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Autore: MaDreamer    04/10/2011    4 recensioni
Il loro non era stato un colpo di fulmine, il loro era un sentimento cresciuto con il tempo. Senza farsi notare si erano insinuati l’uno nella vita dell’altro, d’apprima come migliori amici e poi come qualcosa di più. [...]
Nessuno dei due osava farsi delle domande. Sapevano solo che non riuscivano a staccarsi l’uno dall’altro.
Sapevano che, senza l’altro, era come se gli mancasse una parte di loro stessi. Erano consapevoli del fatto di essere pazzamente innamorati l’uno dell’altro.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ad un certo punto della notte Chris si svegliò di soprassalto. Urlando con tutto il fiato che aveva in gola e rannicchiandosi contro il cuscino.
 
Aveva il viso velato dal sudore e tremava, probabilmente per lo spavento. 
 
Darren, sentendo quell’urlo agghiacciante, si svegliò e in un attimo circondò le spalle del soprano, avvolgendolo in un abbraccio e cullandolo per rassicurarlo.
 
Non aveva bisogno di chiedergli cosa fosse successo per sapere che il più giovane avesse appena avuto un incubo.
Si limitò solo a stringerlo più forte, per fargli sapere che lui c’era, e che ci sarebbe sempre stato.
 
Chris non pianse, ma si aggrappò alle spalle del moro, stringendo forte la sua T-shirt e mormorando parole senza senso contro il suo petto.
 
Darren continuò a stringerlo e a cullarlo per un tempo indefinibile e lasciò che il soprano si calmasse e che tornasse a respirare normalmente.
 
Dopo un po’ di tempo erano entrambi seduti contro la testiera del letto.
 
“Non ho mai avuto questo genere di incubi, è stato orribile” sbuffò il soprano, storcendo il naso in una smorfia.
 
Il moro lo strinse più forte contro il suo petto.
 
“Ti va di raccontarmelo?” Chiese sussurrando, lasciando un languido bacio sulla fronte calda del soprano.
 
“Chris ma tu scotti!” Si rese conto dopo pochi secondi. Portò subito una mano sulla fronte del più giovane, controllandone la temperatura. Il soprano scottava davvero!
 
“Dov’è il termometro?” Chiese scendendo dal letto.
 
Il soprano si stese tra le lenzuola e mugugnò. In realtà non si sentiva molto bene, ma pensava che fosse dovuto all’incubo. Ora che se ne rendeva conto si sentiva un po’ accaldato e privo di forze. Sospirò pesantemente e con una mano indicò lo scaffale posto sopra la cassettiera, fece cenno ad un preciso scompartimento.
 
Il moro si avvicinò alla cassettiera e aprendo quel preciso cassetto, indicato da Chris, cominciò a cercare per poi ritrovarsi con il termometro tra le mani, un paio di secondi più tardi.
 
Sorridendo soddisfatto si avvicinò a Chris e si sedette sul letto accanto a lui. Gli alzò la maglia, così da posizionare il termometro sotto la sua ascella e lo strinse a sè, dando un’occhiata all’orologio.
 
Dopo un paio di minuti, il moro, ritrasse il termometro e constatò, con sommo dispiacere, che il soprano aveva 38.0 di febbre.
 
“Chris hai bisogno di qualcosa che ti faccia scendere la febbre. Prima di tutto devi toglierti la maglia e poi, se non ti dispiace, scenderò al piano di sotto per trovare qualcosa tipo.. .hmm… un‘aspirina o qualcosa del genere!” Disse mentre prendeva i lembi della maglia di Chris e la sfilava delicatamente.
 
Chris mugugnò protestando ma il moro non ci fece molto caso. Si alzò dal letto e cercando di fare meno rumore possibile, visto l’orario, si avviò al piano di sotto per cercare le medicine.
 
Nel frattempo il soprano si mise più comodo sotto le coperte, rannicchiandosi contro il cuscino e tossendo pesantemente. “A quanto pare mi sta venendo una brutta influenza” Pensò sospirando.
 
Il moro tornò qualche minuto dopo con tra le mani un bicchiere d’acqua e delle pillole. Poggiò la roba sul comodino e si sedette di fianco a Chris, prendendolo per le spalle e facendolo accoccolare sul suo petto. Sussurrando gli disse che aveva bisogno di prendere le medicine e il soprano, pur con non poche proteste, acconsentì allungando una mano verso il comodino e prendendo le pillole, stancamente.
 
Il più grande sorrise dolcemente e appoggiò il mento sulla spalla di Chris, abbracciandolo più forte. Chris tossicchiò e poi cercò di parlare, pur con voce roca.
 
“Lo sa, è un bravo infermiere Signor Criss” Disse il soprano ridacchiando. Darren rise e gli disse grazie, forse un po’ troppo teatralmente. Il gesto fece scoppiare i due in una risata fragorosa, seppure quella di Chris fosse debole.
 
“Hai bisogno di riposare” sussurrò il moro dando un piccolo bacio sulla nuca del soprano e coprendolo di più con le coperte. 
 
Il soprano borbottò qualcosa di imprecisabile e si accoccolò di più contro il petto di Darren, chiudendo gli occhi.
 
Darren sorrise alla dolcezza che emanava Chris in quella posizione. Anche se il soprano era un vero e proprio leone, sia dentro che fuori dal set, aveva anche lui i suoi momenti di crollo. D’altronde era umano, era normale ammalarsi ogni tanto.
 
Chris, ormai profondamente addormentato, si aggrappò alla maglia di Darren sospirando tra le labbra socchiuse. So che sarai sempre al mio fianco. 
 
Il moro sorrise ancora di più e sussurrò un  Ti Amo prima di mettersi comodo contro la testiera del letto e lasciarsi andare ad un profondo e rilassante sonno, tenendo tra le braccia il suo amato.
 
**
 
Il mattino dopo Chris a causa dei rumori che provenivano dall’interno della sua stanza.
 
Aprii stancamente gli occhi, avendo un po’ di difficoltà a causa del mal di testa che si ritrovata, e notò la figura di Darren, girata di spalle, che si dava da fare con qualcosa.
 
Mugugnò rigirandosi nelle coperte e, Darren al suono di quel rumore si voltò offrendo uno dei suoi splendidi sorrisi al soprano.
 
Il soprano sorrise di rimando e Darren tornò a fare quello che aveva interrotto pochi secondi prima.
 
Dopo qualche minuto Darren si voltò con un vassoio pieno di cose da mangiare e, ai lati, qualche tipo di medicina.
 
“Sto meglio” ribattè il soprano, quando Darren gli spiegò che quelle medicine erano per l’influenza.
 
“No, non è vero. Tu non stai meglio!” Disse il riccioluto sedendosi accanto al suo ragazzo, rannicchiato ancora nelle coperte, “Chris hai idea di quanto mi sia preoccupato stanotte?” Chiese dolcemente il moro, accarezzando una guancia del soprano.
 
Il soprano sorrise e si appoggiò al palmo di Darren, mugolando dolcemente.
 
“Lo so, e mi dispiace. Ma non devi preoccuparti, io sto bene; è solo una stupida influenza” Ribattè, cercando di darsi il tono più autoritario possibile, visto le sue condizioni.
 
Il moro sbuffò ma decide si non rispondere. Sapeva che il soprano era cocciuto e sarebbe stata una battaglia persa in partenza, con lui. Quando Chris si metteva qualcosa in testa era capace di smuovere mari e monti per far si che vada tutto a buon fine, il soprano aveva la testa dura, non ci poteva fare niente.
 
“Eh va bene, va bene. Però farai lo stesso colazione e prenderai le medicine.” Si impuntò il moro, avvicinando il vassoio al soprano, il quale si sporse per prendere i due lembi e poggiarlo sulle sue gambe.
 
Con uno sbuffò, il soprano, cominciò a mangiare e, di tanto in tanto, puntava gli occhi su Darren, intento a fissarlo, seduto sui bordi del letto.
 
Quando il più piccolo finì e prese tutte le sue medicine, Darren sorrise e si avvicinò a lui, prendendolo tra le braccia.
 
“Bhè sei stato un bravo bambino, vuol dire che ti meriti una dose extra di coccole” ridacchiò per poi cominciare a baciare Chris sul collo, attento a non fargli succhiotti o a lasciare qualsiasi segno che i media avrebbero potuto intercettare.
 
Il soprano sospirò di piacere e si strinse di più alla T-shirt del suo ragazzo, conficcandogli la mano destra nei capelli.
 
Continuarono a coccolarsi per un bel po’, finchè, la madre di Chris entrò nella stanza, curiosa e preoccupata, di sapere le condizioni di suo figlio.
 
Darren decise di lasciargli un po’ di privacy e,  su incitazione di Chris, andò in bagno per farsi una doccia.
 
Chris sorrise alla madre e gli fece cenno di sedersi accanto a lui, sul letto. Il soprano aveva notato che la madre era pensierosa, così con un dolce sorriso, le chiese cosa le stesse passando per la mente.
 
“Pensavo a quando eri piccolo” rispose dolcemente Karyn. Chris sorrise, alle parole della madre, della sua infanzia ricordava molto poco e la maggior parte delle cose che ricordava non erano momenti felici. Sospirò e lasciò che la madre continuasse a parlare.
 
“Sai qual’ è stata la prima parola che hai detto?” Ridacchiò la madre, avvicinando e posando un bacio sulla guancia del figlio.
 
Il soprano scosse la testa, curioso di sapere il continuo.
 
“Oprah” rispose la madre, scoppiando in una risata.
 
Chris storse il naso e poi scoppiò a ridere, insieme alla madre.
 
“Dimmi che non è vero” ridacchiò, abbracciando dolcemente la madre.
 
“Oh, pensavo di avertelo già detto, in passato.” Il soprano scosse, di nuovo, la testa e l’espressione presente sul viso della madre diede il via ad un’altra serie di risate.
 
Nel tardo pomeriggio, Darren e Chris erano accoccolati sul letto di quest’ultimo, in silenzio.
 
Il soprano prese tra le mani il suo telefono e, ridacchiando sotto i baffi, scrisse un tweet.
 
“Cosa stai facendo?” Chiese il moro, avvicinandosi di più per sbirciare da sopra lo schermo del soprano.
 
Il soprano, divertito, ritirò il telefono e guardò il riccioluto negli occhi.
 
“Rispolvero la mia infanzia” Disse con un ghigno.
 
 
**
 
Il giorno dopo, i due giovani, prepararono le valigie; poiché dovevano tornare a L.A. per andare alla premiere del film.
 
“Mi mancherai” sussurrò Karyn stringendo suo figlio in un abbraccio stritolatore.
 
Chris ridacchiò e ricambiò l’abbraccio.
 
Darren intanto salutava Hannah e il padre di Chris. Il ragazzo si era affezionato molto alla famiglia del fidanzato, erano tutte persone adorabili, proprio come Chris, ed era difficile resistere alla loro gentilezza. Lo facevano sentire a casa.
 
Chris dopo aver salutato tutti, prese per mano il suo ragazzo ed, insieme, si avviarono alla macchina di quest’ultimo.
 
Salutarono, un’ultima volta, dal finestrino per poi sfrecciare verso l’aereoporto. Chris non si era ancora ripreso dall’influenza che lo aveva colpito il giorno prima, e seppure Darren gli aveva proposto di rimanere a Clovis qualche altro giorno e di raggiungerlo in seguito, il soprano aveva scosso la testa, non esitando nemmeno per un secondo.
 
Darren si lasciò andare sul sedile del passeggero e chiuse gli occhi. Chris sorrise e, non resistendo alla tentazione, avvicinò una mano ai capelli del riccioluto e li scompigliò, ridacchiando.
 
Il moro sbuffò cercando di essere arrabbiato ma, vedendo la faccia sorridente del suo ragazzo, scoppiò in una sana risata, che contagiò subito il più piccolo.
 
Dopo poco i due si accasciarono uno accanto all’altro, sprofondando nei rispettivi sedili, le spalle che si toccavano e, Darren; senza alcuna esitazione, avvicinò la mano a quella del soprano intrecciando le proprie dita a quelle del suo ragazzo.
 
Il soprano si voltò verso di lui e sorrise dolcemente, stringendogli di più la mano. Quelli erano i pochi momenti in cui potevano scambiarsi gesti di affetto, al di fuori dell’appartamento di Darren o quello di Chris. Quando erano in pubblico dovevano sforzarsi il più possibile di apparire distanti e sembrare semplici migliori amici. Avevano persino smesso di scherzare su twitter, poiché i loro fan erano diventati troppo sospettosi. Non che ad ogni intervista si lasciassero scappare qualcosa sull’altro, ma era impossibile, per i due, non parlare del proprio amore e anche se tentavano di nasconderlo era semplicemente lampante nei loro occhi il sentimento profondo che li legava.  
 
Chris sospirò, perso in quei pensieri, e si voltò a guardare, di nuovo, il volto del suo amato. Sorrise vedendo che il riccioluto aveva indossato l’IPOD e canticchiava a labbra chiuse tutte le canzoni de “la principessa e il ranocchio.”
 
Il soprano lasciò andare la sua testa contro il sedile e chiuse gli occhi, sperando di addormentarsi e, infatti pochi minuti dopo, i due ragazzi dormivano l’uno accanto all’altro, ancora con le mani intrecciate tra loro.
 
 
 

Buonasera a tutti, scusate se questo capitolo è un pò più corto rispetto al normale, ma non avevo proprio ispirazione. Spero che il capitolo vi piaccia lo stesso ^_^ So che non scrivo molto bene, ma vorrei migliorare quindi recensite e datemi dei consigli, per favore! *Implora Recensioni* xD.

Come sempre vorrei dedicare questo capitolo al mio Kurtie. Sei speciale! Ti voglio bene -Tina <3 <3 
  
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