Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Bloodlily    07/10/2011    1 recensioni
I nostri eroi galleggiano in mezzo al mare senza cibo... Una vera tragedia, soprattutto per il capitano! E quando approdano a Starvig Island... già il nome non è molto rassicurante...[to starve, in inglese, vuol dire "morire di fame" nda] Per (s)fortuna pare ci sia qualcuno disposto ad aiutarli... sì, ma quale prezzo?
Dopo molto tempo, la sto postando di nuovo da capo, infatti sono avvenuti cambiamenti piuttosto radicali ^^' Auguro una buona lettura a tutti! Bloodlily
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 IVth Chapter: Domande, Risposte, Altre Domande

 

 

- Dannazione, mi sono di nuovo rovesciato il caffè addosso! -

Il lumacofonino portatile prese ad urlare e sputacchiare, gli occhietti che si agitavano a destra e manca aprendosi e chiudendosi di continuo, un lacrimone che scendeva dall'angolo di quello destro.

- Waaaaaa, scotta, scotta, scottaaaa! Chi è l'imbecille che mi ha distratto facendomi fare questo disastro? Ehi, tu! Vieni qui subito a pulire, razza di decerebrato! -

La ragazza si scostò appena per evitare di essere colpita da uno di quegli sputacchi, il suo volto visibilmente irritato e segnato dall'impazienza. Lo aveva appena chiamato, la conversazione durava da meno di un minuto, e già ne aveva avuto abbastanza per mesi.

Ma perché, perché doveva esistere gente del genere?

- Razza di idiota... - proferì, senza curarsi del fatto di abbassare la voce per non essere sentita.

- Cosa hai detto, piccola mocciosa?! Almeno ti rendi conto a chi hai appena dato dell'idiota? - il lumacofonino riprese ad urlare, questa volta verso di lei, l'espressione arrabbiata che imitava, per quanto potesse, quella del proprietario.

Lei non lo calcolò minimamente.

- Evidentemente non hai ancora capito che se ti chiamo, è perché ho informazioni interessanti per te e per quello che rappresenti... - rispose con tono freddo e distaccato.

Altrimenti eviterei di chiamarti, stupido deficiente...” aggiunse mentalmente.

Kami, quanto odiava trattare con lui anche se spesso si rivelava un ottimo cliente e un ingenuo pollo da spennare, ma questa volta non si poteva proprio evitare una conversazione con l'essere.

- Signore... - Una voce sconosciuta.

- Che cosa vuoi? Non lo vedi che sono occupato, maledizione? -

- M-ma si tratta di una cosa importante... -

La ragazza sospirò pesantemente, cercando di trovare dentro di sé la pazienza e la forza necessaria per non sbattere giù il lumacofono in faccia a quell'idiota. La mancina andò a posarsi sulla sua fronte, il pollice e il medio intenti a massaggiare le tempie per evitare un imminente mal di testa. Che tanto sarebbe arrivato comunque, ma ogni volta si permetteva di sperare che non le venisse.

Per un attimo si chiese come diavolo abbia fatto quell'uomo a scalare le vette del potere...

Che domanda stupida.

Fece una smorfia.

L'unico modo per gli idioti come lui di riuscire ad ottenere certi incarichi, è essere raccomandati. E dopo ce li si doveva subire. Lei, seppure solamente ogni tanto, come tutti i suoi sottoposti, purtroppo per loro sempre. Un moto di pietà per tutti quei poveretti si fece strada dentro di lei. Un sospiro. Ma del resto, meglio loro che lei.

Dopo qualche altro scambio di battute a dir poco irrilevanti e dal contenuto di dubbia intelligenza, l'idiota dall'altra parte del lumacofono sembrò ritrovare interesse nella conversazione con lei.

- Perdonali, sono solamente un branco di smidollati... -

"Come se tu non lo fossi...” si ritrovò a pensare, ma questa volta meglio non proferire parola, altrimenti la lumacofonata non sarebbe più terminata.

E lei con le parole “masochismo gratuito” non ci aveva mai voluto avere niente a che fare, e sicuramente non aveva la minima voglia di iniziare adesso.

- Stavi dicendo, mia cara? -

Lei trattenne una smorfia di disgusto, che altrimenti il lumacofono dall'altra parte avrebbe imitato. Respirò a fondo, per controllarsi. Cosa diavolo era costretta a sentire... Ma soprattutto, con chi diavolo era costretta a parlare...

Un idiota, certo, ma proprio per questo un'utile pedina facile da sfruttare...

Pazienza, pazienza... E ancora, pazienza...

E non dimenticare la parola d'ordine, diplomazia.

Meglio dargli quello che cercava, e tenerselo buono dalla propria parte.

- Ho trovato Nico Robin -

 

 

Tutta la ciurma era riunita in cambusa intorno al tavolo.

Sanji stava preparando qualche spuntino, visto che per sua fortuna Rufy non aveva trovato le provviste di emergenza nascoste nella stiva.

- Perché proprio quello stupido marimo doveva essere avvicinato da una splendida fanciulla, sicuramente quel bruto rozzo e maleducato non l'avrà trattata come si deve... - borbottava piano, concentrato sulla preparazione dei tramezzini quanto su quello che si stavano dicendo gli altri.

Tutti gli occhi erano puntati su Nico Robin, la quale aveva un'espressione cupa sul volto, gli occhi tenuti fissi sulle mani intrecciate sul tavolo.

- Perché eri con lei, spadaccino? - chiese calma a Zoro, senza alzare il volto, ancora pensierosa.

Rufy, per miracolo, se ne stava zitto, almeno per adesso.

Non riusciva a capire bene che cosa stesse succedendo, Zoro aveva incontrato una ragazza che l'aveva riportato alla nave, ma poi il tutto diventava oscuro.

L'unica cosa certa, Robin sembrava essere preoccupata per chissà quale motivo.

- Prima dimmi chi diavolo è - fu la risposta di lui.

Robin stette in silenzio per alcuni attimi, per poi iniziare a parlare.

- Io la conosco con il nome di Asa - prese a dire, l'espressione ancora molto concentrata, con il suo solito tono di voce calmo e misurato.

- Di lei si sa poco o nulla, non so nemmeno se quello sia il suo reale aspetto, visto che cambia spesso identità e nome a seconda di con chi deve trattare... -

Per la prima volta alzò gli occhi sul resto della ciurma.

In quel momento, Sanji portò i tramezzini in tavola, ed il capitano, senza nemmeno guardare il piatto appena portato, allungò istintivamente la mano verso di esso, guidato dall'odore, prese un tramezzino, lo ingurgitò, allungò la mano per il secondo, ed il cuoco, senza staccare gli occhi dall'archeologa, colpì il capitano, che dovette ritirare la mano.

Nel frattempo, gli altri meno Zoro e Robin presero a mangiare la propria porzione, in silenzio, per non interrompere il corso delle spiegazioni.

- Lei è un'informatrice, raccoglie e vende informazioni al migliore offrente, indipendentemente da chi possa essere il migliore offrente... Marines, pirati, semplici cittadini. Non fa differenza. L'importante è avere denaro sufficiente per pagarla. Se si ha bisogno di sapere qualcosa, lei ne è sicuramente a conoscenza, oppure ne viene a conoscenza entro breve tempo. Una potente alleata, capace però di venderti senza alcuno scrupolo per interesse. E' grazie alle sue informazioni se la Marina è riuscita a catturare molti dei criminali latitanti, ed è solo per questo motivo che non ha una taglia sulla testa -

Una breve pausa, prima di proseguire.

- Asa conosce il nome che usavo in Baroque Works perché è stato attraverso Crocodile che ci siamo conosciute. Lei ed io eravamo le uniche a conoscenza della vera identità di Mr. 0, le uniche ad averlo incontrate di persona nella sua veste di capo dell'organizzazione per rovesciare Alabasta. Attraverso la mia taglia, conosce anche il mio vero nome -

Le sue iridi azzurre si spostarono su Nami.

- Fu proprio lei ad informarci del fatto che Miss Wednesday fosse la principessa Bibi di Alabasta, quindi un'infiltrata insieme a Mr. 8. Si presentò al Rain Dinners, ed una volta che mi ha individuata in mezzo alla folla del casinò, mi chiese di condurla da Mr. 0 -

L'archeologa scosse la testa.

- Non so nemmeno come riuscì a venire a conoscenza della Baroque, che comunque era un'organizzazione ben coperta dalla fuga di informazioni... Sicuramente non è da sottovalutare, ha una rete di informazione molto estesa ed efficiente, se è a conoscenza di certe cose quando il mondo intero dovrebbe esserne all'oscuro -

Cadde quindi il silenzio.

Nami irrigidì i muscoli, le labbra serrate in una linea sottile. Di una cosa era certa. Quella ragazzina non le sarebbe mai e poi mai potuta essere simpatica... Quella ragazzina bionda, quella Asa, era stata la causa di tutto il dolore che la sua prima vera amica dovette subire... Non l'avrebbe mai potuta perdonare.

Lo stomaco di Rufy mandò un lieve brontolio, e Sanji, rassegnato, gli lasciò prendere il tanto agognato bis.

- Ma non ho ancora capito perché fosse con Zoro - disse a tono leggero il capitano, evidentemente senza dare peso all'intera situazione. Sicuramente, in quel momento era solo molto felice di poter mangiucchiare il secondo tramezzino.

Tutti gli occhi si spostarono sullo spadaccino, che se ne stava seduto per terra contro una delle pareti libere della cambusa, le mani intrecciate dietro alla nuca e lo sguardo perso a guardare un punto nel soffitto.

Non rispose subito, lasciandosi il tempo di riflettere su quanto aveva appena detto l'archeologa.

Solo dopo gli occhi neri si posarono sul tavolo, verso gli altri.

- In effetti, quella mocciosa aveva l'aria di saperla lunga -

 

 

Fece una smorfia, passando il cotone inzuppato di disinfettante sulla ferita.

-Maledetto spadaccino... - mormorò appena, particolarmente stizzita.

Il taglio era così sottile che non si poteva nemmeno scorgere, ma dava un fastidio neanche lontanamente immaginabile. E bruciava come non mai.

-Questa te la farò pagare, Roronoa, alla prima occasione... - sibilò a denti stretti, per poi iniziare a fasciare il collo con una benda.

Non ci mise molto a curarsi, e dopo aver lanciato una veloce occhiata all'orologio, recuperò la sua borsa dal tavolo.

- Meglio mettersi al lavoro... -

Si sedette per terra, e in un attimo aveva praticamente rovesciato l'intero contenuto della sua borsa lì accanto ed intorno a sé.

Per prima cosa, prese nuovamente in mano il plico degli avvisi di taglia, con aria pensierosa. Ne tirò fuori una in particolare, mettendola sopra a quelle che aveva già guardato quella stessa mattina. Lo sguardo cadde sulla foto posta in centro, su cui si delineava la figura di una bambina dai capelli neri e gli occhi azzurri.

Nico Robin, ricercata per 79.000.000 Berry, viva o morta.

E con sua grande sorpresa, anche lei membro della ciurma dei Mugiwara.

Per un attimo stette ad osservarla, in completo silenzio.

- Cosa diavolo ci fa su quella nave l'ultimo dei Demoni di Ohara... Da quello che so, dovrebbe essere morta sepolta accanto al Poigne Griffe di Alabasta... -

Birubirubiru... Birubirubiru...”

Uno dei lumacofonini neri da intercettazione prese a squillare, e lei non perse tempo a stare dietro ai suoi pensieri, matita e taccuino alla mano.

- Bah, tanto meglio per me se ancora cammina su questo mondo -

Prese dunque ad ascoltare la conversazione appena intercettata, senza però trovarvi nulla di interessante.

Ben presto, anche gli altri due lumacofonini neri presero a squillare, e presto non ebbe più il tempo di pensare ad altro, se non a cercare informazioni utili.

Appena finita una intercettazione, si passava subito ad un'altra, la mancina che di volta in volta andava a sistemare le varie frequenze da controllare, la destrorsa impegnata a prendere appunti su appunti, anche su cose che apparentemente sembravano piuttosto inutili.

Lavorava in silenzio, con metodo, rapida, perfettamente concentrata ed attenta a quello che le accadeva intorno. Non poteva permettersi di venire scoperta.

Pirupirupiru... Pirupirupiru...”

Un suono diverso dalla suoneria dei lumacofonini neri. Ad attirare la sua attenzione, infatti, era il suo lumacofono portatile personale, Burton.

Un sorriso le solcò le labbra, solo una persona era in grado di poterla raggiungere attraverso quel lumacofono... Rispose alla chiamata, senza tuttavia parlare, almeno non prima di sentire la voce dall'altra parte.

Prudenza, mai troppa.

- Ciao bellissima, come stai? -

Subito rilassò i muscoli, che non si era manco accorta di avere irrigidito.

- Vuoi piantarla una buona volta di chiamarmi bellissima? - replicò lei, sempre però con il sorriso sulle labbra.

- Ciao tesoro, come te la passi? -

Inutile provarci, tanto non sarebbe mai cambiato.

- A questo punto preferisco bellissima -

La voce maschile dall'altra parte ridacchiò, il suono della sua voce profondo e calmo, rassicurante.

- Lo penso anche io -

Un breve silenzio dilagò tra i due, gli unici rumori il continuo chiacchiericcio dei tre lumacofoni neri e il continuo frusciare della matita sulla carta.

- Se mi chiama il mio informatore preferito, è perché c'è aria di notizie interessanti... - fu lei la prima a spezzare quel silenzio.

- Non posso chiamarti solo per sapere come stai? - replicò l'altro, con una nota offesa nella voce.

- Finora non lo hai mai fatto, quindi sputa il rospo, che adesso sono curiosa -

La voce dall'altra parte sospirò, e Burton scrollò le antenne da parte a parte. Lei non se ne accorse, troppo intenta ad ascoltare e prendere appunti su quattro diverse conversazioni.

- Uno dei Quattro Imperatori si sta spostando -

Il fruscio della matita si interruppe per un millisecondo, per poi riprendere.

- Ed è solo uno quello che cazzeggia per un periodo di tempo indefinito in un posto altrettanto indefinito e anonimo per poi spostarsi - disse lei, riuscendo a capire perfettamente di chi stesse parlando il suo informatore.

- C'è da immaginarsi che i Sette siano già alle sue calcagna... Si prospettano soldi a palate, gli Astri di Saggezza pagano molto bene -

Un altro sospiro proveniente da Burton.

- Cerca di stare fuori dai guai... -

In quel momento, la ragazza riuscì a trovare una frequenza usata dalla Marina. Quei maledetti avevano la pessima abitudine di cambiare frequenza un giorno sì e l'altro pure.

- Finalmente qualcosa di interessante... - mugugnò appena, tra sé e sé - Senti, ho trovato una frequenza della Marina, stacco. Grazie di tutto, e comunque sai che sto sempre lontana dai guai - detto questo, chiuse la conversazione senza dare all'altro nemmeno il tempo di replicare, prendendo a concentrarsi meglio su uno dei lumacofoni neri, lasciando in secondo piano gli altri due.

Uno stava spiegando una ricetta, simulando una voce di donna, l'altro stava trasmettendo la diretta di un Davy Back Fight.

Il bello è che senza nemmeno rendersene conto, stava prendendo appunti su entrambi.

Infatti il vero lavoro non consisteva tanto nell'intercettazione in sé, piuttosto nel ricavare le informazioni in tutta quella matassa di scritte confuse... Una cosa positiva dei suoi appunti, è che se li avesse letti uno sconosciuto, non sarebbe riuscito a ricavare molto da una frase come “Mettere in forno un componente della ciurma di Foxy a 180° per 20 minuti prendendo il Jolly Roger della squadra avversaria”.

E questa era anche una delle frasi meno complicate in cui ci si poteva imbattere.

- Commodoro Smoker, Signore -

La ragazza prese a ridacchiare. Aveva già avuto modo di conoscere e di collaborare con quell'uomo, e a dire il vero, le stava pure simpatico. Non si era mai divertita così tanto a collaborare con la Marina, stuzzicarlo si rivelava sempre così divertente. Peccato però che se fosse per lui ed il suo particolare e personalissimo senso di giustizia, lei sarebbe stata allegramente sbattuta a marcire in prigione.

- Che cosa vuoi? -

Sempre simpatico, come al solito. Un altro sbuffo divertito.

- Non cambierà mai, ed è per questo che gli vogliamo così tanto bene! - sibilò lei a fior di labbra, scuotendo appena la testa. Riusciva appena a trattenere le risate.

La sua mano continuava a scrivere imperterrita, adesso prendendo note di tutte e tre le conversazioni.

- Abbiamo avvistato una nave pirata, Signore... -

 

 

Dopo aver spiegato in poche parole la proposta di Asa agli altri, Zoro stette in silenzio, attendendo le reazioni dei suoi nakama.

- Ma ci possiamo fidare di lei? -

La voce di Nami riecheggiò nella cambusa, ma in realtà conosceva già la risposta.

- Io non mi fido, ma ho motivo di credere che non abbia mentito sulle informazioni che ci ha fornito, Log Pose e tutto il resto - le rispose Zoro.

- Sono d'accordo con lo spadaccino - replicò Robin.

Una breve pausa, in cui tutti cercavano di trarre qualche soluzione.

- Beh, se ha da mangiare e ci può portare via da qui, non c'è nessun problema - esordì Rufy con un bel sorriso stampato sulla faccia, le mani intrecciate dietro alla nuca.

Una vena pulsante si gonfiò sulla fronte della navigatrice. Si alzò in piedi di scatto, sbattendo il pugno contro la superficie del tavolo.

- Ma allora non hai proprio capito un accidente, come al solito del resto! -

Il volto di Rufy si fece serio, in uno di quei rari momenti in cui ne era capace.

- Se ci rifiutiamo, dobbiamo rimanere qui per tre mesi, sapendo di non avere abbastanza denaro per le provviste, se vogliamo tenerli da parte per la nave -

Tutta la ciurma capì perfettamente che cosa intendesse dire.

Starving Island...

Morire di fame non era certo allettante come idea.

Nessuno replicò alla decisione del capitano.

Del resto, era la cosa più logica da fare.

- Quindi direi che siamo tutti d'accordo, la porteremo con noi! - disse il capitano di buon umore, il sorriso che di nuovo sfiorò le sue labbra.

- E poi io non ci resto qui tre mesi, sai che noia! -

Un'esplosione, appena poco distante dal fianco della nave, fece saltare tutti quanti in piedi, chi per paura, chi per reazione involontaria.

La massa d'acqua appena spostata fece oscillare pericolosamente la Going Merry.

Un altro colpo di cannone, perché ben presto si resero conto che di quello si trattava, e per fortuna anche quello mancò il bersaglio.

Cosa diavolo stava succedendo?

____________________________________________
Dan dan daaaaaaaan! Non potevo non movimentare un po' la vita alla nostra ciurma, altrimenti la storia sarebbe decisamente un po' troppo piatta per i miei gusti. Poi cerco sempre di dare spazio a un po' tutti i personaggi senza mai concentrarmi troppo su Asa, e spero di riuscire a bilanciare bene le cose!
E poi, a proposito di questo, dovevo ritagliare uno spazietto per (il mio adorato) Smokeruccio *_*
E riprendendo una battuta di Asa, che ho messo, lo ammetto, solo perché lo penso io...
- Non cambierà mai, ed è per questo che gli vogliamo così tanto bene! -

Grazie a tutti quelli che leggono la mia storia, chi l'ha messa tra quelle da seguire e chi lascia delle recensioni!
S t a y T u n e d !
Bloodlily

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Bloodlily