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Autore: ReneesmeCullen    07/10/2011    1 recensioni
Due ragazzi alla apparenza normale, sono costretti ad un amore combinato. Lei una fata del Tempo e lui un vampiro. Due razze che sono sempre state in conflitto con loro, vengono unite dalla strana e misteriosa gravidanza di lei. Con il pericolo che incombe dal ex fidanzato che nasconde un segreto mai rilevato prima.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7
Erano passati due mesi, da quando avevo scoperto di essere incinta. Vincent, aveva intuito che la mia gravidanza sarebbe durata solo tre mesi, in un mese infatti ero già di tre mesi, e ora ero incinta di quasi sei mesi. Per questo io e Jasper avevamo deciso di sposarci, prima che la mia gravidanza finisse. Il matrimonio era organizzato per il 29 Marzo. Alice e Rosalie mi aiutavamo molto, visto che io nelle ultime tre settimane, ero stata costretta a letto. L’unica cosa che mancava era provarmi il vestito da sposa. Iniziavo ad avere paura a mettere quel abito, nel giorno in cui mi univo a Jasper per sempre. Matrimonio e gravidanza erano i miei due incubi più grandi, e ora si stavano realizzando in un colpo solo. Alice aveva organizzato il ricevimento, nella loro casa, avendo un grande giardino, era il posto adatto. Non so quanta gente avesse invitato, ma in questo momento non pensavo ad altro, che ai miei bambini. Oggi avevo chiesto a Jasper di accompagnarmi a comprare l’occorrente per i bambini, anche se lui preferiva che io stessi a riposo, ma i bambini avevano bisogno di vestiti, pannolini ecc., non potevano di certo andare giro nudi. Detto questo oggi pomeriggio saremmo andati nel negozio più grande per bambini che era in città. Era il più famoso di New York. Jasper sembrava a disagio, ma io gli feci coraggio, sentendomi anche io ancora una bambina, e non una futura madre. Trascorremmo diverse ore, e alla fine arrivammo a casa, con la macchina strapiena di roba, e altri ordini che sarebbero arrivati, nel corso di poche settimane. “Amore, non eri costretto a spendere tutti quei soldi per i bambini! Abbiamo preso vestiti, per quando avranno quattro anni!”. “Amore, non ti preoccupare questo e altre, per te, e i bambini.”. “Dio quanto ti amo!”. “Anche io!”. Arrivati a casa, io andai a riposare, mentre gli altri arredavano la cameretta per i gemelli. Mi sentivo in colpa, non potendoli aiutare, ma non potevo fare altrimenti. Ogni due ore, ero costretta a mangiare qualcosa, e a bere sangue, per fare contenti entrambi i bambini. Non sapevamo ancora che sesso erano, ma avevamo comprato completino sia blu e rosa. Io speravo infatti in un maschio e una femmina. Jasper la pensava come me. Alice alla fine aveva consentito di farmi vedere la lista degli invitati, ma quando chiesi a Jasper perché Matias non era fra gli invitati, litigammo. Era la prima vera e propria litigata che avevamo avuta da quando ci eravamo conosciuti, nonché due mesi mezzo fa. Ci stavo male, ma volevo sapere che problema cera. Alla fine la risposta era sempre la stessa, lo faceva per il mio bene. Ero in grado di badare a me stessa. Mercoledì di uscire da sola, anche se non mi sentivo benissimo avevo bisogno di starmene un po’ da sola, e lontano da casa. Decisi di andare al centro commerciale, per fare due o tre acquisti per me. La gente che mi passava accanto, rimaneva troppo a lungo a fissarmi, ma io alla fine me ne fregavo. Dopo aver acquistato, due magliette mi sedetti al tavolo della tavola calda, a bermi una cioccolata calda. Stavo per assaggiare il primo sorso, quando senti un rumore sordo provenire da dentro di me, mi mancava l’aria. Vedevo le persone ruotare, invece molto probabilmente erano ferme. Crollai a terra. Molte persone si erano avvicinate e mi chiedevano se stessi bene, ma io l’unica cosa a cui pensavo erano i bambini. “Signorina, stia calma, sta arrivando l’ambulanza”. Io non riuscivo più a respirare, all’improvviso era diventato tutto nero.

***

Mi svegliai, mi girava la testa non capivo nulla di dove ero, e cosa era successo. Guardandomi attorno, vidi che molto probabilmente ero finita in ospedale. Oh dio! Non potevo rimanere, cosa mi avrebbero fatto?. Ma soprattutto alle mie creature. Cercai di liberarmi dalla flebo che avevo nel braccio, ma ero inutile, ero legata al letto. Che cavolo stava succedendo? Mentre capivo cosa stava succedendo, dalla porta spunto Matias. “Matias!”. “Ciao tesoro! Come ti senti?”. “Non chiamarmi più tesoro. Eh cosa sta succedendo?”. “Ti ho trovato svenuta alla tavola calda, allora ho pensato che sarebbe stato meglio, portarti all’ospedale.”. “Grazie, ma perché sono legata?”. “Per il tuo bene!”. “Per il mio bene? Ma perché siete tutti preoccupati per me? Sto bene lo volete capire o no? Voglio solo il bene per i miei figli.”. “Ecco perché dico per il tuo bene. I tuoi figli ti stanno uccidendo da dentro, per questo sarebbe meglio che tu smettessi la tua gravidanza”. Lo guardai, e se avessi avuto la possibilità lo avrei fulminato all’istante. Concentrandomi con tutte le poche forze che avevo mandai indietro il tempo, alla fine mi ritrovai nel letto accanto a Jasper. Lo abbraccia e gli raccontai cosa era successo. Lui tremava dal nervoso, mi rispose che ci avesse pensato a lui a Matias. La mia paura era che Matias fece del male a Jasper, dato che era un immortale. Al pensiero mi sentivo male. Mi addormentai con Sofia accanto a me.
   
 
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