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Autore: bimbarossa    04/10/2011    1 recensioni
Ecco la seconda parte di questo diario, di questa cronologia che, dopo il passato, ora si rivolge al futuro. Ma prima di spingersi nei secoli attraverso lo sviluppo di Crystal Tokyo, non si può saltare la tappa fondamentale, il fulcro di questo cammino. Perché il tutto comincia con una nascita speciale, il coronamento di un amore che è stato messo alla prova per millenni, ma che ancora resiste, che ancora combatte per il suo trionfo.
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Prima dell'inizio, Dopo la fine
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So che molte persone mi odiano, alcune, poche mi amano; Metallia tanto tempo fa me lo aveva predetto, sarei stata considerata un'eroina o una strega e il verdetto lo avrebbe emesso la storia.

La guerra contro Silver Millennium si sta protraendo più del previsto e i risultati mancano, anzi alcuni soldati stanno disertando e il malcontento serpeggia tra le nostre truppe. Alla fine non mi rimarrà altra scelta che liberare quelle sette creature mostruose di cui non ho il pieno controllo.

Sono nel mio accampamento, e alla luce di quella Luna che voglio disperatamente distruggere sto scrivendo questo mio resoconto, perché i posteri possano valutare con obbiettività quello che è successo, affinché la sua versione,la versione di quell'intrigante dai lunghi capelli dorati non sia l'unica che circoli dopo la mia distruzione, se è questo il volere del destino.

Ma se tutto andrà come spero il nome di Serenity non sarà più pronunciato da nessuno e la Luna sarà solo un posto desolato e grigio e finalmente Endymion e il Cristallo d'Argento saranno miei.

Ho sempre pensato, fin dalla fanciullezza, di essere destinata a grandi gesta e anche se provengo da una umile famiglia terrestre e non sono una discendente della stirpe lunare ti avrei reso felice, Endymion.

Lui deve sapere che tutto quello che è stato fatto non è stato fatto per odio, per ragioni politiche e di controllo del Sistema Solare, o almeno non solo per quello. Ho agito solo perché ti amavo Endymion, e ti amo ancora; e mi dilania vedere che invece di schierarti con il tuo popolo difendi una smidollata principessa che non vuole saperne di impugnare una spada, o di combattere ad armi pari in uno scontro fisico. Segue i precetti di quella stupida di Selene; l'amore,la fratellanza, il rispetto reciproco e la comprensione.............come se loro ci amassero, ci rispettassero e ci comprendessero! Lo sanno tutti che ci trattano e ci considerano come scimmie ammaestrate, da guidare benevolmente e con condiscendenza verso la retta via. Via che scelgono loro per noi, presuntuosi essere pallidi e artificiali, demoni sotto sembianza di angeli! Almeno io sono vera,passionale, lotto per i miei diritti, per la mia indipendenza e per il mio cuore. Non mi arrenderò mai, MAI, dovessi torcere quel collo bianco con le mie stesse mani, se non in questa vita in un'altra. Io sono Beryl la rivoluzionaria, la paladina dei terrestri oppressi dal dolce ma spietatamente inflessibile chiarore di quell'astro, che se ne sta lassù, appeso come un memento per me,per la sgualdrina bionda, per il mio amato e anche per te Metallia,anche per te.

So che le devo tutto. Sarei solo una donna sedotta e abbandonata adesso senza di lei, una fallita rifiutata perfino da quello sciocco di Helios quando ho tentato di iniziare la mia carriera tra le sue Menadi.

Sono una persona ambiziosa, e come abitante di Golden Kingdom ero e ancora lo sono una sostenitrice del potere del Cristallo d'Oro e di colui che lo possiede, il mio adorato Endymion; ecco perché volevo diventare una Menade e lavorare nel tempio di Helios su Elysion dove il Cristallo d'Oro è custodito per proteggere il nostro sovrano e tutti i terrestri.

Elysion è una dimensione onirica ma sempre legata alla Terra e possono raggiungerla solo chi ha un sogno meraviglioso. E io a quel tempo avevo tanti sogni meravigliosi!

Anche se adesso disprezzo profondamente il guardiano di Elysion la mia storia è iniziata nel suo bianco e immacolato tempio, forse troppo immacolato tanto che per i suoi standard io non avevo un'anima sufficientemente pura per lavorarvi e completare la mia istruzione.

"Non è che tu non sia buona o che non meriti di diventare una Menade," mi aveva detto Helios dopo il colloquio nel gazebo dove lui nutriva le molte creature di quel regno surreale "ma la tua energia spirituale non è costante"

Dovette notare la mia espressione confusa perché riprese imbarazzato: "Davvero Beryl, tu sei una ragazza molto intelligente, e sento che hai un grande potenziale ma quello che percepisco in te non è il sereno e ritmico battere di un cuore ma un frastuono seguito dal silenzio più totale. Metti ordine nella tua anima, impara il valore della mitezza che non è codardia, della solidarietà che non è tirannia, del coraggio che non è temerarietà e violenza." Si interruppe come se volesse aggiungere altro ma la presenza di un ospite vestito come un soldato, ma il cui mantello e la cui aria nobile non avrebbero consentito di scambiarlo per un vile uomo d'armi, si stagliava nel verde giardino.

Il principe Endymion, signore di Golden Kingdom, la cui dorata anima cristallina reggeva e governava la Terra, dai moti convettivi nel suo nucleo esterno fino agli uragani che spazzavano la sua superficie, era davanti a me in tutta la sua bellezza.

Alto e prestante, con i capelli neri che luccicavano nella luce senza fonte apparente di Elysion, mi guardava con i suoi occhi blu e a buon ragione apprezzava quello che vedeva.

Sapevo di essere bella anche nella mia povera veste grigia, i lunghi capelli ramati che mi scendevano lungo le spalle in onde infuocate, il mio incarnato perfetto e leggermente abbronzato, la mia altezza considerevole. Non di certo una bionda ragazzina esile e pallida, ma capisco che ad un uomo come lui sia piaciuto torreggiare sopra di lei per proteggerla.

Sicuramente però non poteva torreggiare sopra di me, ne glielo avrei permesso, anche se lo amavo dalla prima volta che lo avevo visto.

Però nel giardino di Helios quel giorno nessuno poteva immaginare che Endymion si sarebbe infatuato di quella, la cosa era talmente assurda che se poco tempo dopo non gli avessi visti non ci avrei creduto.

Era espressamente vietato ai terrestri di relazionare con gli abitanti di Silver Millennium, le due stirpi non dovevano in alcun modo intrecciarsi, sicuramente perché ci ritenevano inferiori e perché noi li ritenevamo dei presuntuosi iceberg che stabilivano anche il clima tramite il loro Eternity Main System, o dove la sovrana poteva procreare solo una figlia femmina. Vi lascio immaginare il lavoro degli esperti di biotecnologia e astrologi di corte.

"Devo andare Beryl, mi dispiace ancora per averti dovuto rifiutare." La mia espressione adesso non era di confusione ne di vergogna, solo di aperta sfida.

"Non preoccuparti, saprò cavarmela anche senza il tuo aiuto. Ho un enorme potenziale!" Con un leggero inchino beffardo verso il custode dal bianco vestito, e uno di esplicita civetteria verso il principe che invece era completamente vestito di nero me ne andai dirigendomi verso i giardini del tempio.

Aspettavo di sentire su di me la confortante e benevola nebbiolina che mi avrebbe indicato l'uscita da Elysion, quando invece vidi uscire da una strana spaccatura in un terreno altrimenti curatissimo delle bolle trasparenti dai riflessi verdognoli che mi attiravano come una falena è attirata dalla luce.

Un calore bellissimo e consolatorio mi avvolse, un calore che nessuno mai mi aveva dato, e una voce dolcissima come cristalli di zucchero mi chiamò:

"Ciao Beryl, finalmente ti ho trovato!"

Rimasi costernata dal fatto che sapesse il mio nome e non risposi.

"Ti ho cercata a lungo e adesso non ti lascerò mai più!"

"Ma chi sei?" lo spavento e la curiosità si contendevano il mio corpo e il mio cuore.

La voce emise una breve risata argentina, infatti ne aveva la stessa consistenza riflettente, brillante e opaca insieme.

"Tu non puoi nemmeno immaginare chi sia ma puoi chiamarmi Metallia. Vorrei che adesso che ci siamo presentate tu divenissi mia amica."

Adesso il suo tono sembrava quello di una ragazzina che rivela un grande segreto alla sua compagna di giochi. Infantile e suadente.

"Per potere diventare tua amica dovrei almeno vedere il tuo volto. Da dove provieni e soprattutto che cosa vuoi?"

"Il mio aspetto dici? Sei una a cui l'aspetto di sicuro non manca," il tono era gelido ma non ostile, "percepisco la tua fisicità Beryl e credo che la percepiscano in molti, compreso il principe Endymion".

Arrossii profondamente. Riprese a parlare: "Sappi Beryl che l'involucro di cui sono fatti gli essere viventi di questo sistema solare per quanto sia appariscente, immediato e abbia una certa forza intrinseca mi è completamente inutile. Inoltre soccombe alle leggi del tempo e dello spazio, è limitato e limitante, mentre io non ho leggi a cui obbedire, sono infinita e per arrivare qui, in questo pianeta azzurro, ho viaggiato per milioni di anni luce in un tuo battito di ciglia." Le bolle che uscivano dalla fenditura misteriosa si diradarono e potei vedere un bagliore incandescente che illuminava il terreno.

Anche se quella visione mi aveva messo un terrore mai provato prima decisi di non piegarmi davanti a quella manifestazione che aveva il chiaro scopo di intimorirmi .

"Ma allora se sei tanto potente perché hai bisogno di un'umile terrestre come me?"la provocai.

"Attualmente non ho energia sufficiente per arrivare al mio scopo ma ho abbastanza potere perchè tu lo faccia per me".

Avrei dovuto essere sorpresa ma l'antica convinzione di essere speciale si era risvegliata.

"Cosa dovrei fare?"

"Devi solo distruggere Silver Millennium!"

"Ma come posso farlo? Non so niente di quel regno lontano e poi perché lo vuoi distruggere? E io potrei distruggerlo? Come faccio? Non sono adatta neanche per fare la Menade."

"Non dare ascolto a quello che dice quell'inetto di Helios, lui ha già i suoi guai con la Regina della Luna Morta che brama il suo prezioso Cristallo d'Oro," sogghignò ferocemente. "Il mio padrone, quello che mi ha creata ha partorito molte creature, più forti e motivate di me per spegnere la luce accecante del Cristallo d'Argento," non capii cosa stava dicendo e a che si riferisse con creatore, "scommetto che Zirconia starà svolgendo il suo lavoro egregiamente sobillando Nehellenia e la sua naturale malvagità."

Le bolle che uscivano dalla fenditura incandescente adesso erano talmente tante che mi spaventai ed mi sentii soffocare, caddi a terra ma prima di svenire sentii la sua voce che diceva vicino al mio orecchio:" Ancora non è il momento per te ma tieni gli occhi aperti e spia il nemico."


Forse quello che ho raccontato non verrà creduto da molti ma giuro che le cose andarono proprio così. Mi ritrovai nel mio letto con la mente lucida e con tutti i ricordi di quello che mi era successo. Quindi io ero veramente speciale, non ero una fallita come diceva Helios!

ll calore che avevo provato quando avevo incontrato Metallia non mi abbandonò neanche nei mesi successivi, e quando camminavo ora potevo farlo con una nuova dignità e un senso nuovo di euforia che aumentò quando il principe mi mandò a chiamare.

Sapevo che lo avrebbe fatto, tutti sapevano che Endymion era un cultore della bellezza femminile, e lo sguardo che gli avevo lanciato era abbastanza esplicito e lui non poteva rifiutare.

Divenni la sua amante e andai con lui quando una delegazione terrestre fu invitata a Silver Millennium per il rinnovo dei trattati di pace. Con noi c'erano anche la sua guardia personale composta dai quattro suoi migliori amici, che chiaramente disprezzavano che io fossi così vicina ad Endymion.

Ora che avevo lui Metallia era caduta nell'oblio e se il ricordo non fosse stato così chiaro e il senso di calore sempre presente avrei dubitato di quell'esperienza.

Arrivati sulla Luna potemmo vedere la grandezza di Silver Millennium; il clima artificiale prevedeva splendide giornate e il profumo di sandalo pervadeva l'aria. Il mare della Serenitatis in cui il regno era sorto era un bacino colmo di acqua limpidissima e di un azzurro corposo e denso come sciroppo e non si vedeva il fondo, anche se ogni tanto apparivano granchi argentati che vi nuotavano dentro.

Tutto era splendente e del bianco più puro e l'accoglienza era impeccabile è cortese. Sapevo che il re era morto e Queen Selene regnava in attesa che la figlia diventasse abbastanza grande. Non avevo mai visto quell'intrigante quindi non è vero quello che dicono che l'ho sempre odiata. Non avevo motivi per odiarla.

So benissimo quando è iniziato il mio odio viscerale per lei. Ricordo tutto di quella sera. Volevo solo vedere di nuovo quell'acqua così strana e bella, così opaca e ambigua, sembrava una madre che nasconde i figli perché li vuole proteggere o forse si vergogna di loro. Come mia madre che non si curava abbastanza di me neanche per darmi un'istruzione decente.

Stavo contemplando il cielo che sembrava uguale a quello sulla Terra, solo che non diventava mai azzurro di giorno poiché non vi era atmosfera che circondasse quell'astro, così il blu dominava tutto e tutti per tutto il giorno lunare.

Sentii un rumore che proveniva dalla terrazza che sovrastava il laghetto interno collegato al Grande Mare. La vidi per la prima volta, una figura vestita di bianco e con i lunghi codini dorati che svolazzavano alla leggera brezza, che scendeva silenziosa da una scala che non avevo notato perché coperta dall'edera rampicante che la copriva interamente. Pensavo che mi avesse visto e quindi mi volesse raggiungere per parlarmi, ma non si diresse verso di me, anzi non mi vide proprio perché i suoi occhi blu, potevo vederlo anche da qui dietro l'albero in cui mi ero involontariamente o forse no nascosta, erano tutti per un'altra figura che si stava avvicinando.

Non potevo credere che lui mi avesse tradito con quel fantoccio di principessa, non potevo credere che mi avesse tradita per una non terrestre. Lui, che si era sempre lamentato del ruolo di secondo piano cui era costretto, poiché a volte la luce della Luna poteva anche oscurare quella del Sole.

"Sei venuto amore mio," la sua voce era smodatamente gentile e piena di quell'insulsa speranza che io avevo appena perso.

"Non potevo non venire, da quanto ti ho vista a Elysion non ti ho potuto più dimenticare!" I due si abbracciarono mentre io riflettevo con spietata e inopportuna razionalità su quella informazione. Quelli della Luna non potevano venire sulla Terra così come noi non potevamo mescolarci a loro. Quindi lei era venuta sulla Terra probabilmente con la compiacenza di quello smidollato di Helios e quei due si erano incontrati. Negli ultimi tempi infatti lo avevo visto molto meno e aveva un'espressione di disagio ma come ricordai amaramente non di colpa.

"Serenity, dobbiamo stare attenti, non devono scoprirci o sarà la fine di molti mondi, il tuo, il mio e quello dell'intero Sistema Solare!"

"Ma io ti amo Endymion e non posso più riuscire a nascondere il mio sentimento per te," le lacrime le rigarono il volto latteo, "cosa faremo?"

"Niente per ora, ci sono già abbastanza problemi che ho già discusso con tua madre. Una nuova minaccia arriva dal Sole, me lo ha detto Helios che ha avvertito un cambiamento nella sua struttura, le macchie solari stanno aumentando e l'energia delle particelle del vento solare è mutevole.Non sappiamo cos'è ma è negativa."

Metallia, era Metallia. Ora il ricordo emergeva sommergendo tutto, e il calore a cui l'associavo adesso era un fuoco che non si sarebbe estinto. Sentivo la pelle bruciare e corsi nella mia stanza, mi guardai nello specchio e notai che ero pallida e tremante. Qualcosa però non andava nel mio volto: gli occhi.

I miei occhi erano sempre stati il mio punto di forza, cangianti, a volte azzurri, a volte verdi o anche grigi.

Adesso avevano una sfumatura rossa che non avevo mai visto e le mie unghie si stavano allungando innaturalmente.

Decisi di tenermi per me sia i cambiamenti nel mio corpo che quello che avevo visto, e quando tornammo sulla Terrà non potei non cercarla.

La fenditura che bruciava come la mia anima era ancora lì come una ferita che non si rimargina e le bolle erano trasparenti ora.

"Sei venuta finalmente ma adesso sei pronta!"

Non risposi a parole ma il mio assenso era esplicito.

"Sai Beryl ti racconterò una vecchia storia che tutti sulla Luna sembrano avere dimenticato, ma io so tutto come il Sole che illumina ogni cosa, bella o brutta. La regina della Luna Morta quando la giovane principessa nacque decise di presentarsi non invitata alla festa, e come regalo per il nuovo membro reale le predisse che non sarebbe mai diventata regina." Il silenzio era assordante ma pieno di significati. Ormai tra noi le parole non erano più necessarie. "Queen Beryl, vuoi aiutarmi a fare avverare questa profezia?"

Io accettai.

  
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