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Autore: MartaJonas    02/10/2011    3 recensioni
Studi di registrazione,concerti, storie d'amore e party: è così che procede la vita di Joe Jonas che deve realizzare il suo primo album da solista.
Alex, una diciannovenne Texana, amante della musica ma con la paura del palcoscenico, è stata assunta dalla universal music come paroliere e musicista. Il primo artista con cui la ragazza avrà a che fare è proprio la pop-star Joe Jonas.
I due ragazzi si ritroveranno a collaborare.Cosa succederà tra quelle due giovani promesse della musica?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 15

The First Concert

 

Quell’undici giugno era partita, senza un albergo prenotato, senza un biglietto per il concerto, e senza sapere come sarebbe stata accolta. Questo era per lei una cosa stranissima, visto che programmava ogni singolo dettaglio della sua vita da quando si era ritrovata a gestire una casa da sola con suo fratello. Quella volta aveva lasciato ogni cosa nelle mani di quel cantante.

 

Joseph era appena arrivato allo stadio dove si sarebbe tenuto il B96 Pepsi SummerBash; avrebbe dovuto cantare solo quattro canzoni su quel palco; cosa che se fosse stato in compagnia dei fratelli gli sarebbe sembrata una stupidaggine, ma quella sera sarebbe stato da solo davanti a quel pubblico, che l’avrebbe potuto fischiare, insultare e mostrare il suo dissenso. Fortunatamente quella sera Nicholas gli aveva promesso che lo sarebbe venuto a vedere, e questo lo rincuorò. Ogni tanto ripensava ad Alex, e a come tutto sarebbe stato più semplice se lei fosse stata lì.

Fece le prove in cui non sbagliò né un passo né una nota; sarebbe stata un’esibizione perfetta, la sua prima esibizione da solista. Di questo tutto il suo team ne era convinto; tutti tranne lui, panico da palcoscenico?

Joe provò, per tutto il giorno, all’ingresso dell’hotel, nella sua camera da letto; e appena si metteva a sedere ricominciava a pensare ai pochi passi di danza che avrebbe dovuto fare quella sera. Li conosceva a memoria, ma lui sosteneva che non li ricordava a abbastanza per riprodurli davanti ad un pubblico.

Ricevette una chiamata da Nicholas alle 6 di pomeriggio, nella quale gli disse che non sarebbe riuscito a raggiungerlo in tempo per vedere il suo show; ed a Joe gli crollò il mondo addosso. I maggiore dei due fece finta di nulla, cercando di non far sentire il colpa il riccio che però riuscì a capire che c’era qualcosa che non andava nella voce del fratello.

 

7.30 pm; circa mezz’ora dopo si sarebbe esibito Joseph; Alex lo sapeva, aveva letto e ricordava a memoria ogni orario di ogni cantante. Era riuscita a non programmare niente, nulla tranne l’ora esatta in cui avrebbe dovuto chiamare. Estrasse il cellulare dalla tasca e fece il suo numero; dovette aspettare un po’ prima che Joseph le rispondesse, e per un attimo pensò che lui non avrebbe voluto avere più niente a che fare con lei.

-Alex. – le rispose, quasi con un sospiro di sollievo; in quel momento il ragazzo era completamente teso.

-Joe, come va? – gli chiese dolcemente, cercando di fare la disinvolta.

-Alex, credo di avere la tua stessa fobia: panico da palcoscenico, ed è qualcosa di orribile. – le confessò, dimenticandosi di quella discussione che avevano avuto.

-Puoi capire cosa provo allora – disse lei.

-Sì – deglutì lui. Quasi non lo riconosceva, quello lì non poteva essere quel pazzo del suo amico, era troppo spaventato.

-Joseph, le paure si superano, è inutile scappare, me lo hai detto anche tu no? Se solo potessi entrate, ti darei una mano per superare anche questo ostacolo – gli rispose suggerendogli qualcosa in quella frase.

-Che significa? – domandò non sapendo che dire.

-Significa che sono qui fuori al backstage Joe. – sorrise lei, facendo comparire anche sul viso del ragazzo lo stesso sorriso.

Il cantante non rispose più e con ancora il telefono in mano si alzò di scatto uscendo dal dietro le quinte, si guardò in torno, stava piovigginando. Scorse la sua Alex al di là delle transenne, gli si illuminarono gli occhi.

Joe corse verso di lei e con un salto superò gli sbarramenti, la abbracciò forte come se non la vedesse da vent’anni, quando invece non erano neanche due settimane.

-Scusami Joe. – gli sussurrò con voce tremante e occhi lucidi.

-Non preoccuparti, non preoccuparti – ripeté lui accarezzandole i capelli.

Si staccarono da quell’abbraccio, e prima che le gocce di pioggia si facessero ancor più grandi entrarono nel backstage.

-Grazie di essere venuta Alex. – disse Joseph entrando nel suo camerino seguito dalla ragazza.

-Io devo dire grazie a te Joe, sono stata una st*onza nei tuoi confronti. Ma è stata solo paura. –gli disse, rendendosi conto di cosa avesse fatto giorni prima.

-Lo so, è paura, una paura tremenda che in questo momento ho anche io – respirò affannato, l’ansia saliva, sempre di più allo scoccare di ogni minuto, Alex lo sapeva.

-Ehi, ehi, siediti, e fai un respiro profondo –gli ordinò la ragazza, e il giovane fece come gli disse. Alex notò cosa Joe avesse indosso: pantalone verde militare, canottiera rosso mattone e giacca nera di pelle; perfetto, l’avrebbe definito perfetto.

Ora tocca a te Alex, dagli il supporto che mai nessuno ti ha dato, credi in lui, come lui crede in te.” si disse la ragazza, prima di cominciare il suo discorso.

-Joe, hai mai un visto un video in cui tu sei sul palco? Tu sei adrenalina allo stato puro. Sai coinvolgere il pubblico, e lo sai far sentire importate, tu sai sentire la musica, e quindi la sai anche ballare. Non importa se tu sei con i tuoi fratelli oppure no; sì so che è tutto diverso senza di loro, so che può essere difficile guardarti in giro e non vedere nessun sorriso fraterno che ti rincuora e ti fa capire che hai fatto la cosa giusta. Questo Joseph non è un addio ai Jonas Brothers, né ai tuoi fratelli, loro ci saranno sempre per te come tu ci sarai sempre per loro. Hai una voce spettacolare, hai talento, sai ballare, sei bello, metà delle ragazzine lì sotto vorrebbero sposarti. – la ragazza sorrise, e fece ridere anche il cantante - e tu hai ancora dubbi sulle tue capacità? Venderai milioni di dischi, ne sono sicura; sarai un successo, un vero successo. Là fuori sii te stesso, e segui la musica. Andrai benissimo … ed ora a terra, voglio venti flessioni! – gridò, mentre il ragazzo la guardò incredulo.

-Joe, non sto scherzando; sei abituato a fare flessioni prima di uno show vero? Quindi forza, facciamo lavorare questi muscoli! – gli ordinò, e il ragazzo tra il divertito e il terrorizzato si mise a terra e fece ciò che gli aveva detto.

-Ora posso abbracciarti? – le chiese sorridendo tornato in piedi, dopo le venti flessioni.

Alexandra sorrise di nuovo, e abbracciò il giovane, sapeva che fosse un fan degli abbracci e nello studio di registrazione gliene aveva dato più volte prova.

-Due minuti ed è il tuo turno! –lo informò un tecnico, che ringraziò.

-Joe, io sto qui buona buona dietro le quinte ad osservarti, e tu là fuori spacca tutto ragazzone! – rise lei scompigliando i capelli al cantante.

Prima di salire sul palco Joe le stampò un bacio sulla guancia come segno di gratitudine.

See No more, Fast Life, Love Slayer e Just in love, quattro canzoni in cui dimostrò il meglio di sè stesso; circa un quarto d’ora in cui nonostante la pioggia battente il pubblico non si riusciva a tener calmo; un Joseph che sentì ogni parola da lui pronunciata come uscita dal suo cuore trasmettendo passione, divertimento e adrenalina.

Si scatenò, mostrando a quel pubblico e al mondo intero chi fosse davvero Joe Jonas e di cosa fosse capace con un microfono in mano. Chi era davvero Joe Jonas? Un ragazzo che ama la musica e la sente nel suo cuore, che riesce a trasmettere tutti i suoi sentimenti a chiunque lo veda esibirsi, che ha paura fin quando non si trova con la sua musica e il suo pubblico davanti.

Alex sapeva a memoria ogni canzone, ricordava ogni singolo accordo, ogni parola ed ogni pausa, aveva ascoltato quelle tracce milioni di volte; e dietro le quinte cantò insieme al giovane per tutto il tempo. Le vennero gli occhi lucidi appena finì l’esibizione: era orgogliosa, orgogliosa di quel ragazzo che aveva appena dimostrato a tutti quanto valesse in meno di quindici minuti. Joe salutò il pubblico lanciando baci e ripetendo “Thank you” all’infinito, e gli spettatori strepitarono e gridarono mostrando il loro supporto.

Corse dietro le quinte sorridente; vide Alex che lo guardava orgogliosa e con le lacrime agli occhi, la abbracciò completamente entusiasta ed esaltato. Non riusciva a stare fermo, e con lui la ragazza.

-Sei stato fantastico, fantastico! – ripeté lei stringendolo forte.

Senza pensarci davvero Joe prese il viso della ragazza tra le mani e la baciò sulle labbra. Un gesto che prese alla sprovvista entrambi, ma dopo un attimo di esitazione si lasciarono andare ad un bacio vero ed assolutamente dolce. Ad Alex sembrò un sogno sentire il suo sapore, le sue labbra sulle sue, le loro lingue a contatto; riuscì a percepire il battito del cuore di Joseph, sentì le sue mani calde sul suo viso ed un piacevole dolore allo stomaco.

Il cantante aveva agito d’istinto senza rendersi neanche conto di cosa stesse facendo, ma soltanto dopo si rese conto che se non l’avesse baciata in quel momento di estrema felicità, non avrebbe fatto più. Non avrebbe mai voluto staccarsi dalle labbra della ragazza, che soltanto un’ora prima credeva di non rivedere più, e in quel momento sarebbe stato capace di percepire il suo respiro caldo sulla pelle, ma doveva farlo anche soltanto per il semplice motivo di rivedere i suoi occhi azzurri.

I due ragazzi di staccarono l’uno dall’altra, e si fissarono negli occhi per un periodo di tempo indefinito, fino a quando la guardia del corpo del ragazzo non richiamò l’attenzione dicendo che sarebbe stato meglio tornare all’hotel per evitare traffico e fan.

-Joe, io non ho un albergo in cui stare, non ho prenotato – gli confessò la ragazza.

-Non preoccuparti, avranno sicuramente una camera anche per te – la rassicurò prendendole la mano.

Alex ebbe un colpo al cuore quando quel ragazzo le sfoggiò il suo miglior sorriso.

Quando salì sulla macchina che li avrebbe portarti all’hotel, Joseph aveva ancora la mano sulla sua; Alex sentì un dolore allo stomaco, sentì il suo cuore battente in gola, sapeva cosa le stesse prendendo. Aveva paura, paura di stare bene dopo tanti anni di dolore, avere amore dopo un decennio di solitudine e false amicizie, paura di essersi affezionata troppo in fretta a quel ragazzo. Staccò la mano dalla sua e aspettò, senza proferire parola, l’arrivo all’hotel assediato dalle fan. I due passarono dal retro e non ebbero troppe difficoltà, prenotarono la stanza singola di Alex proprio attaccata a quella del cantante, e finalmente i due si ritrovarono soli nell’ascensore diretto all’unicesimo piano.

-Le fan non ti danno pace – osservò divertita la ragazza.

-Sono piene di entusiasmo, sono sempre super emozionate quando mi vedono. – rispose Joseph.

-Sei il loro idolo Joe, sì che sono emozionate- ribatté lei.

-Grazie Alex. – affermò il moro guardandola negli occhi.

-Per cosa? – chiese la giovane.

-Per essere venuta, per aver creduto in me fin dall’inizio, e avermi detto le cose giuste al momento giusto – rispose lui avvicinandosi sempre di più alla ragazza fino a farle toccare con la schiena il muro.

-Di nulla Joe, altrimenti a cosa servono gli amici? - con quell’ultima parola Alex fece riprendere le distanze al giovane che interdetto non sapeva cosa dire.

No Alex, non siamo solo amici, siamo qualcosa di più. Quel che provo per te è un sentimento molto più forte di una semplice amicizia”pensò Joseph che avrebbe voluto pronunciare davvero quelle parole ma sembrava che la sua voce fosse finita.

-In verità Alex … - quelle parole fecero per un attimo temere Alex. – io … io - il cantante cominciò a balbettare. Sapeva come intrattenere un pubblico e diventava un balbuziente davanti ad Alex? – mi chiedevo se …

Dai Joseph, non è difficile, prova a chiederglielo, al massimo dice di no” si ripeté in mente, ma non riusciva a parlare decentemente.

-Cosa? – incalzò la ragazza impaurita e speranzosa allo stesso tempo. In quel momento era in lotta con se stessa.

-Se domani vieni con me sul set di See No More – sospirò il ragazzo. “Sei un c*glione Joseph” si insultò mentalmente.

-Certo Joe, a Los Angeles no? domani pomeriggio? – chiese lei

-Sì, domani pomeriggio. L’aereo domani mattina è alle 7. – la informò.

-Perfetto allora – sorrise. “il suo sorriso, cosa pagherei per il suo sorriso?”pensò di nuovo il ragazzo completamente stordito, Joseph è come se avesse dimenticato la discussione che aveva avuto con lei pochi giorni prima, era completamente accecato da Alex.

-Buonanotte Alex – le augurò

-‘Notte Joe – rispose – e ricorda che sul palco sei sempre il migliore – gli rammentò lei.

-Grazie davvero Alex, ciao – la salutò con la mano.

-Ciao! – ricambiò lei allo stesso modo e si diresse verso camera sua.

Vai di bene in meglio Joseph! Ora neanche più un abbraccio!” si rimproverò il ragazzo.

Quella notte Joe non chiuse occhio, allo stesso modo di Alex; si stavano pensando a vicenda ed erano a meno di 2 metri di distanza, a dividerli c’era soltanto un muro.

Sì, sarà stato anche un muro alto e difficile da abbattere, ma passando attraverso la porta chiusa a chiave che avrebbe reso le due stanze comunicanti sarebbe stato facile raggiungersi; le paure e le difficoltà che aveva incontrato Alex nella sua vita saranno state pure tante e difficili, ma parlando con il cuore aperto e fidandosi un po’ sarebbe stato più facile comprendersi e far arrivare l’amore nella sua vita. Alex avrebbe aperto quella porta con la chiave del suo cuore?






Angolo dell'autore:
Buonasera ragazzi e ragazze, 
probabilmente in questo capitolo ci sono un po' troppi spazi, ma capitemi mio fratello mi ha rubato il computer e no ha lasciato con una carretta che non si sa che fa D:
comunque sia, scusate per l'attesa per il capitolo, lo so sono perennemente in ritardo!
Beh, fatemi sapere che ne pensare attraverso le recenzioni, ve ne sarei davvero grata! *-*
vi saluto, 
Marta.

 

  
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