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Autore: bimbarossa    27/09/2011    2 recensioni
Ecco la seconda parte di questo diario, di questa cronologia che, dopo il passato, ora si rivolge al futuro. Ma prima di spingersi nei secoli attraverso lo sviluppo di Crystal Tokyo, non si può saltare la tappa fondamentale, il fulcro di questo cammino. Perché il tutto comincia con una nascita speciale, il coronamento di un amore che è stato messo alla prova per millenni, ma che ancora resiste, che ancora combatte per il suo trionfo.
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Prima dell'inizio, Dopo la fine
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La dama di compagnia di Queen Selene entrò silenziosamente nella stanza della sua padrona, e come ogni volta fu colpita dal candore delle pareti di marmo bianco solo in parte interrotte da affreschi di creature leggendarie di cui la mitologia di Silver Millennium abbondava, come unicorni bianchi che volavano tra candide nuvole rosa, o fiori che al posto dei petali possedevano invece corolle di perle (lacrime delle principesse che avevano regnato nel passato); i preferiti della sovrana però erano inspiegabilmente piccoli e furbi conigli argentati che,con le loro zampette agili e tozze si rincorrevano per i giardini, dove scavavano buche profonde che sarebbero magari potute arrivare dall'altra parte della Luna, la parte oscura in cui era caldamente sconsigliato andare.

Pandia, la dama di compagnia, ebbe un brivido ricordando una vecchia, vecchissima storia, un racconto la cui trama e scia si perdevano, ma non del tutto, oltre il buio stesso di una notte senza stelle, lo stesso buio del cielo lunare.

Una regina abitava, in quel regno oscuro, una regina che adesso era dentro uno specchio per volere di Selene, poiché aveva tentato di invadere Silver Millennium per invidia e brama di potere, cercando un fantomatico cristallo d'oro che si trovava sulla Terra.

La Terra, quel pianeta azzurro che Pandia poteva osservare ogni volta dal grande terrazzo della sala dei ricevimenti e a cui nessuno di loro poteva accedere, ma il cui compito per ogni suddito lunare era di proteggerla e guidarla sulla Retta Via.

Ovviamente questo era il secondo dei loro doveri; il primo era tutelare il loro preziosissimo Cristallo d'Argento. E pensando a quel gioiello fonte di pace e prosperità, Pandia fece un gesto contro la sfortuna perché sapevano tutti che quelli non erano giorni felici per Silver Millennium.


La regina si trovava seduta al suo grande specchio sostenuto da una cornice madreperlacea, quasi più luminosa di esso, cornice che era stata donata alla regina dal suo amato sposo.

"Mia signora, dovreste mangiare e poi riposare," disse vedendo il vassoio ancora pieno di cibo che era abbandonato sulla specchiera della stessa tonalità iridescente," vostro marito non avrebbe mai voluto che voi vi lasciaste andare così, avete una bambina da crescere e condurre al Trono Lunare che le spetta.”

"La mia piccola Serenity!" il gemito si spezzò e le lacrime, già a lungo versate, rigarono ancora il suo volto,"come farà a crescere senza una guida paterna?"

"Voi siete forte, siete una matriarca, e un po' della vostra tempra si è trasmessa anche a vostra figlia." Di questo Pandia non ne era molto sicura. La principessa era certamente una delle bambine più dolci e buone che avesse mai visto, ma la sua dolcezza non serviva a molto quando dovevi gestire un regno che era invidiato da tutti per la sua tecnologia, la sua bellezza, la sua cultura e progresso. Inoltre piangeva e frignava spesso, era pigra e sbadata; il suo maestro di geopolitica del sistema solare si lamentava di lei di continuo, e solo la sua insegnante di relazioni pubbliche con la Terra la elogiava apertamente, affermando come la principessa avesse una insopprimibile quanto mai inopportuna curiosità verso quel pianeta tanto primitivo.

"Già, oggi è stata molto forte la mia bambina," continuò a parlare Selene come in trace, "avresti dovuto vederla al Galaxy Chauldron, non ha pianto quando le ho fatto vedere dove suo padre è morto per salvare tutti noi."

Anche Pandia pensava che entrambe fossero state molto coraggiose ad andare in un posto simile, dove si diceva si fosse liberato il male stesso. In realtà le voci erano discordanti, in quanto le cronache delle Guerre Sante delle Sailor affermavano che Chaos, e qui Pandia fece un altro gesto superstizioso, fosse stato sconfitto da un una Sailor potentissima, la Guerriera Leggendaria che però dopo averlo sconfitto era inspiegabilmente sparita. A ciò era seguito un periodo di insperata pace che era stato interrotto da qualcuno, qualcuno legato a Chaos, o forse lui stesso che non era stato distrutto in modo definitivo; entità che stava compiendo stragi su tutti i pianeti della galassia, uccidendo civili ma soprattutto braccando e rubando l'anima cristallina delle guerriere che proteggevano quei pianeti.

Il terrore si era sparso anche lì, sulla Luna, e il loro amato sovrano, che riposi in pace, era partito per quel fulcro malefico da cui non aveva mai fatto ritorno. La regina saputo della tragedia, pur straziata dal dolore aveva condotto assieme ai dignitari di corte la sua bambina in quel posto, forse per farle elaborare il lutto per il padre producendo quel distacco necessario per andare avanti, ma anche, e questa era l'ipotesi per cui protendeva Pandia, per ricordarle la sfida ineluttabile che la piccola avrebbe dovuto affrontare.

"Non sarà da sola, mia regina, a combattere contro tutti i nostri nemici, ci saranno le Guerriere Sailor che la proteggeranno!" La regina annuì ancora e i suoi occhi azzurro scuro adesso erano asciutti. Cominciò a spazzolarsi i lunghi capelli biondo cenere e fissò Pandia con fermezza.

"A proposito delle guerriere Sailor, oggi ci sarà la loro ufficiale investitura, con la consegna dei loro castelli! Sono grandi ormai, e sufficientemente responsabili per assolvere ai loro doveri di nascita, non solo di guardiane di mia figlia ma, cosa ancora più importante, di protettrici dei loro pianeti e del sistema solare sia dagli invasori interni, sia da quelli esterni provenienti dallo spazio profondo e insondabile che sembra da lì fuori pronto a braccarci!"

Detto questo con un tono di voce lieve e leggermente lugubre, posò, con un colpo che fece sobbalzare Pandia già spaventata e con i brividi che le solcavano tutto il corpo grassottello, la spazzola sulla specchiera e si alzò, il voluminoso vestito di un bianco accecante che frusciava ad ogni suo movimento,come un sudario per una morte annunciata,ma non ancora avvenuta.


La sala delle cerimonie era affollata di gente e il brusio rendeva indistinte le parole e le intenzioni; che cosa aveva in mente di fare Queen Selene? Davvero voleva affidare la sicurezza di Silver Millenium e quella del Sistema Solare a delle ragazzine? Il brusio cessò quando entrarono nella sala vari personaggi con le insegne di vari colori e decorate con varie pietre; portavano degli strani stendardi con strani simboli, diversi dalla onnipresente luna nascente argentata che si trovava ovunque lì, dalle maniglie delle porte fino alla fronte di Queen Selene e di sua figlia.

Entrarono poi sette fanciulle, di vario aspetto e altezza ma tutte con un'aria nobile nel volto serio e con le loro uniformi militari che avrebbero usato per combattere. Perché loro erano militari, anche se i maligni dicevano che fino al giorno prima scorrazzassero nei giardini del palazzo con la principessa Serenity. Tre si distinguevano perché erano visibilmente più grandi e taciturne, se ne stavano in disparte e sembravano distanziarsi dalle altre quattro, gruppo composto da una stangona, una minuta e timida, una altera e enigmatica e una chiacchierona che seguiva con gli occhi tutti i bei ragazzi della stanza. Quando la regina entrò il silenzio si fece grave e assordante. Da un cuscino di velluto argento prese una spada di cristallo e chiamò a se una per una le sette ragazze:

"Princess Mercury, da oggi sarai chiamata ufficialmente l'Amica dell'Acqua, perché tu possa trovarne dentro saggezza, lungimiranza e pace!"

"Princess Mars, da oggi tu sarai ufficialmente la Freccia di Fuoco che illuminerà e difenderà con il suo fulgore e precisione Marte e Silver Millennium."

"Princess Jupiter, da oggi diverrai ufficialmente il Seme da cui nasce la vita e il Frutto da cui noi prendiamo sostentamento e protezione."

"Princess Venus,piccola bambina dell'amore e della beltà, è ufficialmente ora che tu cresca e diventi il paradigma di tutti i tipi di amore, ti auguro di conoscerli tutti; e di tutti i tipi di bellezza, non solo quella fisica ma anche quella interiore."

"E ora a voi, guardiane del sistema solare esterno," disse rivolgendosi alle tre ragazze che se ne stavano isolate nell'ombra, "voi siete speciali perché lo è il vostro compito, ma il fatto che sia speciale vuol dire che è anche più pericoloso!” Le guardò bene, gli occhi azzurro scuro preoccupati e sollevati come un faro che sondava tutto e tutti in quella stanza. “Ogni entità che proviene dallo spazio solare esterno deve essere fermata, che sia innocua o letale, non vi saranno concessi errori, il rischio è troppo alto. Per assolvere questo compito ho deciso di dotarvi di tre talismani dal potere immenso. Vi sarete accorti tutti che sono presenti nella stanza ufficiali dalle divise viola a cui non ho affidato nessuna principessa perché ne facciano una guerriera; ebbene quello che sto per dirvi vi inquieterà e vi riempirà di terrore e paura, ma dovete ricordarvi che la speranza resiste sempre, anche quando tutto il resto viene spazzato via."

Come doveva essere difficile per una persona, per una regina, per una donna dover usare quel tono fermo, lapidario, che sapeva, che prediceva cose inenarrabili e spaventose, ma senza tuttavia rinunciare, e soprattutto far rinunciare loro dal credere, dall'avere fiducia nel futuro e nei loro santi valori su cui Silver Millennium si fondava.

"Se questi tre talismani dovessero entrare in risonanza e voi vi doveste riunire, allora quegli ufficiali avrebbero la loro principessa, ma non potrebbero mai farne una guerriera; lei non combatte ma il suo attacco è più distruttore di tutti i vostri, non è ostile ma pregherete che non si risvegli mai, lei non uccide ma azzera tutto ciò che viene toccato dal suo potere," il suo tono divenne più ottimista e si concesse un piccolo sorriso.

"Sono certa che questo non avverrà; noi siamo un regno tecnologicamente avanzato e predichiamo la pace e la tolleranza, siamo una guida per gli altri popoli che ci rispettano e che noi rispettiamo, perciò non roviniamo un'occasione di festa! Adesso mangiate e bevete cittadini di Silver Millennium, onorate queste nostre donne che combatteranno per l'amore e la giustizia, onoriamo le nostre paladine della legge!"


  
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