Sono in camera mia, la finestra aperta, si scoppia dal caldo. Navigo per internet dato che non ho compiti e voglio rilassarmi. Sento un fischio arrivare da fuori, dal ritmo capisco che è il richiamo mio e di Nick, mi affaccio e vedo Nick con il costume, una maglietta, gli occhiali da sole e l’asciugamano che guarda verso su riparandosi con una mano gli occhi dal sole
-Vieni al mare?- mi chiede col suo sorrisetto
-Adesso?-
-No, a dicembre- il suo solito umorismo
-Ahah simpatico, va bene metto il costume e arrivo, dammi cinque minuti-
-Sisi fai pure-
Corro dentro e apro l’armadio, decido di prendere il costume che mi aveva regalato Nick quand’era andato alle Hawaii, preparo la borsa ma non trovo l’asciugamano… uffa!
-Mammmaaaaaaa- urlo scendendo le scale, arrivo in cucina e trovo mia mamma e Nick chinati sul tavolo mentre sfogliano qualcosa “oh dio!” penso, mia mamma e Nick assieme non sono mai una cosa rassicurante –Cosa state facendo?-
-Guardiamo le foto di quand’eri piccola- mi risponde mia mamma –cos’hai bisogno?-
-Il mio asciugamano da mare per favore-
-Si te lo vado a prendere- e sale su
-Vieni a vederti!- mi dice Nick con entusiasmo, mi avvicino al tavolo e vedo una foto mia a un anno con una pelliccetta a gilet bianca e il cappello abbinato mentre faccio un sorriso sdentato
-Ahah, avevo un anno qui, ero in Italia da mia nonna-
-Eri troppo bella da piccola-
-Ah grazie! Vuol dire che adesso non lo sono più?- dico facendo finta di essere offesa
-No ma che dici! Sei bellissima anche adesso- risponde dandomi un bacio. So che non ha detto le verità, io non sono affatto bella , però sentire quelle parole mi fa piacere. Arriva mia mamma
-Ecco-
-Grazie- metto l’asciugamano in borsa
-Avete qualcosa di fresco da bere con sto caldo? Tenete portatevi anche della frutta- dice mia mamma riempiendomi ulteriormente la borsa. Usciamo e saliamo in macchina, decidiamo di prendere la mia dato che è più piccola e si parcheggia meglio
-Musca a palla!- dice Nick inserendo un CD – In che spiaggia andiamo?-
-La più vicina nella quale troviamo parcheggio-
-Oook. Hai messo il mio costume? Si vede che te l’ho comprato io, è bellissimo!-
-Complimenti per la modestia eh-
Dopo qualche minuto di silenzio Nick dice all’improvviso
-Gira di qui!- ma non faccio in tempo dato che ormai ho passato l’incrocio
-Potevi aspettare ancora un po’ a dirmelo! Guarda qui, c’è un parcheggio, va bene è vicino-
-Ma nella via che ti ho fatto vedere è all’ombra-
-Oooh che te frega, dai andiamo- chiudo il tettuccio della macchina e andiamo verso la spiaggia; arrivati li posiamo tutto, ci svestiamo e ci catapultiamo in acqua
-Ah ci andava proprio una bella rinfrescata!- dice Nick
-Ben detto! Però è fredda l’acqua-
-No! Io la sento perfetta!-
-Ma se hai la pelle d’amianto non è colpa mia!- dico ridendo e schizzandolo
-Ah si? Vieni qua che ti sistemo io!- mi prende e mi lancia sott’acqua.
Dopo esserci annegati a vicenda per mezz’oretta usciamo e i sdraiamo al sole per asciugarci
-Sei dimagrito ancora Nick?- gli chiedo vedendo le ossa più sporgenti del solito
-No, perché?-
-Nono, niente- dopo una breve pausa Nick si gira verso di me e chiede
-Che giorno è oggi?-
-Mercoledì, perche?-
-Così, e il ballo quand’è?-
-Tra tre settimane-
-Ah-
-E dato che so già cos’hai in mente ti rispondo subito. No, non ci vengo! Tu inviti Beatrice!-
-Ma sicuramente andrà con Leo! Su dai! E’ una causa persa!-
-Nessuna causa è persa finché c’è un solo folle a combattere per essa- Nick mi guarda torvo e poi mi dice
-Questa è copiata!-
-Vabè! Ci stava-
-Si giusto, te lo concedo- dice sorridendomi –Però come faccio? Non la conosco nemmeno!-
-Sabato la conoscerai!- rispondo facendo l’occhiolino
-Ah già, Sabato! Ho una paura-
-Ma non preoccuparti! Tanto sei bellissimo e dolcissimo te-
-Grazie- dice arrossendo. Altra breve pausa di silenzio nella quale Nick fissa a vuoto il cielo –Fra una settimana arriva mio cugino-
-Ah già, sono curiosa di rincontrarlo, non me lo ricordo neanche più-
-Ci assomigliamo molto! Senti, vai con Joe al ballo!!-
-Ma Nick non ti preoccupare per me! Anche se l’dea non è cattiva sai- e ridacchio al pensiero –vuoi una granita? Un frullato?-
-Ma si, un frullato mi farebbe piacere. Andiamo a prenderlo- Ci alziamo e andiamo verso la baracchetta dei frullati. Io mi siedo sullo sgabello verso il mare e Nick si appoggia al bancone
-Buonasera! Io vorrei un frullato alla fragola e lei- poi mi da due bottarelle per chiamarmi –come lo vuoi il frullato?-
-Amarena- rispondo
-Per lei un frullato all’amarena grazie- poi si rivolge a me –Che hai?- mi domanda un po’ preoccupato
-Niente, niente… Pensavo-
-A cosa?-
-Al ballo… Non so cosa mettermi-
-Ooooh tranquilla! Sabato risolviamo!-
-OOk-
-I Frullati sono pronti- dice la voce allegra del cameriere –per te uno alla fragola- porge il bicchiere a Nick –e per te un dolcissimo frullato all’amarena! Che sicuramente non è dolce come te però!- io faccio una faccia un po’ strana ma Nick mi precede nel rispondergli
-Si. Bravo. Adesso smamma! Scio Scio-
-Niick- lo riprendo a bassa voce –Ma poverino-
-Ma che poverino! Lo conosco quello, fa così con tutte! Basta che siano femmine e ci prova, per fino con le cagnoline- Mi scappa una risata
-Scemo- dico sorridendo –andiamo dai- ci sdraiamo sugli asciugamani e iniziamo a chiacchierare, erano più o meno le 5.00 e il sole iniziava ad abbassarsi, dopo qualche attimo di silenzio mi giro verso di Nick e vedo che dorme “sembra un angioletto penso” poi chiudo gli occhi per schiacciare un pisolino.
 
Apro gli occhi un po’ confusa, penso che sia un sogno, sono avvolta tra le braccia di Nick sulla spiaggia un po’ infreddolita, è già buio. Poi torno alla realtà
-Oh merda!- Ci eravamo addormentati tutti e due cosi profondamente che non ci siamo accorti del tempo che è passato –Nick, Nick sveglia!!- disco scuotendolo, apre gli occhi e si alza spaesato, quando anche lui capisce che cosa succede gli si sgranano gli occhi
-Porca miseria!!!! Che ore sono?- Mi chiede terrorizzato. Prendo l’orologio e guardo l’ora
-Le otto e mezza-
-I nostri ci ammazzano!- si alza, poi alza anche me, raccogliamo le nostre cose e corriamo verso la macchina. Saliamo e partiamo di fretta
-Ma come è potuto succedere?!- mi chiede Nick
-Ti sei addormentato prima te, io ho chiuso gli occhi e mi sono addormentata anche io! Cavolo ho nove chiamate da mia mamma!- Dico guardando lo schermo del telefono
-Eh io sei. Stavolta siamo in guai seri- parcheggio ed entriamo in casa mia dato che era l’unica con le luci accese. Apriamo la porta e troviamo tutti i genitori nella penisola della cucina seduti che si girano tutti assieme. Denise si alza e abbraccia prima Nick poi me e così fa anche mia mamma
-State bene???- ci chiedono assieme
-Si benissimo- rispondiamo tranquillamente
-Sicuri??- ci richiede Denise
-Sicurissimi! Stiamo benissimo, abbiamo ritardato perché… ci siamo addormentati in spiaggia- cerco di tranquillizzarle ma mia mamma era sempre arrabbiata
-Potevate avvisarci!!- inizia a dirmi
-Ma mamma non avevamo previsto di addormentarci! Solo che si stava talmente bene che ci siamo addormentati contemporaneamente! Ma stiamo bene! Tranquilla-
-Ok. Ma la prossima volta che ci fate una cosa del genere sono guai- dice mia mamma con il consenso di Denis che poi inizia a ispezionare Nick
-Ma guardati, sei tutto rosso in faccia! Andiamo a casa che ti metto la cremina- e prendendolo per mano esce dalla porta
-Mamma, non ho più tre anni-
-Non importa tu sei sempre il mio piccolo Nicholas-
-Mamma!- poi si gira verso di me –Buonanotte Virgi! A domani!-
-A domani! Notte piccolo Nicholas! Vai a metterti la cremina!- e ridacchio chiudendo la porta.