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Autore: _Lou    01/10/2011    3 recensioni
"Prometti che se un giorno ti sveglierai ed io non ci sarò,
proprio non riuscirai a trovarmi,sembrerò morto tu mi cercherai,
cercami in eterno perché l'amore ti ricondurrà da me,te lo prometto"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non lasciarmi.'
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-Ciaooo rieccomi,e non sono morta!
Scusate per l'incredibile ritardo ma non mi funzionava più internet e quindi ho dovuto aspettare troppo tempo per postare!
Scusate ancora per farmi perdonare farò un bellissimo lunghissimo capitolo!
Buona lettura u.u
                                                                                                                                              Capitolo33;La nascita di un amicizia.
Pov Rio


Avevo gli occhi chiusi per il dolore alle spalle,gambe,costole e  ossa,odiavo combattere contro Joker in qualche modo vinceva sempre lui;ma a farmi davvero male non erano i dolori fisici bensì l'immagine di quello e Alyce insieme,perché quella stupida non riusciva a capire che scegliendo Ed sarebbe stata male,forse è vero io sono stronzo e incoerente ma almeno non faccio piani per uccidere mio fratello,forse dovrei iniziare.
ERA FINITA.
Lei mi aveva abbandonato,tradito dopo tutte quelle promesse e quelle notti a dormire abbracciati forse per amore forse per paura che Joker arrivasse da un momento all'altro,ma cosa importava ora,che stavo steso su dei sedili neri di una macchina infernale,che poi di infernale aveva solo l'autista;Joker.E' vero lei ha scelto Edward,ed io ora cosa faccio?Abbandonare tutto?Smetterla di proteggierla,mandarla a fanculo,lei,mio fratello,Joker,tutti su un unico treno per fanculandia,solo quel povero coniglio si salva,poveraccio,ci ha seguito da per tutto e Aly non gli ha mai dato veramente una chans che si meritiva anche se provava un odio profondo verso di me amabile gatto nero,forse lui si salverebbe perché ha ancora troppi segreti da svelare.
"Dormi,prova a dormire"urlò Joker guardandomi dallo specchietto retrovisore con uno sguardo cagnesco,e io che pensavo di non rivederlo mai più,
"ho detto dormi"continuò lui stavolta con tono più duro,basta,per la prima volta Rio Shine nobile gatto nero di sangue nero-ovviamente-si arrende al volere del destino infame a cui piace tanto vedermi soffrire,pensai addormentandomi sperando che per una volta tanto i miei occhi si chiudessero per sempre.Al mio risveglio ero steso su del marmo nero come il resto della "stanza" se così si può chiamare quella specie di stanzino di un metro per un metro,volevo alzarmi,mettere a fuoco la situazione e finalmente scappare ma mi era impossibile,ad ogni mio tentativo mi faceva male qualcosa di diverso,-ok ci riuncio-pensai al mio ventesimo tentativo rattristandomi,pensando che non dovevo arrendermi anzi dovevo stringere i denti,sopportare e combattere come avevo fatto diverse volte,ora proprio ora che c'era tutto in ballo non potevo mollare.Infondo anche se Alyce aveva scelto mio fratello ciò non vuol dire che lui sia il migliore,e anche se si sposassero la proteggerei comunque forse perché una ragazza di diciotto anni alta uno e sessanta non l'avevo mai vista,forse semplicemente non potrei lasciarla mai per il semplice fatto di quant'è buffa quando si arrabbia,e di come diventa bella quando sorride illuminando le giornate di chiunque;no non potrei mai lasciarla anche se ama il nemico,lei resterà sempre quella ragazza che assomiglia tanto ha una bambina piena di sogni.
"Bevi questo così guarirai prima"urlò Jokerino dalla stanza accanto portandomi una sostanza blu contenuta in bicchiere di vetro,
"ho grazie Jokerì,ma non preoccuparti non c'è ne proprio bisogno"mentii io sperando segretamente di non dover bere per nulla a fatto quella cosa,
"ho impiegato un ora per prepararti la medicina ora o la bevi o ti ammazzo.E devi guarire presto ho un paio di compiti da farti sbrigare"continuò lui facendomi cenno di alzarmi,fosse facile riniziai la mia lotta cercando un'appiglio in tutto quel nero che non c'era,
"oh povero,così indifeso che non c'è la fai neanche ad alzarti,vuoi una mano?"Mi chiese lui dando un calcio nello stomaco,
"bastardo"urlai io mettendomi a sedere poggiandomi contro il muore,non c'è la facevo,le mie gambe non mi reggevano,
"forse dovrei riniziare l'allenamento"bisbigliò lui facendomi sbiancare,tutto ma non l'allenamento,guardandolo sorridere mi ricordai i giorni in cui ero ancora piccolo,avevo solo diciasette anni in cui tutte le notte ritornavo al mio dormitorio sanguinante e tutte le mattine andavo ad eseguire un esercizio diverso progettato per impormi dolore,in quelle notti compresi che l'amore,la libertà e la felicità non erano diritti ma premi che potevi ottenere solo dopo tanta sofferenza,però infondo dopo un po ti abituavi a tutto quel dolore e smettevi di cercare la felicità ma pregavi che la tua vita finisse al più presto,perché era così che andava la vita.
"Sbrigati a bere questo"continuò Joker abbassandosi per darmi il bicchiere senza ovviamente senza trattenere uno sguardo pieno di ribbrezzo,
"hai figli?"Chiesi io ricordandomi la prima volta che gli chiesi qualcosa sulla sua vita privata,avevo diciotto anni e gli feci la stessa identica domanda di ora solo che lui mi diete una scarica di pugni dicendomi che non dovevo fare domande del genere ma pensare all'esercio che dovevo affrontare,
"si,una figlia,una femmina,ma"bisbigliò Joker che forse stava per rivelarmi uno dei suoi orribili segreti,"la dovetti mandare via,sua madre era una mutaforme ed ebbe la sfortuna di nascere nella guerra contro esse,perché?"Mi chiese lui avvicinandosi a me con un pugno alzato,ormai non mi coprivo neanche più ero abituato al dolore come se il mio corpo fosse nato solo per quello scopo,
"boh,pensavo che avessi mangiato tuo figlio e ti fossi trapiantato la sua faccia per non dimenticarti di lui solo che il trapianto e uscito male perciò usi una maschera"risposi sfrontato io ricevendo una risata schernitrice e un altro calcio nello stomaco che mi permise di sputare per bene la specie di medicina che stavo bevendo,
"che saporaccio"dissi fra me e me una volta da solo ingoiando quella robaccia,di nuovo solo,pensai di dover scrivere qualche pagina del mio diario semi rotto ma ero troppo stanco e un sonno rigeneratore vinse su di me facendomi cadere in un bel sogno dove c'ero solo io e Cloe.Peccato che forse il mio sogno rimarrà tale.
Pov Alyce
Camminavo mano nella mano con Edward,rimpiangendo gli anni passati senza di lui,
"sai ho visto Londra"diceva lui continuando a guardarmi con il suo sguardo innamorato,
"davvero?Era bella?"Io ho sempre odiato Londra,ma finsi interesse,
"si davvero stupenda,sai ci sono un sacco di cose mervagliose tu dove sei stata?"
"Non lo so ma ho sempre desiderato andare a Rio"risposi io pensando incoscemente a quel gattaccio e che fine avesse fatto,forse stava ancora con l'infermiera,
"dovremmo andarci,da soli io e te"continuò lui avvicinando il suo viso al mio,era strano ma non volevo quel contatto,
"Alyyyyy!!"Urlava Simone da lontano con l'affanno per la sua tremenda e lunga corsa a piedi o saltellando,
"cosa c'è?"Chiesi io visibilmente preoccupata al contrario di Edward che mostrava uno dei suoi sguardi più scocciato,
"Jok-Joker ha pre-preso Rio!"Disse lui con il poco fiato che gli era rimasto,
"chi è Rio?"Mi chiese Edward,che stupido se ne era dimenticato!
"Lo sai benissimo chi è Rio,e ora Aly andiamo"disse freddo Simone facendomi cenno di seguirlo,non volevo lasciare Eddy da solo,a me neanche interessava di Rio e se stavo ascoltando ciò che Simone aveva da dirmi era solo perché mi sentivo in debito nei suoi confronti,infondo quel gattaccio mi aveva salvata numerovole volte,anche se non riuscivo a nascondere la mia paura per Joker.
"Sicuramente saranno a scuola,nel dormitorio nero e ora lui sarà nello stanzino della penitenza"farfugliava Simone andando su e giù per l'ospedale completamente vuoto,anche l'unica infermiera che aveva -servito- Rio il giorno prima non c'era più,
"be è cosa dobbiamo fare?"Gli chiesi io prendendo ogni sua parola come oro colato,io non potevo andare a salvare Rio e combattere contro Joker,
"andarlo a salvare,ovvio no?!"Urlò lui in preda ad una rabbia isterica,
"no.Io non ci posso andare,devo restare con Edward ora che posso"mi scusai io aspettandomi diverse urla,
"e tutte le volte che avete dormito insieme?I tuoi pianti per lui?TUTTE LE VOLTE CHE TI HA SALVATO RISCHIANDO LA SUA VITA,ora posso dire INUTILMENTE,se ne vanno a farsi benedire?!"Mi urlò lui guardandomi con uno sguardo pieno d'odio e stupore,forse aveva ragione ma lo facevo solo per saldare il debito,
"ok,ma andremo domani ora riposiamoci"insistetti io,
"no,dobbiamo recuperarlo,ora!"Disse infine lui predendomi per il polso,mi trascinò fino alla macchina senza che io mi opponessi,una piccolissima parte di me non voleva far morire quel adorabile gattaccio nero.Ci volevano circa due ore per arrivare a scuola,avremmo rivisto William,la pantera e tutti gli altri chissà che fine avevano fatto,
"ho paura"mi rivelò il coniglio guardandomi,come potevo dargli torto?La luna in cielo splendeva ombrata da qualche dispettosa nuvola di passaggio che voleva tutta la luce solo per lei;una volta che la luna si spostò mi resi conto che oggi c'era la luna araba,era uno spettacolo meraviglioso,guardando il cielo stellato iniziai a pensare alle stelle,forse erano lì sopra di noi perché prima molto tempo prima avevano combinato qualcosa di terribile e Zeus le ha spedite in cielo senza che loro possono far nulla perciò sono costrette a guardarci per l'eternità.
"Aly,sveglia entriamo"mi sussurrò il coniglio svegliandomi,ero tremante di paura.
Da mezz'ora l'unica parola che mi risuonava continuamente nella testa era CALMA,non sapevo cosa fare e avevo paura di fare.
"Non entriamo?"Chiesi io a Simone che non si voltò neanche all'entrata della scuola ma stava andando dritto alla minicittà,
"no lo stanzino si trova in un bar,vieni"camminammo così per vari minuti ricordando i pomeriggi dove venivamo a prendere il gelato,d'un tratto si fermò,
"io qui non potrei passare"bisbigliò lui guardando dritto a se,capii che era stato invaso da un ricordo molto probabilmente devastante per l'espressione che assunse,
"ma Rio ha bisogno di me"continuò lui passo dopo passo,eravamo nella minicittà ora piena di vampiri,angeli rinnegati,demoni,e tutto il resto,non potevo negare d'aver paura ma il desiderio di rtiportare indietro Rio vinse.
"E' qui"bisbigliò Simone indicando un edificio dove fuori c'erano parcheggiate due macchine,una era nera e lucubre,l'altra una ferrari testa rossa,non nascondo che una piccola parte di me voleva rigare la ferrari,
"entriamo?"Gli chiesi io,sbiancando quando lo vidi annuire avvicinandosi all'entrata,
"no,aspetta"lo fermai io,
"entriamo dalla finestra"continuai indicando una finestra poco più su,raggiungibile con un salto,lui annuii e così in un secondo ci ritrovammo in un enorme edificio nero.
"E ora?"
"Si combatte"
"e contro chi?"
"Aly accendi l'interruttore"
"ma dov'è?!"
"lì!"
"ah eccolo"
"ora li vedi?"
"OH MIO DIO!MA COSA SONO?!?!?!"
"Vampiri"
"che bello quello a sinistra"
"attenta!"
Impaurita feci un segno con la mano facendo bruciare la gran parte dei vampiri,solo uno con otto braccia venne vicino a me facendomi urlare,aveva otto occhi e camminava a gattoni,non sapevo che fare ne come comportarmi con quel coso era mostroso,
"Simo!"Lo chiamai ma lui era intento a battarsi contro dei vampiri molto più grossi e belli di lui,
"guarda che ti do fuoco"urlai io ma quel coso mi era talmente vicino da poter sentire il suo alito puzzolente,doveva annegarlo?Dargli fuoco?Creare una bolla d'aria e improgianarcelo?Nel dubbio gli dieti un calcio facendolo spappolare sul pavimento facendo fuori uscire parecchio sangue,
"finalmente"esclamò lui guardandomi strano,"ma che sei scema?!Se tocci un ragazzo-ragno ne crescono altri otto al posto suo"urlò esasperato Simone alla vista di quei cosi sbucare da tutte le parti,
"oddio"dissi io guardando il coniglio con aria interrogativa,
"scapppaaaaa"urlò lui già in fuga subito seguito da me,aprimmo una porta a cavolo e c'intrufolammo dentro,
calpestai qualcosa,un braccio umano,forse d'un cadavere,
"aiuto!"
"accendi 'sta benedetta luuuuce!"Urlò esasperato Simone perché gli interruttori della luce erano sempre dal mio lato?
"Rio!"Urlai aventandomi su di lui per poi stringerlo forte,era orribilmente pallido con il sangue che gli colava dappertutto,sangue scuro a tratti direi nero,
"mh?"Domando lui aprendo gli occhi mostrandomi i suoi smeraldi d'un verde vivace ora spento,
"dobbiamo scappare"disse Simone sorridendo beffardo al gattaccio che a stentoni si rimise in piedi,si guardarono per un secondo,
"sai in realtà io vengo da Roma"ci rivelò Simone facendoci ridere,anche Rio veniva da Roma;
"dai presto scappiamo"continuai io iniziando a camminare contro quei cosi a otto braccia i quali già avevo dimenticato il nome,ma tanto speravo non doverli vedere mai più,
"ma come Rio mi lasci così senza neanche un saluto?Eppure ci siamo appena ritrovati"urlò qualcuno nella stanza facendomi venire i brividi,non ci misi molto per capire che fosse Joker,ma colui che camminava fiero con un lungo cappotto nero non era Joker ma bensì William,colui che pensavo non avrei mai più rivisto era davanti a me che camminava fiero,
"Rio,non puoi combattere vero?Sarai il primo a morire.
Simone,la tua esistenza è inutile morirai per secondo.
E tu,amorevole Alyce,perché sei andata con loro?Tanto dovevi morire comunque,sei una schifosa mutaforme ma sarai l'ultima in modo da vedere i tuoi amici o spasimanti morire"finì lui ridendo,non eravamo capaci di sostenere una lotta ma cosa fare?
"invizibil"sussurrai rendendomi invisibile agli occhi degli altri che già immersi in una lotta non si accorsero di me,Rio era steso sul freddo pavimento nero dolorante mentre Simone si batteva con valore contro William che però parava ogni colpo,io mi avvicinai a Rio trascinandolo per i piedi e portandolo fino alla porta dove venni fermata con una tirata di capelli,
"nessuno ti ha detto che gli incantesimi di primo grado non funzionano con me?"Mi urlò Will portandomi vicino a lui costringendomi a guardarlo nei suoi occhi blu che tanto mi avevano colpito la prima volta che li vidi,i capelli biondi come il grano ma molto meno puri come del resto il suo corpo di marmo,
"a quanto pare morirai per prima"disse lui dandomi un calcio alla pancia facendomi piegare in due,
"peccato,sei così dannatamente carina"continuava lui bisbigliando,dov'era Simone e Rio?Iniziò dandomi un'altro schiaffo al quale volevo tanto rispondere ma dovevo ancora riprendermi dal calcio precedente,
"potrei anche risparmiarti,tu potresti diventare mia moglie o meglio potresti essere la mia donna per una notte poi però ti ammazzerei"rifletteva lui mentre io urlavo con un calcio dritto in faccia di quanto mi facesse schifo,avanzavo a passo sicuro mentre lui dietreggiava impaurito dalla furia che si nascondeva nei suoi occhi,cercai di dargli uno spintone forte come il suo ma riuscii solo a farlo cadere con leggerezza,dannati poteri.In un attimo la posizine cambiò ed ero io quella sotto di lui intimorita dai suoi forti muscoli,
"devi morire per ultima"disse strappando un pezzo della mia maglia che mostrava il mio reggiseno bianco con tanti gattini neri sopra,lo avevo comprato proprio quel pomeriggio pensando a Rio,
"devi essere tu il primo a morire!"Gridò verso Rio puntandogli contro una pistola,in quei secondo avrei tanto voluto il coraggio necessario per poter togliergli da mano quell'affare,
POM.
Ed ecco come in un clik venne fuori tutto l'odio,il rancore,e la rabbia verso quel gattaccio che non morì perché a prendersi quella pallottola fu Simone,fortunatamente colpì al braccio senza sfiorare neanche una vena,di sicuro non poteva morire se non di dissanguamento,
"grazie amico"bisbigliò Rio ancora scosso strigendo la mano dell'altro,
"di niente,fratello"entrambi risero abbracciandosi mentre William come se avesse percepito qualcosa scappò di corsa,
"sta per arrivare Jokery"bisbigliò Rio,ma il tempo che lo disse eravamo già in macchina a leccarci le proprio ferite,
"ah micetta,carino 'sto reggiseno"
"concordo,ma uno con i conigli quando lo compri?"
"hei,lei è la mia micia,deve avere quello con i gatti"
"see,meglio i conigli"si guardarono per un attimo con aria di sfida per poi sfociare in un altra fragorosa risata la quale venni esclusa perché era una di quelle risate che solo i ragazzi capiscono.






  
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