Capitolo decimo: Risveglio
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La battaglia ero letteralmente stravolta.
Non avevo un briciolo di energie, neanche per provare di usare un everfight.
Mi portai la mano sul fianco destro e sentii il sangue caldo sgorgare.
Mi bruciava tantissimo.
Le voci iniziavano ad essere lontane e le immagini sfuocate.
Sentii Dante vicino a me prendermi in braccio...
Probabilmente stava cercando di dirmi qualche cosa ma... non riuscivo a capire niente... sapete che vuol dire niente?
Ecco esatto... proprio niente.
Le immagini si facevano sempre più sfuocate le voci ammalapena le sentivo.
Svenni.
Aprii lentamente gli occhi e mi accorsi di non essere nè in camera mia nè in camera di Dante.
Nè a Venezia nè in Hotel.
Nè a casa di Sophie nè in ospedale.
Le pareti erano rosa chiare e io ero distesa su un letto a baldacchino dalle coperte rosee.
Sentivo un peso sul petto.
Era Dante dormiente... Povero.
Girai lo sguardo e vidi dalla finestra Metz che mi fissava e appena s'accorse che avevo gli occhi aperti corse da me e mi chiese -per l'amor del cielo Zhalia sei tutta intera, come ti senti?-
-sono stata peggio!-
-ci hai fatto prendere un brutto spavento... soprattutto a lui... sai bene anche tu quanto lui tenga a te!-
abbassai lo sguardo.
Sentii Dante muoversi e Metz mi disse -vado a prenderti qualche cosa da mangiare... così intanto potrai parlare con lui!-
Annui.
Metz uscii dalla stanza e Dante alzo il viso.
Appena vide che ero sveglia mi abbracciò, forte, forte!
-sei viva! Lo sapevo ce la avresti fatta per me...- mi sussurrò lui nell'orecchio.
Non avevo tante forze ma, lo presi da detro e lo baciai.
-non ti lascerò mai da solo Dante. MAI!-
-che parolone... sono io che dovrei dire ciò di te.!-
Sorrisi.
Solo allora mia accorsi che addosso avevo una camiucia di lino bianca e i fianchi, anzi la pancia intera fasciata.
-hai perso molto sangue!- mi disse Dante
-Lo so... ricordo tutto... aiutami ad alzarmi, non voglio stare a letto come una vcchietta!!- dissi io.
Uscii dalle coperte e mi infilai dei pantaloni di una tuta che mi porse Dante e con il suo aiuto uscimmo dalla camera andando nel soggiorno ove trovammo i due ragazzi a farsi le coccole sdraiati sul divano e Cherit dormire tranquillamente sul davanzale.
-ZHALIA!- mi disse Lok lasciando Sophie e facendomi posto.
Li salutai e subito venni innondata da domande tipo "ma come hai fatto?" "stai bene?" "ma ora sei legata a quel coso orrido?" e cose simili.
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-mamma anche se domani saremo in Germania dallo zio Metz ci raccontera come andrà a finire?- mi chiede Matteo.
-ovvio!- dico io chiudendo la luce e dando la buona notte ai miei pargoli.
Uscita dalla camera dei bimbi mi indirizzai in camera mia.
Dante non è ancora tornato da lavoro.
Eccolo.
-Zhalia amore, i bambini dormono?- mi chiede baciandomi
-si, sono andati a letto ora!-
-scusa il ritardo ma ho dovuto ammassare il lavoro per poter partire domani!- dice cambiandosi
-vengono anche Lok, Sophie e Lucas?- Sophie e Lok sono sposati da sei anni e hanno un bambino di cinque che si chiama Lucas in onore del fratello di Sophie
-si-
-mh... capisco... come sta Metz-
-sta male Zhalia, i medici non gli danno più di un anno di vita!-
Metz sta di nuovo male, ha un problema al cuore,ora mai è vecchio.
-senti so che è una cosa stupida ma... visto che Matteo lo abbiamo chiamato così per tuo padre, Mary per mia madre... che ne dici se il terzo lo chiamassimo Metz?-
-sei incinta?-
-non lo so ancora... è passato poco tempo ma... se lo fossi ti piacerebbe l'idea?-
-mi faresti davvero felice e se fosse femmina?-
-in tal caso ci penseremo su...-
-bene ... ma ora dormiamo che è tardi!- mi dice lui dandomi un bacio dolce e casto.
E cullati l'uno tra le braccia dell'altra ci addormentammo!
Tranquilli non è finita qua!! A domani sera :) Mixi_