre fatto! Non sono in grado di
usare simili tecniche, ma sicuramente riuscirò a battermi con onore!
Konan rimase sorpresa da
quelle parole e da tanta capacità, nonostante avesse solo come dote l’arte del
combattimento, quel ninja era pronto a tutto.
-Ti fa onore… mi hai
davvero sorpreso…
Konan sorrise ma senza
perdere tempo continuò lo scontro con Rocklee, ed ovviamente stava avendo la
meglio, ferendo notevolmente il ragazzo, che ogni qualvolta si rialzava pronto
a scontrarsi.
Alla fine decise di fare
sul serio ed iniziò a tirare una serie di colpi contro il giovane ninja, che
purtroppo, non riusciva a sopraffare l’avversaria, ormai il suo corpo era
ricoperto di ferite, specialmente il petto che non smetteva di sanguinare.
-Allora vuoi arrenderti
ninja di Konoha?
-Sai già la mia risposta…
-Sei disposto a morire per
il tuo villaggio?
-Certo che si… non riesco
a capire perché tanto stupore…
-Io non riesco proprio a
capirti…
-Allora non parlare e
combatte, anche perché non servono motivazioni!
Konan era sempre più
colpita da quel giovane e tutto sommato non voleva eliminarlo, così decise di
tirargli un colpo e bloccarlo, in modo che non si potesse rialzare finchè non
sarebbe fuggita.
La donna stava per partire
all’attacco, quando venne bloccata da una voce, che prese l’attenzione anche
dello stesso Rocklee.
-Cosa stai combinando
Konan? Perché ci stai mettendo così tanto?
-Pain!
-Indugi per caso?
-Ma chi sta parlando? – Si
girò il ninja di Konoha.
-No, volevo terminare lo
scontro lealmente… ho trovato un valido avversario…
-Uno che non sa neanche
usare tecniche ninja lo reputi valido?
-Già, proprio per quel
motivo… dovresti conoscermi bene Pain…
Pain si sorprese dalla
parole della compagna e non fece a meno di mostrare quasi un’espressione
divertita nel notare lo sguardo Konan carico di energia e voglia di combattere.
-Posso immaginare… anzi
forse riesco a capire…
-Ehi voi due basta
parlare! Non voglio perdere altro tempo, finiamo i conti una volta per tutte!
Affermando questo Rocklee
partì verso Konan, pronta a riceverlo ma Pain si mise in mezzo dando un colpo
molto forte al ragazzo, tanto che lo fece volare a tutta forza contro un muro,
fino a frantumarlo.
-Pain!
-Qualche problema Konan?
-Era una mia sfida!
-Stavi perdendo tempo…
-Affatto! Non dovevi
metterti in mezzo!
-Ti sta a cuore quel ninja
per caso?
-E perché dovrebbe? L’ho
incontrato ora per la prima volta…
-Sembrava che non volessi
ucciderlo…
-Infatti non era nelle mie
intenzioni, stavo solo richiedendo uno scontro visto che non mi lasciava
passare…
-Adesso puoi muoverti… dobbiamo
andarcene di qua…
-Come mai tutta questa
improvvisa fretta Pain?
-Ti spiegherò tutto strada
facendo…
-Ad ogni modo voglio solo
sapere una cosa…
-Già immagino… vuoi sapere
se l’ho ucciso, vero?
Konan non rispose e lo
fissò attentamente, voleva terminare lei lo scontro visto che era entrata nel
vivo del combattimento, nonostante fosse più forte di Rocklee.
-No, ma penso che per un
bel po’ non potrà muoversi… chissà che non gli abbia procurare dei danni
permanenti…
-Che intendi dire?
-Vorrei sapere cosa ti
prende… - Disse con sguardo gelido Pain.
-Niente… ma come ti ho
detto non eravamo venuti per uccidere nessuno, solo reperire informazioni…
-Non l’ho ucciso infatti…
e poi da quando sei così compassionevole Konan?
-Sai benissimo come sono
Pain… e sai anche perché sono coinvolta in questa faccenda… - Si girò stizzita.
-Puoi anche andartene se
ti crea tanto disturbo…
-Sai benissimo che non vi
lascerei mai da soli… - Abbassò la testa.
-Ed allora basta parlare
ed andiamo, devo informarti…
-Anche io…
I due ninja traditori si
dileguarono, quando in quel momento arrivarono sul posto Kiba e Shikamaru,
trovando il povero Rocklee in uno stato pietoso.
Cosa sarebbe successo a
quel punto?