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Autore: Crys_Pattinson87    03/10/2011    7 recensioni
Guardo la mia chitarra, abbandonata in un angolo della mia camera... come un pezzo d'antiquariato messo lì a prender polvere.
Non la tocco da più di un mese.
Non scrivo più, non suono più. La musica non è più parte della mia vita, nè tanto mene voglio che torni a farne parte. Non dopo quello che è successo.
Non dopo che il mio mondo mi è crollato addosso all'improvviso, portandosi via ogni parte buona di me, ogni mio sentimento, ogni mio stato d'animo.
Non dopo che tutto ciò in cui avevo sempre creduto, si sgretolasse sotto i miei occhi.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NEVER

Cap. 7 Drop in the ocean



"ok ora mi sto preoccupando" dice avvicinandosi al tavolino dov'ero seduto. "poi una ragazza non deve girare con lo sprai al peperoncino nella borsetta!"

Sorrido continuando a bere il mio caffè.

"passerai le giornate seduto su un tavolino a fissarmi mentre lavoro?"

"Naaaa, non ho tutto sto tempo da perdere!"  rispondo ironico appoggiando la tazza vuota sul tavolo.

"Meno male!" si slaccia il grambiule e si siede sulla sedia di fronte alla mia.

Tornato dall'ospedale, mi ero fermato alla tavola calda dove lavorava, con la scusa del caffè ero rimasto tutta la mattina seduto su quel tavolino a guardarla mentre con disinvoltura girava tra i tavoli, prendeva le comande e sorrideva ai clienti. Avevo prestato attenzione ad ogni piccolo gesto...  effettivamente avevo proprio l'aria di un maniaco, questa volta non potevo darle torto, forse per via anche del mio aspetto trasandato.

Barba appena accennata, magliettine stropicciate e capelli perennemente arruffati coperti di tanto in tanto da un cappellino da baseball.
Devo ammettere che negli ultimi mesi ho dato poca, anzi, pochissima importanza al mio aspetto fisico... trasformandomi in una specie di grizzly, che puzza di birra e sigarette.

"allora sei venuto davvero solo per un'overdose di caffeina, oppure.... c'è dell'altro?"

"Vieni a fare due passi con me al parco?" chiedo rispondendo così alla sua domanda.

"Wow Tyler!! un secondo appuntamento in meno di 12 ore? potrei anche abituarmici...."

"Non è un appuntamento non montarti la testa!! solo due passi..."

"Mmm...non so, sai Ty, ho appena finito di lavorare, sono stanca, dovrei farmi una doccia e magari svaccarmi sul divano a guardare qualche film d'amore come fanno le ragazze comuni.... " fa una smorfia buffa mentre continua a prendersi gioco di me.

Bella.
Non posso fare a meno di pensare quanto sia dannatamente bella.
Senza trucco, con quei jeans aderenti e quella maglietta con il nodino all'altezza del fianco destro.

"vuoi che mi metta in ginocchio e ti implori??? SCORDATELO!!"

Scoppia in una sonora risata poi torna seria. O quasi.

"No per carità.... te l'ho già detto che io sono diversa... no fiori, no cenette romantiche a lume di candela o regali di alcun tipo..... ecco perchè due passi al parco posso ancora accetarli!" mi fa l'occhiolino poi afferra lo zainetto da terra e si alza.

"A domani Bet! ti chiamo stasera" saluta l'amica e usciamo dal locale.

1 punto per Tyler.

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"Vieni spesso qui?"

"Solo quando voglio spegnere i pensieri e sentirmi per un attimo di nuovo vivo" tiro fuori dal pacchetto una  marlboro , poi ne porgo una a lei.

"Sai, da piccola mi facevo portare sempre qui da mia mamma... adoravo 'Alice nel paese delle meraviglie' e ogni volta che venivo qui, mi sedevo proprio dove sei tu adesso e iniziavo a parlare con il Bian-Coniglio" si volta a guardarmi regalandomi un sorriso.

"Sarai steta una perfetta Alice! ne sono sicuro" ricambio il sorriso e aspiro avidamente la mia sigaretta. "Anche io e Michael venivamo spesso qui... da bambini...facevamo il giro di tutta la statua rincorrendoci... e puntualmente io cadevo e mi sbucciavo gomiti o ginocchia, lui rideva e mia mamma ci rimproverava..."

"Come mai non vai daccordo con i tuoi? cioè voglio dire... perchè dopo quello che vi è successo vi siete così allontanati?"

"Bhe, diciamo che non approvano le mie scelte di vita... dopo l'incidente ho deciso di andare a vivere a casa di Michael, e diciamo che.. lo stato in cui mi riduco quando sono solo e perso nei miei pensieri...non è propriamento quello che una madre vorrebbe vedere del proprio figlio. L'alcool tira fuori il peggio di me." 

"L'acool tira fuori il peggio di tutti se è per questo....comuque sia, tua madre è solo preoccupata per te Tyler, non puoi di certo biasimarla, ha quasi rischiato di perdere anche te..."

"E' proprio questo che mi fa rabbia!! il fatto che abbia dannatamente ragione!! il fatto che i suoi occhi compassionevoli non fanno che ricordarmi quanto lei abbia sofferto e stia  soffrendo. Ogni volta che la vedo, non faccio che pensare che quel dolore è causato da me, dai miei errori... quello che è successo a Michael potevo evitarlo... ma non l'ho fatto e...vivrò sempre con questo peso sulla coscenza...quindi per quanto lei continui a dirmi che non è colpa mia, per quanto anche tu possa ripertermelo...non me ne convincerò mai purtroppo.... il dolore che ho dentro è un dolore che non si può cancellare Mallory...." la mia voce era un sussurro ma era così fredda e pungente che leggevo la tristezza nel suo viso.  I suoi occhi mi guardavano con dolcezza...lucidi, brillavano illuminati dai raggi del sole che accarezzavano la sua pelle bianca.

"Non devi cancellare il tuo dolore...ma vedrai, un giorno questo dolore farà meno male diventando parte di te, ti ci abituerai e sarà allora che riavrai in mano la tua vita. Ce l'ho fatta io, ce la puoi fare anche tu...ne sono sicura" la sua mano si allunga fino alla mia. La sento accarezzarmi con delicatezza, quasi come se stesse  sfiorando un fiore dai petali invisibili.

"Ce la farai Tyler" sussurra ancora una volta prima che le sue  labbra fossero così vicine alle mie da sentirne ancora una volta il gusto intenso... quel sapore di burrocacao al lampone, che le rendeva morbide e vellutate... quelle labbra perfette che fuse alle mie sembrava quasi si sciogliessero.
Nel suo bacio c'era tanta dolcezza, ma anche un velo di  compassione.... Compassione per un ragazzo dal cuore a pezzi checercava invano di raccoglierne i cocci....
La sua mano stringe la mia.
Sento una lacrima bagnarmi la guancia, ma non è mia.... schiudo gli occhi e vedo quelle piccole gemme salate scendere dal suo viso accarezzando il mio.

"Hey..." sussurro allontanando le mie labbra dalle sue.

"scusa..." si asciuga il viso e tenta di abbozzare un sorriso "mi sarà andato qualcosa nell'occhio" tira su col naso mentre prova a sembrare divertente

"Grazie" mi limito a risponderle  avvolgendo il braccio intorno alle sue spalle.
La sua testolina si lascia cadere sulla mia spalla. "come ti pare..." tira ancora un volta su col naso e con il fazzoletto tampona quel che è rimasto di quell'attimo di commozione.

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In silenzio camminiamo nel il vialetto alberato costeggiato dalle panchine, che porta all'uscita di Central Park. Il sole filtra tra le foglie degli alberi regalando piccoli giochi di luce... di tanto in tanto la guardo. Il suo sguardo fisso sulla ghiaia, il cappuccio della felpa tirato sulla testa.
Un filo di venticello le scompiglia quella parte di chioma che scende sulle spalle.

"Mi piace il burrocacao al lampone" dico sorridendo mentre i suoi occhi mi guardano stupita.

"Idiota!" esclama dandomi una spallata. "Se vuoi te lo regalo!" tira fuori dalla tasca dei jeans il burrocacao e mi fa la linguaccia.

Ben mi sta.

"Preferisco assaporarlo in diverso modo" ribatto. E proprio quando finisco di dirlo le sue labbra sono di nuovo sulle mie.
In punta di piedi con le braccia intorno al mio collo, mi regala un altro di quei baci che mi tolgono il fiato.
L'avvolgo in un abbraccio e mi rendo conto in quel momento di quanto sia piccola immersa nella mia figura.
Il gigante e la bambina.
La sua esile e delicata figura sovrastata da quella di un grizzly ammaestrato.

"Non prenderci troppo l'abitudine" soffia a fior di labbra mentre continua a baciarmi.

"tanto... lo so che muori dalla voglia di baciarmi .... almeno quanto me..."

Mi tira un pizzicotto e sorride ancora con le labbra poggiate sulle mie.

"Povero illuso!" si allontana divincolandosi dal mio abbraccio. "Sei tu quello pazzo di me!!"

"Pazzo???? esagerataaa.... Maniaco sì...ma pazzo NO...dai!"  le metto un braccio sulla spalla mentre con l'altra le scompiglio i capelli.

"Ahiii... mi rovini la messa in piega" sbuffa tirandomi una leggera gomitata sul fianco e liberandosi così dalla mia morsa.

"Messa in piega??? tuu??? ma se a mala pena sai farti una coda!!"

"...bhe ci vuole stile anche nell'arruffarsi i capelli... e io sono brava in quello!" alza il mento mostrandomi una smorfia da snob. "quindi tieni a bada le tue manacce"

"Agli ordini Madmoiselle"

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"Bhe grazie della passeggiata" si ferma davanti alla staccionata di casa sua. "Mi sono divertita molto"

"Bhe se vuoi possiamo ancora divertirci.... ti va un hambuerger o un thailandese??" chiedo sperando in una risposta affermativa.

"Per stasera passo Tyler...ho...ho da fare...ma grazie lo stesso" mi sorride con dolcezza e le sue guance si colorano di un rosa acceso.

"Pazienza...vorrà dire che passerò la serata a sorbirmi qualche stravagante racconto sessuale di Aidan" fingo un espressione afflitta, poi ricambio il sorriso.

"senti... segnati il mio numero...e chiamami se ti va....così non sei obbligato a venire a pedinarmi ogni giorno"

Come fa a trovare sempre la cosa giusta da dire? come fa a sapere quello che voglio prima che possa anche solo provare a farglielo capire?
Cosa sta succedendo a questo grizzly alcolizzato?

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"P..Pronto?"

"Scusa se ti ho svegliata..."

"Tyler???"

"Lo so è notte fonda, ma non riuscivo a dormire...e..."

"Hai bevuto Tyler?"

"No....forse. Qualche birra..." La sento sospirare. "scusa davvero..."

"perchè lo fai?"

"perchè sto male Mallory... ogni volta che sono solo con i miei pensieri... mi faccio del male, non posso permettere al dolore di averla vinta...e l'alcool sembra il mio migliore amico, l'unico che riesce ad alleviare per un istante ogni scheggia di dolore... sono qui che fisso la bottiglia di vodka ... e cerco di convincermi a non continuare a bere...sto cercando con tutte le forze di non ridurmi ad uno straccio...ma sembra l'unica soluzione"

"non lo è Tyler... l'alcool non è la risposta ai tuoi problemi..."

"vorrei che tu fossi qui Mallory..."

"parli così perchè hai bevuto..."

"No davvero... lo penso davvero Mallory... non so come fai ma quando sei con me riesco a ritrovare la parte umana di me...riesco a stare meglio...da quando Michael è in coma... bhe...mi sono sempre sentito perso, solo... come una goccia nell'oceano...insignificante... ma con te, è diverso..."

"Tyler..."

"non mi succedeva da tempo... nessuno aveva trovato il modo di farmi parlare...di aiutarmi ad alleggerire questo fardello che mi posto dentro. Non sono un pazzo psicopatico Mallory... ho solo bisogno di essere ascoltato...e tu sei l'unica che riesca a farlo... ho bisogno di qualcuno che mi sproni, che mi tiri fuori da questo stato vegetativo in cui mi sono ficcato...e tu ci riesci... non so come fai, ma ci riesci"

"non ho fatto nulla Tyler... hai più forza di quanto tu non voglia credere..."

"la forza di cui parli tanto, non la vedo...altrimenti non sarei qui ubriaco a farti questo monologo nel bel mezzo della notte."

"Hai solo bisogno di tempo Ty"

"No...ho bisogno del tuo aiuto..." sussurro. "e la cosa che mi fa più paura è che temo di diventarne dipendente. Ho paura di fare qualche stronzata, di commettere qualche altro passo falso...ho una paura terribile di rovinare tutto e farti scappare via... e non posso permettermi di perdere un altra persona in questo momento...soprattutto ora che ho più bisogno..."
Dall'altro lato della cornetta, nessuna parola, solo un silenzio assordante che mi fa esitare per un momento.

"Sono qui Tyler... non scappo da nessuna parte."

Quelle erano le uniche parole che volevo sentire, non serviva aggiungere altro.
Mi alzo prendo la bottiglia di vodka e mi avvicino al lavandino per svuotarla.

"Ci sei Tyler?"

"si ci sono..."

"Facciamo così, ora tu ti metti comodo sul tuo letto... e smetti di fissare qualsiasi cosa contenga alcool" sorrido.  "Se parlare è quello che ti serve...io sono qui ad ascoltarti... parlami, sfogati, o non dire niente....io sarò qui dall'altro lato della cornetta, anche per tutta la notte se necessario...finchè non ti addormenti... Vedrai,domani starai meglio Tyler...domani sarà un nuovo giorno."
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Alloraaaa????????
questi 2 che stanno combinando???? si stanno avvicinando sempre di più....
Ne vedremo delle belle....

Che ne pensate?
Spero di aver scaldato un pochino il votro cuoricino.... La song del capitolo è una delle mie preferite... vero MELINA ??? *_* ahhahaah tu lo sai bene u.u

Cmq, aspetto con ansia i vostri commenti spero di cuore che vi sia piaciuto *_*

Al prossimo capitolo stelline
crys
   
 
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