“Non posso.. non posso farlo!” continuava a respirare a fondo percorrendo la stanza quanto più velocemente riusciva a camminare.
 “Cos’è che non puoi fare?”, sentì chiedere ad una voce dietro di lui. Si girò e vide il suo migliore amico sorridere divertito, mentre teneva in mano due bicchieri pieni.
“Burrobirra?! Stai scherzando?! Oggi?!” disse con voce stridula.
“Cos’ha che non va la burrobirra?”, chiese l’amico incerto.
“Beh, è.. è..” ma le parole non gli uscivano. In realtà non c’era nulla che non andasse nella burrobirra. L’aveva sempre adorata. Persino quella volta in cui, a ‘I tre manici di scopa’ si ritrovò con la bevanda calda sui suoi jeans preferiti a causa di Lumacorno.
“Allora? Cos’è che non puoi fare?”
“Eh? Ah! Questo, Harry! Questo!” disse guardandosi il vestito. Ma insomma, l’aveva visto?! Sembrava un ridicolo pinguino! E i capelli?! Non stavano fermi un attimo! Sembrava che avesse appena volato a 200 Km/h su una scopa ultimo modello! La mamma aveva provato a tagliarli addirittura con le forbici, senza magia! E a pettinarli usando spazzola e phon! Ma niente! Tutto inutile! E quelle scarpe?! Oddio quanto le odiava! Erano di una scomodità unica! Sarebbe stato molto più divertente passeggiare sotto al Platano Picchiatore piuttosto!
Harry continuò a guardarlo trattenendo una risata.
“Bell’amico che sei! Prendimi in giro! Certo! Tanto cosa c’è di male no?!”
“Hai finito..?”, sorrise Harry passandogli il bicchiere.
“No! Non ho finito! Oggi dovrei sembrare un principe degno delle fiabe di Beda il Bardo! E invece sembro un idiota uscito da.. com’è che chiamate quei posti pieni di animali che giocano..?”
“Circo..?”
“Si! Un circo! Sembro appena uscito da un circo!”
“Beh, come scimmia non saresti male..” e questa volta non riuscì a non ridere.
Lo odiava. Lo stava odiando. Respira, Ron. Respira. È solo il tuo stupido amico che ama fare lo stupido facendo stupide battute. Ma tu puoi farcela. Puoi farcela. Avanti, Ron, respira. Puoi farcela.
“Non posso! Non posso.”
“Ok..” sospirò, Harry “se proprio non puoi resta qui.. penserò io a tutto..”
“Cosa?! Stai scherzando?!” sentì il cuore battere a mille. No. Non poteva mandare tutto a monte. Ma a che diavolo pensava, Harry?! Sognava quel giorno da anni! Sin da bambino si era immaginato nella sala da ballo, abbracciato alla sua donna. Beh, certo.  Forse era un po’ da femminucce starsene lì ad immaginare, o almeno questo era quello che gli avevano detto Fred e George prima di abbracciarsi e fingere di ballare sbaciucchiandosi.
“No, si deve fare.. è deciso.. solo.. solo non mi sento adatto..” ecco, l’aveva detto. Non era stato poi così difficile. Non c’era voluto poi tanto. E poi ad Harry poteva dirlo. Dopotutto era il suo migliore amico. Chi poteva capirlo meglio di lui?
“Ron, ascolta. Andrà tutto bene. Te lo prometto. Ora ti aggiusterai quei capelli ed uscirai da questa stanza. Andrai di sotto e aspetterai la tua donna. Niente può andare storto. Stai per sposare Hermione.” Sorrise dolce e paziente.
Già. Stava per sposare Hermione. E quando c’era lei tutto andava per il meglio, no?