ANNIVERSARIO IN STILE GILMORE
“Worf worf”
L’abbaiare sommesso di Paul Anka fece riemergere Lorelai
dalla cucina, dove si
era rintanata a detta sua per cucinare.
La donna si affacciò nel salotto ed alzò un
sopracciglio. Paul Anka si era
nascosto sotto un tavolino e tremava spaventato.
“Nooo vieni qui, su cosa c’è cosa ti ha
spaventato?” mormorò Lorelai con fare
cantilenante e materno, come se si stesse rivolgendo ad un bambino .
“Quel cane è viziato!” la voce di Luke
si levò scocciata nella stanza e Lorelai
sollevò lo sguardo sbuffando, stava per rispondergli per le
rime quando
sobbalzò vedendo come il compagno era vestito.
“Oh mio Dio… è colpa tua, sei stato tu
a spaventare il povero Paul Anka con
quell’abbigliamento improbabile!”
Luke alzò un sopracciglio e scosse la testa.
“Cosa diamine stai dicendo, sono vestito bene!”
“Infatti, il poverino ti ha visto così e di sicuro
si è spaventato! Tu
non metti mai giacca e cravatta… ho
capito, stai cercando di uccidere Paul Anka per prendere il suo posto
sul divano!”
Luke si mosse a disagio spostando il proprio peso prima su un piede e
poi sull’altro.
Possibile che Lorelai dovesse fare dello spirito anche nelle occasioni
speciali? Oppure semplicemente non si
ricordava che era il loro anniversario.
“No, non voglio il posto di quel cane sul divano…
anche se a dirla tutta
sarebbe il caso che si levasse da lì, ogni volta che mi ci
siedo ringhia come
se mi volesse sbranare”
“Non chiamarlo quel cane, lo sai che poi si
offende” e per confermare la tesi
della padrona il cane guaì.
“Visto” disse la donna rialzandosi in piedi e
continuando ad accarezzare Paul
Anka.
Luke la guardò, indeciso su cosa fare ed anche un
po’ deluso del fatto che lei
non si ricordasse dell’anniversario, poi sbuffando esasperato
borbottò:
“Ok allora vado su a cambiarmi!”
Lorelai sorrise, di uno strano sorriso dolce e enigmatico allo stesso
tempo,
poi si girò verso la cucina e disse:
“Ok però prima di cambiarti vieni di là
un momento che mi servi” e così Luke la
seguì leggermente abbattuto.
Quando però aprì la porta si parò
davanti ai suoi occhi uno spettacolo davvero
strano.
Lorelai aveva cucinato una pizza… Si esatto
l’aveva proprio cucinata come si fa
nelle famiglie normali. Aveva impastato la pasta, steso il sugo,
aggiunto il
formaggio. Di quanto impegno ci avesse messo ne era la dimostrazione lo
stato
pietoso in cui era ridotta la piccola cucina.
“Ma cosa?” Luke fissò il disastro senza
parole.
Lorelai gli si avvicinò e lo baciò lieve sulle
labbra:
“Buon anniversario!”
L’uomo sorrise
e l’abbracciò con
trasporto. Pochi attimi e poi Lorelai si staccò da lui e,
correndo, si
allontanò in camera da letto urlandogli un
“Aspettami lì”
Alcuni minuti di silenzio e infine Luke sentì il trambusto
dei tacchi sulle
scale. Lorelai ritornò con un magnifico abito da sera e dei
tacchi vertiginosi
ai piedi.
“Visto che tu sei così elegante mi sono
adeguata” spiegò sorridente e contenta.
“Lo sai vero che sono appena le nove del mattino?”
“Certo, però questo abito mi dona molto non trovi?
“ e così facendo piroettò fino
a che non arrivò ad aprire un’anta della cucina.
Ne estrasse delle candeline da
party e –dopo averle messe sulla pizza- le accese.
Luke sorrise, quello era senza dubbio un modo ben strano per
festeggiare un
anniversario: in abito da sera mangiando una pizza con su le candeline
alle
nove di mattina.
Sì, strano e fantastico come Lorelai.
END
Piccolo spazio privato:
Questa fic aveva partecipato ad un
contest, del quale non
ricordo neppure il nome, dato che si è concluso molti mesi
fa.
Mi era stato detto che i personaggi era troppo OOC e che
perciò la storia non
era molto interessante da leggere.
Ho deciso di rivederla e di cerca di aggiustarla ( anche s e poi le
modifiche
che ho fatto sono minime) perché oggi come allora, non sono
del tutto convinta
di essere andata così OOC
Questo per dire che- nella speranza
di non avervi
stomacato con la shot e giuro di non
cimentarmi più con questo telefilm - ormai
la storia era scritta e dato che ci ho
messo tempo ed impegno mi pareva brutto cancellarla definitivamente dal
pc.
Fatemi sapere cosa ve ne pare