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Autore: Lemon    06/10/2011    4 recensioni
C'era sempre stato un legame strano tra loro due, diverso dal normale.
E' scorretto dire "anormale" perché non era così, era quello che provavano due innamorati indecisi sul da farsi.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco cosa succede quando scleri in autobus ascoltando Dear Friend di Paul çvç so che è corta ma ci ho messo me stessa u.u
Recensire non fa mai male D:<


Si ritrovò davanti alla porta del suo cuore , tenuta così chiusa a se stesso da chissà quanto tempo.
Mentre il vinile recentemente comprato rigirava sul giradischi emanava un dolce suono di pianoforte si sedette allo specchio , ritrovandosi davanti la sua figura dai corti capelli un po' ricci e davanti ai suoi occhi color nocciola.

Dear friend, what’s the time? Is this really the borderline? Does it really mean so much to you? Are you afraid, or is it true?

Appena udì le prime parole cedette.
Si sentiva un mostro , un fottuto bastardo senza cuore.
Trasalì.
Come aveva potuto farlo al suo migliore amico?
La persona che gli era stata accanto per quasi una vita , che aveva pianto , gioito , condiviso il successo con lui.
L'aveva attaccato sapendo che le parole erano il suo punto debole.Rimembrava ancora il momento in cui afferrò quella penna e scrisse , ghignando , quelle frasi poco carine.
E per cosa?
Cosa aveva di male il suo Paulie? "Per l'amor di Dio , che stupidaggine." Pensò John , mentre era attento a osservare le sue mani che , nonostante fossero pulite da fuori ed emanassero un pungente profumo di menta , dentro , dentro quella pelle tanto candida era sporco.Quelle mani erano sporche della dignità del suo caro amico.
Come sangue , una volta che ci si sporca di sangue si leva difficilemente , molto difficilmente , così la dignità.
C'era sempre stato un legame strano tra loro due , diverso dal normale.
E' scorretto dire "anormale" perché non era così , era quello che provavano due innamorati indecisi sul da farsi.

Dear friend, throw the wine, I’m in love with a friend of mine Really truly, young and newly wed Are you a fool, or is it true?

Paul , aveva ormai dichiarato diverse volte a John di amarlo.Così come in quella canzone , le cui note malinconiche si diffondevano per la stanza , facendolo sentire in colpa.
Era sicuro di aver perforato l'anima del bassista con quella canzone , ma riusciva ancora ad udire la sua voce rimproverarlo dolcemente come solo lui sapeva fare?
"Pazzesco."Pensò.
Paul amava John , John amava Paul.Ma il loro era un amore impossibile , si amavano come fratelli , si amavano come amanti , neanche loro lo sapevano di certo.
Lennon mandò su un gran sospiro , appoggiandosi allo schienale del letto su cui si era steso , e chiuse gli occhi lasciando che le parole di Paul lo riportassero al passato.

***

Era un sabato del luglio del 1957 , ed un gruppetto aveva appena finito di esibirsi durante una festa della parrocchia.
-Hey Lennon!-
John si girò di scatto , mentre era occupato ad accordare la sua chitarra , ritrovandosi davanti il suo amico Ivan e un ragazzino dai capelli scuri e con degli occhi verdastri con in mano anch'esso una chitarra ma che teneva con la destra.Evidentemente , pensò , era mancino.
-Lo conosci McCartney?-Chiese allora l'amico.-Dicono che se la cava!-Esclamò poi facendo arrossire leggermente le guance del ragazzo che abbassò lo sguardo.
-Beh , me la cavo ... -Sussurrò timido McCartney.
Il chitarrista poggiò la chitarra e sorrise beffardo.-Sentiamo , allora.-Disse porgendogli la mano.-Sono Lennon , John di nome.-Si presentò.
-Paul .. Paul McCartney!-Rispose l'altro stringendogli la mano e abbozzando un sorriso.

John riaprì gli occhi sorridendo.
Quel lontano sabato era stato uno dei giorni più belli e importanti della sua vita.
Ad essere sincero , gli mancavano quei momenti passati a combinare guai con i suoi quattro amici.
Erano un quartetto che mano a mano con gli anni aveva fatto provare non solo molte emozioni ai fans , ma anche a loro stessi , a quei quattro ragazzi di Liverpool che rendevano musica tutto ciò che toccavano.
Sorrise chiudendo di nuovo gli occhi in quell'attimo di pura serenità.
Sentì poi bussare alla porta e si alzò sbuffando , riponendo il vinile nella sua custodia e aprendo.
-Oh.-
Sprofondò in quegli occhi verdi che lo osservavano in attesa di una risposta.
-Cia-...- Paul , non potè finire la frase che si ritrovò tutto il peso dell'amico sopra a stringerlo forte.
Semplicemente sorrise.
-Scusami Paulie.-Disse baciandogli teneramente la guancia.
   
 
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