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Autore: MissCherie    07/10/2011    2 recensioni
Lui era così bello in quel momento , così vicino che potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra che pizzicavano frementi di un contatto più intimo , così silenzioso che faceva rendere quel momento magico [...] Lo guardai negli occhi cercando di scovare un segno di pentimento , ma invece lessi solo .. desiderio e quella cosa mi fece talmente scombussolare che decisi di colmare quelle distanze poggiando le mie labbra sulle sue che risposero al contatto baciandomi a sua volta . Era ustione , era smania , era desiderio ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20

 

Pov. Judith

Please ... Forgive me ... 


Lunedì sera

 

Sospirai mentre, nella scura notte piena di stelle, camminavo cullata da una leggera brezza primaverile lungo quel terrazzo che si affacciava sul mare cristallino della bella Sardegna. Mi appoggiai alla ringhiera e chiusi gli occhi beandomi della sensazione di tranquillità che aleggiava in quel momento intorno a me anche se mi sentivo così sola in quell'istante. Erano passate solamente poche ore , ma Simon mi mancava e tanto. In quelle poche settimane era diventato qualcosa di inspiegabile ai miei occhi e sopratutto al mio cuore. Ogni volta che lo vedevo mi sentivo così felice da temere che il mio cuore sarebbe scoppiato per l'entusiasmo, ogni volta che baciavo quelle labbra perfette una scarica di brividi mi riempiva il corpo e mi sentivo come una ragazzina alla prima cotta. Simon era come una medicina per me , capace di non farmi pensare ai problemi che attanagliavano la mia famiglia , capace di non farmi pensare a nulla se non alla voglia di stare con lui. Il nostro rapporto era strano. Sembravamo più amici che due fidanzatini innamorati , ma lui mi aveva detto che voleva imparare ad amarmi senza finzioni . Avevo voluto dirgli che non c'erano problemi perché il mio cuore già era suo , già era pieno dei suoi sorrisi, dei suoi occhi e del suo calore. Mi sembrava di vivere in un sogno. Due mesi fa non avrei mai creduto di potergli piacere e di avere qualche chance con lui e invece ora stavamo insieme da un mese e mi sembrava di vivere una bellissima favola. Finalmente poter dire che era mio era la cosa più bella che avevo mai provato. Sentire il suo cuore battere solamente per me, i suoi occhi che vedevano solamente me … Innamorarsi era la cosa più bella , la cosa che forse mi faceva ancora andare avanti . La speranza era la parola che aleggiava sempre in me, la passione era quella che ancora non avevo scoperto , ma la sentivo crescere ogni giorno e la cosa mi metteva un po' di paura. Non avevo mai avuto un ragazzo in quel senso, ma sentivo con tutta me stessa che era Simon quello che mi avrebbe fatta diventare donna e completamente Sua senza barriere. Mi batteva il cuore al solo pensare di essere così fortunata e di avere finalmente qualcuno che mi amava per quello che ero. Ma la mia attenzione si ridestò quando sentì un singhiozzo provenire proprio dal gazebo lì vicino e così mi avvicinai mentre la consapevolezza di sapere chi era mi faceva raggelare. Quando una testolina castana fece capolinea davanti ai miei occhi un senso di dolore tristezza mi attanagliarono e mi portai le mani alle labbra trattenendo a stento un singhiozzo. Arianna … Dio , che cosa era successa per farla piangere così tanto? La guardai . Guardai gli occhi chiusi e rivolti verso il cielo in una muta preghiera, le mani poggiate a terra a palmi chiusi, la maglietta che lasciava intravedere un pezzo del reggiseno e .. le gambe completamente nude e prive di qualsiasi indumento a coprirle. No … Corsi verso di lei e mi accasciai chiamandola e cercando di aprire quegli occhi che ormai era trasfigurati dalla tristezza. Ma continuava a piangere incurante di me, incurante delle mie braccia che la scuotevano , incurante della mia voce incrinata. Perché ero stata così stupida da lasciarla sola in quelle settimane?!Io non c'ero stata quando aveva avuto bisogno di me, non c'ero stata quando alla fine le cose erano cambiate veramente, quando lei aveva deciso di porre fine a quella storia. Come migliore amica avevo tanto voluto starle accanto, tenerla tra le mie braccia quando piangeva .. e invece come una povera stupida l'avevo lasciata sola nella sua stanza a piangere. Poteva perdonarmi? Poteva perdonare me e Mariah che in quelle settimane avevamo cercato in tutto per tutto di parlare con Andrea e farlo ragionare? Tre fottute settimane e lei stava peggio di lui, tre fottute settimane nelle quali avevo deciso di starle lontana pur di aiutarla. Entrare nel gruppo di Giulia era stata la cosa più difficile da fare, ma alla fine ne era valsa la pena. Avevamo parlato con Andrea, ma lui continuava a dire che faceva tutto questo per il suo bene. Bene un corno! Non vedeva che stava male? Non vedeva che era dimagrita, che non parlava con nessuno? Stupido orgoglio maschile! Avevamo cercato di tenere alla larga Giulia da lui e invece il signorino non faceva che darle corda!

<< Ti prego .. vattene >> mi sussurrò Arianna aprendo gli occhi e rimasi sorpresa nel trovarli così rossi, così pieni di delusione tanto da farmi sentire una stretta allo stomaco così forte da farmi uscire un singhiozzo.

<< No , non me ne vado >> le dissi prendendole le mani , ma lei le scansò scuotendo la testa mentre vedevo altre lacrime solcare quel viso che una volta era sempre pieno di allegria.

<< Te ne sei già andata .. >> . Quattro parole e il vuoto totale in me.

Te ne sei già andata …

Potevano farmi sentire così male? Potevano provocarmi un dolore all'altezza del petto così forte? Volevo dirle tutto, volevo spiegarle il perché dei mie gesti, ma non riuscivo a dire nulla perché ormai stavo piangendo. Piangevo perché aveva nettamente ragione e non potevo dire nulla per bloccare quella verità …

<< Ti voglio bene lo sia , vero? Ho tante cose da spiegarti .. >> dissi , ma lei chiuse gli occhi e non mi rispose continuando a piangere in silenzio . Non potevo vederla così, era la mia migliore amica diamine! Alzai per un momento lo sguardo e vidi Andrea camminare velocemente verso la sala da pranzo. Non potevo starmene lì senza fare nulla, non potevo continuare a vedere la mia amica così piena di dolore. Mi alzai di scatto e corsi verso di lui e appena me lo ritrovai davanti agli occhi , la mia mano lo colpì in pieno volto facendogli sgranare gli occhi per la sorpresa. Non ero mai stata una ragazza che picchiava la gente , ma in quel momento sapevo con certezza che con quello schiaffo erano racchiusi dentro tutti i miei sentimenti di rammarico, di arrabbiatura e sopratutto di schifo verso di lui. Un ragazzo che aveva paura di ammettere di essere innamorato.

<< Mi fai schifo … >> sibilai sprezzante e lui sospirò come se si rendeva veramente conto di quelle parole, come se sapeva che quello che dicevo era la verità. Guardai il suo volto abbronzato e in quel momento così serio e scuro da farmi paura, guardai i suoi occhi verdi ora cupi e vuoti come non lo erano mai stati .

<< Ti rendi conto che la stai facendo soffrire?! Perché non la smetti e non capisci che ti sei innamorato?! >> dissi quasi urlando e finalmente i suoi occhi furono nei miei e trattenni il respiro per quanto erano intensi e rivelatori. Perché per quanto Andrea cercava di uscire da quella situazione, sapevo per certa che anche lui stava soffrendo e lo capì quando vidi i suoi occhi lucidi .

<< Me ne devo andare Judith , per sempre diamine! Mi sono innamorato una volta nella mia vita e che cazzo ne ho ricavato? Nulla … una delusione, un cuore spezzato. Ecco cos'è l'amore , una stupida parola! Una parola che mi sta incasinando la vita e che lo ha fatto anche in passato facendomi soffrire. Ed io ho paura di amarla perché so per certo che ci sto ricadendo con tutte le scarpe >> mi disse e poi lo vidi passarsi una mano nei capelli sbarazzini come se era stanco, come se non riusciva più a reggere il peso di quella situazione.

<< Lei è diversa da Alessandra , lo sai vero? Se non cerchi di fidarti di lei , se ci provassi, capiresti che non ti lascerebbe mai. E' innamorata persa di te, Andre e con questi tuoi atteggiamenti non fai che farle del male >> gli dissi premurosa come se stavo spiegando ad un bambino delle regole matematiche. Perché per quanto poteva essere grande Andrea, anche lui aveva delle fobie. C'era chi aveva paura di un brutto voto, chi di imparare qualcosa .. lui aveva paura di amare e forse quella era la paura più grande che esisteva. Ma bisognava superarla e Arianna era la sua cura e lo sapevo per certa.

<< Mi sto facendo male da solo anche io perché continuo a sentire la sua mancanza, continuo ad incazzarmi quando la vedo con altri ragazzi che ride e mi sento perso perché vorrei che lei ridesse con me , che lei stia con me … Ma non posso averla , non posso amarla perché non la rivedrei mai più e dopo mi sentirei ancora peggio di adesso. E' meglio così , credimi >> mi disse e poi con un ultimo sguardo mi lasciò sola in quel terrazzo con mille pensieri che vorticavano nella mia testa . Per quanto potevo voler bene alla mia amica ,da una parte sapevo che quello che cercava di dire Andrea era la verità. Una verità forse scomoda e amara, ma lui dopo se ne sarebbe andato da qui e non sarebbe tornato . Arianna sapeva che aveva ragione, ma lei per quanto questo dolore la stava lacerando , non voleva crederci e forse era proprio per ciò che non riusciva ad andare avanti. Decisa, con in testa mille dubbi, tornai verso il gazebo, ma quello che vidi era il vuoto. Un posto silenzioso dove pochi minuti fa , la mia migliore amica aveva pianto tristemente . Sospirai e mi misi a sedere su una panchina lì accanto prendendomi la testa tra le mani. Più mi ripetevo che quella faccenda non era affare mio più sentivo che dovevo fare qualcosa, più una stretta al cuore mi faceva capire che lei era mia amica e che dovevo aiutarla. Eppure le sue parole , quel “ Te ne sei già andata … “ continuavano a rimbombarmi in testa come un martellino pneumatico. In quelle settimane non c'ero stata per lei, in quelle settimane sapevo che dovevo esserci ma non lo avevo fatto. E ora , solo una domanda mi attanagliava … Potrai mai perdonarmi , Arianna? 

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Angolo Autrice

Mi ucciderete , lo so , per il mio ritardo assurdo! Mi hanno tolto internet e il mio povero computer ancora è a riparare -.-"  Come faccio a scrivere? Semplice, sono con il PC di mio padre xD Ancora mille scuse per non aver aggiornato! >.< E mi dispiace dire che per il prossimo bisognerà aspettare un altro po' visto che è scritto nel mio computer >.< Questo è più un capphy di passaggio con il POV di una Judith pentita di aver lasciato la sua amica sola in quelle settimane. E Andrea? Vi posso solo dire che dopo il prossimo capitolo ci sarà la famigerata dichiarazione! Finalmente ,è? xD Beh adesso vi lascio  leggere questo capitolo ( troppo corto per i miei gusti >.< ma spero che vi piaccia lo stesso) e mi farebbe piacere leggere qualche vostro commento :) Grazie a tutte quelle che ancora mi stanno seguendo visti i miei ritardi mostruosi e Grazie ancora a quelle ragazze che recensiscono con bellissime parole :D Un grosso bacio ! 
P.S : scusatemi ancora per il ritardo >.< ! 
SoFunny <3 

  
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