Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: Dicembre    13/06/2006    4 recensioni
Da diverso tempo ormai i Reikai Tentei conducono vite normali. Kurama, rimasto nel mondo degli umani, però, non sa trovare un giusto equilibrio fra la sua anima demoniaca e quella umana. Hiei invece, rimasto nel mondo dei demoni, cerca di sfuggire a tutto ciò che il suo amico rappresenta per lui, ancora una volta, allontanandosi da ciò che ama...In realtà, però, a riportarli l'uno vicino all'altro, è la persona che meno ci si aspetterebbe: Yukina. La piccola dama dei ghiacci, infatti, dopo aver riflettuto molto sulle parole che Hiei le aveva detto prima che quest'ultimo partisse per il Makai, s'è decisa a tornare nella sua terra d'origine per affrontare, a suo modo, il passato. Kurama decide di accompagnarla, convinto che l'unico modo per ritrovare un'armonia interiore sia quella di cercarla insieme allo Youko. Ci sono dei cacciatori di volpi, però, sulle tracce dei nostri amici, e il pelo d'argento è quello più pregiato. Hiei quindi, più d'istinto che ragionando, decide di tornare nella sua terra con Kurama e la sorella, pur vivendo nel disperato tentativo di cancellare dalla sua testa l'unico nome che per lui rappresenta tutto. [KuramaxHiei]
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So che molti sono già andati avanti con la lettura di questa fanfiction sul mio sito

Hiruseki

Capitolo Sedicesimo

 

 

L’onda di tenebra che si abbattè sui due yukai venne seguita da un silenzio innaturale. Se prima tutto sembrava ovattato, poi ci fu solo un sentore di morte.

La Efrjh guardò i due corpi giacere, soddisfatta del suo operato.

Quando vide Yuukina percorsa da lievi tremore, non si stupì, anzi sogghignò di gusto.

“Smettila di fare tante scene, in piedi!” le gridò “Non penso tu sia stata così sciocca da separarti dalla tua Hiruseki, mi sbaglio?”

La piccola Koorime non rispose, ma sul suo viso erano chiari i segni di una sofferenza profonda

“Oh su, su!” la derise “Fa male, ma così imparerai qual è il tuo posto…Mentre il tuo amichetto penso non ci darà più fastidio”.

Così dicendo, la Efrjh spostò lo sguardo su Hiei che era ancora a terra, immobile.

“Non saresti mai dovuta venire con lui”.
Yukina ritornò in sé e cercò di portarsi, a caproni, vicino allo yukai

“Che cosa gli hai fatto, strega?”

“Stupida ed ignorante, ecco cosa sei!” gracchiò la vecchia “La tua ribellione è stata e sarà piegata nel sangue, lui è la prima vittima grazie alla quale puliremo la tua colpa!”

Il dolore che provava Yuukina era così intenso e profondo che faticava a parlare.

“Che cosa gli hai fatto..?”

“L’onda nera della Efrjh, dovresti sapere bene di che cosa si tratta! Mama non te l’ha accennato prima di venire qui?”

L’ombra nera, sì, Yuukina ricordava qualcosa…

Ne aveva sentito parlare quando era piccolina, a casa di Mama, ma non ricordava con accuratezza quello che avevano detto a riguardo.

“L’ombra nera?”

“Perché secondo te siamo riuscite, per così tanto tempo, a mantenere il possesso di questa terra nonostante sia di continuo minacciata da usurpatori e yukai che la vogliono conquistare?”.

Ma Yuukina non rispose e guardò la Efrjh aspettando che continuasse.

“E’ solo grazie all’ombra nera che riesce a genere la Efrjh. Non esiste cura, né rimedio, non esiste yukai che possa sopravvivere, a meno di non avere sangue koorime e di indossare l’Hiruseki pianta dalla madre durante il parto. Capisci ora perché il tuo amico ci ha dovuto dire addio?”
Yuukina non trattenne un grido di disperazione.

“L’onda nera della Efrjh raggiunge qualunque persona io voglia nel Makai, ovunque questi si nasconda. Inoltre colpisce con più veemenza chiunque abbia osato legarsi con una di noi, chiunque sia stato così sciocco da affezionarsi e intaccare il nostro sangue!” la voce della vecchia era piena d’ira.

Yuukina aggrottò la fronte

“Ma Hiei non…”
”Ma sciocchina” la interruppe la Efrjh “non è necessario che siate amanti. Per estirpare le colpe di cui alcune koorime si sono macchiate, basta sintonizzare  il fascio di tenebra sull’animo delle imputate!”

“Non capisco, che cosa vuoi dire?”

“L’onda nera colpisce chiunque io voglia, chiunque senta come una minaccia, ma cosa succederebbe se io non conoscessi questa persona? Se questa mi venisse nascosta così abilmente, da una traditrice? Cosa succederebbe se persino io ignorassi il nome e il volto di questo yukai?”

Yuukina non seppe rispondere.

“Ecco perché sintonizzo l’onda nera non solo sulla mia volontà, ma anche su tutti i cuori delle koorime. Se qualcuno si è legato a queste e non appartiene alla nostra razza, l’onda nera lo trova perché il cuore non può mentire come la mente. Lo trova e lo elimina, è semplice!”

La vecchia rise, rise così di gusto che Yuukina venne percorsala brividi intensi lungo la schiena che non riuscì subito a controllare

“Sei un mostro!!”

“Sbagli, io faccio solo il mio dovere” le rispose la Efrjh ritornando immediatamente seria “chi altri si prenderebbe cura delle nostre terre indifese?”

Yuukina scoppiò in lacrime.

“Sei un mostro!” ripetè portandosi di nuovo vicino a Hiei e toccandogli un braccio.

Era lì, ad affrontare il suo passato, a dire quello che per troppo tempo s’era portata dentro, eppure non era felice, né sollevata. Hiei giaceva a terra, immobile, mentre lei non riusciva a trovare soluzione né per salvare lui né per salvare se stessa.

“Io non tornerò qui, lo sai” disse con la voce rotta “non importa cosa tu faccia e cosa tu voglia, la tua è una prigione in cui io non voglio rientrare”
”Non è una questione di volere, piccola” disse viscidamente la vecchia “Non ti è data scelta, farai come dico io!”

“Ti sbagli vecchia!”
Entrambe le donne sgranarono gli occhi all’udire quella voce e si girarono di scatto verso dove proveniva.

Hiei si stava rialzando a fatica, spossato dall’ombra. Tuttavia, nonostante il leggero tremore  dei suoi muscoli, non sembrava aver riportato ferite, né sembrava che il suo ki  fosse diminuito

“Impossibile!” gridò disperata la vecchia “Nessuno, nessuno può sopravvivere all’ombra della Efrjh, non importa quanto sia potente…come hai fatto?”

Ma Hiei non rispose subito, ancora a carponi sulla neve a riprendere fiato.

“Come hai fatto?” Ormai il grido della vecchia era un ululato isterico di chi non capisce e si sente perduto.

“E’ terrore quello che sento nella tua voce, vecchia?”

La Efrjh indietreggiò, tremando, consapevole di quello che l’avrebbe aspettata

“Nemmeno Raizen, Mukuro o Yomi avrebbero potuto…come hai fatto?”

La vecchia vide la risposta, sferica e brillante, pendere dal collo di Hiei: una Hiruseki.

“Come puoi, tu, un uomo, averla? Chi te l’ha data?”

Ma Hiei sorrise semplicemente e la vecchia continuò

“E poi, dovresti avere sangue Koorime nelle vene e nessun uomo…” Ma poi capì e la consapevolezza la colpì con una violenza ed un’intensità tali da farle uscire completamente l’aria dai polmoni con uno stridore sinistro “Il bambino proibito… “
A quelle parole Yuukina non trattenne le lacrime, silenziose ma abbandonati: suo fratello. Quello che aveva sospettato, veniva ora confermato dalla Efrjh. Ma non ci fu tempo di parole, di nessuna riflessione, perché la Efrjh si scagliò contro Hiei, circondata dalla sua ombra di tenebra. E poi si sentì gridare.

La piccola Koorime non capì subito cosa fosse accaduto, era successo tutto troppo velocemente. La Efrjh era a ridosso di Hiei che pareva non essersi minimamente spostato per evitare l’attacco della vecchia.

Solo quando quest’ultima cadde a terra, perdendo sangue dal petto, Yuukina riuscì a vedere la katana di Hiei conficcata nel suo cuore.

La vecchia sussultò.

“Sei tu il mostro” riuscì a dire con un filo di voce “Un abominio di natura, un errore.” .

Con le ultime forze che le rimanevano, mentre la linfa vitale la stava lasciando cercò gli occhi dello Yukai e disse “Ma non pensare di avere vinto, saresti un ingenuo davvero”.

Il dubbio attraversò quelle iridi rosse che la guardavano con odio, mentre la vecchia continuò a parlare “ L’onda nera della Efrjh ha lo stesso potere sulle donne che sugli uomini, non fai eccezione. E se non ha potuto uccidere te perché protetto dal nostro sangue e dalla lacrima di una traditrice, altrettanto non sarà successo con chi conservi caro nel cuore”.

Hiei sgranò gli occhi

“Chiunque tu abbia legato a te ora non c’è più,  la persona da te amata è stata cancellata dal Makai. I tuoi occhi non mentono, sai di averla persa. Che ti serva di lezione” sospirò la vecchia con l’ultimo alito di vita che gli rimaneva in corpo “Questa persona esiste ed ora è morta, solo per colpa tua”.

La vecchia ebbe un ultimo sussulto e poi smise di respirare, con un rantolo sordo. La neve, tinta di rosso scuro, s’era disciolta intorno a lei, scaldata dal sangue ancora caldo della Efrjh.

Yuukina guardò attonita la scena, con la donna che più aveva odiato nella sua vita distesa e priva di vita ai piedi del fratello che, da sempre, cercava. Hiei imbrattato di sangue del suo nemico, ancora con la katana in mano, non riusciva a pensare a nulla, il rumore del suo cuore nelle orecchie era così assordante da farlo impazzire. Le ultime parole della vecchia continuavano a girare nella sua mente, ma non riuscivano ad acquisire un significato perché Hiei lo rifiutava.

Ma ai suoi sensi non poteva mentire, il suo corpo venne attraversato da uno spasmo così intenso che perse l’equilibrio e s’accasciò a terra, con un dolore troppo forte al petto per essere controllato: l’aura di kurama era scomparsa.

Le parole della vecchia erano state inappellabili: l’unico legato dal cuore di Hiei era stato annientato. Kurama era morto.

Il grido di dolore che emise lo yukai commosse anche il vento ed il cielo che piansero neve dai loro occhi invisibili.

 

  

  

 

continua...

  
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