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Autore: Smurfette    07/10/2011    1 recensioni
Gargamella è stanco di tutti i suoi numerosi fallimenti e un giorno giunge stremato nella sua misera dimora. Birba gli propone di rinnovare un suo vecchio piano, recitando una patetica commedia al fine di spezzare il legame di amicizia e fiducia creatosi tra i puffi e catturarli tutti. Ce la farà questa volta nel suo intento il povero(non tanto, a dirla tutta) Gargamella?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Mpff...-
-Avanti Solitaria, non può non piacerti- le disse Stilista.
-Non ha tutti i torti- annuì Puffetta -Il vestito che ha disegnato per te è stupendo-
-Non lo metto in dubbio- affermò la puffa dai capelli viola -Però non so...è così...insomma...io me lo aspettavo più semplice-
-Eccola, ha vergogna...sei diventata Timidi?- roteò gli occhi Cheerleader.
-Va bene, va bene!- esclamò -Lo indosserò sicuramente, lo prometto!-
-Il mio è perfetto!- alla puffa dai capelli azzurri brillarono gli occhi.
-Il mio è così delicato- osservò Ballerina prendendo il foglio -Spero di non rovinarlo!-
-Non oseresti- intervenne Stilista con fare altezzoso -Comunque- riprese il suo discorso con Solitaria -Avanti, dimmi il colore che vuoi. Manchi solo tu!-
-Viola, senza dubbio-
-Molto bene- sorrise Stilista -Adesso non ci resta che aspettare Sarto. Penso arriverà alle 12, abbiamo ben due ore per riposarci-
-Oh, mi aveva assicurato che ieri avrebbe finito, infatti così vi ho detto- intervenne Puffetta -Ma il lavoro era più duro del solito, per questo è costretto a venire a quest'ora-
-Non c'è problema, Puffetta- la tranquillizzò Ballerina che era rimasta ad osservare incantata lo schizzo del suo vestito -Basta che riusciamo a cucirlo ehm cucirli tutti!-


-Molto bene, Timido- sorrise Musicista soddisfatta -Vedo che impari in fretta!-
-Beh- arrossì il puffo -Mi sono esercitato molto anche a casa. Ho imparato tutte e due le canzoni, l'unica cosa da fare è continuare a suonare finchè non le avrò memorizzate completamente-
-Per quanto mi riguarda- continuò Musicista -Per me puoi già andare a riposarti. Con gli altri mi spetta un lavoro più duro, soprattutto con Trombettiere e Tamburino- sospirò immaginando già qualche scenata-A proposito, se vedi Tontolone avverti anche lui-
Appena Timido si allontanò, Musicista fulminò con lo sguardo i due puffi rimasti.
-Quante volte ti debbo spiegare, Trombettiere- sbuffò sonoramente -Che il sassofono si mantiene così?- sistemò la posizione delle mani del puffo sullo strumento -Avanti, prova le prime note-
Trombettiere, incerto, soffiò nel sassofono e cominciò a suonare.
Immediatamente la puffetta lo bloccò, scuotendo la testa.
-Ma insomma- sospirò nervosa -Tutto quello che devi fare è solo l'entrata, la parte centrale di un minuto e l'uscita che è l'entrata al contrario...cosa c'è di così difficile? Ho elaborato una composizione facilissima!-
Trombettiere sbuffò sonoramente -Se tu fossi più gentile, magari mi impegnerei di più-
-Certo, come no. Vediamo un po' te, Tamburino. Mi sembra che l'altra volta non stavi andando male-
Tamburino suonò tutta la melodia, ma sbagliò la parte finale.
-Ecco, Musicista, non riesco proprio a capire questa parte-
-Mmm- ragionò la puffetta -Prova a ripeterla singolarmente. Una volta che l'hai memorizzata, capirai bene la nota da prendere per unirle. Vai avanti, mentre aiuto Trombettiere-
Nuovamente Mucisista si recò da Trombettiere.
-Dobbiamo impegnarci caro mio- disse piegandosi sulle ginocchia e prendendo il sassofono che il puffo aveva poggiato vicino alla sedia -Vuoi o non vuoi essere rispettato dagli altri puffi?- chiese.
Trombettiere gonfiò le guancie, indispettito, poi sospirò e prese il sassofono che Musicista gli porgeva.
-Così ti voglio- sorrise -E ora, ricominciamo!-


-Mi raccomando, mantieni bene lo scalino e cerca di non farmi cadere-
-Non preoccuparti Fioraia!- sorrise Quattrocchi contento di poter fare qualcosa di utile.
-Mmm...Brontolone, potresti passarmi quel mazzetto di fiori?- chiese gentilmente la puffa che ormai aveva compreso quanto fosse suscettibile il puffo.
Brontolone, sempre lamentandosi, acconsentì.
I tre puffi stavano sistemando i fiori per le strada, formando una "via floreale" che avrebbe condotto allo spiazzale dove si sarebbero tenute le olimpiadi.
Fioraia scese dalla scala, non prima di aver versato una goccia di acqua pura sui fiori e si asciugò il sudore che le imperlava la fronte.
-Oh, che fortuna!- sorrise -Dobbiamo addobbare solo le ultime due case!-
-Era ora!- sospirò Brontolone.
Per tutta la durata di quel tempo Quattrocchi e Fioraia non avevano fatto altro che parlare di botanica, animali, fiori e robe varie.
Per la prima volta anche Quattrocchi aveva trovato qualcuno di chiacchierone e informato quanto lui, oltre a Sapientona.
Brontolone aveva immediatamente capito che non sarebbe riuscito a farli tacere così si era messo l'anima in pace e aveva deciso di ascoltarli.
A dire la verità, Quattrocchi non faceva discorsi così noiosi: se voleva, sapeva anche essere coinvolgente.
Scosse la testa, pensando che tutti quei discorsi probabilmente gli avevano dato volta al cervello e aiutò Fioraia che continuava a parlare con il puffo a sistemare gli ultimi fiori.


Sapientona stava continuando le interviste finchè non decise di riposarsi sedendosi su una panchina, all'ombra.
Chiuse gli occhi ispirando col naso e quando li riaprì vide che accanto a lei si era seduto Tontolone, spensierato come sempre.
-Buongiorno Sapientona- la salutò allegramente.
-Ehi, Tontolone- rimase interdetta la puffa scostando una ciocca corta dagli occhi -Non dovevi essere alle prove? Sai che Musicista è pignola sull'orario!-
-Oh non preoccuparti! Oggi ha deciso di dedicarsi a Trombettiere e Tamburino, sono libero di riposarmi. E poi sono così bravo a suonare la batteria che non ho bisogno di altre prove! Anche Musicista ha detto che ho imparato bene tutti i brani!-
-Non vantarti troppo- lo riprese Sapientona -Non sei così bravo come pensi. Esistono vari tipi di batterie e stili, e tu stai imparando solo lo stile "rock-pop"-
-Vari stili?-
-Oh...ehm...come spiegare? Non esiste solo il genere che suoni tu. Magari è il tuo preferito, ma ve ne sono molti altri...non so, il jazz per esempio-
-E poi?-
Sapientona sorrise imbarazzata -Non sono molto informata sulla musica- ammise -Alla fine nessuno è sicuro di quel che sa...magari so molte cose, ma non potrò mai eguagliare la bravura di Musicista o il gusto di Stilista nel vestirsi...capisci?-
-Io vorrei tanto essere bravo in tutti gli stili di batteria- confessò il puffo con gli occhi sognanti -Però non posso infastidire Musicista ora che è così impegnata-
Sapientona lo fissò, poi guardò il quadernetto e prese qualche appunto di nascosto.
-Senti- gli disse -Mi mancano solo due interviste...e posso terminarle anche questo pomeriggio. Se vuoi possiamo fare un salto in biblioteca e cercare un libro sulla batteria. Lo prenderai in prestito e comincerai a studiare a casa, chiedendo qualche consiglio a Musicista quando ha più tempo-
-Oh, mi faresti un gran favore- sorrise il puffo -Non so proprio come muovermi in biblioteca- si alzò, sgranchendo le gambe.
-Va bene- annuì convinta Sapientona facendo lo stesso -Allora andiamo!-


Timidi era stata esonerata dal suo compito e se ne stava seduta su un prato osservando i fiori che la circondavano.
Era un po' amareggiata da quella "condanna" ma dopotutto nessuno aveva torto. Sospirò.
Non era brava nelle composizioni di fiori come Fioraia, non poteva insegnare suonare come Musicista, non avrebbe partecipato alle olimpiadi come Ballerina e Cheerleader, non avrebbe cucito i vestiti come Stilista e non sarebbe stata neanche in grado di fare interviste come Sapientona.
Un po' le infastidiva il fatto che Stilista fosse molto più pacata con Solitaria. Forse perchè lei se voleva sapeva come imporsi. Chissà.
Sta di fatto che Stilista le aveva assicurato un compito alla sua portata in futuro, semplice e veloce.
Ma ciò non la rassicurava affatto, per niente, a dirla tutta.
Il filo dei suoi pensieri fu interrotta da una voce.
Stava già pensando di fuggire, quando poi vide Timido che le si avvicinava sorridendo.
Ricambiò anche lei il sorriso.
Musicista l'aveva informata di tutto, ma il suo compito era ovviamente fare finta di nulla.
Una cosa che la sorprese fu il fatto che il puffo non arrossì minimamente nel vederla mentre lei, nonostante non provasse nulla per lui, già percepiva il cuore battere a mille.
-Ciao Timidi, come stai?-
-C-ciao, io sto bene, e tu?-
-Non c'è male- affermò il puffo sedendosi accanto a lei.
-N-non dovevi essere alle prove a quest'ora?-
-Sì, ma ha detto Musicista che sono abbastanza capace e voleva concentrarsi su Trombettiere e Tamburino-
-Oh, stai imparando in fretta-
-Sì, la tastiera mi sta piacendo molto. Stranamente, non sto neanche più balbettando e mi sembra di aver acquistato più sicurezza e fiducia in me- fece una pausa -Dovresti provare-
Timidi lo guardò. Pian piano si stava calmando, il cuore aveva ripreso a battere normalmente e sentiva che non avrebbe balbettato. Probabilmente stare con chi era simile a lei e poteva capirla faceva del bene.
-Forse hai ragione- ammise -Dovrei provare a fare qualcosa che può appassionarmi-
-Secondo me ci riusciresti, è questione di pratica-
-Ci penserò-
Si stesero entrambi sull'erba, chiacchierando del più e del meno.
Timidi si stava davvero rilassando.
Passò circa un'oretta e Timido si alzò in piedi mentre la puffa si mise a sedere sull'erba.
-Timidi, debbo andare. Vado a vedere se Musicista ha bisogno di una mano e a dire la verità dovrei proprio aiutarla con i vari cavetti e roba del genere...a quest'ora avranno finito di montare il palchetto-
-Beh, probabile...non è molto grande e ci lavorano dalla settimana prima che noi arrivassimo. Anche Musicista ha detto che per le undici sarebbe stato montato completamente-
-Allora non mi resta che avviarmi- sorrise -Ci vediamo più tardi!-
Timidi rimase da sola, nuovamente. Si ristese sull'erba, fissando il cielo per qualche minuto.
Le nuvole cambiavano forma continuamente.
Improvvisamente sentì un rumore. Dei passi.
Voleva alzarsi immediatamente, ma prima ancora che si muovesse un volto le oscurò la vista del cielo sorridendole beffardo.
-E brava Timidi!- esclamò Coraggioso.
La puffa diventò improvvisamente rossa. Tutta la sicurezza che aveva prima le venne a mancare in meno di un secondo.
-Ma come?- le chiese il puffo -Prima eri così rilassata e adesso...- rise Coraggioso.
-Smettila- sbuffò la puffa -Ma ti diverti a prendermi in giro?-
-In effetti...- disse il puffo passando la mano sotto il mento con fare pensieroso -Sì!-
Si sedette accanto a lei, senza farsi problemi.
-Chi ti ha dato il permesso di stare qui?- gonfiò le guancie Timidi, indispettita.
-Avanti, non fare la preziosa-
Rimasero alcuni secondi in silenzio, poi il puffo riprese a parlare.
-Allora, non fai niente di niente?-
-No- sospirò la puffa -Niente di niente. Ho provato facendo la cosa più semplice, ma non mi riesce-
-Capisco. Non dovresti avere paura delle tue compagne, tipo Stilista.. E' vero che ha un carattere forte ma a questo punto...prova a contrastarlo-
-Cosa stai dicendo?- storse il naso la puffetta -Vuoi dire che io non ho carattere e mi faccio mettere i piedi in testa dalle altre?-
Sapientona le aveva riferito che il puffo voleva solo "farla emergere". Non sapeva se "ringraziarlo" o restare indifferente. Alla fine aveva capito che non era così antipatico come sembrava, ma la sua presenza la metteva inevitabilmente in soggezione.
-Mi sbaglio?- chiese Coraggioso, l'espressione terribilmente seria.
Timidi tacque, non sapeva cosa rispondere.
Si alzò in piedi, cercando di dissimulare il suo disagio.
-I-io vado a casa, vedo cosa stanno facendo le altre. C-ci vediamo Coraggioso-
-Ci si becca- ricambiò lui, deluso dal non aver ricevuto nessuna risposta.


Quando Timidi entrò in casa, vide un putiferio. Stoffe ovunque, Solitaria su in piedi su una sedia che sbuffava, Stilista che riordinava i fogli e discuteva con puffo Sarto.
Ah, era arrivato alla fine.
-Oh bentornata Timidi- sorrise Puffetta -Stiamo cucendo il vestito per Solitaria, dopo toccherà a me e te-
-Wao- disse la puffa dai capelli grigi non potendo credere al caos che si era formato.
-Avanti, avanti- disse Stilista incoraggiando un'imbronciata Solitaria -Prima cominciamo, meglio sarà!-
-Oh, che tremenda tortura!- si imbronciò la puffa dagli occhi ametista.
In quel momento entrarono Fioraia e Fotografa che, incrociando lo sguardo di Solitaria, cominciarono a ridere fragorosamente.
-Ehi, Solitaria! Sembri proprio Brontolone!!!- esclamò la puffa dei fiori.
Fotografa scattò immediatamente una foto alla puffa imbronciata.
-Sarà la foto più divertente da inserire nel giornalino!- saltellò la puffa dai capelli rossi.
-Non è assolutamente divertente- sbuffò senza riuscire a trattenere un sorriso.
Stilista e Sarto cominciarono a cucire i vestiti. Andavano molto d'accordo e si capivano alla perfezione, erano molto professionali.
Per la prima volta dalla sua creazione Stilista sembrava rilassata, aveva trovato qualcuno che condivideva la sua passione ed era estremamente gentile con lei.

Passarono le ore. Avevano completato tutti i vestiti e adesso rimaneva da cucire quello per Stilista.
Fotografa era soddisfatta, aveva scattato molte fotografie simpatiche e carine.
Non avevano impiegato molto, a dirla tutta. Puffetta se la cavava con la cucitura a mano e aveva dato una mano ai due puffi.
Adesso l'ultimo vestito da cucire era proprio quello di Stilista.
Stavano scegliendo la stoffa e Sarto aveva convinto la puffa dagli occhi smeraldo ad utilizzare una stoffa dorata e luminosa che si intonava perfettamente con i suoi capelli.
Sembrava che a Sarto stesse veramente a cuore Stilista. Lei era gentile, ma si vedeva che non si fidava ancora ciecamente di lui.
Solitaria rimase a fissarli, incantata.
Chissà...magari Stilista si sarebbe sciolta. Aspetta, ma quando?!?


Era calata la sera e anche il vestito di Stilista era stato cucito alla perfezione. Sarto se ne era andato via dal un bel pezzo e sembrava un po' triste all'idea di dover lasciare la nuova compagnia delle simpatiche puffette.
Solitaria pensava a questo, camminando per le strade vuote.
Vedere la sua compagna così felice le sembrava un sogno. Voleva bene a Stilista ed era contenta della nuova conoscenza che l'aveva resa così docile in quelle ore.
Stava pensando a loro due, a quanto sarebbe stato bello vederli conoscersi pian piano ma...tra poco sarebbe tutto finito.
Mancavano pochi giorni alla festa e alle olimpiadi e all'attuarsi del piano finale.
Sospirò.
No, Gargamella non gliela raccontava giusta. I puffi non erano così cattivi.
Ma cosa doveva fare?
"Debbo aspettare? O debbo agire?"
Alzò gli occhi al cielo e ammirò le stelle che brillavano. Assomigliava tanto ai cappelli dei puffi visti dall'alto.
"Proverò a parlarle...non ora. Non domani. Al momento giusto."


Salve!!!*w*
Volevo pubblicare il capitolo ieri, ma dovevo correggerlo un po' prima.
Non sto avendo molto tempo, ma sono sicura che ogni due-tre giorni riuscirò ad aggiornarlo senza problemi ^^
In questa settimana ho avuto molto da fare >.<
Non sono stata impegnata molto con lo studio a dirla tutta(anche se questa settimana mi toccherà prendere molte interrogazioni...ma ne vale la pena, così acquisterò più tempo da dedicare alla fict!*-*) ma più che altro ho dovuto aiutare mia madre in vari impegni xD
Non mi resta che salutarvi e ringrazio, come al solito, Nordlys ^_^
Ciau <3
  
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