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Autore: ReneesmeCullen    06/10/2011    1 recensioni
Due ragazzi alla apparenza normale, sono costretti ad un amore combinato. Lei una fata del Tempo e lui un vampiro. Due razze che sono sempre state in conflitto con loro, vengono unite dalla strana e misteriosa gravidanza di lei. Con il pericolo che incombe dal ex fidanzato che nasconde un segreto mai rilevato prima.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5
Mi svegliai fra le gambe di Jasper, mentre lui mi baciava il collo. Sembrava di essere in paradiso. “Ehi Jazz”. “Buongiorno principessa, ben svegliata”. Mi stiracchia e lo guardai. “Sei sempre più bello”. “Ma che dice te sei la più bella”. Lo bacia, per farlo stare zitto. “Che ore sono?”. “Sono le due del pomeriggio.”. Quanto dormivo in quel periodo. “Wow!”. Jasper mi accarezzava la guancia, e mi baciava nel collo. Io mi sentivo molto meglio, rispetto al giorno prima. Io gli misi la mano fra i capelli, e me lo avvicinai meglio per baciarlo. Mi stesi sul letto, e lui si mise sopra delicatamente. Sempre baciandomi, dalla bocca, passo al collo e poi al mio seno. Io mi sentivo morire, dal piacere. Gli presi il suo viso fra le mani, e lo bacia intensamente, mentre lui mi tirava su la felpa, sfilandomi i pantaloni. “Ehi che combini?”. “Ti voglio” mi rispose lui. Io gli tirai su la sua maglietta, e lui più velocemente di me, se la tolse. Aveva un corpo perfetto, sembrava scolpito nel marmo. “Ti amo Jasper”. “Anche io amore mio”. Ci baciamo ancora una volta, e poi i nostri corpi si ero uniti in un solo. Era il momento più bello che avessi avuto con lui. Non so quanto sia durato, ma alla fine mi addormentai un’altra volta. Dopo un ora mi svegliai, e trovai un biglietto di Jasper accanto a me. Diceva che gli dispiaceva avermi lasciato da sola, ma era stato costretto ad andare via, per la fame. Ne approfittai per andarmi a fare una doccia, e volevo provare a mangiare qualcosa. Erano due giorni, che non riuscivo a mandare giù niente, senza vomitare. Ero sotto alla doccia, mentre l’acqua mi scivolava addosso che misi, una mano sulla mia pancia. “Ehi c’è nessuno la dentro?”. Ero impazzita, mi ero messa a parlare con la mia pancia, ma cosa altro potevo fare?. Uscendo dalla doccia, però sentì un colpetto nella pancia. Invece di spaventarmi, come era avvenuto nell’ultimo mese, sorrisi e accarezzai la mia pancia, come avevo visto mia mamma, quando aspettava Sofia. Ecco cosa si provava. Ero pronta, all’improvviso sapevo che sarei diventata mamma, ed ero pronta ad avere un bambino. Mi infilai, un paio di jeans e una camicia azzurra. Sarei uscita un po’ assieme a Laura. Apri il frigo, e decisi di farmi due uova strapazzate. Mentre stavo sbattendo le uova, all’improvviso mi sentì svenire. Non adesso ti prego, voglio mangiare. Misi le uova nel piatto, e mi sedetti a tavola. Inizia a mangiare, come erano buone le uova. Le mangiai voracemente, era da un mese che non riuscivo a mangiare quasi nulla. Avevo paura, di correre al bagno, ma era passata già mezzora, e ancora non sentivo i sensi del vomito. Andai al bagno, per pettinarmi e truccarmi prima di uscire, quando qualcuno suonò al campanello. Eh chi è adesso?. “Arrivo!”. Mi feci una coda e andai ad aprire. “Matias! Ciao che ci fai qui?”. “Ciao! Sono venuta a trovarti, sei ancora arrabbiata con me?”. Mi fece il suo sorriso, che faceva sciogliere anche un puma pronto ad mangiarti. Sospirai. “No, dai entra”. “Stavi uscendo?”. Si buttò sul divano. “Si con Laura, vuoi venire?”. “Um, ok se a te va, vengo volentieri”. “Lo sai che ti voglio sempre”. Mi sorrise, poi il suo sguardo si fermò sulla mia pancia, io in imbarazzo cercai di nasconderla. “Tranquilla. Posso?”. Mi avvicinai, e lui mise la sua mano, sulla pancia. Dopo un secondo, tolse la mano di scatto, che ci rimasi male. “C’è qualcosa che non va?”. “No nulla. Dai sei pronta?”. “Si andiamo”. Non mi fidavo della sua risposta, ma ora non ci volevo pensare, avevo bisogno di uscire. Misi una bottiglia di succo nella borsa e uscimmo di casa. Laura ci aspettava al bar dell’angolo dove ogni giorno io e lei dopo scuola andavamo a spettegolare delle ragazze della nostra scuola. Laura appena vide Matias, diventò rossa come un peperone. Era sempre stata innamorata di lui. Forse era arrivato il momento di organizzargli un appuntamento. Laura, mi avrebbe ringraziato a vita. “Ehi ragazzi, come state?”. “Tutto bene grazie, tesoro”. Laura divenne ancora più rossa di prima. Gli piaceva essere chiamata tesoro da Matias. Io mi misi a sedere vicino a Laura, e chiacchierammo per diverse ore. Dovetti andare al bagno sei volta, nell’arco di un ora. Uscendo dal bagno, mi suonò il cellulare. Non feci in tempo a dire pronto, che Jasper mi aveva preceduto. “Amore, dove sei?”. Sembrava allarmato dal suo tono di voce. “Sono al bar, con Laura e Matias, due miei amici”. “Arrivo!”. “Ok, ma che…”. Ma era inutile parlare, aveva già messo giù. Raggiunsi il tavolo, e vidi lo sguardo di Matias cambiato. Sembrava furioso. “Che c’è?”. “Era il tuo ragazzo?”. “Si perché?”. Era sempre un mio amico, ma poteva farsi gli affari suoi. “No niente, so che sta venendo qui.”. Stavo per chiedergli come facesse a saperlo, ma ricordai come faceva a saperlo, sapeva leggere il futuro. Gli feci una linguaccia, e mi misi a parlare con Laura, sempre con lo sguardo di Matias furioso su di me, no sulla mia pancia direi. Dopo due minuti dalla chiamata, arrivò Jasper. Mi bacio intensamente, poi con educazione salutò Laura e Matias. Jasper guardò furente Matias. “Quindi tu saresti, l’ex di Luna giusto?”. “Si hai qualche problema, al riguardo?”. Non mi piaceva che Matias avesse quel atteggiamento nei confronti miei e di Jazz. “Ehi ragazzi, state calmi”. “Non ti preoccupare amore, ci penso io. Matias ti dispiace se usciamo a parlare un attimo?”. “Certo, nessun problema vampiro”. Laura forse non aveva sentito, infatti continuava a chiacchierare come niente fosse. Passato un ora, i due ragazzi non erano ancora rientrati, io inizia a spazientirmi. “Laura, ti dispiace accompagnarmi a casa?”. “Certo. E Matias e Jasper?”. “Dopo li chiamo io”. Mentre stavamo uscendo, ci raggiunse Matias. “Dove è Jasper?”. “E’ andato a casa, ha detto che ti chiama dopo”. Io non gli credetti. “Senti Laura, stai pure con Matias, vado a casa a piedi, ho voglia di fare due passi”. “Sei sicura?”. “Si si ciao ciao”. Mi lanciai fuori dalla porta, prima che uno dei due mi prese. Matias con la coda del’occhio vedevo che mi osservava mentre mi allontanavo. Come mai Jasper era andato via senza dirmi nulla? Decisi di chiamare Alice. Lei mi rispose dicendo che Jasper non era ancora tornato a casa. Come era non era tornato a casa? Eh dove cavolo era andato a finire? Arrivata a casa, mi dovetti sedere al più presto sul divano, perché da lì a poco sarei svenuta. Infatti, mi chiamò mia mamma, dicendo che era pronto da mangiare, ma il mio stomaco era completamente chiuso. Per questo gli dissi che avrei mangiato più tardi. Andai in camera mia, e provai invano a chiamare Jasper, senza nessuna risposta. Decisi di chiamare Matias. “Ciao stai bene?”. Perché tutti ultimamente mi chiedevano se stavo bene? Ah si forse, perché ero in procinto di far nascere un vampiro. “No non sto bene, cosa hai fatto a Jasper?”. “Niente, gli ho detto solamente di starti lontano”. “Tu cosa hai fatto?”. “Gli ho detto che per il tuo bene, e per i bambini è meglio che stia lontano!”. Il mondo mi crollo per l’ennesima volta il mondo addosso. “I bambini?”. “Si aspetti due gemelli”. “Sono uno un vampiro e una fata del tempo”. Ero arrivata a sono un, che il mio cervello smise di funzionare. Ero svenuta sul letto, con Matias che mi chiamava in continuazione preoccupato. Mamma sentendo il busso al piano di sopra si precipito in camera mia a vedere se stessi bene. Dopo alcuni minuti, ripresi conoscenza, e gli dissi che aspettavo due gemelli. Mamma sbianco anche lei, e mi disse che era arrivato il momento che chiamassi la mia madre vera, la Regina del tempo.                                                                                                           
   
 
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