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Autore: Lucylu    01/10/2011    4 recensioni
Draco in punto di morte ripete "dite ad Harry che lo amo"
Genere: Angst, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Osservando le mie fic postate su Harry Potter mi sono accorta che non ne ho postate alcune e quindi pongo rimedio ora. Prima di lasciarvi vi avverto che questa è stata scritta anni addietro e che risulterà strana per il fatto dell'incantesimo usato: L'avada Kedavra, lo so, che quando si viene colpiti si muore subito, ma a me serviva il personaggio in semi morente quindi lasciatemi la licenza poetica.... per favore!ç_ç
Buona lettura

DISCLAIMER: I personaggi, i luoghi e tutto quello che riguarda Harry Potter sono di proprietà di © J. K. Rowling e delle varie case editrici che ne detengono i diritti. Questa storia non è scritta a scopo di lucro inoltre tutti i personaggi sono di fantasia quindi NON esistono.

ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale.

DEDICHE: a Raigel per ringraziarla di essermi amica e per prepararla per la mia prima vera fic su Harry e Draco^^

NOTE 01: questa è la mia prima fic su Harry e Draco, ok, ok, è la mia prima mini-fic! Spero vi piaccia anche se non è il massimo dell'allegria ^^""
Per spiegazioni leggere le note alla fine. ^^

NOTE 02: forse i personaggi sembreranno OCC, forse ci saranno altre incongruenze, come ad esempio la faccenda dell’Avada Kedavra… ma portare pazienza, ok?


Dite ad Harry che lo amo

di Lucylu

Nuvole cariche di pioggia si mostravano alterigie e pronte a scoppiare, il cielo nero come piume di corvo non lasciava speranza di vedere la regina della notte, neppure le stelle potevano brillare. Era come se anche il firmamento, volesse aggregarsi all'oscurità, come la stessa città che si lasciava ammantare da quel silenzio straziante, anche lei temeva la collera del male, la collera di colui che non deve essere nominato. Solo un gatto, in un vicolo buio e sporco, stava appoggiato a terra, cercando di mangiare un piccolo topolino, poi un rumore di passi.
Qualcuno.
Qualcuno si avvicinava al vicolo.
Altro rumore e una figura nera si muoveva rapida con eleganza, facendo frusciare piano il mantello che copriva perfettamente il corpo del giovane uomo, celando l'aspetto, ma lasciando intravedere l'altezza e le spalle.
Un fulmine squarciò il cielo, illuminando il volto del ragazzo, lasciando vedere due occhi come il ghiaccio e alcune ciocche bionde che sfuggivano al cappuccio. Come un'ombra si muoveva rapido ed elegante, cercando di non far troppo rumore e di sbrigarsi.
Voleva raggiungere al più presto la sua casa, il suo amore.
A ogni passo che faceva il cuore batteva più velocemente, mancava poco e poi l'avrebbe rivisto! Questo semplice pensiero lo fece sorridere teneramente, in un gesto ricolmo di amore e gioia.
Stando ben attento s’accorse di essere osservato, studiato…
No.
Non potevano averlo trovato!
Fermandosi si guardò attorno con circospezione, lentamente si voltò e guardò alla sue spalle.
"Chi sei?"
Fece con voce glaciale e sicura, era una sua legge: mai mostrare paura.
Silenzio.
Indispettito prese la bacchetta in mano e con un solo gesto, dalla punta di legno si scaturì una piccola luce. Ora i suoi occhi osservano attentamente quell'oscurità, scorgendo infine una figura nera, dalla quale non si poteva intravedere nulla.
Essa capì di non potersi più nascondere e lenta come la morte, si avvicinò pronta a vendicare il torto subito, a uccidere lavando la calunnia che aveva subito.
"Draco...." mormorò con voce spettrale l'ombra che ora stava di fronte al biondino il quale, capì immediatamente di chi si trattasse.
Come aveva fatto a trovarlo?!
Strinse i denti.
"Padre, ma quale onore...." sussurrò sarcastico, mantenendo il tono di sfida dei Malfoy, avrebbe venduto cara la pelle!
"Non chiamarmi più così! Razza di traditore del tuo sangue!" ringhiò alterato Lucius, togliendosi il mantello e mostrandosi pronto alla lotta.
Il giovane Malfoy fece lo stesso, lasciò cadere a terra il soprabito e si mise in posa d'attacco.
Avrebbe vinto e sarebbe stato libero di andare dal suo amore.
Quel pensiero gli incendiò il corpo.
Presto, molto presto, l'avrebbe rivisto!
Con uno scatto in avanti lanciò il primo incantesimo che venne allunato in men che non si dica da Lucius il quale, ne lanciò immediatamente un altro che venne schivato dal giovane. Entrambi i combattenti sapevano bene che sarebbe finita solo alla morte di uno dei due, ma nessuno sembrava essere pronto a tale evenienza. Gli occhi azzurri si studiavano attentamente, mentre i due si muovevano circolarmente per trovare il punto debole dell'altro…

"AVADA KEDAVRA!"

Una luce verde colpì alla schiena Draco.
Gli occhi azzurri si spalancarono sorpresi, le mani si strinsero e il corpo s’inarcò, per poi cadere a terra, sbattendo rumorosamente contro i ciottoli di pietra.
Una risata cattiva e maligna eruppe in quel silenzio.
Aveva già sentito quella voce…
"Bella sei stata in gamba!" fece Lucius, sorpassando il figlio e avvicinandosi alla donna che per tutto il tempo era rimasta nascosta, per poi attaccare.
"Lo so Lucius! Ora andiamo... stanno per arrivare gli Auror..." detto questo prese in mano una penna ed entrambi sparirono.
Draco avvertì la pioggia iniziare a cadere, sentiva le gocce bagnargli il corpo, eppure era tutto così lontano. Sapeva cosa lo attendeva, non era di certo uno stupido, ma prima doveva lasciare un messaggio… voleva che sapesse.
Stringendo i denti mosse la mano insanguinata, cadendo si era ferito gravemente. Ogni movimento gli faceva male, e a terra incise i nomi dei suoi sicari, proprio in quell'attimo avvertì delle voci e dei passi.
Gli Auror erano arrivati.
Non seppe come, ma fu girato e stretto da due braccia, ma non erano quelle del suo amato…

"Draco…":

Era la voce di Lupin…

"Ehi, furetto…"

… e Lenticchia…

Sorrise.

"… dite ad Harry che lo amo…" sussurrò incerto, "… anf… oggi non farò in tempo a festeggia… re"
Era il loro primo anno insieme, avrebbe voluto festeggiarlo celebrarlo con lui, amandolo e baciandolo, ma avvertiva la vita scivolargli via.
"… ditegli che lo amo e… che ritornerò…" sospirò la frase fila meglio senza lasciando scendere una sola lacrima che, malinconica, rigò la guancia.
Sapeva bene che era impossibile, eppure sperava che prima o poi si sarebbero ricongiunti, il loro era vero amore e niente e nessuno, neppure la morte, poteva separarli.
"… dite ad Harry che…"
Gli occhi si chiusero, mentre la vita soffiava lontana con le ultime parole.
"… lo amo…"

***
Lo sbattere della porta e poi il buio.
Il silenzio pesava in quella stanza, la stanza che li aveva visti amanti, la stanza che avevano condiviso ogni giorno litigando sulle più piccole cose.
Eppure ora regnava il silenzio.
Questo era quello che sentiva nel suo cuore: silenzio. Invece la sua anima gridava: non è vero!
Il suo Draco era vivo!
No.
Non poteva essere…
Draco non poteva essere morto!
Non poteva...

"Dite ad Harry che lo amo…"

La sua voce…

"Dite ad Harry che lo amo…"




Fine

Lucy_con_le_lacrime_agli_occhi: che tristesssaaa!!!ç__ç
Scusatemi per questa ficcina triste, ma ho avuto l'ispirazione di scriverla sentendo la canzone "Dite a Laura che l'amo" di Michele. Se potete ascoltatela, è una dolcissima e tristissima canzone, eppure è splendida. ^^

  
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