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Autore: ohstyless    06/10/2011    3 recensioni
«Justin ti presento Bree Duncan!» disse, indicandola.
Mi bloccai di colpo.
Aveva detto davvero Bree Duncan?
QUELLA Bree?
«Bree? S-Sei tu?» balbettai nervoso, avvicinandomi.
«Justin, la conosci?» chiede Scooter, ticchettando con le dita sul cellulare.
«Oh, come no. Mi conosce benissimo, vero Justin? Gli dici tu cosa è successo, o io?» dice, con un sorrisetto da bastarda piantato sulla faccia.
Sono nella completa merda, ora.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do you say what
happened
, or I?











-Bree.

«Sorridi, troia» mi sbuffò in un orecchio il mio 'fidanzato', Matthew.
Finsi un sorriso e poco dopo mi scansai da lui.
Non era il mio vero fidanzato.
Insomma, io non l'amavo, lui non mi amava.
Ma mi aveva obbligata a stare con lui in terza media.
Quello era il quarto anno che 'stavamo insieme'.
Il quarto anno che fingevamo spudoratamente.
Dovevo lasciarlo, si.
Ma non potevo, assolutamente.
Perchè?
Per ora non c'è motivo di dirlo.
Comunque, quel giorno nevicava, e nevicava parecchio.
Era il tre dicembre, se non sbaglio, e io ero rinchiusa in una stanza ad aspettare che mi chiamassero per darmi il risultati per il provino della settimana precedente.
Volevo diventare un'attrice.
Non per fama o soldi, ma per me stessa, per riuscire ad apprezzarmi e a farmi apprezzare, ogni tanto.
Il film si doveva chiamare 'The House of Night' ed ero felicemente riuscita a leggere il libro.
Avevo fatto il provino per la protagonista, Zoey, una vera e proprio troia.
«Questo foto è perfetta, sono stupendo. Aspetta che la posto su facebook» esclamò entusiasta, aggeggiando con l'iPhone, un cellulare non alla mia portata.
Annuì e mi sedetti sulla poltroncina color sangue, situata davanti alla finestra.
«Wake me up, when semptember ends..» canticchiai, disegnando cuori sul vetro appannato.
Scrissi poi 'Bree', il mio nome.
Un nome particolare, ecco.
Un nome bello e brutto allo stesso tempo.
Molti mi sfottevano per il mio nome, ma a me piaceva, l'importante era quello.
«Bree Duncan!» mi sentì chiamare e mi voltai, trovando alla porta un uomo sui trent'anni.
«Arrivo» sussurrai, più a me stessa che non a lui.
Respira Bree.
Respira.
Camminai lentamente verso l'uomo, facendo un cenno a Matthew, che rispose con un mugugno disinteressato.
«Sono molto felice di annunciarti che hai superato il provino e che sei la nuova Zoey! In più, vorrei farti conoscere un tuo collega, che interpreterà Heath» disse, appena entrati in un'altra stanza.
Emisi un gridolino di gioia e mi battei il cinque da sola, come una troglodita.
Mi feci mille film mentali sulla bellezza del ragazzo che avrei baciato per qualche scena.
Biondo, alto, occhi azzurri.
Perfetto.
Non avrei voluto trovarmi davanti uno nano, grasso e brutto.
Con i brufoli e tutto.
«Non so se lo conosci, si chiama Justin. Hai presente Justin Bieber? Ecco è lui e..» continuò a parlare e parlare, mentre io mi ero fermata a 'Hai presente Justin Bieber? Ecco è lui'.
Justin FottutamenteBello Bieber.
Ecco come si descriveva.
Se lo conoscevo?
Oh, si.
Conoscevo ogni parte di lui, e in senso letterale.
Lui mi ha rovinato la vita.
Mi ha distrutta emotivamente.
E tutto per colpa di un mio stupido 'si'.
«So che non vi conoscete bene, ma avrete modo di farlo!» disse, sprizzante di felicità.
No, certo, non ci conosciamo affatto.
Come no.
«Ovvio, spero di riuscire a conoscerlo bene» mentì.
Sorrise e si sedette su una sedia girevole.
I miei sogni sul bel ragazzo si erano infranti, tanto per tornare ai miei film mentali da Oscar.
«Bieber! Vieni qui, subito!» urlò, come si urla a un cane che è stato lasciato libero dal guinzaglio e si stava liberando dei suoi... bisognini, sopra le scarpe di una vecchia signora.
«Arrivo Scooter. Cazzo, sta' calmo, oh!» si sentì urlare, dall'altra parte del corridoio da un Bieber piuttosto incazzato.
Scooter = persona che mi aveva felicemente detto che Bieber sarebbe stato il tizio con cui avrei limonato per diverse parti del film.
«E' nervosetto il ragazzo..» mormorai, sorrdendo tra me e me.
Attuai un piano, comunque.
Nell'attesa del signorino Bieber, attuai un piano, si.
Qual'era?
Sinceramente non me lo ricordo più.


******




-Justin.


Smisi di baciare delle ragazze di cui nemmeno ricordo i nomi ora.
Ne baciavo tante, tantissime.
Poi me le portavo a letto, semplice.
Le dissi di andarsene e si misero a piangere.
Beh, sono ragazze.
Mi sistemai allo specchio, apprezzandomi con un 'sei bellissimo'.
Poi uscì dalla stanza e mi fermai sullo stipite della porta dell'ufficio di Scott.
Ero come sempre seduto sulla sua sedia girevole, dietro a quella grande scrivania di legno.
Accanto a lui c'era una ragazza.
'Scopabile', pensai, sorridendo.
«Justin ti presento Bree Duncan!» disse, indicandola.
Mi bloccai di colpo.
Aveva detto davvero Bree Duncan?
QUELLA Bree?
«Bree? S-Sei tu?» balbettai nervoso, avvicinandomi.
«Justin, la conosci?» chiede Scooter, ticchettando con le dita sul cellulare.
«Oh, come no. Mi conosce benissimo, vero Justin? Gli dici tu cosa è successo, o io?» dice, con un sorrisetto da bastarda piantato sulla faccia.
Sono nella completa merda, ora.


















CIAO SENIORINEEE.
sono tornata con una nuova ff :')
ma come sono figa, oh. (?)
comunque, so che c'è già l'altra, ma ho appena letto il libro da cui ho scritto del film (e avviso che NON è mai uscito) e buh çç
spero vi piaccia.
nel prossimo capitolo (sempre se lo scriverò) parlerò di cosa è successo tra Bree e Justin.
Se lo volete sapere, sincronizzatevi sul mio canale. (????)

comunque, recensite, grazie :DDDDDDDDDDDDDD


peace, love and me.


































  
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