Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Pallina    04/10/2011    2 recensioni
"Immaginatevi una Lily Potter di quelle eternamente innamorate,
E un Hugo Weasley completamente preso dalle sue bambinate.
Immaginatevi, poi, una Rose Weasley un po’ mamma nella mente,
E, ancora, uno Scorpius Malfoy frastornato totalmente.
Mischiate tutto insieme con accorgimento,
Ed ecco che avrete la Pozione d’Innamoramento."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

PARTE PRIMA 

«Per favore… Mi devi aiutare!» lo pregò Lily, inginocchiandosi ai suoi piedi, le mani congiunte davanti a sé.

«Mocciosa alzati.» le sibilò repentino lui.

Sinceramente non si ricordava come si fosse trovata in quella situazione, sapeva solo che aveva iniziato a parlare con Scorpius Malfoy e adesso stava lì, chinata davanti a lui a pregarlo di aiutarla.

Va bene, forse non poteva sembrare la mossa più geniale del mondo, ma aveva seriamente e sinceramente bisogno del suo aiuto.

«Ti prego?» chiese nuovamente la giovane ramata, ostentando l’aria da piccola-dolce-bambina-disperata che era il suo forte.

Malfoy incrociò le braccia davanti al petto con aria leggermente sospettosa.

«Mi spieghi cosa dovrei aiutarti a fare?»

Lily non se lo fece ripetere due volte e, prendendo quella risposta come un sì, saltò al collo del ragazzo urlando di gioia.

«Oh, sei un mito! Ti adoro!» esclamò contenta, mentre Scorpius allargava le palpebre spaesato e stupito. «Sei il migliore amico che si possa desiderare!»

Dopo quella piccola quanto innocente frase, il giovane la staccò lentamente da sé, guardandola contrariato.

«Ma sei completamente fuori di testa? Manco ci rivolgevamo la parola prima di oggi ed adesso sono diventato tutto di colpo il tuo migliore amico?» affermò lui, quindi alzando il tono di voce così da farsi sentire dai presenti che, incuriositi, si erano fermati ad osservare la scena, continuò: «Io questa pazza psicopatica non la conosco.»

Naturalmente nessuno si scomodò dalla sua posizione per aiutare il ragazzo che –poverino- pensava di suscitare in qualcuno un minimo di compassione.

Lily, che non lo stava minimamente ascoltando, era invece presa da tutt’altre fantasie: si era portata le mani al petto e, assumendo un’aria trasognata, guardava una figura invisibile che arrivava con il suo cavallo -naturalmente bianco- da dietro la spalla del suo interlocutore.

«Ehi, Potter.. Ci sei?» le domandò lui, muovendo una mano davanti agli occhi nocciola della ragazza, che così si risvegliò bruscamente dal suo sogno incantato.

Sbatté parecchie volte le palpebre prima di essere in grado di rispondere.

«Si? Desideri?» replicò, con aria decisamente confusa.

Scorpius si passò una mano sul volto, mentre su di esso compariva un’espressione esasperata.

«Ma tu sei tutta matta! Prima mi trascini qua -mentre io, ricordo, stavo studiando- con non so quale scusa, ti inginocchi, mi fai fare una di quelle figure di merda che mi ricorderò per il resto della mia vita e adesso mi chiedi cosa desidero?» dichiarò il ragazzo, adirato. «Ma sai che ti dico? Io me ne vado…»

E detto questo si voltò pronto, onestamente, ad allontanarsi, ma una Lily urlante che gli si aggrappò al braccio gli fece immediatamente cambiare idea.

«Ti prego, ti prego, ti prego…» strillava la giovane attirando ancora di più l’attenzione dei presenti. «Tipregotipregotipregotipregotipregotipregotiprego

E proprio in quel momento arrivò il nostro secondo protagonista accompagnato naturalmente da sua sorella, Rose Weasley -terza e ultima eroina della nostra storia-, e il caro cugino travisò completamente la situazione.

Ai suoi occhi Lily non stava –non troppo gentilmente- staccando un braccio a Scorpius Malfoy, anzi era quest’ultimo che le aveva sicuramente fatto un incantesimo per tenerla attaccata a sé. E come poteva essere altrimenti?

Fu per questo che, appena messo piede in biblioteca, scattò in avanti a salvare il salvabile.

«Malfoy! Togli le tue luridi mani da mia cugina!» urlò imbestialito, mentre si avvicinava alla coppia.

Lily si voltò lentamente verso Hugo, a cui stava dando prontamente le spalle, maledicendo Merlino per la sfiga che le aveva -di certo- tramandato sua madre; mentre sul volto del ragazzo compariva una di quelle espressioni di aiuto che si usa lanciare quando si è gravemente in pericolo.

Ma come possiamo pensare che il nostro amato cuginetto interpretasse per intero l’occhiata di soccorso rivoltagli da Malfoy? Nel mondo delle favole naturalmente questo sarebbe successo, ma stando io raccontando una storia reale devo –purtroppo- attenermi ai fatti, nei quali Hugo travisò completamente la richiesta d’aiuto del Serpeverde.

«Ho detto di allontanarti, Malfoy! Non so se mi hai sentito!» dichiarò, le iridi che si riducevano in due fessure minacciose. «E non lanciarmi quell’occhiata languida, io non cederò mai alle tue avances!»

A queste parole il giovane biondo sgranò gli occhi allarmato, convincendosi del tutto che in quella famiglia erano tutti pazzi mentre, non avendo mancato di notare lo sguardo intimidatorio di Hugo, cercava in tutti i modi di staccarsi di dosso Lily, che invece non sembrava intenzionata a voler mollare il suo braccio.

«Malfoy, forse non mi sono spiegato…»

«Weasley, ma lo capisci che non voglio avere niente a che fare con tua cuginareplicò stizzito, mentre con le mani continuava a cercare di allontanare la nostra protagonista.

In difesa del nostro benamato Hugo bisogna dire che la situazione poteva sembrare ambigua a chiunque –forse, però, non a qualcuno che si trovava a pochi centimetri dalla coppia come lui-; infatti Malfoy teneva per la maggior parte del tempo le mani sulla vita della giovane Potter, che era ancora saldamente ancorata al suo braccio… E come non travisare una scena tanto compromettente?

«Malfoy, lascia stare mia cugina!» strillò ancora il ragazzo con voce stranamente acuta, perdendo definitivamente le staffe, mentre le mani si muovevano veloci verso il collo del suo interlocutore.

Ma pochi attimi prima che la paffute mani del Grifondoro toccassero la candida gola del Serpeverde, Lily si frappose fra i due fermando con una presa ferrea l’attacco del cugino, mentre –naturalmente- continua a stringere possessivamente il braccio di Scorpius.

«Smettila Hugo.» affermò neutra, piegando il volto leggermente di lato così da guardare negli occhi il ragazzo biondo. «Non ha senso fare queste scenate, perché, devi sapere, che io e Scorpius stiamo insieme.» aggiunse poi, il tono che si  tingeva di una nota mielosa e fin troppo dolce.

Sul volto di Malfoy comparve, nel momento esatto in cui Lily pronunciava quelle parole, una smorfia di disgusto che venne immediatamente seguita dalla paura allo stato puro. Infatti, all’udire tale messaggio, molte persone, che ormai sembravano aver perso qualsiasi interesse per la disputa, si fermarono su di essa nuovamente incuriositi.

Perché non era di certo da tutti i giorni vedere un Malfoy e una Potter insieme, no?

Lily, del canto suo, non si preoccupava troppo delle proprie azioni, non perché fosse stupida, ma per il semplice fatto che sapeva che per un grande obbiettivo bisognava fare grandi sacrifici e lei era pronta a qualsiasi cosa pur di arrivare alla sua meta.

Se solo Scorpius l’avesse aiutata, tutti i suoi sogni d’amore si sarebbe realizzati, che le importava poi se stava rovinando la sua reputazione per il resto della vita e mai nessuno avrebbe più voluto baciarla? Lei alla fine avrebbe avuto il suo principe azzurro, giusto?

Perché sarebbe arrivato, vero?

Ma si! Certo che sarebbe arrivato! Ed è proprio per questo motivo che la giovane Potter aveva agito in quello strano e inquietante modo.

Immobilizziamo per attimo la situazione, andando a ricercare una persona che molti di noi potrebbero essersi dimenticati, ma che ha un ruolo importantissimo nello svolgimento di questa vicenda.

Bisogna sapere che Rose, appena si era resa conta che Hugo l’aveva trascinata –nella sua sfrenata ricerca di qualcosa da mangiare- nel luogo che per lei rappresentava i più intimi e nascosti sogni erotici -ovvero cosa se non la biblioteca?-, aveva alzato gli occhi al cielo e, socchiudendoli, estraniandosi e inspirando energicamente, aveva cercato di far entrare un po’ della sapienza della vita nella propria anima.

Ed è nella stessa medesima posizione che la ritroviamo ora -dopo parecchi minuti-, mentre il resto degli studenti di Hogwarts, che per fortuna erano –a quanto si dice- normali, le passava attorno guardandola con aria scettica e leggermente perplessa.

Ma torniamo alla nostra lite, proprio in quel momento, infatti, il giovane Weasley si era accorto della mancanza di sua sorella, motivo per cui si era guardato attentamente intorno alla sua ricerca.

«R-r-rose…» la richiamò alla realtà con voce tremante Hugo, confidando nella sua saggezza per recuperare da una possibile pazzia -che stava rovinando la reputazione di tutta la famiglia- sua cugina, alla quale si stava avvicinando lievemente.

«L-lily, ti senti bene? Ecco vedi? Adesso sta venendo Rose… andrà tutto bene!» continuò, cercando di convincere più se stesso che qualcun altro, mentre accarezzava amorevolmente la guancia di Lily, che non sembrava minimamente intenzionata ad allontanarsi dal ragazzo biondo. «Rose!»

Solo a questo urlò finale la Caposcuola sembrò ridestarsi da chissà quali pensieri, iniziando a muoversi leggermente traballante e stralunata verso il dibattito –se così si può chiamare- che era in corso.

«Che succede qui?» domandò, barcollando leggermente, mentre con una mano cercava di dare una piega decente alla massa abnorme che aveva al posto dei capelli.

Scorpius, sempre più convito sulla poca sanità mentale dei Grifondoro, si riprese dal trance in cui era caduto dopo le parole della giovane Potter, prendendo parola e cercando così di riscattarsi in qualche modo.

«Senti Weasley, tu che mi sembri la più sana di mente -il che è tutto dire-, potresti dire a questi due pazzi che io non sono il suo ragazzo?» affermò innervosito, muovendo il braccio sul quale Lily era tuttora ancorata.

«Scorpiuccio caro, è inutile che continuiamo a negarlo, ormai lo hanno scoperto…» rispose con una dolcezza che sapeva tanto di minaccia Lily, alzandosi successivamente sulle punte dei piedi per dare un appena accentuato bacio sulla guancia del giovane biondo, cogliendo la situazione per sussurrargli perfidamente all’orecchio che se non voleva che tutti credessero che lei era la sua ragazza avrebbe fatto meglio ad aiutarla.

E come poteva il nostro amato –come è possibile non amarlo arrivati a questo punto?- Scorpius non accettare una proposta tanto convincente e positiva? Che -tra l’altro- salvava la sua reputazione?

Fu per questo che, abbassando il capo sconfitto da quella che aveva fino a pochi minuti fa aveva creduto una cretina e che ora aveva del tutto rivalutato, Scorpius Hyperion Malfoy accettò la proposta di Lilian Luna Potter, mentre continuava a cercare di mantenere una parvenza di onore che aveva -da ormai molto tempo- perso.

Subito dopo che il patto fu suggellato, la ragazza ramata si staccò rapidamente dal Serpeverde, come se questo fosse improvvisamente diventato incandescente o –più probabilmente- avesse preso una qualche malattia contagiosa.

Intanto che questo breve scambio di battute e di accordi venivano scambiati dalla coppia criminosa, Hugo  aveva brillantemente spiegato la terribile –almeno per lui- situazione a sua sorella.

«Allora Lils? Come è questa storia?» domandò quindi Rose, le braccia che venivano incrociate al petto, mentre un’espressione tra il perplesso e l’arrabbiato compariva sul suo volto.

«Quale storia?» replicò Lily ostentando un’aria confusa, mentre reprimeva il sorriso di vittoria che avrebbe tanto voluto comparire sulle sue labbra.

«Ma come quale storia! Del fatto che stai con Malfoy!» affermò convita la Caposcuola, indicando freneticamente il ragazzo in questione.

«Io? Con Malfoy? Ma sei matta?»

Mentre la questione si continuava tranquillamente –o quasi- a svolgere, Scorpius Malfoy sembrava essere entrato in una specie di trance in cui balbettava a bassa voce parecchi insulti -non proprio eleganti- contro se stesso e la propria stupidità, mentre a poco a poco si dirige verso l’uscita della biblioteca ormai ignorato da tutti.

«Lily, ma che dici? Fino a cinque minuti fa gli stavi ancorata al braccio!» strillò Hugo, ancora turbato per aver visto un suo consanguineo dare un bacio –anche se sulla guancia- ad un Malfoy.

«Non so proprio di cosa tu stia parlando Hugo. Ora, scusatemi, ma devo proprio andare.»

E dicendo questo Lilian Luna Potter, tutta gongolante per aver finalmente ottenuto quello che voleva, si diresse verso l’uscita della biblioteca, ancora convita che il suo sogno d’amore si sarebbe finalmente realizzato, mentre una Rose Weasley veramente e seriamente arrabbiata si voltava furiosa verso un Hugo Weasley seriamente e veramente confuso.

«Signorino, quante volte ti devo dire che non si dicono le bugie?»

 

 

*** 

 

 

 Ed ecco qui il primo capitolo... Che ne pensate?

Lily e Scorpius sono entrati in contatto e la storia sta per entrare nel vivo... Cosa dovrà mai fare Scorpius per aiutare Lily? 

Non ho molto altro da dire se non ringraziarvi (chi legge silenziosamente e chi inserisce in seguite/ricordarte/preferite) e darvi appuntamento a domenica prossima quando pubblicherò il nuovo capitolo! 

Un bacione e  a presto!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Pallina