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Autore: itsmartyx    06/10/2011    4 recensioni
La storia parla di una tipa amica di Louis, in seguito conoscerà il resto della band.
Questa non è la prima FF che scrivo, spero recensirete. :3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NEI CAPITOLI PRECEDENTI:
sono Brenda Williams e ho 16 anni. Louis era il mio migliore amico, frequentavamo la stessa scuola.Inizialmente nacque anche qualcosa tra lui e la mia migliore amica Shay, ma non durò a lungo. Adesso lei era cotta di Harry, il suo migliore amico.
[…]
-Hei, Bren. Stamattina Zayn è venuto a prenderi, oppure si è perso?-  risi.
-No, è venuto, comunque ti ho chiamato per chiederti una cosa..-
-Certo, dimmi.-
-La prossima settimana ci sarà la festa di Halloween a scuola, ti va di venire se non hai impegni?-
-Dovrei essere libero, mi farebbe davvero piacere venire e rivedere i miei vecchi amici.-
-Oh, perfetto allora. Se vuoi possono venire anche i ragazzi..-
-Per i ragazzi indendi.. Zayn?-
Sbiancai.
-No.. per i ragazzi intendo.. i ragazzi!-
Rise.
-Va bene, glielo dirò, adesso devo andare. Ciao Bren, ti voglio bene.-
-Ciao Louis, ti voglio bene anch’io.-
[…]
-Zayn che succede?- gli chiesi, cercando il suo sguardo.
-Niente.- il suo tono di voce non cambiava, continuava ad essere arrabbiato.
-Ce l’hai con me?- riuscii ad incontrare i suoi occhi castani.
-Non saresti dovuta venire con quel tipo qui fuori. Per di più da sola.. e di notte.-
-E’ mio amico.- replicai, sta volta.
-Un amico che ha cercato di baciarti.-
Il mio cuore perse un battito.






Aprii piano gli occhi. Mi bruciavano tantissimo e li sentivo pesanti. Mi guardai intorno, la finestra della mia camera era chiusa, nemmeno un raggio di luce che trovasse spazio per illuminare l’ambiente buio.
Mi sollevai leggermente con le mani, mettendomi seduta.
La testa mi scoppiava.
Guardai bene: indossavo ancora i vestiti della sera precedente.
Mi alzai con fatica, raggiungendo il bagno.
La matita nera era tutta sciolta, sembravo un panda.
Con del latte detergente e dell’ovatta levai il trucco, se così si poteva chiamare, rimasto.
Sciacquai la faccia e poi ritornai nuovamente in camera mia per indossare qualcosa di decente.
Sfilai il vestito e le calze, per poi prendere dall’armadio un leggins e una maglia di circa 3 taglie più grande.
Le misi e poi andai in cucina per mangiare qualcosa.
Mia madre non c’era, strano. Probabilmente era uscita a fare la spesa.
Mi sedetti a tavola e iniziai a mangiare un pacco di biscotti.
Fu il suono del mio cellulare a distrarmi. Risposi, senza neppure leggere il nome di colui che mi chiamava.
-Pronto?-
-Bren.-
Il battito cardiaco accellerava in modo impressionante, avrei riconosciuto quella voce tra mille.
-Hei, Zayn.- sorrisi, anche se in quel momento lui non poteva vedermi.
-Va tutto bene?Ascolta.. volevo scusarmi per ieri sera, forse ho esagerato un po’.-
Inizialmente non capii, poi feci mente locale.

*Flashback*
Con le mani Tom si sollevò da terra, avvicinandosi maggiormente a me.
Voltai il mio sguardo verso il suo e lo trovai a due centimetri dalle mie labbra.
COSA CAZZO STAVA CERCANDO DI FARE?
Ok, ammetto che ci aveva provato già altre volte, ma la mia mente era ancora all’interno di quella sala, a ballare con Zayn.
Non ebbi la forza di respingerlo.
-BRENDA, DOBBIAMO ANDARE!- sentii urlare.
Mi allontanai istintivamente da Thomas. No, non ci eravamo baciati.
-Dobbiamo andare.- ripetè la voce di prima, che adesso però era più vicina a me.
-Zayn, è solo l’una e un quarto.-
-Lo so, ma dobbiamo accompagnare te e Shay a casa, e domani mattina dovremo svegliarci presto, quindi..-
Il suo sguardo era severo, come se ce l’avesse con me.
Non replicai, mi alzai dopo aver lasciato un bacio sulla guancia a Tom.
Arrivammo di fronte l’auto, gli altri non c’erano.
-Zayn che succede?- gli chiesi, cercando il suo sguardo.
-Niente.- il suo tono di voce non cambiava, continuava ad essere severo.
-Ce l’hai con me?- riuscii ad incontrare i suoi occhi castani.
-Non saresti dovuta venire con quel tipo qui fuori. Per di più da sola.. e di notte.-
-E’ mio amico.- replicai, sta volta.
-Un amico che ha cercato di baciarti.-
*Fine flashback*


-Oh, non preoccuparti. -
-No, sul serio mi dispiace. Ti và se oggi ci vediamo? Alle 16:30 finisco di lavorare con i ragazzi, posso passare da te alle 17.-
Cazzo, ragazzo. Smettila di procurarmi queste emozioni, ti prego.
-C..certo.-balbettai.
-Bene.. a dopo, allora.-
-A dopo.- staccai la chiamata.
In quel preciso momento l’unica cosa che volevo fare era urlare per tutta casa, così.. per dar sfogo alla mia felicità.
Quel ragazzo riusciva a farmi provare sensazioni indescrivibili, sul serio.
Riusciva a migliorare la mia giornata con due semplici parole, o anche con uno sguardo.
[…]
Tra 10 minuti sarebbe venuto Zayn ed io ero ancora a zero, bene.
Frugavo nell’armadio frettolosamente, alla ricerca di qualcosa da mettere.
Non avevo tempo da perdere, quindi non ebbi la possibilità di scegliere i vestiti accuratamente.
Misi semplicemente un jeans, una shirt e delle converse. Giusto il tempo di mettere un po’ di mascara che sentii il campanello bussare.
Sicura che fosse lui, scesi velocemente le scale andando ad aprire la porta.
Sospirai, prima di abbassare la maniglia.
Ed eccolo lì, più splendente che mai.
Indossava una polo blu, un jeans chiaro e delle adidas.
I capelli neri erano raccolti nella sua solita cresta. Era a dir poco magnifico.
-Hei- mi disse, sorridendomi.
Sentii le gambe cedere, il cuore battere troppo velocemente e le guance diventare rosse.
-Hei- ricambiai il saluto.
-Dov’è che andiamo?- domandai, una volta entrati in macchina.
-Non lo so..- abbassò lo sguardo, poi continuò, guardandomi.
-Che ne dici del Luna Park?-
-D’accordo.- gli sorrisi.
Riportò gli occhi fissi sulla strada.


-No! Io le montagne russe non le faccio!- incrociai le braccia al petto, assumendo un espressione scocciata.
-Oh! Andiamo! Sarà divertente!-
-No! Ho paura dell’altezza, potrei vomitarti addosso!-
Discutevamo da tipo mezz’ora. Lui voleva andare sulle montagne russe, ma io non le avrei fatte per nulla al mondo.
Sbuffò.
-Va bene, però andiamo nella casa degli orrori!- disse convinto.
Perché sceglieva le giostre che più mi spaventavano?
Ricordo che una volta entrai con mio padre in una casa degli orrori e ne uscii fuori traumatizzata.
Non risposi, sta volta. Abbassai semplicemente lo sguardo.
-Non dirmi che hai paura..- disse, quasi stesse per scoppiare a ridere.
-E pure se fosse?!- lo guardai diritto negli occhi.
Scoppiò in una rumorosa risata.
Lo fulminai con lo sguardo.
-Oh, andiamo! Ci sono io!- si ricompose, asciugando una lacrima che gli era scesa dall’occhio destro.
-Questo dovrebbe tranquillizzarmi?!-
Non mi ascoltò neppure, mi prese per un braccio trascinandomi lì dentro.
Ci sedemmo e allacciammo le cinture (?).
Quell’aggeggio dov’eravamo seduti partì.
Portai la mano sinistra davanti agli occhi.
Sentivo le urla provenire da destra e sinistra.
Istintivamente mi avvicinai a Zayn. Intrecciò le nostre mani.
In quel momento dimenticai tutto ciò che ci circondava. Il suo tocco caldo fece fare un doppio salto mortale al mio cuore, sul serio.
La sua mano era parecchio più grande della mia, e questo mi faceva sentire ancora più protetta.
-Hei, guarda che siamo fuori.- disse.
Sobbalzai.
Non me ne ero neppure accorta.. grazie a lui.
Scendemmo da lì sopra e passeggiammo fino ad arrivare di fronte la ruota panoramica.
-Che ore sono?- gli chiesi. Il Luna Park avrebbe chiuso alle 8 ed io prima di quell’ora dovevo essere a casa. Inoltre stava iniziando a fare buio.
Per guardare l’orario sul suo orologio dovette sciogliere le nostra mani. Mi maledii da sola per aver fatto quella domanda.
Sapete quando da bambina vi viene portato via il vostro giocattolo preferito?Ecco, era quella la sensazione che provai in quel preciso istante.
-Le 7:30.-
Le nostre mani si toccarono nuovamente. Ed ecco che ancora una volta mi sentivo in pace con il mondo.
-Che ne dici di fare un ultimo giro sulla ruota panoramica?- continuò.
In realtà mi sarebbe piaciuto tantissimo, ma avevo paura che una volta arrivata in cima mi sarei sentita male.
-Soffro di vertigini, te l’ho detto…- dissi, insicura.
-Oh andiamo, l’importante è che non guardi in basso.- mi guardò con sguardo supplichevole.
-D’accordo, ma se mi sento male dopo è colpa tua!- gli puntai il dito contro, in segno di rimprovero.
Sempre mano nella mano, entrammo nella cabina, dopo aver fatto i biglietti.
Molto lentamente, l’asfalto grigio diventava sempre più lontano, fino a quando non arrivammo quasi in cima.
Distolsi subito lo sguardo, fissando Zayn che, a mio stupore, mi stava già guardando.
I suoi occhi color nocciola luccicavano, come i miei, probilmente.
Il raggi del sole, ormai fiochi, entravano dalle due finestrine ai lati, illuminando il suo volto.
Mi si avvicinò, i nostri nasi si sfioravano.
Ok Brenda, mantieni la calma.
Le sue labbra soffici toccarono le mie. Le nostre bocche si aprirono all’unisono, facendo finalmente incontrare le nostre lingue.
Avvampai.
Il cuore batteva così veloce che quasi riuscivo a sentirlo.
Per non parlare delle farfalle che svolazzavano nel mio stomaco.
Mi sentivo bene, completa..adesso.


*Look at me, look at me*
Okay, questo capitolo non fa schifo.. DI PIU’.
Rileggendolo mi sono accorta di quanto
abbia descritto male i particolari. D:
Comunque, dopo che avete finito di vomitare
venite qui a recensire? Daaai.
Almeno due recensioni e  vi posto il prossimo…
quando finirò di scriverlo. AHAHAH
COOOOOOOMUNQUE
vorrei ringraziarvi per le SETTE (si, SETTE)
recensioni al capitolo precedente.. cioè.. SETTE,
non ne ho mai ricevute così tante, nonostante
abbia scritto altre FF e OS. Ifdslgòtsdfgg *-*
Grazie mille, sul serio.
itsmartyx.
  
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