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Autore: MollieRMS    15/06/2006    8 recensioni
Ron ed Hermione scoprono quanto tengono l'uno all'altra durante l'ultima settimana di vacanza alla Tana prima dell'inizio della scuola.
Come reagiranno gli altri, familiari, amici, compagni di scuola, a questa evoluzione del loro rapporto?
Seguitemi in questo viaggio e lo scoprirete...
Per kickers doc ^_-
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci giunti alla seconda puntata di questa storia che, a quanto pare, è piaciuta a molti.
A dire il vero, me lo aspettavo... La ff è scritta benissimo, l’autrice riesce a descrivere situazioni e sensazioni in modo davvero perfetto, e poi ci sono Ron ed Hermione, una coppia che si fa amare dal primo istante.

Ho riferito all’autrice i vostri commenti: Mollie è stata molto felice, e addirittura onorata che la sua storia sia stata letta e apprezzata anche dai kickers italiani, e mi ha addirittura accordato il permesso, se vorrò, di tradurre altre sue storie in futuro.
Bè, per quelle vedremo, intanto però, vi ringrazio dei commenti positivi e vi invito a seguirmi ancora, che qui la strada da percorrere è ancora lunga ^_-.

Se il primo capitolo vi è piaciuto, non oso pensare che effetto avrà questo...
Siete curiosi?
Che aspettate, allora?!
Forza, a leggere! XD
(e buon divertimento ♥)

ramona55 alias patsan


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They Found Out


2. Pancetta e Ron nudo


Hermione si sentiva perfetta e… al sicuro. Non aveva mai dormito così profondamente o così bene. Tanto bene, in effetti, che decise che non voleva svegliarsi ancora.

Il gran calore alle sue spalle era piacevole. Sì rigirò in esso, sospirando felice mentre lentamente tornava in sé. Sentiva un rimbombo ritmico da qualche parte vicino l’orecchio.

Cos’è? Pensò assonnata. E’ piacevole.

Le sue mani stavano toccando qualcosa di liscio.

Hmmm… Hermione mosse pigramente le dita sopra la cosa. Anche questo è piacevole. Così soffice.

La cosa morbida che rimbombava sapeva di vento e erba e cannella. Prese un respiro profondo. E’ davvero piacevole.

Si mosse finchè il suo naso non toccò la cosa morbida che ronfava, dal buon odore. Aprì gli occhi sognanti. Stava fissando un muro. Un muro di liscio, largo, pallido petto.
Aprì gli occhi e, con una sottile sensazione di terrore, guardò in alto per trovare due occhi blu luminosi che la guardavano.
Ron le fece un piccolo sorriso.

“’Giorno” disse, la voce profonda e roca per il sonno.

Hermione cercò di mettersi a sedere, ma Ron aveva ancora un braccio attorno a lei e non riuscì a muoversi.

E’ così forte, pensò senza volerlo.

“Ron” iniziò, contorcendosi un pò nella sua presa.

Lui non la lasciò così lei si arrese, restando quieta nello spazio tra il braccio e il corpo di lui.

“Ron, perchè mi guardavi?”

Lui distolse gli occhi, improvvisamente timido. “Io... emh.. io...” Poi tutt’a un tratto la guardò di nuovo, una determinazione sbarazzina negli occhi.

“Ti guardavo dormire.”

La bocca di Hermione formò una “O”, ma non ne uscì alcun suono. Si spostò un po’ e stavolta lui la lasciò andare, ma si girò soltanto sulla schiena, guardando ancora il viso di Ron.
Una barba rosso scuro gli ricopriva il mento e i suoi capelli erano arruffati in modo adorabile.

“Hai dormito bene?” chiese lui, strappandola alle sue fantasticherie.

Lei annuì, rompendo il contatto visivo per guardare in basso verso la propria mano che era ancora poggiata sul petto di Ron.

Devo spostarla, pensò, ma questa si mosse solo un pochino, come se non volesse obbedire ai suoi ordini.

Sentì Ron trattenere il respiro.

Ohh, pensò, sorridenso tra sè.

Fece scorrere lentamente le dita sulla pelle di lui un’altra volta, cercando di memorizzare la sensazione di sentirlo sotto le mani. Lui rabbrividì leggermente.

“Hai freddo?” domandò lei.

Lui scosse la testa senza parlare. Lei comunque tirò il lenzuolo fin sulle spalle di entrambi e lo guardò di nuovo.
I suoi occhi erano diventati scuri come zaffiri.

“Grazie per… la scorsa notte” sussurrò lei.

Il piccolo sorriso di lui riapparve. “Quando vuoi”

Gli sorrise anche lei.

“’Mione” sussurrò lui, gli occhi quasi neri adesso e si avvicinò leggermente a lei.

Lei inclinò il mento e chiuse gli occhi.

Oh Dio, sta per baciarmi e potrei svenire.

Proprio quando le loro labbra si toccarono e una piccola scarica di elettricità sembrò esplodere nelle vene di Hermione, Ron scattò indietro.

“Cosa?” sussurrò lei, allontanandosi.

“Lo senti?” chiese lui.

Hermione sbattè le palpebre, sorpresa. “Cosa?”

“Pancetta” disse lui, col panico crescente nella voce.

All’improvviso lei capì. “Tua madre!” esclamò e si mosse violentemente.

La mano di Ron le bloccò la bocca e lui la tenne stretta a sé. “Shh! Adesso andrai giù in camera di Gin e poi potrai scendere dopo di me, come se ti fossi appena svegliata, ok?”

Lei annuì, ancora incapace di parlare. Ron la scavalcò scendendo dal letto e la fece alzare.
Si ritrovò di nuovo stretta al suo petto e realizzò quanto lui fosse alto visto che la sua testa gli arrivava appena alle spalle. Spalle che erano ancora assolutamente nude.

Lui afferrò la sua mano e la tirò con sè verso la porta. La aprì piano, spiando fuori attentamente prima che entrambi uscissero in corridoio. Scesero nel corridoio al primo piano. Lui si fermò bruscamente ed Hermione sbattè il naso contro la sua schiena.
La sua larga, muscolosa, ancora molto nuda schiena.

Non posso resistere ancora a lungo, pensò Hermione. La sua mano era sudata in quella di lui, ma lui non la lasciò. Scese gli scalini, evitando abilmente scricchiolii e rumori.

La voce della mamma di Ron echeggiava dalla cucina e lui si fermò di nuovo. Hermione, un paio di gradini sopra di lui, inciampò, il cuore che le batteva forte nel petto.
La massa dei capelli di Ron le stava proprio di fronte e improvvisamente sentì un bisogno selvaggio di ridere. Si coprì la bocca con una mano e iniziò a tremare cercando di tenere a bada le risate.

Ron si voltò, pronto a zittirla, ma si trovò faccia a faccia con Hermione. Il riso le morì in gola quando incrociò i suoi occhi blu.

“Shhh” disse lui debolmente.

“Non vogliamo che tua madre senta” bisbigliò Hermione.

Ron scosse la testa, fissando la bocca di Hermione. “No, non vogliamo che mamma senta”

Si avvicinò un pò. Hermione non riusciva a levare gli occhi dalla sua bocca. Era leggermente aperta e lei si avvicinò ancora un po’. I capelli di Ron le solleticavano la fronte.

E accadde.

Hermione annullò la distanza tra di loro e premette le labbra su quelle di lui. Ron esitò solo un istante prima di lasciarle la mano e passare entrambe le sue lunghe braccia attorno a lei.

La strinse di più a sè ed un piccolissimo sospiro gli sfuggì dalle labbra, vibrando dentro Hermione. Lei rabbrividì deliziata e percorse con le mani le sue braccia nude per aggrapparsi alle sue spalle.

La lingua di Ron toccò le sue labbra e lei sussultò, aprendo la bocca in modo che lui approfondisse il bacio.
Si strinse a lui, cercando di avvicinarglisi il più possibile. Ron inciampò sui suoi passi ma, invece di lasciar andare Hermione, allungò un braccio in fuori e portò entrambi contro il muro.

Hermione sentiva una specie di piccolo suono supplichevole ogni volta che la lingua di Ron toccava la sua, solo vagamente conscia di essere lei stessa a produrlo. Passò le dita nei suoi capelli, per coinvolgerlo ancora più a fondo nel bacio.
Lui emise un gemito nella sua bocca e si allontanò. Lei gli tirò i capelli con rabbia, ma emise un sospiro quando le labbra di lui trovarono la sua mascella.

Ron tracciò una scia di baci infuocati dal suo viso fino al collo. Hermione lasciò andare la testa indietro contro il muro, brividi le scorrevano lungo il corpo, mentre si teneva alle spalle di Ron.

“Ahem.”

Ron ed Hermione si bloccarono.
Lentamente Ron portò il viso all’altezza di quello di Hermione. Sentì che il suo viso era pallido come quello di lei. Sembrava aver paura di guardarsi intorno. Lei sussultò e sbirciò oltre le spalle di lui.

Ginny era poggiata contro la porta della sua camera da letto, le braccia incrociate, sorridendo furbescamente.

“Allora!” disse vivacemente.

Ron fece cadere la testa sulla spalla di Hermione, incapace di affrontare sua sorella. Hermione gli diede una piccola spinta e lui sospirò, girandosi infine verso Ginny.

“Allora!” disse lei di nuovo.

Ron aggrottò le sospracciglia “Allora cosa?”

Ginny sorrise ancora più largamente. Il cipiglio di Ron si accentuò e lui si mise protettivamente davanti ad Hermione, incrociando le braccia sul petto nudo.

Hermione provò un moto di gratitudine e affetto. Non poteva vedre oltre le sue spalle, ma si portò più vicina a lui e avvolse le dita attorno al suo bicipite. Le spalle di Ron si raddrizzarono e il sorrisino di Ginny si addolcì.

“Stavo giusto pensando che Hermione dovrebbe cambiarsi prima di scendere. Non importa di Ron, lui è mezzo nudo tutto il tempo, ma sarebbe meglio se Hermione indossasse almeno qualcosa con le maniche. Questa casa è piena di uomini che sbucano fuori da ogni parte, sapete.”

Hermione guardò la sua camicia da notte estiva smanicata. “Giusto” disse piano. “Grazie Ginny.”

“Nessun problema!” rispose Ginny e li superò scendendo i gradini. Si voltò e sussurrò “Oh, ovviamente, Hermione dovrebbe scendere per prima. Nessuno si alza più tardi di Ron.”

Sorrise e scese in cucina.

Ron ed Hermione rimasero in silenzio nel corridoio. Ron si schiarì la gola.

“Bene” disse incerto, “immagino che salirò nella mia stanza. Finchè tu sarai qui, comunque.”

Si voltò lentamente per ripercorrere i propri passi lungo il corridoio. Hermione lo fermò con una mano. Lui si girò a guardarla, speranza e incertezza negli occhi. Lei sorrise timidamente e si avvicinò a lui. Ron sorrise e la avvolse in un abbraccio. La strinse forte per un momento prima di lasciarla.

“Sarai di sotto in pochi minuti?” sussurrò lei, toccando il suo viso.

Lui annuì, scrutando con gli occhi il viso di lei.

“Cosa vedi?” chiese lei.

Lui fece un mezzo sorriso “Vedo te.”

“Anch’io vedo te”

Le baciò gentilmente le punte delle dita e prese a risalire gli scalini il più silenziosamente possibile.
Hermione sorrise come una stupida per un momento prima di entrare in camera di Ginny per cambiarsi d’abito. Si lisciò nervosamente i capelli mentre si guardava allo specchio.

Va un pò meglio, pensò, ma non c’è niente da fare per il rossore sulle guance e la sensazione di deliziosa screpolatura attorno alle labbra causata dalla barba di Ron.

“Su questo non c’è dubbio, cara” le ansimò lo specchio. “Sei stata baciata come si deve.”

Hermione sorrise. “Sì”


*****************


Quando Hermione entrò in cucina cinque minuti dopo, la signora Weasley la accolse con un piatto pieno.

“Buongiorno, cara! Ti sei alzata tardi!”

“Davvero?” cominciò Hermione.

“Bè, di solito sei la prima a svegliarti, e stamattina Ginny è scesa prima di te. Come hai dormito?”

“M-molto bene, grazie” balbettò Hermione.

Andò a sedersi di fronte a Ginny che tenne discretamente gli occhi nel piatto. Il silenzio riempiva la cucina, unico rumore lo sbatacchiare delle stoviglie.

Si udì un tonfo dall’alto e Hermione si spostò nervosamente sulla propria sedia. Ron saltò gli ultimi due gradini e piombò in cucina.

“’Giorno!” disse vivacemente.

Prese sua madre per la vita e le scoccò un sonoro bacio su una guancia. “Ronald Weasley!” urlò lei, sorridendo suo malgrado.

Ron girò attorno alla madre per afferrare un pezzo di pancetta, eludendo uno schiaffo. Le sorrise sfacciatamente.

“Cosa ti prende?” chiese la signora Weasley, sorridendo ancora.

Ron scrollò le spalle e si lasciò cadere sulla sedia accanto ad Hermione.

“’Giorno a tutti!” e sorrise a Ginny, che stava appunto scuotendo la testa rassegnata.

Guardò Hermione con la coda dell’occhio.

“Buongiorno anche a te”

Lei lo guardò timidamente. Lui si voltò per guardarla dritto negli occhi. Si fissarono l’un l’altro prima che gli occhi di Hermione si allargassero e le sue guance arrossissero. Il piede nudo di Ron risaliva lungo la caviglia di lei.
Ron sollevò un sopracciglio innocentemente e diede un morso al suo toast. Hermione sorrise e finì la sua colazione in silenzio.

La signora Weasley lanciava occhiate sospettose a Ron che continuava a mangiare famelicamente, ignorando completamente sua madre. Ginny capì, comunque, e alla fine posò la sua tazza.

“Ho finito. Vuoi venire a prepararti per oggi, Hermione?” Guardò significativamente l’altra ragazza.

“Uhm, certo!” Hermione arrossì di nuovo e si alzò dal tavolo.

“Ci vediamo dopo?” chiese tranquillamente a Ron.

Ron le fece un sorriso radioso. “Sicuro!”

Lei toccò brevemente la sua spalla prima di lasciare la cucina, incontrando il signor Weasley che entrava.


Continua...


  
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